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Le bombe di Vlad

Daniele Garbo commenta la 19ª giornata

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Serie A

Siamo a metà campionato e sembra che ormai i giochi per la vittoria finale di questo Scudetto siano nelle mani di Inter e Juventus. I neroazzurri vincono soffrendo contro il Verona, non senza polemiche, la Juventus replica battendo in rimonta un’ottima Salernitana .

Crolla il Napoli che è ormai in piena crisi, perdendo per tre a zero in casa del Torino che spedisce i Campioni d’Italia in carica al nono posto, lontanissimi dalla zona Champions League.

Di questo e molto altro parleremo nel nostro consueto appuntamento con il comment0 alla giornata di campionato appena trascorsa con il noto giornalista Daniele Garbo.

Direttore, il Napoli sembra ormai una squadra di mezza classifica. L’ambiente e rovente, la sconfitta di Torino certifica la crisi dei partenopei. Come si esce da questa situazione?

“La situazione sempre irrimediabilmente compromessa. Il presidente non ci sta capendo niente, non ha una figura che lo aiuta in maniera significativa e il buon Mazzarri sembra in balia degli eventi. La soluzione a questo rebus sembra davvero lontana. Il mercato di riparazione può riparare ben poco perché i giocatori importanti a gennaio nessuno li cede. A questo punto del campionato dubito fortemente che i partenopei possano centrare la qualificazione in Champions League visto e considerato che davanti a loro hanno cinque squadre e tre dei quattro posti disponibili sono praticamente già ipotecati. Vedremo che succede ma i presagi sono davvero pessimi.”

Napoli, Mazzarri

L’Inter vince tra le polemiche contro il Verona. I neroazzurri sembrano sempre più i favoriti alla vittoria finale.

“La sensazione che ho e che le squadre sono tutte molto stanche. I neroazzurri a maggior ragione, soprattutto in attacco dove le alternative a Lautaro e Thuram non offrono alcuna garanzia di rendimento. Quanto agli episodi arbitrali io non credo alla malafede degli arbitri, ma piuttosto ad una preparazione molto scarsa della classe arbitrale sull’utilizzo del Var. Come è possibile che un arbitro non venga richiamato al Var dopo un episodio come quello che vede coinvolto Bastoni? Chi è che arbitra le partite?. Tornando al match è stato un finale di partita davvero clamoroso con Henry che ha buttato al vento una possibilità enorme di riaprire il campionato sia nelle zone alte che nelle zone basse, sbagliando un rigore clamoroso al novantasettsimo minuto.”

Inter

Capitolo Milan: La crisi sembra ormai alle spalle, la vetta dista soltanto cinque punti. I rossoneri possono rientrare nella corsa?

“Secondo me no. Da premettere che ci sono da fare i complimenti a Pioli che ha dimostrato di saper gestire la pressione, di saper cambiare modulo a seconda delle necessità della sua squadra lanciando addirittura dei nuovi giovani davvero interessanti. Resta la problematica legata agli infortuni che è tutta da verificare visto il numero enorme di calciatori in infermeria. Il terzo posto del Milan certifica la forza del suo allenatore al quale rinnovo i miei complimenti per il lavoro svolto fino ad ora”.

La Juventus non molla. La linea verde di Allegri sembra essere davvero molto efficace…

“La nuova politica bianconera mi piace molto. La società sembra aver aderito perfettamente all’invito della federazione a creare delle squadre Under 23 che fa si che i calciatori possano farsi le ossa in Lega Pro. Quindi complimenti alla Juventus che in qualche modo sta aprendo una nuova via anche per la Nazionale. Detto questo contro la Salernitana è stata fondamentale la forza e la voglia di vincere dei bianconeri che ha sfruttato al massimo la forza del suo centravanti ritrovato Dusan Vlahovic. Con il mercato in arrivo dobbiamo tenere d’occhio la Vecchia Signora, che non mollerà un centimetro e soprattutto dal momento che l’Inter dovrà fare anche le coppe.”

Juventus-Sassuolo

La Roma pareggia con l’Atalanta e sembra aver cambiato registro sul piano del gioco. Che impressioni ha avuto della squadra di Mourinho?

“Contro l’Atalanta i giallorossi hanno disputato la migliore partita della loro stagione a mio avviso. Giocano a calcio e non a calci, sembra che abbiano trovato una quadratura tecnica importante e tutto potrebbe essere ricondotto alla presenza più costante di Dybala, vero leader tecnico. Sono molto sorpreso e mi chiedo se si sta aprendo una nuovo stile di calcio in casa giallorossa sotto la guida di Mourinho che sembra aver cambiato idea sul rimanere ancora nella Capitale”.

Veniamo alla coppia Bologna – Fiorentina. Entrambe non hanno vinto, comincia una fase calante per loro?

“Il Bologna sta vivendo un sogno, la squadra è andata a mille fino a due partite fa e sta tirando un po’ il fiato. Non credo che possano arrivare fino alla Champions League. Quanto alla Fiorentina sono molto sorpreso dalla cinicità della squadra viola. Stanno disputando un ottimo campionato e se dovessero trovare un bomber davanti, bhe l’Europa che conta non sarebbe più un miraggio.”

Bologna

Bologna in emergenza: si ferma Saelemaekers

Zona salvezza: Verona e Salernitana perdono con onore. Ma le altre non ne approfittano…

“L’unica squadra che è riuscita a fare risultato è stato il Sassuolo. Le altra hanno praticamente perso tutte e questo ti fa capire quanto il campionato sia livellato verso il basso. La Salernitana non è sfacciata, soprattutto se Sabatini dovesse mettere a segno qualche colpo dei suoi. La corsa non ha ancora dato una favorita ma posso dire che il Monza con la vittoria di Frosinone ha scavato un solco enorme tra se e la zona pericolosa.”

salernitana

Infine le chiedo un ricordo sulla leggenda del calcio Mondiale Franz Beckenbauer scomparso nei giorni scorsi.

“Franz Beckenbauer è stata una vera leggenda del calcio mondiale. Un uomo e un calciatore elegantissimo. Non ho mai avuto modo di conoscerlo personalmente, ma nella mia esperienza professionale. Più volte ho avuto la possibilità di osservarlo ed ho sempre visto un uomo disponibile educato e rispettoso di tutti. Ricordo quando giocò con un infortunio al braccio, una cosa che nel calcio moderno è davvero impensabile. Un calciatore straordinario, un difensore completo: marcava, difendeva, impostava un libero meraviglioso fonte d’ispirazione per altre leggende del calcio come “Franz” Baresi. Dico Franz perché per sua stessa ammissione Baresi si ispirava a lui come modello da seguire in campo. Il calcio perde un magnifico esempio di sport dentro e fuori dal campo”.

Beckenbauer

Calciomercato

Sassuolo, esplode Tarik Muharemovic: da promessa a titolare inamovibile

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Atalanta-Sassuolo, Grosso

Una delle grandi rivelazioni di questo inizio di Serie A si chiama Tarik Muharemovic. Il centrale mancino del Sassuolo ha già lasciato il segno nel massimo campionato.

Uno dei segreti del grande avvio di stagione del Sassuolo è Tarik Muharemovic. Il bosniaco, cresciuto nella Juventus, sta avendo una costanza da veterano. Un talento puro che Fabio Grosso sta valorizzando partita dopo partita e che, inevitabilmente, è già diventato un nome caldo sul mercato.

Il club neroverde, però, non ha alcuna intenzione di lasciarselo scappare: l’obiettivo è blindarlo a gennaio per poi valutarne il futuro nella prossima sessione estiva.

Dai vivai sloveni alla Serie A: l’ascesa di Muharemovic

Sassuolo

LA GRINTA DI FABIO GROSSO CHE FA IL SEGNO OK ( FOTO SALVATORE FORNELLI )

Cresciuto calcisticamente nei vivai locali sloveni, Muharemovic ha costruito le basi della sua carriera in Austria, all’interno dell’academy del Wolfsberger, con cui ha anche debuttato tra i professionisti contro il Red Bull Salisburgo.

Da lì il salto in Italia, con la firma alla Juventus, dove si impone nella Next Gen collezionando 47 presenze e 2 gol in campionato. Nell’estate del 2024 approda al Sassuolo, inizialmente in prestito. Il suo impatto è immediato: debutto contro il Cosenza in Serie B e subito un gol in Coppa Italia contro il Lecce.

Nonostante la giovane età, il messaggio è chiaro: Muharemovic è pronto. Il suo contributo è stato determinante nella cavalcata che ha riportato il Sassuolo in Serie A, convincendo il club a riscattarlo per circa 5 milioni di euro, un vero affare.

Il nuovo pilastro di Grosso

Oggi, il numero 80 sloveno è un titolare fisso nella formazione di Fabio Grosso. Le sue prestazioni sono da top di reparto e la società ha già deciso di premiarlo con un rinnovo di contratto fino al 2031.

Già nazionale bosniaco, Muharemovic rappresenta il presente e il futuro del Sassuolo. Ma se continuerà su questa strada, il suo nome tornerà sicuramente protagonista nel calciomercato estivo.
Un potenziale rimpianto per la Juventus, che non ha creduto fino in fondo in un difensore che oggi brilla nel massimo campionato.

(Foto: DepositPhotos)

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Le bombe di Vlad

LBDV presenta: “Il portiere di Ceaușescu” e “Jongbloed. Il romanzo del tabaccaio”

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Women's Champions League

Domenica 16 novembre, alle ore 18.00, il Punk Roma (Via dei Durantini 18, Roma) ospiterà un evento speciale dedicato alla letteratura sportiva e alla cultura calcistica.
Protagonisti della serata saranno due firme d’eccezione: Guy Chiappaventi, giornalista di La7, autore del libro “Il portiere di Ceaușescu” (Bibliotheka Edizioni), e Ciro Romano, caporedattore di LBDV, che presenterà “Jongbloed. Il romanzo del tabaccaio” (Garrincha Edizioni).

A dialogare con gli autori ci sarà Daniele Garbo, giornalista sportivo già volto di Mediaset e Direttore Editoriale di LBDV, mentre la presentazione sarà affidata al giornalista di Le Bombe di Vlad, Alberto Caccia.

L’incontro rappresenta un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati di calcio, giornalismo e narrazione sportiva. Due libri diversi ma accomunati da una stessa passione: quella per il pallone e per le storie che lo rendono eterno.

Il portiere di Ceaușescu. Helmut Duckadam, storia di un antieroe

Una storia lunga quasi quarant’anni e undici metri, la storia di quando una squadra di sconosciuti strappò il titolo più importante del calcio europeo – la Coppa dei Campioni – a una superpotenza, il Barcellona.
Era la notte magica del 7 maggio 1986 quando, nello stadio di Siviglia, Helmut Duckadam, allora ventisettenne, riuscì nell’impresa di parare tutti e quattro i rigori dei giocatori catalani consentendo alla Steaua Bucarest di laurearsi campione d’Europa, prima volta per una squadra dell’Est. Una notte di felicità per un popolo che viveva con le luci spente, senza riscaldamento e con il frigorifero vuoto.
Quando la Steaua rientrò in Romania, all’aeroporto 15 mila persone accolsero i giocatori e almeno altrettante scesero in strada per seguire il tragitto del pullman fino a Bucarest. Fu un fatto insolito per la Romania comunista, dove le manifestazioni spontanee di piazza erano vietate, ma il regime volle capitalizzare la vittoria. Il presidente Ceaușescu invitò la squadra a palazzo e Duckadam diventò per sempre l’eroe di Siviglia.

L’autore

Giornalista, inviato del tg La7. Dopo aver raccontato la suburra di Roma, la mafia e la ‘ndrangheta, due guerre in Medio Oriente, terremoti, tsunami e alluvioni, negli ultimi anni ha seguito la cronaca a Milano.
Ha vinto il premio Ilaria Alpi, il Premiolino e il premio Goffredo Parise. Ha pubblicato sette libri, incrociando spesso il calcio con la cronaca: il primo, Pistole e palloni sulla Lazio anni Settanta, ha avuto otto edizioni in quindici anni e ha ispirato la serie Sky Grande e maledetta.

Jongbloed. Il romanzo del tabaccaio

Ciro Romano ci racconta le gesta dello storico portiere olandese Jongbloed, eroe dell’arancia meccanica di sua maestà Cruijff . Un viaggio dentro la vita di uno dei calciatori più importanti della sua era. Non una monografia, dimenticate i tabellini, quello che troverete in queste pagine è l’atmosfera, è l’uomo prima del calciatore, è la storia prima dei gol, è il lato nascosto del pallone. Preparatevi, riavvolgete il nastro, premete play e godetevi questa partita di carta e inchiostri, inseguendo in campo un calciatore indimenticabile. Una nuova figurina letteraria da collezionare, una nuova figurina per completare lo scaffale dei campioni.

L’autore

Ciro Romano vive a Salerno è avvocato, abilitato alle Magistrature Superiori. Guarda il calcio dall’età di tre anni, e ne scrive per testate giornalistiche e pagine social. Prima per passione, poi per motivi professionali, diventa esperto di tifo radicale. Tiene conferenze e partecipa a dibattiti pubblici per l’abolizione alle limitazioni di legge al tifo e agli spostamenti delle tifoserie.

Ha pubblicato “Volevo solo giocare a ping pong” (Caffèorchidea).

(Foto: DepositPhotos)

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Le bombe di Vlad

Napoli, allarme Lobotka: rischio stiramento e fino a 7 gare di stop. La sosta aiuta Conte

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Napoli

La sosta arriva nel momento giusto per il Napoli. L’infermeria azzurra è piena e le due settimane di pausa saranno fondamentali per Antonio Conte, che potrà sfruttare il tempo per recuperare alcuni uomini chiave e ricaricare una squadra apparsa stanca dopo il primo tour de force stagionale.

A Castel Volturno si lavora per rivedere in campo Alessandro Buongiorno, accelerare il rientro di Amir Rrahmani e gestire i giocatori arrivati col “serbatoio vuoto”. Ma a preoccupare di più sono gli ultimi problemi muscolari che hanno colpito due titolari, tra cui Stanislav Lobotka.

Allarme Lobotka: rischio stiramento e stop prolungato

Dalla Slovacchia sono arrivate conferme: il regista azzurro avrebbe accusato un fastidio muscolare che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe rivelarsi uno stiramento. Gli esami strumentali in programma oggi chiariranno l’entità dell’infortunio e i tempi di recupero, ma le prime indiscrezioni non lasciano tranquilli.

In caso di conferma, Lobotka rischierebbe di restare fuori per fino a sette partite, saltando quindi in Serie A, i match contro Torino, Inter, Lecce, Como e forse Bologna. In Champions League, le sfide con PSV Eindhoven ed Eintracht Francoforte.

Ovviamente, in casa Napoli si spera in uno stop più breve, con la sosta che potrebbe dimezzare i tempi di recupero.

Come cambia il centrocampo di Conte

In attesa di notizie ufficiali, Conte si prepara a riorganizzare il centrocampo. Il sostituto naturale di Lobotka è Billy Gilmour, protagonista di una buona prova nell’ultimo match contro il Genoa. Tuttavia, con sette gare ravvicinate, sarà difficile affidarsi solo allo scozzese.

Una delle alternative è Kevin De Bruyne, che già in alcune fasi arretra il suo raggio d’azione per impostare il gioco. In caso di rotazioni, potrebbe trovare spazio anche Eljif Elmas, soprattutto se Conte decidesse di confermare il 4-1-4-1.

In alternativa, il tecnico potrebbe optare per un 4-3-3 più tradizionale, sacrificando un centrocampista e inserendo un esterno sinistro puro per dare maggiore ampiezza.

Situazione infermeria Napoli

Oltre a Lobotka, si attendono aggiornamenti anche su Matteo Politano, mentre Buongiorno e Rrahmani puntano al pieno recupero entro la ripresa del campionato. La sosta, mai come stavolta, arriva nel momento perfetto per un Napoli che ha bisogno di ritrovare energie, lucidità e uomini.

(Foto: DepositPhotos)

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