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Atalanta, l’importanza della “panchina lunga”

Atalanta, contro la Juventus si è vista una squadra compatta e un attacco da urlo, ma la difesa resta un’incognita. Ecco il peso della panchina della Dea.
Il risultato di ieri sera ha confermato il grande valore della rosa di Gian Piero Gasperini, forte di un’organizzazione impeccabile e di una panchina lunga e di qualità.
In una partita equilibrata, in cui la Juventus ha dato filo da torcere, l’Atalanta ha mostrato compattezza e ordine, ma soprattutto ha fatto emergere un attacco aggressivo e imprevedibile. È stata una gara che ha visto protagonisti molti volti, a dimostrazione che le parole di Gasperini trovano conferma sul campo: “All’Atalanta tutti si sentono titolari.”
E non è solo uno slogan. Samardzic, Retegui, Bellanova e Zaniolo hanno dato prova di poter incidere anche partendo dal primo minuto, quando spesso erano utilizzati come jolly nella ripresa. Samardzic ha messo in luce il suo mancino letale, non facendo rimpiangere Koopmeiners, mentre Retegui continua la sua scalata nella classifica cannonieri. Bellanova, con la sua velocità e i cross precisi, e Zaniolo, capace di sfiorare il gol della vittoria, hanno mostrato quanto sia vasta e versatile l’arsenale a disposizione del tecnico.

NICOLO ZANIOLO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Atalanta, si lavora verso il Napoli
Ora, con il Napoli all’orizzonte, l’Atalanta punta a mantenere alta la pressione per accorciare la distanza dalla vetta, nonostante Gasperini continui a predicare umiltà, fissando come obiettivo primario un posto nei primi quattro. Un traguardo che, solo poche settimane fa, sembrava lontano.
L’unico ostacolo al momento è rappresentato dalla difesa. L’infortunio di Scalvini, la squalifica di Kolasinac e l’assenza prolungata di Kossounou lasciano Gasperini con poche opzioni. Djimsiti, pur con la vistosa benda in testa, e Hien restano le uniche certezze, mentre Toloi e de Roon potrebbero essere adattati in caso di necessità. A complicare le cose, la Champions incombe, con la sfida contro lo Sturm Graz già dietro l’angolo.
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Roma, Ghisolfi: “Siamo passati attraverso la tempesta”

Florent Ghisolfi, direttore sportivo della Roma, ha condiviso le sue opinioni sulla sfida imminente contro il Parma in Serie A, in un’intervista con Sky Sport.
Il Direttore Sportivo della Roma, Florent Ghisolfi, ha condiviso le sue riflessioni sullo stato attuale della squadra e sulla prossima partita contro il Parma in un’intervista con Sky Sport. Ghisolfi ha riconosciuto che la squadra ha affrontato diverse sfide, ma ha espresso fiducia nel futuro.
Roma, le parole di Ghisolfi
“Nessuno può negare che abbiamo avuto le nostre difficoltà“, ha dichiarato Ghisolfi. “Quando sono arrivato in estate c’era un contesto difficile. Tuttavia, abbiamo affrontato la tempesta e non ci siamo arresi. Oggi, abbiamo una buona organizzazione e siamo in linea con le aspettative della proprietà.”
Ghisolfi ha parlato anche dell’allenatore Claudio Ranieri, affermando: “Siamo allineati con lui. Non è qui per i soldi o il suo ego. È qui per la Roma e sta facendo bene.”

FLORENT GHISOLFI PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Riguardo al mercato dei trasferimenti, Ghisolfi ha affermato: “Siamo d’accordo sui giocatori da prendere. Non chiediamo tempo, siamo la Roma e dobbiamo sempre aspirare a vincere. Ma dobbiamo lavorare per essere forti in futuro. La proprietà ha un progetto ambizioso.”
Inoltre, Ghisolfi si è espresso sui futuri rinnovi contrattuali di due giocatori della squadra, Pisilli e Svilar, definendoli “il futuro della Roma”.
“L’arbitraggio contro il Porto? Faccio i complimenti alla squadra e allo staff per la prestazione offerta in queste condizioni. Questo però è il passato, pensiamo alla sfida dell’Olimpico con un buon arbitro e i nostri tifosi”, ha concluso Ghisolfi.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
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Ultim’ora, la Wada squalifica Sinner: l’entità dello stop

Ultim’ora, la Wada ha deciso di squalificare Jannik Sinner per il caso Clostebol. Vediamo, qui di seguito, l’entità dello stop del tennista.
Jannik Sinner squalificato per 3 mesi. E’ questa la sentenza diramata dalla Wada, l’agenzia antidoping internazionale, per il Caso Clostebol, dopo un accordo tra le parti.
Il tennista altoatesino, entrato al centro delle cronache per il famoso fatto della pomata rilevata a un controllo, quindi, tornerà a calcare i campi a partire dal 4 maggio.
Nei giorni scorsi, tramite i media, la Wada aveva chiesto 1 o 2 anni di squalifica per Sinner.
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Milan, se cade Conceicao pronto Ancelotti: un sogno che può diventare realtà | Tutti i dettagli

Milan, sta girando intorno alla galassia rossonera una notizia clamorosa che sta letteralmente elettrizzando addetti ai lavori e tifosi stessi. Noi racconteremo qui di seguito cosa è arrivato in redazione.
Un’operazione complessa, sensibile a diverse varianti e soprattutto ancora del tutto incerta, tuttavia gli scricchiolii interni con Conceicao sono reali e verificati. Del tecnico portoghese non piacciono i modi, i toni e certe intemperanze dovute a una gestione non ottimale del carattere e delle sue emozioni.
Un allenatore da Milan deve avere un dresscode differente, soprattutto prima e dopo le partite, gestire le conferenze stampa e quant’altro. Motivo per il quale Conceicao potrebbe lasciare a fine stagione.
Il successore quindi potrebbe essere Carlo Ancelotti il quale in estate con ogni probabilità lascerà Madrid. Il Milan, lo ricordiamo, potrebbe essere interessato da un cambio di proprietà o da un ingresso di nuovi soci al fine di rilevare la totalità delle quote in un arco temporale prefissato. Motivo per il quale a gennaio il modus operandi sul mercato è stato del tutto all’opposto dai soliti comportamenti di Redbird e soprattutto non è stato guardato l’algoritmo.della presenza e della voce di Cardinale nemmeno l’ombra e l’idea che il mercato l’abbiano condotto altri non è più una sola supposizione.
Una nuova proprietà e l’arrivo di Mauro Tassotti potrebbero dunque spianare, quantomeno aprire, la strada verso il ritorno di Ancelotti. Dal Punto di vista tecnico, il club sta già lavorando per blindare Walker, Joao Felix e Leao, agevolando le definitive uscite di Okafor e Chukwueze.
Sacrifici importanti, ma calcolati saranno quelli di Maignan, Theo Hernandez e Tomori, non necessariamente tutti e tre insieme, ma come detto, saranno nel caso sostituiti adeguatamente. Per la porta si parla ancora di Carnesecchi e per la difesa si lavora già adesso per Antonio Silva. A centrocampo quasi sicuro Ricci e per l’attacco Lucca, ma come sempre attenzione alle opportunità di mercato che si creeranno in estate.
La volontà è quindi quella di rinforzare la squadra in ogni reparto, conditio sine qua non per potere vedere Ancelotti sulla panchina. Il tecnico di Reggiolo pretenderebbe “certe garanzie” e una squadra forte, il Milan ci sta lavorando.
Aggiungiamo che Ancelotti ha sempre detto di non volere allenare fino a 80 anni, il ritorno al Milan potrebbe essere vista come una scelta di cuore per aprire un ciclo e terminare la sua carriera nel club che lo ha visto raggiungere le vette più alte della sua carriera da giocatore e da allenatore. Un atto non dovuto, ma di forte, fortissima riconoscenza verso chi ha saputo credere in lui, vincendo la scommessa su tutta la linea.
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