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Empoli-Roma: le pagelle dei giallorossi e le parole di Eusebio Di Francesco
Le pagelle giallorosse
Olsen 6: Si fa trovare sempre pronto quando viene chiamato in causa, fortunato sul rigore calciato malissimo da Caputo. Attento.
Santon 6.5: Dal derby in poi è un’ altro giocatore sia in fase offensiva, che in fase di non possesso. Prezioso.
Fazio 6: Raggiunge la sufficienza, Caputo gli crea qualche grattacapo ma riesce a fermarlo con esperienza. Efficace.
Manolas 6: Anche lui come il suo compagno di reparto riesce a cavarsela contro gli attacchi dei giocatori dell’Empoli. Risolutivo.
Lu.Pellegrini 6.5: Di Francesco crede in lui e fa bene, spinge molto e da freschezza su quella fascia, certo sostituire Kolarov non è facile, ma si comporta alla grande. Prospetto. Dal 60′ Florenzi 6: Entra e fa il suo dovere gestendo ogni pallone. Ordinato.
N’Zonzi 7: Prima gioia giallorossa per lui, prende l’ascensore e insacca alle spalle di Terraciano, per il resto solita partita di sostanza. Magnifique.
De Rossi 6.5: Il capitano giallorosso non demorde, sempre sul pezzo, stasera meno in fase offensiva come nelle precedenti, ma preziosissimo in fase di copertura, aiuta tanto Fazio e Manolas. Scudo.
Lo. Pellegrini 6.5: Certo la prestazione non è ai livelli del derby e della partita col Viktoria Plzen, ma anche stasera è stato determinante con un altro assist per N’Zonzi che fa andare avanti i suoi. Assistman. Dal 74′ Cristante sv.
El Shaarawy 6: La sua partita non è bellissima, ma riesce a raggiungere il sei grazie all’assist per Dzeko che chiude la partita. Superficiale.
Under 6: Il Turco è sempre una spina nel fianco per i giocatori dell’Empoli, incolpevole sul fallo di mano che concede ai padroni di casa di calciare dagli undici metri. Sfortunato. Dal 74’Juan Jesus sv.
Dzeko 7.5: Migliore in campo. Il bosniaco fa da regista aggiunto durante la partita, si sgancia spesso prendendo palla a centrocampo per distribuirla sulle fasce, cecchino nell’occasione del gol. Perno.
Di Francesco 7: La Roma sembra rinata e il merito è soprattutto il suo, ha cambiato modulo andando contro i suoi ideali, dimostrandosi intelligente, si fa sentire sempre durante la partita sgolandosi in ogni minuto. Cervello
Le parole di Eusebio Di Francesco
Ad Empoli e’ arrivata la quarta vittoria giallorossa, importantissima per il morale ma soprattutto per la classifica.
Nel post-partita il tecnico abruzzese è stato molto chiaro, non particolarmente contento dell’atteggiamento dei suoi specialmente nella seconda frazione di gioco, dove la Roma ha lasciato troppi spazi agli attacchi avversari, meglio nel primo tempo dove i giallorossi sono riusciti ad andare maggiormente in porta con passaggi tre le linee, concedendo anche meno ai padroni di casa.
Poi è uscita fuori la sportività del mister che si è complimentato con l’Empoli dicendo che avrebbe meritato qualcosa di più, non sicuramente la sconfitta.
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Rassegna stampa: i quotidiani del 18 maggio
Rassegna stampa, le prime pagine dei quotidiani sportivi: l’esonero di Allegri e l’anticipo di Serie A pari tra Fiorentina e Napoli in primo piano.
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Allegri shock, la ricostruzione del Corriere della Sera: “Mi hanno trattato come un parafulmine. Non vedo l’ora che finisca tutto”
Il Corriere della Sera attribuisce ad Allegri alcuni frasi shock, risalenti alla scorsa stagione, che fanno luce sul suo nervosismo.
Perché Allegri è così nervoso: la ricostruzione
Quando Allegri, nell’estate di tre anni fa, rifiutò il Real Madrid per tornare alla Juventus, non era questo quello che si aspettava di trovare. La situazione attuale non rispecchia minimamente né le sue aspettative né tantomeno il ricordo della sua prima avventura in bianconero. Una sensazione di latente nervosismo, che è esplosa tutta assieme dopo la vittoria in Coppa Italia contro l’Atalanta ma che ha radici molto più profonde.
In particolare, l’edizione odierna de “Il Corriere della Sera” attribuisce al tecnico labronico alcune frasi che sarebbero state pronunciate la scorsa stagione. Sicuramente la più difficile degli otto anni che Max ha passato in bianconero, in cui è stato costretto a “fare da parafulmine” a una società assente ed esautorata.
❝Per fortuna tra poco questa situazione sarà conclusa. Quest’anno sono stato io il parafulmine, vediamo chi lo sarà nella prossima stagione. È stato un miracolo concludere la stagione con quella classifica.❞
Giuntoli il pomo della discordia
Nell’impossibilità di appurare se queste frasi siano state pronunciate o meno, e se queste siano state le esatte parole pronunciate dal livornese, questa ricostruzione esemplifica perfettamente lo stato d’animo di un uomo lasciato solo e abbandonato al proprio destino. Il primo punto d’attrito con la dirigenza è stata la scelta di affidare le chiavi del reparto tecnico a Giuntoli: scelta non gradita al tecnico labronico.
Allegri avrebbe preferito la promozione di Giovanni Manna, all’epoca responsabile della Next Gen e attuale direttore sportivo del Napoli, o al limite l’ingaggio dell’amico Giovanni Rossi del Sassuolo. La rottura fra i due è arrivata in maniera definitiva nel corso del mercato di Gennaio, quando Allegri chiese un centrocampista (possibilmente di esperienza) come Bonaventura o Pereyra mentre Giuntoli si presentò con Djalo e Alcaraz.
Poi la fine di tutto. Il 4 Febbraio, dopo la sconfitta a San Siro nello scontro diretto con l’Inter che ha di fatto messo fine alle ambizioni scudetto dei nerazzurri, il primo incontro a Milano fra Giuntoli e Thiago Motta. Lì Allegri, che ha appreso della volontà della dirigenza di cambiare allenatore dai giornali, ha iniziato a covare acredine nei confronti della società, a cui rimprovera “una mancanza di rispetto e chiarezza” e che accusa di “averlo delegittimato agli occhi dei giocatori, pregiudicando il finale di stagione in campionato“.
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Milan, il tesoretto della Supercoppa Italiana: quanto incasseranno i rossoneri
Milan, sono ormai ufficiali gli accoppiamenti della Supercoppa Italiana, trofeo che porterà ai rossoneri un piccolo ulteriore tesoretto da sommarsi a quello della qualificazione alla Champions League. Qui di seguito i dettagli.
Un ulteriore tesoretto perverrà nelle casse rossonere, questa volta dalla Supercoppa Italiana. Competizione che si giocherà in Arabia Saudita nel mese di gennaio 2025.
Il Milan andrà ad affrontare la Juventus, neo vincitrice della Coppa Italia, mentre l’Inter se la giocherà contro l’Atalanta.
Ogni semifinalista incasserà 1,6 milioni di euro, mentre alle finaliste andranno 3,4 milioni. Alla vincitrice del trofeo andrà la cifra di 6,4 milioni.
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