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Calciomercato, De Jong è il pensiero stupendo del Manchester
Il centrocampista del Barcellona Frenkie de Jong è da tempo l’obiettivo numero uno di calciomercato del Manchester. Che oggi alza nettamente la posta in gioco.
Abbiamo già parlato in un precedente articolo di quanto il Manchester United fosse interessato al giocatore olandese.
Il club di Premier League non ha cambiato idea, anzi: sta pensando di alzare la posta in gioco.
Indice
L’offerta del Manchester per De Jong
Secondo il Daily Mail, i Red Devils sarebbero pronti a rilanciare un’offerta da 75 milioni di euro più bonus. Questo a fronte di un valore stimato di 60 milioni.
Stando a quanto riportato oggi dal Manchester Evening News, Erik ten Hag avrebbe individuato 4 obiettivi primari di calciomercato: oltre a de Jong, Christian Eriksen del Brentford, Jurrien Timber e Antony dell’Ajax.
Dieci giorni fa il club inglese aveva preso contatti con i blaugrana per il giocatore, però non c’erano stati annunci ufficiali.
Il 14 giugno è intervenuto sul tema il giornalista David Ornstein, corrispondente del The Atletic: stando alle sue parole de Jong sarebbe la vera “priorità” del Manchester.
Il giocatore
Il classe 1997 gioca nel Barcellona dal 2019. Ha appena chiuso una buona stagione in LaLiga, segnando 3 gol e realizzando 3 assist nell’arco di 32 partite.
Non è tutto rose e fiori, però. Lo scorso anno, infatti, era stato oggetto di critiche in seguito all’eliminazione del Barça a Monaco Di Baviera.
Le prospettive
L’arrivo al Barcellona non era apparso una scelta felice, soprattutto dopo l’eliminazione dei blaugrana a Monaco di Baviera. Un momento storico: la prima volta dopo 21 anni che il Barcellona non rimaneva in Champions League
All’indomani della sconfitta, il connazionale Ron Vlaar aveva detto: “De Jong gioca a calcio come se avesse cinquanta chili di patate sulla schiena, in questa squadra semplicemente non appare.
Penso che sia totalmente fuori posto in questo momento. Dovrebbe lasciare il Barcellona, Frenkie giocherebbe a calcio in modo diverso per una squadra come il Bayern.
Se resterà in Catalogna, tirerà il carrozzone per anni e non so se possa esprimersi ad alti livelli o riportare il Barcellona ai fasti di un tempo. Penso che abbia le qualità per giocare in un top club. E il Barcellona in questo momento non lo è”.
La posizione di de Jong
Ufficialmente, però, de Jong si dice soddisfatto della propria permanenza in squadra.
Qualche giorno fa ha rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano sportivo spagnolo Marca, al quale ha detto che si trova nel più grande club al mondo e che per il momento sta bene dove sta.
Chissà che, alla fine, non si faccia sedurre dall’esorbitante offerta economica.
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Radio Rai, lo sciopero stravolge la programmazione. Anche sul calcio
Un programma storico di Radio Rai, Tutto il calcio minuto per minuto, domani non andrà in onda. Il motivo? C’entra uno sciopero importante: anzi, due.
Domani il celebre programma radiofonico di Radio Rai, Tutto il calcio minuto per minuto, non sarà trasmesso. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, la ragione di questa assenza è da attribuire a un doppio sciopero che determinerà cambiamenti nella programmazione sia televisiva che radiofonica.
La protesta è legata alla proposta di fusione tra la redazione sportiva di Radio Rai e quella televisiva di RaiSport, coinvolgendo anche Gr Parlamento e Rai Parlamento.
Nella giornata di domani non verranno trasmesse né le partite di Serie B né quelle di Serie A, inclusi i match Juventus-Milan alle 18 e Lazio-Verona in serata. Anche la radiocronaca della Sprint della MotoGP da Jerez subirà una pausa forzata.
Sciopero Radio Rai, il punto di vista del caporedattore Filippo Corsini
Questo il commento di Filippo Corsini, caporedattore centrale: “Togliere l’informazione sportiva a Radio Rai è un fatto epocale. Noi non siamo contrari per principio alla cosa, ma chiediamo un confronto con l’azienda per capire le motivazioni. Se dobbiamo parlare di sinergie, parliamone.
Radio e Tv sono diverse, binari paralleli, negli anni noi abbiamo acquisito una storicità del nostro essere. Ora non capiamo il senso di questo cambiamento. Abbiamo sempre trasmesso tutto, dalla Serie A alle Coppe europee, dal Sei Nazioni alla F1, dalla moto al ciclismo, perché i nostri diritti costano meno e ci sono sempre stati garantiti. Sarò sempre aziendalista, ma non spegnerò io Tutto il calcio: se dobbiamo cambiare spiegateci il perché”.
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Milan, primi contrasti con Calabria: la dirigenza non ci sta
Milan, noi di Calcio Style avevamo scritto alcuni giorni fa di piccoli dissapori tra il capitano rossonero e la dirigenza stessa. Andiamo a confermare la notizia, arricchendola di particolari importanti.
Arrivano ulteriori informazioni in merito a Davide Calabria. La scadenza del contratto impone scelte e decisioni immediate da prendere possibilmente in tempi stretti ed è quello che sta facendo la dirigenza rossonera la quale ha già parlato con l’entourage del ragazzo.
Le richieste sono piuttosto note, ossia un adeguamento a 4 milioni di euro a stagione. Cosa che la dirigenza ad oggi non è disposta a concedere soprattutto perché non particolarmente soddisfatta dal rendimento dello stesso giocatore. E’ risaputo che ci si sta muovendo sul mercato al fine di reperire un terzino destro di spinta e qualità il quale potrebbe addirittura scalzare l’attuale capitano.
Una mossa che giocoforza non andrebbe quindi a giutificarne un ingaggio considerato pesante dalla dirigenza. Ribadiamo il concetto che difficilmente Calabria opterà per lasciare il Milan, tuttavia attente riflessioni sono in corso soprattutto da parte del ragazzo il quale si troverebbe ridimensionato nell’ingaggio e nelle possibilità di vedere il campo. Considerazioni doverose da fare in un momento in cui devono essere prese delle decisioni importanti.
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Clamoroso Milan, per Repubblica Cardinale non è il proprietario
Clamoroso Milan, andremo qui di seguito a esporre i fatti secondo l’analisi effettuata questa mattina da Repubblica. Qui di seguito i dettagli.
Una clamorosa notizia è apparsa sulle pagine de La Repubblica. La nota testata giornalistica italiana mette addirittura un enorme punto interrogativo sul nome del reale proprietario dell’AC Milan.
Riflettori puntati nuovamente su Gerry Cardinale e su un documento in base al quale il patron di Redbird non sarebbe l’attuale proprietario del club di Via Aldo Rossi. Il tutto rigorosamente al condizionale, in quanto noi di Calcio Style ad oggi ci discostiamo da questa notizia.
Secondo Repubblica, su quel famoso documento ci sarebbero prove piuttosto evidenti sul fatto che il proprietario del Milan sia il fondo privato olandese ACM FootballCo Intermediate Cooperatief.
Come specificato prima, noi di Calcio Style ci discostiamo da questa notizia ribadendo quello da sempre detto dalla società, ossia che a oggi Gerry Cardinale è proprietario del Milan per il 99,3%.
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