Calciomercato
Sensi-Leicester, cambia la formula. Colpa dei…transfer italiani
La querelle che dovrebbe portare Stefano Sensi a vestire la maglia del Leicester si arricchisce di un altro intricato capitolo.
E’ doveroso fare una errata corrige all’aggiornamento che ho fatto uscire ieri sulla questione Sensi-Leicester. Abbiamo riportato, come tutte le principali testate italiane, la formula che circolava (e che sembrava definitiva) in merito al possibile approdo del centrocampista dell’Inter alla corte di Enzo Maresca.
La notizia era stata erroneamente riportata da fonti inglesi, che non conoscono a menadito i regolamenti italiani, e ci scusiamo ovviamente per non aver fatto le adeguate verifiche per tempo. Il fatto che la stessa notizia, quasi copiata e incollata, sia stata riportata anche dai cosiddetti “esperti” non è certo una giustificazione poiché crediamo fermamente nella verifica delle fonti.
Sensi, il “veto” dei transfer italiani
I dirigenti del Leicester hanno effettivamente proposto all’Inter la formula ventilata nella giornata di ieri, ma è una formula ovviamente impossibile data la divergenza fra i regolamenti nostrani e quelli internazionali.
Al Leicester non sapevano che nelle noif (acronimo che sta per Norme Organizzative Interne della Federazione, n.d.r.) della FIGC non è prevista la possibilità di prestare un giocatore in scadenza di contratto.
Cosa che, invece, in Inghilterra si può fare eccome. Lo stesso Leicester prestò infatti, nell’inverno dello scorso anno, Ayoze Perez al Betis Siviglia sebbene il suo contratto sarebbe scaduto il successivo 30 Giugno. A confermarlo ci pensa lo stesso regolamento federale (pubblico e consultabile da chiunque in qualunque momento) più precisamente alle regole 101-103 comma 6 e 6bis.
❝Negli accordi di trasferimento a titolo temporaneo di calciatori “giovani di serie” è consentito, a favore della società cessionaria, il diritto di opzione per l’acquisizione definitiva del calciatore, a condizione: a) che la pattuizione risulti nello stesso accordo di trasferimento; b) che sia precisato l’importo convenuto; c) che la scadenza del particolare vincolo sportivo del calciatore non sia antecedente al termine della prima stagione successiva a quella in cui può essere esercitato il diritto di opzione.❞

Leicester-Inter: la nuova formula
Quindi salta tutto? Non proprio. Ribadisco quanto detto ieri. La trattativa non è chiusa e andrà in porto solo qualora l’Inter dovesse accettare le condizioni economiche imposte alle foxes dal FFP inglese.
L’unica formula possibile è quella di un trasferimento a titolo definitivo con pagamento dilazionato. Un acconto, per lo più simbolico, subito e poi il resto in estate sotto forma di bonus legati alle prestazioni sportive.
Qual è la differenza fra prestito e pagamento dilazionato? L’Inter se presta Sensi “procrastina” il problema di dover scrivere a bilancio la sua cessione (in quanto sarebbe formalmente ancora sotto contratto) al prossimo Giugno, quando intascherà la cifra pattuita per il riscatto nella sua interezza.
Una cessione a titolo definitivo già a Gennaio costringerebbe l’Inter a registrare una minusvalenza, dato che l’ex-Sassuolo ha un valore residuo sulle casse nerazzurre di circa 3,7 milioni. Certo, l’Inter registrerebbe poi una plusvalenza in estate (quando scatteranno i bonus previamente stabiliti con il Leicester) ma bisogna vedere se da Appiano se lo possano permettere.
La cessione, dunque, è appesa a un filo. Se l’Inter accetterà le condizioni (le uniche possibili) del Leicester, allora l’affare si farà. Ammesso che, a questo punto, sussistano i tempi tecnici per formalizzare il trasferimento. In caso contrario, questo matrimonio non s’ha da fare. Tertium no datur.
Calciomercato
Futuro Fiorentina, due nomi in cima alla lista in casa Lazio
Il futuro della Fiorentina è tutt’altro che sereno, ma in casa Lazio ci sono due nome che stuzzicano l’ambiente viola.
Come riporta l’edizione romana di Repubblica, la Fiorentina è ancora interessata al regista della Lazio Rovella, seguito già in estate, poi rimasto in biancoceleste per il blocco del mercato del club di Lotito. Un interesse destinato a rimanere tale visto il costo, 25 milioni e l’attuale classifica viola.

Se la Fiorentina si salverà, potrà diventare un’idea concreta per la prossima stagione.
Così come clamorosamente potrebbe tornare in auge il nome del tecnico Maurizio Sarri, a cui, secondo il quotidiano romano, la Fiorentina non ha mai smesso di pensare…
Calciomercato
Fiorentina, Giuntoli punta la scrivania viola | La situazione
Fiorentina, torna in auge il nome di Cristiano Giuntoli per la dirigenza viola: la situazione.
Come riporta il quotidiano Il Giornale, l’ex dirigente di Napoli e Juventus, punta ad entrare nella società di Rocco Commisso.
Dopo l’addio di Pradè, prima che Goretti fosse promosso al ruolo di direttore sportivo viola, il nome di Giuntoli era rimbalzato fortemente come possibile candidato.
Rocco Commisso poi aveva deciso nel proseguire nella politica delle promozioni interne e ha deciso di affidarsi al dirigente che stava crescendo sotto l’ala protettrice di Pradè.
Commisso, nella recente intervista a La Nazione, ha fatto sapere che fino a giugno questa sarà la squadra, poi saranno fatte valutazioni.
Secondo il quotidiano milanese, Giuntoli avrebbe fatto arrivare la propria candidatura al tycoon americano, desideroso di misurarsi con la piazza fiorentina.
Le parti si sono messe in contatto: sboccerà l’intesa?
Calciomercato
Locatelli, un futuro tutto da scrivere: tra le critiche di Spalletti e le incognite di gennaio
Juventus, problemi a centrocampo. Tra critiche tecniche e manovre di mercato, il futuro del capitano bianconero Manuel Locatelli è più incerto che mai.
Non è un periodo semplice per Manuel Locatelli. L’uscita dal campo nel corso del secondo tempo contro il Pafos in Champions League, accolta dai fischi di una parte dell’Allianz Stadium, ha riacceso i dubbi sul suo ruolo nel progetto tecnico bianconero e sulle prospettive in vista del mercato di gennaio. La sensazione è che il centrocampista, oggi capitano della Juventus, non goda più della stessa centralità che aveva solo pochi mesi fa.
A rendere il quadro ancora più complicato sono state le considerazioni di Luciano Spalletti dopo la sconfitta in campionato contro il Napoli. L’allenatore ha sottolineato come Locatelli si fosse abbassato troppo, alterando gli equilibri e privando la squadra della superiorità numerica nella zona centrale del campo.
Non si tratta di una novità. Spalletti, che ha idee molto definite sul ruolo del mediano, ha sempre preferito un profilo dinamico, tecnico e verticale, simile a quello che in passato avevano interpretato Brozovic all’Inter o Lobotka al Napoli. Nelle sue valutazioni, Locatelli tende invece a una gestione più conservativa del possesso, meno in linea con il tipo di regia che il tecnico immagina per guidare la manovra.

L’URLO DI LUCIANO SPALLETTI CHE PUNTA IL DITO IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il precedente in Nazionale e la mancata convocazione agli Europei
Per comprendere l’origine di questa valutazione, bisogna tornare al periodo precedente agli Europei del 2024. All’epoca Spalletti, allora ct dell’Italia, decise di escludere Locatelli dai convocati, preferendogli Nicolò Fagioli, appena rientrato dalla squalifica per il caso scommesse. Una scelta forte, accompagnata da una motivazione altrettanto chiara: pur apprezzandone l’affidabilità in fase difensiva e la cura nella gestione della palla, Spalletti considera l’attuale capitano della Juventus un profilo poco intraprendente rispetto al tipo di evoluzione che immaginava per il ruolo di regista basso. Una decisione che aveva colpito profondamente il centrocampista, il quale non aveva fatto nascosto la propria delusione sui social.
Manuel Locatelli’s Instagram story 👀
He has no words after not being called up to the Italy squad for the Euros. pic.twitter.com/mqxMHC4aYP
— JuveFC (@juvefcdotcom) May 23, 2024
Locatelli tra campo e mercato
Nonostante le critiche e le recenti prestazioni, Manuel Locatelli resta uno dei giocatori più utilizzati della Juventus: oltre 1400 minuti giocati, 20 presenze e un contratto fino al 2028. Con l’avvicinarsi della sessione invernale di mercato, però, il suo futuro torna al centro delle discussioni. Il club bianconero potrebbe approfittare della finestra di gennaio per valutare rinforzi più in linea con l’idea di gioco di Spalletti.
L’estate scorsa Locatelli aveva ricevuto un’offerta dall’Arabia Saudita: 25 milioni di euro e una proposta economica molto allettante. Sia il giocatore sia la società avevano però deciso di declinare la proposta.
Anche l’aspetto economico influisce nelle valutazioni. Escludendo Yildiz, la rosa non offre molte alternative capaci di generare plusvalenze significative, e Locatelli resta tra i pochi in grado di fornire risorse da reinvestire. Al tempo stesso, il precedente “caso Danilo” rimane un precedente da tenere presente: l’ex capitano bianconero, accantonato e ceduto lo scorso gennaio, ha ritrovato slancio al Flamengo, diventando protagonista della vittoria in Copa Libertadores con il gol che ha deciso la finale. Una situazione simile, con un altro leader della squadra, che la dirigenza della Juventus non può permettersi di ripetere.
Potenziali sostituti
Parallelamente, la Juventus continua a monitorare potenziali sostituti. Tra i nomi più interessanti spiccano Morten Frendrup, classe 2001 del Genoa, giovane dinamico e moderno, e Pierre-Emile Højbjerg, oggi al Marsiglia, profilo apprezzato da Roberto De Zerbi che conosce bene Locatelli dai tempi del Sassuolo.
Non è esclusa neanche l’ipotesi di uno scambio che coinvolga direttamente il centrocampista bianconero, una soluzione che potrebbe conciliare esigenze tecniche e opportunità di mercato.
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