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Inaccettabile l’attacco della Gazzetta al Leicester sul “caso” Sensi
In Inghilterra ha fatto molto discutere l’ultimo articolo de “La Gazzetta dello Sport” sul caso Sensi: considerato un “attacco” alle foxes.
Un attacco inaccettabile. Non ci sono altre parole per descrivere l’ultimo articolo de “La Gazzetta dello Sport“, a cura di Andrea Ramazzotti, sul “caso” Sensi.
Una ricostruzione fantasiosa e ben distante dalla realtà dei fatti, che aveva come unico scopo quello di gettare l’intera colpa per il collasso della trattativa sulle spalle del Leicester.
Indice
Sensi-Leicester: la verità
Nel suddetto articolo si fa riferimento a un presunto accordo raggiunto fra Inter e Leicester sulla base di un prestito oneroso con diritto di riscatto.
Una notizia circolata per giorni sulla stragrande maggioranza dei media italiani e che abbiamo prontamente smentito. Nei punti 101-103, più precisamente nei commi 6 e 6bis, delle noif della FIGC si rende esplicito come non si possa cedere in prestito un giocatore vicino alla scadenza contrattuale.
Motivo per il quale, affinché l’operazione potesse andare a buon fine l’Inter avrebbe dovuto rinnovare il contratto a Sensi.
Cosa che i nerazzurri non hanno voluto fare e quindi giocoforza le due parti hanno dovuto cercare un’intesa su basi differenti.
Nessuna “mancanza di rispetto“
Quindi no, il Leicester non ha “cambiato numerose volte le carte in tavola” poiché i nerazzurri sapevano benissimo che le foxes non avrebbero potuto portare a termine trasferimenti a titolo definitivo senza prima aver fatto registrare un’uscita nei medesimi termini.
Il Leicester voleva un prestito per poter procrastinare l’acquisto all’estate, quando avrebbe potuto alleggerire le restrizioni del PSR grazie alle entrate derivanti dal ritorno in Premier League, e lasciare sino a quel momento la podestà del contratto in Viale della Liberazione.
In assenza di questa possibilità, il Leicester ha dovuto ingegnarsi per trovare una (improbabile) soluzione alternativa. Ma era difficile, se non virtualmente impossibile, che la Blue Army sarebbe riuscita a sistemare uno dei propri esuberi in 24 ore: come vi ho ampiamente raccontato qui su CS.
Gazzetta, basta attacchi alle foxes!
In Inghilterra tutti quanti conoscono benissimo la situazione economica della squadra di Maresca (il The Athletic ha debunkato le favole della rosea con un bellissimo articolo che consiglio a tutti di leggere) e la stampa italiana (ancora una volta) non ha fatto una bella figura parlando del Leicester.
E anziché fare mea culpa e rivedere l’affidabilità delle proprie fonti in campo estero, la Gazzetta (giornale di Milano e notoriamente non di parte quando parla delle milanesi) ha preferito attaccare frontalmente un altro club.
Probabilmente ancora stizzita dal fatto che un piccolo club dell’East Midlands in passato ha avuto la forza economica (e non solo) di strappare al Milan due dei suoi obiettivi principali degli scorsi mercati, vale a dire Dennis Praet e (soprattutto) Wesley Fofana: che loro consideravano già rossonero.
Oltretutto, a Milano dovrebbero essere a conoscenza delle esigenze di bilancio del Leicester dato che sono stati proprio i noti problemi economici delle volpi a permettere al Milan di vincere la corsa per Charles De Ketelaere: a posteriori un affare più per gli inglesi che per il diavolo.
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Juventus-Milan 0-0, Thiaw e Sportiello sontuosi: gara con esclusione di colpi | Le pagelle
Juventus-Milan 0-0, una gara con esclusione di colpi per le due compagini che non hanno saputo, o non hanno voluto, farsi del male. Vediamo qui di seguito le pagelle dei rossoneri.
Sportiello 8: chiamato all’ultimo a sostituire l’infortunato Maignan, si rende protagonista della gara con quattro importanti parate, una delle quali miracolosa
Musah 6: spinge in eguale misura di quanto sbaglia. Fa rimpiangere Calabria, il che è tutto dire, ma ha l’attenuante di non essere un terzino (dal 37’ Bartesaghi sv)
Thiaw 8: annienta completamente sia Vlahovic prima che Milik dopo, provvidenziale nel finale. Sontuoso.
Gabbia 7: conferma un ottimo periodo di forma, difficilmente viene colto impreparato
Florenzi 6: evidenti limiti anagrafici, ma un cuore ed una professionalità grandi così. Un giocatore che si vorrebbe sempre avere un rosa
Adli 5: rischia veramente troppo. Bravo in certe occasioni, eccessivamente ingenuo in altre (dal 17’ st Bennacer 6: ordinato, ma poco mobile)
Reijnders 5: grossi passi indietro per l’olandese il quale appare davvero poco lucido
Pulisic 5: dinamico, ma eccessivamente troppo fumoso (dal 37’ st Chukwueze sv)
Loftus-Cheek 6: combatte come un leone recuperando palloni importanti, ma spesso si estranea dal gioco (dal 37’ Zeroli sv)
Leao 5: vederlo passeggiare in campo fa imbufalire anche il più mite dei tifosi, prova ad accendersi ogni tanto, ma non basta)
Giroud 4,5: particolarmente affaticato, impreciso e statico (dal 25’ st Okafor 6: almeno ci mette impegno)
Pioli 5,5: Musah esterno destro e Chukwueze in panchina grida vendetta. Per il resto, solito Milan
Media
Cerignola-Giugliano: si decide per i PlayOff
L’Audace Cerignola accoglie il Giugliano per l’epilogo della regular season del girone C di Serie C, con il calcio d’inizio previsto alle 18:30 di oggi, sabato 27 aprile.
Il Cerignola padrona stessa del suo futuro
Nella serrata lotta per garantirsi un posto nei playoff, l’Audace Cerignola si prepara ad affrontare il Giugliano nell’ultimo scontro della regular season del girone C di Serie C. In palio c’è molto più di una semplice vittoria; i gialloblù potrebbero migliorare la loro posizione in classifica e addirittura conquistare il settimo posto, a patto che Crotone e Latina non ottengano la vittoria nelle loro partite.
Il match si disputerà tra le mura amiche del “Monterisi“, un terreno di gioco che l’Audace Cerignola considera un vero e proprio fortino. Dopo la straordinaria vittoria nel derby contro il Foggia nella scorsa giornata, l’entusiasmo è alle stelle e la squadra è determinata a continuare su questa strada vincente. La vittoria ha portato i gialloblù in zona playoff, e ora si trovano ad un passo dalla qualificazione, con la possibilità di migliorare ulteriormente la loro posizione in classifica.
Il tecnico Giuseppe Raffaele dovrà fare i conti con alcune assenze importanti, tra cui gli squalificati Krapikas e Tascone e l’infortunato Martinelli. Tuttavia, i sostituti Barosi e Bianchini hanno dimostrato di essere all’altezza delle aspettative nelle loro ultime apparizioni in campo. La coppia offensiva Vuthaj-D’Andrea si conferma sempre più convincente, pronta a guidare la squadra verso la vittoria.
Dall’altra parte del campo, il Giugliano si presenta come un avversario agguerrito, determinato a difendere il proprio posto nei playoff. Nonostante alcuni risultati altalenanti nelle ultime partite, la squadra si è già garantita un posto nella griglia playoff e cercherà di conservare quanto fin qui ottenuto. Il modulo adottato, un 4-3-3, evidenzia l’attitudine offensiva del Giugliano, con giocatori come Salvemini e Ciuferri pronti a mettere in difficoltà la difesa avversaria.
Il precedente confronto tra le due squadre, avvenuto nella passata stagione, si concluse con la vittoria dell’Audace Cerignola per 1-0, grazie alla rete nel recupero di Malcore, segnando così un momento storico per il club.
Il fischio d’inizio è previsto per le ore 18:30, con la direzione arbitrale affidata al sig. Mucera della sezione di Palermo. Sia per l’Audace Cerignola che per il Giugliano, sarà una partita cruciale che potrebbe determinare il loro futuro nella competizione.
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Milan, tuona Ravezzani: ”Questo è il vero rischio di prendere Lopetegui”
Milan, raccogliamo le parole del direttore di Telelombardia il quale ha voluto precisare il suo punto di vista.
Il direttore di Telelombardia Fabio Ravezzani, tramite il suo canale su X, ha detto la sua in merito alle voci che vedrebbero Julen Lopetegui sulla panchina del Milan. Le sue parole:
”La pista più calda sembra essere quella che porta a Lopetegui, ma i tifosi vogliono un solo nome, vale a dire Antonio Conte. Se ti chiami Conte e perdi 3 partite, l’ambiente interno ed esterno resta sereno e ti aspetta. Se ti chiami Lopetegui viene giù il mondo. Questo è il vero rischio”.
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