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Intervista: Colpo Gobbo e la Juventus – VIDEO

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Juventus Colpo Gobbo

Colpo Gobbo, il noto YouTuber tifoso della Juventus parla della sua squadra del cuore per Calciostyle, segue anche il link per vedere l’intervista integrale.

Juventus Colpo Gobbo

Colpo Gobbo, di nome Antonello, vanta un seguito di oltre 88.000 iscritti al proprio canale YouTube ed oltre 49.000 su Instagram. Molto seguito dai tifosi bianconeri e non solo ci parla del mondo Juventus e dell’amore per la sua squadra rilasciando pensieri e aspettative molto interessanti da ascoltare.

Com’è nata la tua passione per la Juventus e come ne sei diventato tifoso?

“La mia storia è un po’ atipica, sono nato in Sardegna e ci ho vissuto fino ai miei 25 anni, fino al 2015. Io sono cresciuto in una famiglia il cui interesse per il calcio era nullo, zero, non interessava a nessuno! Ho avuto i miei compagni di asilo che mi hanno introdotto al gioco del calcio e poi i cugini, un cugino in particolare mi ha dato l’influenza sulla squadra.

Per cui la Juventus mi è cominciata a piacere da quando ero molto piccolo ed ho abbinato sempre una giusta curiosità quindi la domenica, finite le partite, andavo a rivedere 90° minuto con i goal eccetera. Poi sai, all’età di 6 anni nel ’94/’95, iniziavo a vedere Roberto Baggio, Del Piero e Vialli, quella Juve là! La Juve di Lippi è stata un bel gancio per iniziare a tifare Juventus! E non era scontato perché a quell’età c’era tanta gente che tifava il Milan, perché comunque il Milan di Sacchi e degli olandesi, era in fase calante, però…

Poi devo dire grazie a mia nonna perché quando sono cresciuto, vivevamo in una casa unifamiliare, spesso andavo a dormire da lei per farle compagnia perché era sola ed era vedova e quindi lei quando c’erano le notti di Coppa Campioni il mercoledì lei mi consentiva di vedere le partite cosa che a casa non mi avrebbero lasciato fare perché il calcio non interessava.

Per cui c’è stata una bellissima infanzia all’insegna dei colori bianconeri e poi, insomma, una volta che scegli la Juventus difficilmente cambi”.

Frequenti molto l’ambiente stadio con molte trasferte sia in Italia e sia all’estero. Cosa vorresti dire ai più giovani che ancora non hanno un vissuto da stadio, viverla di persona allo stadio fa crescere l’amore per questa maglia anche quando i risultati non sono positivi?

“Assolutamente si, allo stadio cambia tutto perché là entra in campo la sfera emotiva all’estrema potenza rispetto a casa. A casa è tutto un po’ ovattato, distante, allo stadio sembra quasi che sei partecipe e che fai parte della partita stessa per cui tendi ad empatizzare molto di più con la squadra e con l’ambiente rispetto a quanto lo si faccia da casa!

Lo stadio è questo, ma è anche bello andare in trasferta, io preferisco quasi le trasferte ma la di là dell’Italia anche all’estero! Quando sei in minoranza e stai lì a difendere la tua squadra con la voce eccetera… Poi, un goal ed una partita risolta all’ultimo minuto, una partita dove vinci contro un avversario importante, ma anche dove perdi perché alla fine non ti accorgi mai della bellezza o dell’importanza di una vittoria finché non perdi perché altrimenti diamo troppo per scontato certe situazioni.

Un po’ come essere a casa ed avere una famiglia che è benestante che ti passa i soldi e non devi nemmeno faticare, poi però quando ti accorgi che per fare soldi serve anche la fatica e che ti devi sporcare le mani cambia la tua percezione.

Stessa cosa è un po’ per le vittorie e le sconfitte, ogni tanto le sconfitte possono essere anche un toccasana per fare autocritica. Però è un’altra cosa, l’emozione dello stadio a me piace! Anche a distanza di tempo sono andato tantissime volte allo stadio, non mi basta mai e voglio sempre tornarci quanto prima possibile!”

Sale sempre di più la febbre e l’amore per la propria squadra, a che punto è la tua febbre da tifoso per questa Juventus che è seconda a 2 punti in vista del big match contro l’Inter?

“Mah guarda, essenzialmente ti posso dire una cosa, sul piano della visione del gioco e quindi sul campo puramente tecnico e tattico non è una Juventus esaltante, per intenderci non è la prima Juve di Allegri che abbiamo visto con Tevez per dirla tutta. A me dell’analisi tecnica… è importante fuori dal campo, quando io vado allo stadio conta l’emozione, conta il gesto tecnico, lo scaldarsi, il discutere con il compagno che incroci in quei momenti la’.

Quanta gente che incontro allo stadio ed incontro solamente la’ , poi non abbiamo per il resto rapporti ma quando ci si vede sembra che siamo amici da una vita! E’ una cosa inspiegabile da questo punto di vista per cui io me la vivo sempre molto bene anche quando le cose non vanno bene per il verso giusto sempre!

Anche l’anno scorso molti mi han detto che sono un masochista, vai a Siviglia vai a vedere questa Juve qua… ho risposto che non sto andando in miniera ma sto andando comunque a vedere la squadra del cuore e che mi piace, abbino anche la mia passione per il viaggiare e per lo scoprire anche le altre culture calcistiche per cos’hanno di differente da noi.

Credo che sia sempre anche un’ottima scusa per arricchirsi a livello individuale per cui io seguo sempre la squadra con grande passione anche nei momenti più bui. Poi l’importante è avere anche l’onestà di dire che stiamo vivendo questo momento qua ed esprimere la propria opinione con grande rispetto anche di chi la pensa diversamente”.

Meglio vincere giocando male o…

PER VEDERE LA VIDEO INTERVISTA INTEGRALE POTETE FARLO DA QUESTO LINK!

https://www.youtube.com/watch?v=YD6LObt04x4&t=3s

 

 

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Esclusiva CS, Collovati: “Inter la squadra da battere, ma occhio al Napoli. Juve mercato deludente, il Milan…”

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Fulvio Collovati, ex-difensore dell’Inter e attuale direttore di Calcissimo, ha concesso un’intervista esclusiva ai microfoni di CalcioStyle.

L’ex-difensore (e Campione del Mondo) dell’Inter e della Nazionale Italiana (ma non solo) Fulvio Collovati è comparso in diretta, assieme al direttore Francesco Tripodi e al nostro Davide Giordana, sul canale YouTube ufficiale di Calcio Style. Potete rivivere la diretta o leggere il riassunto testuale preparato per voi.

Indice

Europeo livellato verso il basso, han fatto fatica tutte

❝E’ stato uno dei peggiori Europei che io abbia mai visto e non lo dico solo per la prestazione dell’Italia. Nessuna delle big mi ha convinto. La Germania, padrona di casa, è uscita ai quarti. La Francia e l’Inghilterra sono arrivate sino in fondo, ma senza brillare. Poi tutti celebrano la Spagna, giustamente perché non solo è quella che ha giocato meglio ma ha anche vinto tutto le partite, ma cosa sarebbe successo se l’arbitro avesse dato quel rigore netto alla Germania? E’ vero che il calcio non si fa con i ‘se’ e con i ‘ma’, ma con quel rigore forse oggi staremmo raccontando una storia diversa.❞

Collovati sull’Italia

Sull’Italia non c’è molto da dire, anzi per la verità preferirei non parlarne affatto. Si è già detto tutto su questa eliminazione e non posso che ribadire ciò che è stato già analizzato da altri. Credo che Spalletti abbia confuso i giocatori con le sue chiacchiere, in campo i giocatori sembravano non sapere cosa dovessero fare. La Svizzera è stata la punta dell’iceberg, perché prima c’era stata la partita con la Spagna e quella con la Croazia: che senza quel gol al 98esimo eri fuori. Salvo giusto il primo tempo con l’Albania, ma anche lì poi hai rischiato. Veramente troppo poco per fare un torneo sufficiente.❞

Juve, perché vendi Soulé? Mercato deludente

Juventus regina del calciomercato sin qui? Non sono d’accordo. Ha preso Thuram, che magari sarà il miglior centrocampista della prossima stagione ma per ora ha giocato solo nel Nizza, e Douglas Luiz che giocava nell’Aston Villa. Poi non capisco la scelta di dar via Soulé. Lo vuole la Roma, lo vuole il Leicester, lo vogliono tutti e tu lo dai via? Fino ad adesso la Juve non ha preso campioni, io credo che il giudizio sul mercato sia figlio del fatto che hai preso Motta. Per ora, ma è soltanto la mia opinione, mercato molto deludente.

La dieci a Yildiz è un attestato di stima, ma mi dispiace che non abbiano fatto la stessa con Soulé. Se Yildiz prende il dieci, allora a Soulé potevano dare il sette. Yildiz è un buon giocatore, ma sinceramente dal suo Europeo mi aspettavo di più. La Turchia ha giocato bene, ma lui poteva fare meglio. Io non vorrei ci fosse troppo clamore attorno a lui. Fra i due quello forte mi è sembrato Arda Guler e non lui.

L’Inter è ancora la squadra da battere

L’Inter i giocatori li prende con tre mesi d’anticipo, per questo non fa più notizia. Ha preso i giocatori che le servivano e non ha venduto nessuno. E’ ancora la squadra da battere: questa è la realtà.

Collovati sul Milan e su Morata

Dopo la finale ho fatto due ore di diretta in radio e Morata è venuto ai nostri microfoni. Ha detto di aver ‘giocato da muratore’, ma io non credo che al Milan serva uno che giochi da muratore. Al Milan serve uno che faccia almeno 15 gol. Se gioca come ha giocato nella Spagna, che torna indietro e sta lontano dalla porta, allora dubito che i tifosi del Milan saranno soddisfatti. Lui stoppa il pallone e attorno a lui ne ha tanti che s’inseriscono. E’ ovvio che deve aiutare Leao, Pulisic, ma un attaccante deve fare gol.

Fullkrug a me non dispiace. E’ un centravanti vecchio stampo, che sta dentro l’area di rigore e fa la lotta con i difensori. All’Europeo non giocava, ma quando entrava faceva la differenza. Io credo che possa fare bene al Milan, ma spero che puntino su Camarda. Perché non lo tengono come seconda o terza punta? Il Milan ha tante partite da affrontare e deve dargli spazio. Non ha senso mandarlo in C e aspettare che abbia 22 anni.

Collovati sulla Roma e De Rossi

❝De Rossi deve ricostruire la fase offensiva della Roma. Lukaku non c’è più, Abraham andrà via e Dybala? E’ un punto interrogativo, anche se resta. La Roma deve prendere un centravanti che faccia almeno 15 gol, sennò i gol chi li fa? Non ha Barella, non ha Frattesi, non ha centrocampisti che vedono la porta.

Collovati su Immobile e sulla Lazio

E’ difficile sostituire uno come Immobile, che ha tenuto a galla la Lazio con i suoi gol. Soprattutto perché i prezzi sono impazziti. Ormai costano tutti 25-30 milioni, ma non li spende la Juve questi soldi e dovrebbe spenderli Lotito? Se vuoi prendere un centravanti di valore devi spendere almeno 40-50 milioni. A cifre più basse prendi buoni giocatori, come Broja o lo stesso Castellanos, che però fanno fatica.

Koopmeiners lo lascerei a Bergamo, non vale quella cifra

Le parole di Percassi su Koopmeiners sono ovviamente di circostanza. Se arrivano 60 milioni lo vende sicuro, anche se io per quella cifra lo lascerei lì. Non discuto il valore dei giocatori, ma sono troppi soldi. Ha 26 anni e non 20, fino a due anni fa non giocava nemmeno in Nazionale. E’ un ottimo centrocampista, ma non un fuoriclasse. A quella cifra io lo lascio lì, perché la bravura del dirigente è trovare giocatori a basso prezzo che poi rendono come giocatori che costano quattro o cinque volte tanto.

Il Napoli di Conte può dare fastidio all’Inter

De Laurentiis, dopo la scorsa stagione, era con le spalle al muro. Doveva prendere il numero uno e lo ha preso. Conte è sicuramente il valore aggiunto, ma la squadra gliela stanno facendo. Ha preso Buongiorno e prenderà Lukaku. Ha un ottimo centrocampo e non ha le coppe: credo possa dare fastidio all’Inter.

Collovati

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Euro 2024, Nicola Porro: “Italia schifosa. Qualcuno si dimetta”

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nicola porro civitanova

Euro 2024, un Nicola Porro senza peli sulla lingua, grintoso e motivato, quello incontrato in queste ore al Madeira Beach di Civitanova Marche (Macerata). Nell’occasione Porro ha presentato il suo ultimo volume ‘La Grande Bugia Verde“, alla presenza di circa 600 persone.

Un grande successo per l’appuntamento targato ‘Filosofarte’, alla presenza del Presidente Regione Marche Francesco Acquaroli e di altri importanti esponenti comunali e regionali. Nell’occasione abbiamo chiesto al noto giornalista e conduttore tv (Quarta Repubblica – Mediaset) un suo giudizio su Inter e Nazionale.

Indice

PORRO SU EURO 2024: “NAZIONALE ITALIANA DI CALCIO? UNO SCHIFO”

Porro, tifoso dell’Inter, ha commentato così: “Inter Number One sempre. Rimarrà sempre numero uno. La Nazionale Italiana di Calcio? Fa schifo, qualcuno si dovrebbe dimettere anche se la Nazionale era fatta da molto interisti…”

Qui nelle Marche, non distante da Civitanova, abbiamo Roberto Mancini che ci ha regalato (come ribadito anche dal Presidente Regione Marche Francesco Acquaroli nella nostra intervista) la gioia europea tre anni fa. “Meglio Roberto Mancini di Luciano Spalletti?”, questo il quesito che abbiamo posto al giornalista Nicola Porro. “Direi proprio di sì, che dite?”, così Nicola. E allora abbiamo insistito, tra il serio e il faceto, chiedendogli: “Luciano Spalletti bocciato in pieno?”. Telegrafica la risposta di Porro. “Mi sembra di sì”.

Sul nuovo Milan di Paulo Fonseca: Nicola, potrà il Diavolo Rossonero vincere lo scudetto? “Non saprei”, ribadisce Porro che in più di una circostanza è stato a Civitanova Marche. “Città fantastica, adoro le Marche”. Su Euro 2024… chi è la favorita, Spagna, Francia o Inghilterra? “Non saprei, non vedo gli europei, basta col calcio, ho chiuso…”.

EURO 2024, NICOLA PORRO IRONICO A CIVITANOVA: “ESSERE INTERISTA E’ UN DIFETTO. SPERIAMO NELLO SCUDETTO”

Nicola è pugliese di famiglia e allora gli abbiamo chiesto un pensiero su club quali Lecce e Bari. “Non mi frega più niente del calcio. Sono interista purtroppo, mi sta simpatica l’Inter e questo è un difetto (ride, ndr)”. Inter di Simone Inzaghi dunque candidata per lo scudetto? “Speriamo”, afferma Nicola Porro.

Sul Napoli di Antonio Conte, potrà vincere lo scudetto? “Dico solo che mi sta simpatico”. Infine un’altra battuta con Porro: Nicola, ti candidi per il 2024 al titolo di miglior giornalista? “No. Il peggiore (ride, ndr)”. E allora, gli abbiamo chiesto, “sarà il collega Alessandro Sallusti il miglior giornalista forse?”. Pronta la risposta di Nicola con la solita ironia: “Forse sì. Però è peggiore, un pochino meno peggiore di me…”.

LE PAROLE DI MAURO ALBERTI (MADEIRA) E DEL CONSIGLIERE COMUNALE CIVITANOVA GIANLUCA CROCETTI

Ai margini dell’evento di Civitanova abbiamo intercettato anche il Consigliere Comunale Gianluca Crocetti. “Il Progetto Filosofarte, da me ideato, creato, prodotto e divulgato, sta andando molto forte specie a livello culturale. Stiamo alzando l’asticella proprio riguardo allo sviluppo culturale. Questo perché Civitanova non è solo movida e divertimento. Ci stiamo impegnando con tutta l’Amministrazione Comunale verso questa direzione. Ribadisco come questa rassegna stia prendendo grande sviluppo non soltanto sulla città di Civitanova, bensì a livello regionale e anche fuori regione. Abbiamo organizzato eventi di ogni tipo, con illustri accademici, filosofi…

L’evento di Civitanova Marche con Nicola Porro al Madeira ha avuto un successo sovradimensionato. Avevamo prenotato per 200 posti, in realtà siamo arrivati a quasi 600 persone. Il tutto alla presenza del Presidente Regione Marche Francesco Acquaroli, del Vice Sindaco Civitanova Claudio Morresi, del Consigliere Regionale Pierpaolo Borroni, del Consigliere Regionale Anna Menghi…”

GIANLUIGI PARAGONE SABATO SERA A CIVITANOVA

“Ricordo altresì l’appuntamento di sabato 6 luglio presso lo stabilimento balneare Arturo di Civitanova in compagnia di Gianluigi Paragone. Il giorno precedente, venerdì 5 luglio 2024, Filosofarte continua: ci hanno chiamato un paese vicino Francoforte, in Germania, per un evento culinario con il nostro marchigiano The Lord of Truffle Daniele Violoni. A tal proposito devo dire che il primo evento ha avuto un grande successo a Civitanova ed ora è riuscito ad andare fuori regione. Abbiamo fatto, in merito, eventi ad Olgiata e al Circolo Canottieri Lazio, venerdì saremo in questo paese tedesco con il Lord”. Ringraziamo per l’ospitalità il Madeira di Civitanova guidato dal trio Mauro Alberti, sua moglie (ex pluripremiata pallavolista) Martha Zamora e dall’altro fenomeno ex Lube Volley Robertlandy Simon.

Mauro Alberti ha concluso ai nostri microfoni: “Siamo molto felici di aver ospitato, qui al Madeira, questo straordinario evento, che valorizza l’intero territorio, con un giornalista di rilievo come Nicola Porro. C’è stato davvero un grande successo a livello di pubblico, in una serata davvero piacevole e interessante”.

euro 2024 nicola porro civitanova

Nicola Porro, alla sua sinistra il Presidente Regione Marche Francesco Acquaroli e il Consigliere Comunale Civitanova Marche Gianluca Crocetti (ieri sera al Madeira Civitanova)

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Michela Persico: “Spero stagione Rugani sia vincente col nuovo mister”

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daniele rugani

Con il suo piccolo Tommaso e la storia d’amore col difensore della Juve Daniele Rugani ha sempre fatto parlare di sé. Michela Persico, da protagonista tv delle reti Mediaset a influencer e mamma sui social network, è un personaggio positivo e noto per il suo garbo. Incontrata alle Olimpiadi del Cuore a Forte dei Marmi, in Toscana (prima allo Stadio Comunale per la partita del Cuore con Nazionale Cantanti e poco dopo alla cena di gala presso Bagno Assunta, nostra compagna al tavolo 12 insieme a Jessica – moglie di ‘Big Mac’ Maccarone – nonché a Nicolas Spolli con la propria famiglia), Michela Persico ci ha confidato con ironia: “Daniele Rugani si aspetta il secondo figlio (ride, ndr), dopo il matrimonio di quest’anno. Il progetto c’è ma nell’immediato direi che deve aspettare ancora un attimino. Si lavora anche, dovremmo riprendere la tv a settembre, incrociando le dita”.

Numerosi i progetti della celebrità tv: tornerà in video a settembre e sarà accanto al suo marito campione sperando che anche la prossima stagione per lui sia vincente con il nuovo allenatore”.

Il successo di Michela Persico è strettamente legato ai nuovi mezzi di comunicazione, ma i suoi riferimenti sono evergreen: “Sono della nuova generazione di giornalisti, ma capisco che per i cronisti sportivi è diventato difficile dare notizie. Sono i protagonisti stessi a dare gli scoop sui loro social quindi c’è molta concorrenza per questo mestiere. Con il dilagare delle fonti di informazione, anche da parte degli ex calciatori, è cambiato tutto.

A me il giornalismo e la conduzione sono stati sempre a cuore, incrocio le dita per i prossimi impegni. Il mio progetto è quello, nonostante riconosca che l’avvento dei social sia stato utile per tutti. L’esempio per me è stata Antonella Clerici, giornalista preparata e conduttrice che cambia ambito ma sempre con grande professionalità”.

Persico Rugani

Michela Persico

daniele rugani

Michela Persico sulla Juve

daniele rugani

Michela Persico a Forte dei Marmi – Stadio

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