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Inter : rivoluzione in difesa
La stagione dell’ Inter finora è sotto le aspettative, e l’unico modo per non considerarla totalmente fallimentare è quello di qualificarsi alla Champions League dell’ anno prossimo. Con Champions o no, probabilmente ci sarà l’ ennesima rivoluzione in casa Inter. Sia per quanto riguarda l’allenatore (difficile che Spalletti rimarrà il tecnico nerazzurro anche l’anno prossimo) che per quanto riguarda i giocatori. Sebbene la difesa sia il reparto che probabilmente sta dando le maggiori garanzie, ci saranno dei cambiamenti anche qui.
Gli uomini attuali
L’ Inter dispone di quattro difensori centrali : Skriniar, De Vrij, Miranda e Ranocchia. Skriniar è il perno del presente ma soprattutto del futuro. Appare difficilissima una cessione del centrale slovacco, sia per il recente rinnovo, sia perché ormai è il beniamino dei tifosi. Tuttavia un’ offerta da 70-80 milioni verrà sicuramente valutata in sede. De Vrij si sta dimostrando il compagno di reparto perfetto, anche se pesa l’ erroraccio contro l’ Eintracht in Europa League . Anche in questo caso, essendo arrivato soltanto quest ‘ estate a parametro zero, le possibilità di partenza son quasi nulle. Differente il discorso per i due centrali rimasti. La partenza di Miranda è praticamente certa : il brasiliano ha chiesto la cessione già a Gennaio. Richiesta negata però dalla società per mancanza di sostituti. Miranda però è consapevole di essere scivolato nelle gerarchie e non ha intenzione di chiudere la carriera in panchina. A Gennaio si era parlato del Psg ; ora si vocifera di un ritorno in patria. Per Ranocchia il discorso è più indefinito. Il centrale italiano, ormai leader dello spogliatoio e paradossalmente beniamino dei tifosi che lo hanno bersagliato per anni, va in scadenza e l’ Inter non ha ancora presentato un’ offerta. L ‘ Inter è frenata sia dall’ ingaggio (2,5 milioni per il quarto centrale sono forse troppi) che dall età (ormai ha 31 anni) e sta riflettendo. Ranocchia per mezzo del suo agente ha fatto sapere di dare la priorità all’ Inter, ma in assenza di alternative sarà costretto a guardarsi in giro. Parma, Sassuolo e alcuni club di Premier sono sui passi del difensore italiano (anche se ormai viene spesso impiegato come attaccante).
I nuovi
Posta la permanenza quasi certa di Skriniar e De Vrij, il reparto dovrà sicuramente essere riempito. Diego Godin, capitano dell’ Atletico Madrid e dell’ Uruguay, é da mesi dato come nuovo acquisto dell’ Inter. Andato in scadenza con il club spagnolo, sembrerebbe aver firmato un triennale con l’ Inter da 5,5 milioni più bonus. Il reparto sarà poi completato probabilmente da Bastoni, in prestito al Parma dove sta ben figurando, mentre per Zinho Vanheusden si prospetta un altro anno in prestito, magari in Italia. Ovviamente la scelta dei difensori dipenderà anche dalla scelta del tecnico. In caso di difesa a 3 serviranno almeno 5 o più difensori (non va scordato D’Ambrosio, adattabile a centrale) per cui una permanenza di Ranocchia non è cosi utopica. E ricordiamo che ad usare spesso la difesa a 3 è Antonio Conte, dato per possibile allenatore dell ‘ Inter dell’ anno prossimo.
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Como, la Serie A dopo 21 anni: quanto ha speso la proprietà
Il ritorno del Como in Serie A rappresenta un traguardo significativo dopo un’attesa lunga 21 anni.
Questo risultato è stato ottenuto nell’ultimo match contro il Cosenza, dove un pareggio è stato sufficiente per garantire la promozione, visto che il Venezia ha perso e il Como è andato ai playoff.
La presenza di Thierry Henry ha aggiunto un tocco di festa a questa occasione speciale.
Con il ritorno in Serie A, il Como ottiene una piattaforma adeguata per sviluppare le proprie ambizioni, supportate dalla ricca proprietà degli Hartono, la più abbiente nel panorama calcistico italiano.
Nonostante la società non abbia fatto dichiarazioni esplicite, l’obiettivo è di lottare per un posto nelle competizioni europee.
I fratelli Robert e Michael Hartono, con un patrimonio stimato rispettivamente a 26,5 e 25,5 miliardi di dollari, sono tra i proprietari più ricchi nel calcio mondiale.
Questa ricchezza si è tradotta in investimenti significativi per il Como, acquistato nel 2019 per 200mila euro.
Negli ultimi quattro anni, la proprietà ha versato complessivamente 43,3 milioni di euro nelle casse del club, principalmente attraverso aumenti di capitale.
Sebbene i bilanci abbiano registrato perdite, l’impatto economico della proprietà è stato mitigato dai versamenti patrimoniali, che sono passati dai 2,5 milioni del 2019/20 ai 21,9 milioni del 2022/23.
Complessivamente, considerando anche gli investimenti in conto capitale, ricavi e l’acquisto del club, la proprietà ha investito 41,5 milioni di euro nei primi quattro anni di gestione del Como.
Di seguito i bilanci presi dal sito calciofinanze.it
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Lazio, 50 anni fa lo scudetto di Maestrelli
Intervistato da Il Messaggero, nel giorno dei 50 anni dalla conquista dello scudetto con Maestrelli, l’ex calciatore della Lazio Luigi Martini ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
“Non può essere solo una vittoria di uno scudetto a far diventare una squadra leggenda.
Anche il Cagliari, il Verona, la Fiorentina hanno strappato un tricolore contro ogni pronostico, ma nessuno è finito nel mito.
Qualche altra società al mondo ha avuto due-tre giocatori che facevano anche i paracadutisti?
Qualche squadra spaccava i lampioni con le pistole in ritiro per spegnere la luce?
Chi club aveva un presidente rovinato dai debiti fino al collo, che chiedeva prestiti per rimetterli nella Lazio perché la considerava la sua unica ragione di vita?
Quale gruppo è stato travolto da una simile spirale di morte come uno scherzo del destino?
Qualche altro allenatore muore va in una cappella e i porta dentro i due giocatori più significativi?
Brera e i giornalisti del nord ci snobbavano.
Pasolini ci chiamava la banda di fascisti, eravamo considerati la feccia del calcio, e invece eravamo leggenda.
Non solo perché sapevamo giocare.
Eravamo così trainanti che padre Lisandrini, un frate sereno e preciso, una volta si tirò su il saio e presi a calci un romanista che ci aveva offeso.
Noi prendevamo a pugni la vita, come a Ipswich, quando arrivarono i celerini a fermarci.
Con quella banda e il miglior direttore suonavamo il rock”.
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Serie A Femminile, 9ª giornata poule scudetto
Il campionato di Serie A Femminile si avvia alla sua conclusione con l’unica questione rimasta da risolvere: la lotta per la salvezza.
Nel match dell’ora di pranzo, il Napoli, attualmente penultimo in classifica, affronterà il Milan, mentre il Pomigliano, ultimo, giocherà contro il Como.
Le azzurre hanno attualmente un vantaggio di tre punti e sperano di garantirsi la permanenza in Serie A chiudendo la stagione con un turno d’anticipo, assicurandosi il nono posto che significherebbe lo spareggio con la seconda classificata della Serie B (dopo la promozione festeggiata dalla Lazio, che appena conquistato il ritorno in Serie A).
Tutti gli occhi saranno puntati sulla partita tra Juventus e Roma di lunedì pomeriggio, dove si scontreranno le prime due squadre in classifica.
Intanto, Inter e Sassuolo si contenderanno il quarto posto.
Serie A Femminile, 9ª giornata |
Poule Scudetto
Domenica 12 maggio
Inter-Sassuolo ore 15:00
Lunedì 13 maggio
Juventus-Roma ore 18:00 (diretta RaiSport)
Riposa: Fiorentina
CLASSIFICA: ROMA 67, Juventus 53, Fiorentina* 42, Inter* 34, Sassuolo 33
* una gara in più
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