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Milan-RedBird, Paolo Maldini e Frederic Massara hanno firmato
Milan-RedBird, Paolo Maldini e Frederic Massara hanno firmato. Il rinnovo contrattuale era solo una formalità, in seguito al positivo incontro di Joseph Cardinale con il responsabile dell’area tecnica. Le firme di Paolo Maldini Frederic Massara depositate presso uno studio legale romano, collegato alla nuova proprietà.
La ridda di voci sul presunto addio della coppia di mercato rossonera, destinata a placarsi. La nostra redazione è la prima a dare la notizia, perché non cerca la notizia a tutti i costi e scrive solo quando ha certezze. Gli annunci entro la fine di giugno o al massimo nella prima settimana di luglio. Andiamo a vedere la situazione
Un paio di giorni fa, con un blitz segreto la coppia che si occupa dell’area tecnica è stata a Roma presso un noto studio legale collegato a Joseph Cardinale, per firmare i contratti che li legano alla società rossonera per i prossimi anni.
Gli atti firmati saranno trasmessi per essere ratificati nella sede della RedBird, a New York. Sulla durata del vincolo contrattuale non abbiamo notizie, ma spifferi parlano di una durata biennale o triennale. Nella trattativa, la parte economica è stata quella meno rilevante.
Perché Paolo Maldini e Frederic Massara sono due innamorati del Milan. Hanno avuto le opportune rassicurazioni sul progetto americano, non molto dissimile dalla linea Singer. In particolare, i due hanno avuto un colloquio via zoom con Alex Scheiner, braccio destro del nuovo proprietario, ex giocatore Nfl e attualmente nel CdA del Tolosa, l’altra controllata del gruppo.

Il ruolo di Alex Scheiner, decisivo nella fumata bianca sul rinnovo dei dirigenti. E Gazidis ?
Alex Scheiner nella lunga chiacchierata con Paolo Maldini e Frederic Massara ha ribadito la totale fiducia e stima della proprietà nei confronti del loro operato e li ha invitati a lavorare serenamente.
Non solo, nel corso dell’incontro virtuale ha chiesto alla coppia di spingere su tutte le operazioni di mercato programmate. Il budget a finanziamento della campagna acquisti dovrebbe essere abbastanza consistente.
Solo che il Milan non si farà prendere alla gola e soprattutto non parteciperà ad aste di mercato, pompate ad arte da dirigenti, procuratori e quotidiani sportivi. I tre hanno anche sorriso di fronte ai moltissimi nomi di giocatori accostati al rossonero.
Il futuro di Ivan Gazidis resta incerto, il contratto del dirigente sudafricano scade il 30/11/2022 e al momento ha deciso di non rinnovare. Vuole capire meglio le dinamiche del nuovo corso e soprattutto non accetta di essere messo alla pari con la dirigenza dell’area tecnica. Posizione che non gioca in favore di una sua permanenza.
Con il rientro a Milano di Joseph Cardinale, sarà organizzato un incontro chiarificatore fra i due. Alla presenza di Paolo Maldini, perché il nodo riguarda proprio il rapporto fra le due forti personalità.
Notizie
Fiorentina, Goretti: “Non siamo squadra. I tifosi sono venuti a Reggio Emilia, noi no”
Roberto Goretti commenta a DAZN e in conferenza stampa la sconfitta della Fiorentina contro il Sassuolo, analizzando uno dei momenti più difficili della storia recente viola.
Roberto Goretti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Fiorentina, analizzando uno dei momenti più bui e delicati della squadra viola nelle ultime settimane.
Sul momento buio:
“C’è una presa di coscienza ancora più forte della situazione – ha spiegato Vanoli –. Dopo Bergamo la società ha chiamato i nostri tifosi, ma noi no. Abbiamo dimenticato di venire in Reggio Emilia e dimostrato che non siamo squadra. Ci sono aspetti positivi, ma oggi questo non è successo. Se non si trova la chiave emotiva per risolvere il blackout, continueremo a partire male, e questo non va bene”.
Sulla partenza positiva e la mancanza di fiducia:
“Se non c’è fiducia tra compagni, collaborazione e aiuto reciproco, diventa chiaramente una situazione difficile. Bisogna ritrovare le piccole cose che, messe tutte insieme, sono determinanti. E’ ora passata di farlo”.
Fiorentina, le parole di Goretti in conferenza stampa

Momento della squadra.
“Nelle ultime partite credo di aver visto dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c’è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere”.
Vanoli.
“Chi fa un’analisi con un giusto spirito critico è ben accetto sempre. Più volte bisogna prendere decisioni anche drastiche, a volte decise, bisogna capire la situazione, , bisogna essere realisti e bisogna agire”.
Rigore contestato da Kean e Mandragora.
“Questa è una cosa che non mi piace e non è neanche la prima volta che la facciamo, quindi non mi piace doppiamente”.
Notizie
Lazio, Lotito denuncia minacce e pressioni: “Costretto a rivolgermi alle istituzioni”
Il presidente della Lazio presenta denuncia dopo intimidazioni, campagne diffamatorie e notizie false tese – secondo i pm – a spingerlo a cedere il club. Cinque gli indagati.
Il patron della Lazio, Claudio Lotito, rompe il silenzio e passa al contrattacco. Il presidente biancoceleste ha presentato denuncia per una serie di minacce, pressioni e false informazioni circolate via social, mail e telefonate anonime, che – secondo quanto riferito – miravano a costringerlo a vendere la società.
“Mi sono rivolto alle istituzioni perché, più volte, sono stato minacciato di morte. Ho raccontato tutto ciò che è accaduto e l’autorità giudiziaria ha poi agito di conseguenza”, ha dichiarato Lotito.
Lazio, la reazione di Lotito
Nel decreto di perquisizione, i magistrati parlano di “un disegno ampio e unitario” volto da un lato a diffondere notizie false per abbassare il valore del titolo in Borsa, e dall’altro a indurre l’azionista di maggioranza a cedere il pacchetto di controllo. Gli indagati avrebbero utilizzato i social e una testata online, “Millenovecento”, per rilanciare notizie infondate sulla presunta vendita imminente della Lazio e sull’idea attribuita a Lotito di far retrocedere volontariamente la squadra per ottenere il cosiddetto “paracadute” economico.

Diverse le segnalazioni che hanno dato il via all’inchiesta: uno striscione esposto in piazza del Parlamento con la scritta “Lotito libera la Lazio”, una telefonata con minacce di morte e varie e-mail dal contenuto offensivo. Le indagini proseguono per chiarire la portata del presunto piano di pressione ai danni del presidente biancoceleste.
Esteri
Turchia, caso scommesse in SuperLig: in manette anche calciatori di Galatasary e Fenerbahce
Nuovo scandalo scommesse nel mondo del calcio. In Turchia sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone tra arbitri e tesserari. Tra i fermati anche calciatori di Fenerbahce e Galatasaray.
Non si ferma lo scandalo legato alle partite pilotate per le scommesse scoppiato in Turchia negli scorsi mesi. Come riportato dai media turchi, nella giornata di oggi sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone, tra cui 29 calciatori e ex arbitri. Spiccano tra gli indagati anche alcuni tesserati dei due club più importanti della SuperLig, Fenerbahce e Galatasaray.
Si tratta di Mert Hakan Yandas, centrocampista 31enne dei gialloneri di Istanbul, e Metehan Baltac, difensore della formazione giallorossa.

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Turchia, l’inchiesta sul mondo del calcio si allarga
L’inchiesta sulle scommesse con tentativo di combine è emersa a fine ottobre dopo le indagini della procura di Istanbul in seguito alle dichiarazioni dell’ex presidente delle Federcalcio turca, Ibrahim Haciosmanoglu, secondo il quale era stato scoperto molti arbitri attivamente coinvolti in scommesse sportive. Le indagini della procura si sono concentrate inizialmente sui direttori di gara, per poi allargarsi anche verso i tesserati del club.
Il coinvolgimento di calciatori anche dei club più importanti della nazione getta ulteriore ombre sul sistema calcio della Turchia.
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