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Milan – Betis Siviglia: le ultimissime
Dopo l’amara sconfitta nel derby contro l’Inter di domenica scorsa, Gattuso si vede di nuovo sotto pressione e già stasera, in una partita complicata contro il Betis Sevilla valida per la terza giornata di Europa League, vuole ribaltare la situazione in Casa Milan. Nel secondo confronto della storia tra i due club (l’unico precedente risale al 28 settembre 1977 nel match di ritorno del primo turno di Europa League, quando i rossoneri vinsero 2-1 grazie alle reti di Tosetto e Capello, a passare il turno furono però di spagnoli in virtù del 2-0 all’andata a Siviglia), i rossoneri partono favoriti a San Siro.
Gattuso sotto pressione:
Tante le voci e le ombre che circondano mister Gattuso in questi giorni (Donadoni in primis), che si aspetta una risposta immediata da parte della squadra. Per allontanare le voci e la negatività intorno al mondo rossonero, il Milan ha bisogno di una vittoria ma non solo: Bisogna convincere.
Le critiche principali che riguardano la sconfitta nella stracittadina si concentrano sull’atteggiamento della squadra e anche in caso di un pareggio (immeritato) nel derby, nessuno sarebbe stato contento. Il Milan, dunque, a fronte di sé ha un test importante da non sbagliare per stabilire la fiducia della società in mister Gattuso e nella rosa messa a disposizione in estate.
Turnover ragionato:
Sarà ragionato il turnover di Gattuso che effettuerà nella gara di Europa League contro il Betis Siviglia. Qualche rotazione ci sarà ma nessun stravolgimento dell’undici titolare. E, infatti, l’unico dubbio di formazione riguarda il terzino sinistro che vede Laxalt in vantaggio su Ricardo Rodriguez. In attacco spazio al indispensabile Higuaìn con Borini e Castillejo ai suoi fianchi.
Visto che Caldara ancora non è pronto per 90 minuti, ci sarà Zapata al fianco di capitan Romagnoli con Calabria terzino destro. In mezzo al campo turno di riposo per Kessie che fa spazio per Bakayoko che si vede costretto a convincere la società per una sua permanenza a Milano.
Questa, dunque, la probabile formazione del Milan:
Reina, Calabria, Zapata, Romagnoli, Laxalt, Bakayoko, Biglia, Bonaventura, Castillejo, Higuain, Borini.
Il Betis:
Giocheranno molto probabilmente con un 3-4-3, il modulo di fiducia di mister Quique Setien. Davanti l’ex attaccante della Roma Sanabria si giocha il posto con Leon e Moron. In mezzo al campo ci sara Giovanni Lo Celso, in prestito dal PSG, che forma un super duo con William Carvalho, entrambi arrivati dall’ultimo mercato.
Il Real Betis arriva a San Siro con 4 punti conquistati dopo il pareggio con l’Olympiacos e la vittoria contro il Dudelange. In La Liga la squadra di Siviglia si trova all’undicesimo posto di classifica e arriva da una sconfitta in casa contro il Real Valladolid.
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Fiorentina, il rigore della discordia: parla Gudmundsson
La Fiorentina è in una crisi sempre più nera, che si esprime anche attraverso i rifiuti da parte dei giocatori a calciare i rigori. Almeno secondo Vanoli.
Fiorentina-Sassuolo, cosa è successo?
Nella partita tra Fiorentina e Sassuolo, persa dai Viola, c’è stato un calcio di rigore trasformato da Rolando Mandragora. Ma subito era nata una discussione tra Mandragora e Moise Kean su chi dovesse tirarlo.
Dopo la partita, l’allenatore viola Paolo Vanoli in conferenza ha dichiarato che il rigorista ufficiale era Gudmundsson, ma che secondo lui l’islandese “non ha voluto calciare”.
Fiorentina, la risposta di Gudmundsson
Gudmundsson ha smentito categoricamente la versione di Vanoli. In un commento sotto un post social ha detto che “non ha mai rifiutato un rigore” e che “non litigherebbe mai con un compagno davanti a uno stadio pieno”.
In pratica: un altro giocatore, secondo lui, ha preso spontaneamente la palla per calciare, e lui non ha opposto resistenza, per evitare tensioni davanti ai tifosi.
Una Viola in crisi profonda
La sconfitta contro il Sassuolo peggiora una situazione già drammatica: la Fiorentina ricopre l’ultimo posto in classifica.
Per Vanoli, il problema è soprattutto mentale: nella sua conferenza ha denunciato una mancanza di spirito di squadra, troppi alibi, poca “forza da uomini”.
Cosa significa per la squadra?
Il dissidio pubblico tra allenatore e giocatore, anche se mediato via social, svela molte delle tensioni e della sfiducia che aleggiano nello spogliatoio. Se da un lato Vanoli tenta di rimettere ordine e responsabilizzare la squadra, dall’altro Gudmundsson cerca di difendere la sua immagine e il rapporto con i compagni.
In ogni caso, l’episodio del rigore evidenzia come la crisi della Fiorentina non sia solo tecnica, ma anche (forse soprattutto) psicologica e relazionale.
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Cagliari-Roma, le ultimissime dall’Unipol Domus: Borrelli e Ferguson guidano gli attacchi di Pisacane e Gasperini
Alle ore 15:00 andrà in scena la sfida pomeridiana tra Cagliari e Roma all’Unipol Domus. Un incrocio tra ambizioni salvezza e vertice della classifica.
Cagliari–Roma sarà il match del pomeriggio di questa domenica di serie A, che sta vivendo un turno suddiviso su tre giorni e che si concluderà domani.
I padroni di casa hanno raccolto finora 11 punti, e per ora sono fuori dalla zona retrocessione, e ambiscono a tenere a distanza le inseguitrici.
Dal lato capitolino, invece, attualmente la classifica dice quarto posto con 27 punti, frutto di nove vittorie e quattro sconfitte.
Ultime Cagliari
Dopo la parentesi Coppa Italia, Pisacane torna a puntare sui titolarissimi.
Perciò Caprile difenderà i pali, con Zappa, Deiola e Luperto in difesa.
A centrocampo agiranno Palestra, Adopo, Liteta, Folorunsho e Obert, mentre in attacco Esposito affiancherà Borrelli.
Ultime Roma
Gasperini non può concedere cali di tensione ai suoi, soprattutto alla luce del risultato di ieri dell’Inter, che è scattato a +3 sui giallorossi, in attesa degli impegni di Napoli e Milan.
La settimana che va ad iniziare sarà caratterizzata dall’impegno in Europa League contro il Celtic, ma all’Unipol Domus sarà schierata la formazione migliore, senza calcoli.
L’unico dubbio riguarda l’attacco, con Ferguson che dovrebbe partire dal 1′, ma occhio a Dybala e Baldanzi, nel caso si dovesse puntare sull’attacco leggero.
Probabili formazioni
Cagliari (3-5-2): Caprile; Zappa, Deiola, Luperto; Palestra, Adopo, Liteta, Folorunsho, Obert; S.Esposito, Borrelli. Allenatore: Fabio Pisacane
Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, N’Dicka, Hermoso; Celik, Cristante, Kone, Tsimikas; Soule, Pellegrini; Ferguson. Allenatore: Gian Piero Gasperini
La squadra arbitrale
Arbitro: Zufferli
Assistenti: Tegoni – Fontemurato
Quarto ufficiale: Di Marco
Var: Guida
AVar: Pezzuto
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Fiorentina, Goretti: “Non siamo squadra. I tifosi sono venuti a Reggio Emilia, noi no”
Roberto Goretti commenta a DAZN e in conferenza stampa la sconfitta della Fiorentina contro il Sassuolo, analizzando uno dei momenti più difficili della storia recente viola.
Roberto Goretti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Fiorentina, analizzando uno dei momenti più bui e delicati della squadra viola nelle ultime settimane.
Sul momento buio:
“C’è una presa di coscienza ancora più forte della situazione – ha spiegato Vanoli –. Dopo Bergamo la società ha chiamato i nostri tifosi, ma noi no. Abbiamo dimenticato di venire in Reggio Emilia e dimostrato che non siamo squadra. Ci sono aspetti positivi, ma oggi questo non è successo. Se non si trova la chiave emotiva per risolvere il blackout, continueremo a partire male, e questo non va bene”.
Sulla partenza positiva e la mancanza di fiducia:
“Se non c’è fiducia tra compagni, collaborazione e aiuto reciproco, diventa chiaramente una situazione difficile. Bisogna ritrovare le piccole cose che, messe tutte insieme, sono determinanti. E’ ora passata di farlo”.
Fiorentina, le parole di Goretti in conferenza stampa

Momento della squadra.
“Nelle ultime partite credo di aver visto dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c’è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere”.
Vanoli.
“Chi fa un’analisi con un giusto spirito critico è ben accetto sempre. Più volte bisogna prendere decisioni anche drastiche, a volte decise, bisogna capire la situazione, , bisogna essere realisti e bisogna agire”.
Rigore contestato da Kean e Mandragora.
“Questa è una cosa che non mi piace e non è neanche la prima volta che la facciamo, quindi non mi piace doppiamente”.
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