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Il ruolo degli sviluppatori di giochi nella trasformazione dell’industria dei casinò

In passato, l’industria dei casinò era associata a luoghi specifici. Spettava agli operatori decidere come sarebbe stata arredata la sala e quali bonus offrire ai clienti.
Oggi, invece, industria iGaming sulle piattaforme di gioco online come https://royalsea.com/it/ e altri casinò, tutto è gestito dagli sviluppatori di software che creano interi universi. Sono loro a dettare il ritmo dello sviluppo, a cambiare la percezione delle meccaniche standard e a cercare di impressionare gli utenti con soluzioni uniche.
Vi invitiamo a scoprire come gli sviluppatori hanno influenzato lo sviluppo dei giochi e perché influenzano le tendenze più rapidamente dei casinò stessi.
Il passaggio dalle slot tradizionali ai giochi con trama
Le slot tradizionali sono quelle con i simboli dei frutti e i jackpot, che erano semplici e intuitive. Ma le tendenze moderne hanno influenzato il desiderio delle persone di avere più azione e unicità piuttosto che un nostalgico ritorno al passato. Pertanto, nell’iGaming è arrivata l’era delle slot con trama.
Tra le innovazione giochi standard odierni si possono annoverare la presenza di livelli, trame e persino personaggi. L’utente sceglie i giochi non perché ci sono delle vincite, ma perché ci si può immergere nella storia. Allo stesso tempo, i round bonus, le missioni e persino le scelte che influenzano la trama sono ormai da tempo diventati uno standard imprescindibile.
UX design e animazione come chiave per la fidelizzazione
Anche gli stessi sviluppatori influenzano il design slot. Se l’interfaccia è scomoda o il gioco è visivamente sovraccarico, l’utente chiuderà la slot. Grazie ai giochi per dispositivi mobili, l’utente moderno è viziato da interfacce semplici. Pertanto, molti fornitori puntano sul design UX, offrendo:
● Navigazione intuitiva e interfaccia minimalista.
● Enfasi visiva sugli elementi importanti.
● Modalità di apprendimento e suggerimenti.
● Effetti visivi e sonori strettamente legati all’azione del giocatore.
● Animazioni che catturano l’attenzione e influenzano la percezione della vincita;
Tutto ciò consente agli utenti di godere dell’effetto presenza. Elementi di coinvolgimento semplici e nativi saranno percepiti dal giocatore come un vero successo nella vita. E lui tornerà sicuramente alla slot.
L’influenza del feedback sugli aggiornamenti
Oltre alle innovazioni, gli sviluppatori casinò ascoltano i loro fan. Dopo l’uscita del gioco, i provider studieranno i forum, i social network, guarderanno gli streaming e analizzeranno i dati analitici. Questo permette di ottenere un feedback dai giocatori e di aggiornare le soluzioni di gioco già pronte in base ai desideri del pubblico.
Possono aggiungere giri bonus, adattare la durata delle sessioni, modificare la meccanica, migliorare la grafica e persino influenzare la difficoltà del gioco. Tali modifiche vengono apportate entro un paio di giorni dal lancio. Ed è proprio questa flessibilità che rende i provider quei piccoli ingranaggi che muovono il progresso del coinvolgimento dell’utente.
Lavoro con big data e analisi
Per soddisfare gli utenti con nuovi contenuti, i provider analizzano tonnellate di microdati provenienti dall’analisi dei giochi. Valutano il tempo che intercorre tra i clic e persino la percentuale di round completati. Sembra che lo facciano inutilmente, ma in realtà ottengono dati su come bilanciare il tutto per raggiungere il giusto equilibrio tra monetizzazione e divertimento.
Pertanto, i fornitori studiano la durata media delle sessioni, i dispositivi utilizzati, la frequenza delle vincite e delle perdite, nonché la geografia, la demografia e i modelli comportamentali del pubblico. Queste informazioni consentono di sviluppare diverse versioni dei giochi per ogni mercato. Ciò significa che un gioco può essere adattato al mercato indiano, scandinavo o italiano senza sforzi aggiuntivi.
Come il design influenza le emozioni del giocatore
Nel mondo dei giochi, il design è diventato il motore evoluzione giochi da casinò, perché regala emozioni, crea atmosfera e dà ritmo al divertimento. Un designer esperto è in grado di dare a giochi diversi uno stile adeguato. E questo influisce notevolmente sullo stato emotivo dell’utente durante la sessione di gioco.
I designer giocano abilmente con i caratteri, la tavolozza dei colori, la reazione ai clic e persino la velocità di rotazione dei rulli. Sanno che tutti questi elementi influenzano lo stato emotivo del giocatore e lo inducono a continuare a giocare. Pertanto, lo stesso slot con un design diverso susciterà una reazione completamente diversa.
Perché gli sviluppatori creano le tendenze più velocemente degli operatori
Molto spesso gli operatori sono limitati da barriere legali, infrastrutture e altri fattori che non consentono loro di svilupparsi come i fornitori. Gli sviluppatori, invece, godono di completa libertà d’azione. Possono modificare, testare e sperimentare per cogliere o dettare nuove tendenze. Vale la pena citare alcuni esempi:
● La presenza della gamification nei casinò è diventata popolare dopo che questa meccanica ha guadagnato popolarità nei videogiochi.
● Lo storytelling nelle slot a tema e persino le trame sono diventate una novità grazie ai fornitori, non agli operatori.
● Il blockchain e gli NFT sono diventati possibili grazie agli sviluppatori.
Proprio per questo motivo, i fornitori dei casinò moderni influenzano il modo in cui vengono percepite le piattaforme. Non sono più semplicemente coloro che creano software di gioco. Nel mondo moderno, gli sviluppatori sono gli architetti delle tendenze e delle emozioni.
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Inter, Acerbi ci ricasca: “Io sono matto. Ti sfondo di botte”

L’Inter è finita di nuovo nel mirino della stampa e del web per una discussione tra Acerbi ed un tifoso con la maglia del PSG con i social impazziti
L’Inter si vede di nuovo nel mirino delle notizie e non per eventuali, o meno, vicende calcistiche. Infatti, al centro sarebbe finita per l’ennesima bega prodotta da Francesco Acerbi.
Il giocatore, appena uscito dal caso della rinuncia alla Nazionale su chiamata dell’ex ct Spalletti, sarebbe – nuovamente – finito sotto i riflettori per aver aver un alterco con un tifoso del PSG.
Sembrerebbe, infatti, che il giocatore nerazzurro avrebbe detto ad un tifoso del club francese: “Sono una persona seria. Non mi piace essere preso per il c…o. Se quando esco sento “Acerbi-Barcola” non mi sta bene. Io sono matto. Ti sfondo di botte”.
Questo sarebbe avvenuto perché il club nerazzurro è attualmente negli Stati Uniti per il Mondiale per Club e lì avrebbe incontrato (fuori il centro di Seattle dove l’Inter si stava allenando) questo tifoso con la maglia del PSG con il quale sarebbe partito un alterco verbale. Questo scambio, per nulla professionale da parte del giocatore, sarebbe finito nel web e da lì è – in poco tempo – letteralmente esploso.
Il giocatore dell’Inter non è nuovo alle polemiche
Il giocatore è finito più volte nel mirino della stampa e non solo per il botta e risposta avuto con Luciano Spalletti prima dell’esonero di quest’ultimo e dell’arrivo di Gattuso come ct dell’Italia.
In realtà, prima di quel caso ci sarebbe stato un altro episodio – che se fosse vero sarebbe solo e soltanto da condannare – che lo avrebbe visto insultare il giocatore del Napoli Juan Jesus. Acerbi gli avrebbe rivolto un insulto razzista che sarebbe stato inviato al vaglio del giudice sportivo e della cui vicenda è rimasto un’assoluzione ma molta amarezza per come è stata trattata una questione tanto delicata dal punto di vista umano e sociale. Ed ora ne compare un’altra; Acerbi di nuovo fa parlare di sé.
Il giocatore lombardo avrebbe, infatti, più volte dimostrato di essere un po’ facinoroso nei modi e di non riuscire a trattenere le parole: spesso eccessive e che hanno generato molte polemiche successive.
Ora si spera che la questione si possa chiudere qui e che non si continui a battibeccare dimenticandosi che si sta parlando di sport e che questi è, innanzitutto, coesione e sano agonismo, non violenza (seppur verbale)!
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Inter, sensazioni positive per l’affare Calhanoglu: il turco è pronto a partire

Calhanoglu verso l’addio, il Galatasaray fa sul serio. L’Inter pensa ad un nome per il prossimo futuro dovesse vendere il Turco. Ecco i dettagli sull’affare.
Tra l’apertura di Hakan Calhanoglu, che sembrerebbe gradire un ritorno in patria, e l’affare Osimhen che rimane sullo sfondo — ma comunque direttamente vincolante — si delinea uno scenario complesso. Se infatti l’obiettivo ormai conclamato in vista dell’apertura del mercato dovesse andare in porto, ovvero provare in ogni modo a trattenere l’attaccante nigeriano, allora l’operazione con i nerazzurri per strappare uno dei migliori centrocampisti in circolazione potrebbe realmente essere messa a rischio.
Tutto ruota dunque attorno all’affare tra Napoli e Galatasaray che, nonostante le dichiarazioni — più strategiche che altro — del presidente del club, Dursun Özbek, vedrebbe di fatto l’intero budget di mercato riservato a tale operazione. Il Napoli, da parte sua, è sicuramente disponibile alla cessione, ma non ha alcuna intenzione di fare sconti, con l’opzione Arabia che rimane sempre sul tavolo: fiduciosa di avere ancora qualche asso nella manica per convincere il giocatore, finora apparso poco interessato alla destinazione.
Ma allora, per quale motivo l’Inter dovrebbe sentirsi minacciata dalle sirene turche? La risposta è semplice: in casa Galatasaray, forti già dell’approvazione del diretto interessato, sono consapevoli che, qualora dovessero presentare un’offerta compresa tra i 25 e i 30 milioni di euro, la società nerazzurra potrebbe dare il proprio benestare all’operazione.
Sul fondo si delinea anche la possibile contromossa dell’Inter che, se davvero costretta a salutare il suo numero 20, avrebbe individuato in Ederson dell’Atalanta il sostituto ideale. Il centrocampista, portato in Italia da Walter Sabatini, dal canto suo, non dovrebbe nemmeno faticare troppo: si tratta di una cinquantina di chilometri appena, da Zingonia ad Appiano Gentile, e dovrebbe sostanzialmente cambiare solo il logo sulla maglietta, data la coincidenza cromatica tra le due squadre.
Scherzi a parte, l’affare tra Ederson e i nerazzurri difficilmente sarà sostenibile — almeno a livello economico — con i soli ricavi della cessione di Calhanoglu. L’Atalanta valuta infatti il brasiliano tra i 45 e i 50 milioni di euro: una cifra importante, che però, dopo anni di rigore economico, l’Inter potrebbe anche decidere di investire per assicurarsi uno dei migliori talenti emersi in Serie A nell’ultima stagione.

FEDERICO DIMARCO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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Juventus, Moggi: “Osimhen-Juve? Vi dico come andrà”

L’attaccante del Napoli è il primo nome sulla lista dei desideri della Juventus, ma il colpo sembra lontano. Ecco cosa c’è di vero.
Sono ore di grande fermento in casa Juventus. Il calciomercato è appena cominciato, ma le voci si rincorrono senza sosta e alcune fanno decisamente rumore. Una su tutte riguarda Victor Osimhen, ex stella del Napoli e sogno proibito della dirigenza bianconera per rinforzare l’attacco di Igor Tudor.
La Juventus, secondo quanto filtra da ambienti vicini al club, avrebbe messo proprio Osimhen in cima alla propria lista di obiettivi. Più in alto persino di profili come Jonathan David o Viktor Gyökeres, che pure piacciono e sono considerati alternative di valore. Ma il centravanti nigeriano, nonostante i costi elevatissimi, resta il primo amore.
Ed è proprio sui costi e sulla difficoltà della trattativa che si scontrano sogni e realtà. Il primo ostacolo è rappresentato da Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, notoriamente restio a trattare con la Juventus, soprattutto quando si parla di cessioni di questo calibro. Osimhen ha una clausola rescissoria fissata a 75 milioni di euro e, seppur la cifra possa essere oggetto di trattativa, è chiaro che ADL non ha intenzione di fare sconti — tanto meno ai bianconeri.
Juventus, le parole di Moggi
A spegnere gli entusiasmi è stato poi l’ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi, intervenuto a NetWeekShow. Le sue parole non lasciano spazio a dubbi: “Vi do una notizia certa, senza timore di essere smentito: Osimhen non andrà alla Juventus, non ci sono possibilità che completi l’attacco di Tudor”. Un’affermazione netta, che sembra chiudere la porta definitivamente.

VICTOR OSIMHEN PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Resta da capire se si tratti di un’opinione personale o di una soffiata ben informata, ma in ogni caso il quadro appare complesso. Il valore del giocatore, i rapporti tra i club e l’ingaggio elevato rendono l’operazione quasi irrealizzabile, almeno alle condizioni attuali.
La Juventus, comunque, osserva con attenzione e Osimhen resta un obiettivo, anche solo come punto di riferimento per valutare le alternative. David e Gyökeres restano sul taccuino, mentre altre soluzioni potrebbero emergere nelle prossime settimane, soprattutto se la situazione in casa Napoli dovesse evolversi.
Per ora, il sogno Osimhen resta tale. Ma nel calciomercato, come insegna la storia, mai dire mai.
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