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Il Milan sta tornando, ma la Juve è sempre la più forte
Siamo agli sgoccioli di questo campionato in un anno particolare. È un anno di cui ci ricorderemo tutti e per tanto tempo ancora contrassegnato da un nemico invisibile chiamato covid-19 che ancora oggi miete vittime in tutto io mondo. È un anno che ha bloccato l’economia, l’ istruzione, lo sport. È un anno che ha fermato il suo tempo e le nostre domeniche calcistiche.
Anche se ormai di calcio viviamo l’ intera settimana tra coppe e campionato, ma è l‘anno del nono scudetto consecutivo della Juve, una squadra ancora da battere forte dei suoi giocatori indiscussi che non hanno dato scampo alle avversarie e che comunque dopo il fatidico stop chiamato lockdown ha ripreso non a pieno ritmo, ma consapevole di portare a casa un’ altro trofeo tutto italiano.
Ha perso si in finale di Coppa Italia contro un Napoli targato Gattuso che ringhia a bordo campo, morde e fa male, ma in ogni caso sapeva di vincere lo scudetto anche in quest’ annata strana, brutta calcisticamente.
Gli stadi vuoti sono ciò che resta dello sport più avvincente del mondo e se lo scudetto della Juve rappresenta anche una vittoria calcistica resta comunque l’ amarezza di non poter esultare dal vivo se non dietro uno schermo.
Consentitemi di dirmi che il Covid-19 ci ha portato via questa ebbrezza, questa gioia di urlare e gridare fino a non sentire più la nostra stessa voce.
Il campionato è praticamente chiuso, la Juve vince il suo nono titolo consolidando il suo potere in territorio italiano e sperando che questa annata possa anche regalare
all’ Italia la gioia di una Champions portata a casa.
Il Milan
Il nostro amato Milan sembra essere tornato quello di un tempo, quel tempo passato e a noi tanto caro.
Abbiamo finalmente visto gioco, grinta, voglia di far bene e soprattutto vincere e convincere. Il nostro maestro Mister Pioli ha operato un miracolo tanto da guadagnarsi un rinnovo di tutto rispetto, ha creato un gruppo e rispolverato dalle ceneri giocatori tanto criticati ma che in realtà hanno dimostrato di essere da Milan.
Chala è un campione e messo nel suo ruolo ha deciso di poter far male.
Il ritorno di Re Zlatan ha portato carattere, si quel carattere perso in un angolo di spogliatoio dopo il saluto dei Senatori Gattuso e Nesta in primis.
Ibra ha portato orgoglio per la maglia ed è un incanto vederlo urlare in campo quasi ad aiutare Mister Pioli, a spronare ragazzi che fino a poco tempo fa avevano quasi paura di scendere a San Siro, nella Scala del calcio.
Stiamo ancora lottando per un posto in Europa, in quell’ Europa che tanto manca al Milan e ai milanisti.
Quanto mancano i mercoledì e i giovedì dove chi allo stadio e chi a casa ha voglia di Milan.
Stiamo tornando ed è come se il nostro incubo stesse arrivando a termine.
Un po come il covid-19, andrà via, si porterà via un bel po di cose, purtroppo anche l’affetto di tanti tifosi che seguiranno il calcio da lassù, ma spero si porti anche via gli anni bui di un Milan che ci ha visti sempre protagonisti in Italia e in Europa.
Si è vero, stiamo tornando.
Notizie
Lazio, Lotito denuncia minacce e pressioni: “Costretto a rivolgermi alle istituzioni”
Il presidente della Lazio presenta denuncia dopo intimidazioni, campagne diffamatorie e notizie false tese – secondo i pm – a spingerlo a cedere il club. Cinque gli indagati.
Il patron della Lazio, Claudio Lotito, rompe il silenzio e passa al contrattacco. Il presidente biancoceleste ha presentato denuncia per una serie di minacce, pressioni e false informazioni circolate via social, mail e telefonate anonime, che – secondo quanto riferito – miravano a costringerlo a vendere la società.
“Mi sono rivolto alle istituzioni perché, più volte, sono stato minacciato di morte. Ho raccontato tutto ciò che è accaduto e l’autorità giudiziaria ha poi agito di conseguenza”, ha dichiarato Lotito.
Lazio, la reazione di Lotito
Nel decreto di perquisizione, i magistrati parlano di “un disegno ampio e unitario” volto da un lato a diffondere notizie false per abbassare il valore del titolo in Borsa, e dall’altro a indurre l’azionista di maggioranza a cedere il pacchetto di controllo. Gli indagati avrebbero utilizzato i social e una testata online, “Millenovecento”, per rilanciare notizie infondate sulla presunta vendita imminente della Lazio e sull’idea attribuita a Lotito di far retrocedere volontariamente la squadra per ottenere il cosiddetto “paracadute” economico.

Diverse le segnalazioni che hanno dato il via all’inchiesta: uno striscione esposto in piazza del Parlamento con la scritta “Lotito libera la Lazio”, una telefonata con minacce di morte e varie e-mail dal contenuto offensivo. Le indagini proseguono per chiarire la portata del presunto piano di pressione ai danni del presidente biancoceleste.
Esteri
Turchia, caso scommesse in SuperLig: in manette anche calciatori di Galatasary e Fenerbahce
Nuovo scandalo scommesse nel mondo del calcio. In Turchia sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone tra arbitri e tesserari. Tra i fermati anche calciatori di Fenerbahce e Galatasaray.
Non si ferma lo scandalo legato alle partite pilotate per le scommesse scoppiato in Turchia negli scorsi mesi. Come riportato dai media turchi, nella giornata di oggi sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone, tra cui 29 calciatori e ex arbitri. Spiccano tra gli indagati anche alcuni tesserati dei due club più importanti della SuperLig, Fenerbahce e Galatasaray.
Si tratta di Mert Hakan Yandas, centrocampista 31enne dei gialloneri di Istanbul, e Metehan Baltac, difensore della formazione giallorossa.

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Turchia, l’inchiesta sul mondo del calcio si allarga
L’inchiesta sulle scommesse con tentativo di combine è emersa a fine ottobre dopo le indagini della procura di Istanbul in seguito alle dichiarazioni dell’ex presidente delle Federcalcio turca, Ibrahim Haciosmanoglu, secondo il quale era stato scoperto molti arbitri attivamente coinvolti in scommesse sportive. Le indagini della procura si sono concentrate inizialmente sui direttori di gara, per poi allargarsi anche verso i tesserati del club.
Il coinvolgimento di calciatori anche dei club più importanti della nazione getta ulteriore ombre sul sistema calcio della Turchia.
Notizie
Juventus, blitz a Napoli: arrivo domenica mattina e mini-sosta prima del match. La decisione di Spalletti
Juventus, blitz a Napoli: la squadra arriverà solo domenica mattina per la sfida contro il Napoli, evitando tensioni e minimizzando lo stress dei giocatori.
La Juventus non dormirà a Napoli: lo ha comunicato Sky Sport nella giornata di ieri. Luciano Spalletti ha deciso di modificare l’itinerario della squadra, originariamente prevista per arrivare nel capoluogo campano sabato. Il nuovo programma prevede l’arrivo dei bianconeri in città solo domenica mattina, così da evitare eventuali tensioni con i tifosi partenopei.
La squadra rimarrà in hotel solo per poche ore, prima della consueta riunione tecnica del pomeriggio, e poi si recherà direttamente allo Stadio Diego Armando Maradona. Dopo la partita, i giocatori faranno immediato ritorno a Torino.
La strategia di Spalletti è chiara: ridurre al minimo lo stress dei calciatori in una trasferta storicamente complicata per la Juventus, caratterizzata da un clima ostile. Un vero e proprio blitz “mordi e fuggi” in terra partenopea.
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