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Casa Milan, Paolo Maldini e Frederic Massara rossoneri fino al 2024
Casa Milan, Paolo Maldini e Frederic Massara rossoneri fino al 2024. Una firma apposta dieci giorni fa e spedita negli uffici della RedBird a New York, come anticipato e scritto da questa redazione. Che non ha mai seguito il flusso negativo della stampa italiana e della tifoseria milanista
Il ritardo dovuto solo a delle modifiche concordate fra gli avvocati delle parti, la permanenza della coppia dirigenziale non è mai stata in discussione. Tanto è vero che ha continuato ad essere operativa senza sosta alcuna. Andiamo a vedere tutti retroscena di una situazione che ha tolto il sonno ai supporter rossoneri
Il Milan da quando è entrato in scena Paolo Maldini ha cambiato stile. E’ tornato ad essere un modello di semplicità, correttezza e serietà. Non è un caso che la società rossonera è una delle poche nel panorama italiano che non fa mai polemiche contro gli arbitri e soprattutto lavora sottotraccia senza fare trapelare nulla.
Il quintetto composto da Paolo Scaroni (presidente), Ivan Gazidis (amministratore delegato), Paolo Maldini (direttore area tecnica), Frederic Massara (direttore sportivo) e Geoffrey Moncada (capo area scouting) lavora in totale sinergia e sintonia, ognuno con compiti ben definiti.
Bisogna smitizzare l’incompatibilità fra Ivan Gazidis e Paolo Maldini: sono persone che si rispettano e si stimano, al netto di qualche visione diversa. Non va dimenticato che il dirigente sudafricano è stato uno dei primi sponsor per il rientro nel mondo rossonero dello storico capitano. Allo stesso modo va ricordato che proprio l’ex numero tre in una recente intervista ha riconosciuto il grande lavoro del collega a livello di sponsorizzazioni e di aumento dei ricavi attraverso le operazioni di marketing e merchandising.
Come si è arrivati all’annuncio ufficiale della permanenza
Ricostruiamo il percorso che ha portato al rinnovo biennale degli amatissimi dirigenti rossoneri. Come tutti avranno chiaro, il Milan attraversa una fase di passaggio delle quote, fra il Fondo Elliott di Paul Singer e la RedBird di Joseph Cardinale. Passaggio che avverrà in via definitiva fra un paio di mesi circa.
Paul e Gordon Singer, hanno mantenuto tre persone di fiducia nel CdA: un segno di fiducia e amore per i colori rossoneri. E’ un passaggio importante, che garantisce in tutto e per tutto il Milan. Quindi, in attesa del passaggio totale delle quote societarie, le decisioni sono di fatto condivise fra Ivan Gazidis che è uomo di fiducia dei Singer e Joseph Cardinale che è il nuovo plenipotenziario.
Entrambi hanno trovato subito un punto in comune: rinnovare Paolo Maldini e Frederic Massara. Il loro lavoro è stato riconosciuto anche dalla famiglia Singer che, aveva posto come condizione di vendita, proprio la riconferma degli attuali assetti dirigenziali. Dopo il colloquio fra il penultimo componente della dinastia Maldini con Joseph Cardinale, qualche giorno dopo sono state apposte le firme sul contratto.
Contratti che sono stati inviati via email negli uffici della RedBird a New York e sono stati presi in carico dagli avvocati. Nel frattempo l’area tecnica ha continuato a lavorare, normalmente. Riportando Tommaso Pobega e Yacine Adli a Milanello, dopo i prestiti al Torino e al Bordeaux. Facendo fare le visite mediche a Divock Origi, colpo a parametro zero dal Liverpool.
I contratti firmati, sono stati oggetto di quotidiane modifiche tese a migliorare la posizione dei quadri dirigenziali, in totale accordo fra gli avvocati delle controparti. Al netto delle ansie dei tifosi e dei gossip sparati senza un senso logico da giornali ed emittenti televisive, da Casa Milan hanno fatto placidamente spallucce (ma che ne sanno loro….).
Giorno dopo giorno e solo per una casualità temporale, i contratti sono stati reinviati nella sede rossonera, debitamente corretti e depositati in Lega Calcio. Dopodiché la società ha provveduto ad emettere i comunicati ufficiali. Che pongono fine alle ansie immotivate della tifoseria e mettono alla berlina la disinformazione mediatica italiana, già protagonista in negativo dell’annuncio anticipato del presunto decesso di Mino Raiola.

Adesso tocca a Ivan Gazidis: futuro ancora in rossonero. Le variabili per un addio anticipato
In barba ai soliti catastrofisti che vedono nella data del 30/11/2022 l’ultimo giorno di lavoro per Ivan Gazidis a Milano, vale la pena chiarire la situazione. Al netto dei problemi di salute che lo costringono a controlli periodici in America, il dirigente sudafricano è determinato a continuare l’avventura milanese.
Si tratta di un uomo che ha preso a cuore la storia del Milan, che si è innamorato della città e delle persone che circondano l’ambiente rossonero. Il rapporto con Joseph Cardinale è buono, fra i due è scattata una naturale empatia fra uomini di sport e affari. Il problema potrebbe essere la convivenza con Alex Scheiner, braccio destro del nuovo proprietario, che sicuramente avrà un ruolo.
Quindi, l’accordo fra le parti è di arrivare serenamente alla sosta per i mondiali di calcio e poi di sedersi intorno a un tavolo per discutere. Non è escluso un addio, ma nemmeno la possibilità di un rinnovo che ad oggi non viene nemmeno contemplato dai soliti media….
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Inter, Dumfries ancora ko: non è esclusa l’operazione
Dumfries continua ad avere problemi alla caviglia: l’Inter valuta il da farsi e tra le ipotesi non è esclusa l’operazione.
La situazione legata a Dumfries continua a tenere in apprensione l’Inter. L’esterno olandese avverte ancora dolore alla caviglia e, proprio per questo motivo, il club nerazzurro sta valutando con grande attenzione il percorso migliore da seguire per risolvere definitivamente il problema. In queste ore sono in corso una serie di consulti medici approfonditi, utili a chiarire l’entità dell’infortunio e i possibili tempi di recupero.
Secondo quanto filtra da Sky Sport, tra le opzioni al vaglio non è da escludere nemmeno l’ipotesi dell’intervento chirurgico, qualora venisse ritenuto necessario per permettere al giocatore di tornare al 100% della condizione fisica. Una decisione verrà presa solo dopo ulteriori valutazioni, con l’obiettivo di tutelare sia la salute del calciatore sia le esigenze sportive dell’Inter nel medio-lungo periodo.
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Lazio, Sarri: “Il rosso a Zaccagni mi è parso eccessivo”
Grandissima vittoria della Lazio contro il Parma al Tardini. Nonostante la doppia inferiorità numerica, la banda Sarri vince con un gol di Noslin al minuto 82.
Dopo la sconfitta contro il Milan e il pareggio contro il Bologna, torna a vincere la squadra biancoceleste in modo abbastanza clamoroso. La squadra di Sarri sbanca il Tardini con un gol di Noslin (82′), nonostante le espulsioni di Zaccagni (42′) e Basic (77′).
Per la partita di sabato prossimo contro la Cremonese, però, Sarri dovrà rinunciare a diversi giocatori. Oltre agli squalificati Zaccagni e Basic, Dele-Bashiru e Dia saranno impegnati in Coppa d’Africa con le loro rispettive Nazionali.
Lazio, le parole di Sarri

I TIFOSI DELLA LAZIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Mister, una vittoria di coraggio. A caldo la sensazione è che questo sia uno snodo fondamentale?
“Ci può dare entusiasmo, però io penso che i ragazzi abbiano trovato convinzione già da fine settembre. Sono tre mesi che questa squadra gioca bene. Se guardiamo la partita nel contesto la vittoria ci sta tutta”.
Ha raggiunto quota 200 punti con la Lazio, è una squadra Sarriana?
“E’ una squadra in crescita per mentalità, per come si allenano e come affrontano le partite. Io con questo gruppo mi diverto e l’ho detto in tempi non sospetti”.
Le era mai capitato di vincere una partita così?
“Mi sembra di aver vinto una volta in otto contro dieci”.
Complimenti, si vede una squadra di Sarri negli ultimi tempi. Mi ha sorpreso che non avete concesso spazio al Parma nei momenti di difficoltà:
“E’ l’aspetto più importante, perché già contro il Bologna non avevamo perso ordine. La doppia inferiorità era più complicata, dalla panchina sono entrati ragazzi adatti a questo tipo di situazioni, nei minuti finali era chiaro che sarebbero stati cross continui. Sono entrati ragazzi di gamba che hanno aiutato nelle ripartenze”.
Tante assenze a partire dalla prossima:
“Siamo purtroppo abituati a questo tipo di situazioni, se non ci saranno abbastanza partiremo in dieci”.
Si è discusso tanto dei rossi, cosa ne pensa?
“Siamo una delle squadre meno fallose del campionato. A me sembra un po’ troppo il rosso a Zaccagni, non lo prende male”.
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Padova, dopo due anni il Papu Gomez torna titolare
Papu Gómez torna titolare dopo quasi due anni: l’argentino partirà dal primo minuto in Padova-Reggiana, sfida valida per la Serie B.
Finalmente, dopo un’attesa durata quasi due anni, per il Papu Gómez è arrivato il momento di tornare titolare sin dal primo minuto. L’argentino, che molti ricordano con la maglia dell’Atalanta, dopo aver scontato la lunga squalifica, era tornato in campo in due delle partite precedenti – prima contro il Venezia e poi nella vittoria contro il Cesena, saltando la sfida contro il Pescara – senza però essere mai impiegato dall’inizio del match.
Un tabù che verrà finalmente sfatato oggi, in vista della gara del Padova contro la Reggiana.
Il campione del mondo, che oggi alle 15 spera di scrivere un nuovo punto di partenza per la sua carriera, vuole trascinare anche la sua squadra, attualmente dodicesima in Serie B con 18 punti conquistati nelle prime 15 giornate.

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