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Atalanta Lazio: lo spettacolo è assicurato
Una sfida quasi anonima negli anni passati si e’ trasformata nel corso del tempo in un match a dir poco spettacolare.
Avevo poco piu’ di 10 anni quando in braccio a mio padre assistetti ad un Lazio Atalanta finito 2 a 0 per i nerazzurri. Doppietta di Scala, uno che poi’ e’ finito ad allenare in serie A trasformando una provinciale come il Parma in una delle piu’ belle realta’ di allora. In quella Lazio esordiva in porta un certo Avagliano, eterna riserva di Felice Pulici. Ne e’ passato di tempo e mai avrei creduto che molti anni dopo quella stessa partita sarebbe potuta diventare la finale di Coppa Italia.
Merito della Lazio ovviamente ma anche della Dea che nel corso degli anni e’ cresciuta a dismisura. Una organizzazione impeccabile, una rete di osservatori da far invidia, una ristrutturazione moderna e funzionale del centro tecnico “Bortolotti” e soprattutto la maniacale attenzione a cio’ che dovrebbe essere il “bancomat” delle societa’ con capitale di spesa limitato: il settore giovanile.
Ecco il segreto (nemmeno tanto segreto) dei nerazzurri che oggi sono una delle realta’ piu’ significative del panorama calcistico nazionale e non solo…. Da anni partecipano alle coppe internazionali con prestazioni tutt’altro che anonime. Davvero complimenti. Sono sfide quelle tra Lazio ed Atalanta che ci regalano sempre tanti gol ed emozioni.
Indice
Atalanta-Lazio, la vigilia del match
Ed e’ gia’ tempo di vigilia. Nemmeno il tempo di archiviare la vittoria sulla Fiorentina che i ragazzi di Sarri sono chiamati ad un’altra prova decisamente impegnativa. Ed il tempo per prepararla e’ davvero poco. Sarri lamentava nelle scorse settimane la scarsa attenzione al calendario degli aquilotti, chiamati pedisseguamente a straordinari a ridosso delle sfide piu’ importanti.
La Lazio e’ tra le 20 squadre di serie A a giocare in questa tornata di campionato col minor recupero e con la trasferta piu’ lunga. E non e’ la prima volta che capita.
Come arriva la Lazio
Vediamo come arrivano i due team a questa sfida. La Lazio puntera’ al recupero di Luiz Felipe (uscito claudicante mercoledi scorso).In coppia con Acerbi rende il reparto difensivo decisamente piu’ sicuro di quanto non accada quando manca uno di essi.
Sugli esterni Sarri potrebbe rinnovare fiducia a Lazzari e Marusic. Non sara’ sfuggito infatti ai piu’ attenti osservatori che l’unico “clean sheet” della Lazio in campionato sia coinciso con il temporaneo accantonamento di Hysaj. Troppe a detta di molti le sue amnesie difensive.
A centrocampo Cataldi rappresenta ormai molto piu’ di una alternativa a Leiva. Il suo dinamismo (peraltro esaltato dallo stesso Sarri nel post partita contro la Viola) sembra essere in questo momento molto piu’ funzionale alla coesistenza di un centrocampo con Milinkovic e Luis Alberto. A Bergamo potremmo pero’ rivedere Basic al posto del Mago, per dare sostanza e robustezza alla mediana biancoceleste. Non va infatti dimenticato che l’Atalanta e’ fisicamente una corazzata. La Lazio ha sempre mostrato grande difficolta’ nella difesa a uomo soprattutto nei calci piazzati avversari. Potrebbe essere necessario “alzare” i centimetri della squadra schierando appunto Basic.
Davanti poche scelte. Zaccagni e’ out e Pedro Anderson e Immobile saranno i titolari. Muriqi e’ ormai in “naftalina” e non sembra avere chance di partire nell’undici titolare (Immobile avrebbe bisogno di rifiatare). Va altresi’ detto che i precedenti sono dalla sua parte: e’ infatti la Dea la sua “vittima” preferita avendo segnato due gol (uno in Coppa Italia ed uno in Campionato) proprio ai nerazzurri.
Come arriva l’Atalanta
L’Atalanta deve far fronte a diverse defezioni. Sono out Gosens Djimsiti Hateboer Pessina Palomino. Difatto l’intero pacchetto arretrato. Toloi e Demiral sono in dubbio (rischiarli potrebbe essere pericoloso in vista della sfida con lo United della prossima settimana in Champions, una sfida da “dentro o fuori”).
Ma a Bergamo, come detto ad inizio articolo, si fa calcio, non si piange. Gasperini ha spostato lo scorso match De Roon (un centrocampista) nella linea a tre dietro, ha schierato il giovane Lovato tra i titolari a fare il “dominante” e ha pescato dall’inesauribile serbatoio del suo settore giovanile una nuova, ennesima, promessa: Giorgio Scalvini, un 2003….
Molto piu’ agevole per Gasperini la scelta del pacchetto di mediana ed avanzato. Sulle fasce Zappacosta e Maehle ed in mezzo Freuler sono certi del posto. Dovrebbe giocare Koopmeiners vicino a quest’ultimo e davanti Ilicic Malinowsky e Zapata dovrebbero essere i prescelti. Un trio quest’ultimo da brividi per le difese avversarie.
I due tecnici amano giocare a calcio e non speculare sul gioco altrui. Tutto cio’ rende il match ancora piu’ interessante. Ci sono insomma tutti gli ingredienti per una partita spettacolare. Calcio d’inizio alle ore 15 di domani. Il suo esito dara’ molte risposte soprattutto in casa biancoceleste dove a sontuose prestazioni (Roma Inter Lokomotiv Fiorentina) ne corrispondono altre a dir poco deprimenti.
Vedremo che Lazio sara’.
Buona partita a tutti.
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Milan, Fabio Ravezzani:” Due allenatori in grado di garantire fiducia risultati ed entusiasmo” | I nomi
Milan, il noto giornalista Fabio Ravezzani si è espresso in merito all’avvicendamento in panchina dei rossoneri. Andiamo a leggere qui di seguito le sue parole sul social X.
Il post derby non ha fatto altro che alimentare molte certezze già insite nel tifoso rossonero. Qui di seguito le parole di Fabio Ravezzani in merito all’allenatore che potrà sedersi sulla panchina del Milan.
“Pioli ha fatto cose importanti, ma 6 derby persi consecutivamente sono una macchia indelebile per la sua gestione. Una macchia che oscura tutti i meriti precedenti. L’ambiente è depresso, rassegnato, sfiduciato, il che è molto pericoloso. Oggi, a parte Conte, esistono solo due allenatori in grado di garantire al Milan fiducia, risultati ed entusiasmo. Sono Sarri e Motta. Tentare un altro Moneyball su un tecnico straniero sarebbe rischiosissimo”.
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Pioli-Napoli, ci siamo: De Laurentiis prepara un triennale
Pioli-Napoli, quella che era una voce anticipata proprio da noi di Calcio Style, sta trovando sempre più conferme. Vediamo qui di seguito in dettaglio.
Le parole di circostanza di Giorgio Furlani al termine della gara di ieri sera contro l’Inter non devono di certo fuorviare. Ovviamente l’intento della dirigenza è quello di non destabilizzare l’ambiente in vista della gara di sabato contro la Juventus ed in generale per provare a centrare il secondo posto in campionato che assicurerebbe la presenza in Champions League la prossima stagione.
La decisione tuttavia è stata presa, Stefano Pioli lascerà l’AC Milan in estate per volare a Napoli dove lo attenderà una sfida complicata, ma stimolante allo stesso modo. Più o meno la stessa situazione di quando, cinque anni fa, si è trovato sulla panchina del Milan.
Stando alle ultime nostre indiscrezioni, Pioli avrebbe già comunicato alla squadra la sua partenza e si starebbe accordando proprio con lo stesso De Laurentiis il quale ha pronto per lui un triennale da 3,5 milioni a stagione più bonus legati al raggiungimento di determinati obiettivi.
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Milan, Pioli via al 100%: settimana decisiva per il successore | Abbandonata la pista Conte?
Milan, continuano i ragionamenti in casa rossonera per il successore di Stefano Pioli. Questa sarà una settimana decisiva per arrivare ad una soluzione condivisa.
Le certezze a oggi sono due: Pioli lascerà il Milan e nel mese di gennaio c’è stato un accordo di massima con Antonio Conte. Tutto il resto è noia, come cantava Califano, o quasi. Abbiamo letto sentito in questi ultimi giorni decine di nomi per il prossimo allenatore. Siamo passati da Lopetegui a Fonseca, da Pellegrini a Potter, da Xavi ad Allegri, fino ad arrivare a Thiago Motta e al tecnico leccese, coi quali a gennaio i contatti erano stati più assidui.
Juventus e Milan stanno tuttavia avendo un comportamento speculare. Una parte delle rispettive dirigenze starebbe caldeggiando Conte, il quale gradirebbe in egual misura sia la soluzione bianconera che quella rossonera, perché rispetterebbero la volontà di rimanere in Italia e possibilmente vicino a Torino. Conte alla Juventus e Motta al Milan? Soluzione possibile, ma ci risulta che l’attuale tecnico del Bologna stia accelerando per sostituire Allegri.
Quindi Conte al Milan? Non è matematico, né scontato, nonostante una grossa fetta dei tifosi rossoneri starebbe in queste ore acclamando il suo nome. Parte della dirigenza è contro l’arrivo di Conte e lo stesso Ibrahimovic, che invece lo vuole, si trova al momento in un forte stato di difficoltà. Imporsi da ultimo arrivato, oppure ragionare su un profilo condiviso? A occhio potrebbe prevalere la seconda scelta, tuttavia continuiamo a registrare contatti con Conte. Non abbandoniamo di certo questa pista.
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