Focus
Inter, è finita con Calhanoglu: ora si attende solo l’addio

L’Inter è alle prese con un caso che sta diventando sempre più spinoso. Hakan Calhanoglu sembra ormai al passo d’addio, con il Galatasaray che spinge.
Il giocatore non ha esitato a condividere il proprio desiderio di rientrare in patria e di vestire la maglia del Galatasaray. Cosa che, come prevedibile, ha creato non pochi malumori in casa Inter.
Ora i tempi sembrano davvero maturi e il rapporto tra il club nerazzurro e il calciatore sembra ufficialmente incrinato, tanto che le parole del capitano (che aveva chiesto, in soldoni, o dentro o fuori dopo l’uscita del Mondiale per Club) si è creato un gelo tra le parti.
Ora quel gelo si è trasformato ulteriormente e il calciatore turco ha deciso di voler lasciare Milano e l’Italia. L’Inter – dal canto proprio – vuole sistemare la faccenda prima del ritiro, quindi entro tre settimane.

IL GOL DI CALHANOGLU ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Inter, atteso l’affondo del Galatasaray
Quindi Calhanoghu e il club aspettano cosa deciderà il Galatasaray, ma ciò che appare certo è che il club interista sta già cercando il rimpiazzo del turco. Il primo nome sembra quello di Ederson (al quale piace l’idea di restare in Italia perché il CT della Nazionale brasiliana, Carlo Ancelotti, ha sempre un occhio di riguardo per il nostro Paese).
L‘Inter chiede 30 milioni di euro per il turco mentre l’Atalanta ne chiede il doppio (60 milioni di euro) per Ederson. Il prezzo fissato dal club nerazzurro potrebbe far saltare la trattativa, visto che la cifra è ritenuta troppo alta dal Galatasaray.
A peggiorare le uscite del giocatore turco, sono le prestazioni del club interista, che in poche settimane ha visto sfumare tutti i possibili traguardi. Pssare dal possibile Triplete a zero tituli ha compromesso l’animo di molti giocatori. Ora il club del Biscione è ad un bivio e vuole rifondare la testa della sua squadra per iniziare al meglio la prossima stagione di Serie A.
Focus
Genoa: un rinforzo in arrivo dalla Juventus

Arrivano rinforzi per Patrick Viera ed il suo Genoa. Il Grifone infatti ha appena chiuso con la Juventus l’acquisto del difensore centrale Facundo Gonzalez.
Il talentuoso difensore centrale andrà a rinforzare il reparto difensivo genoano in modo significativo. Il club ligure dunque è pronto ad accogliere uno dei primi rinforzi per la prossima stagione.

LONDON, ENGLAND – OCTOBER 3, 2021: Palace Manager Patrick Vieira pictured during the 2021-22
Premier League matchweek 7 game between Crystal Palace FC and Leicester CIty FC at Selhurst Park. Copyright: Cosmin Iftode/Picstaff
ENG: CRYSTAL PALACE FC – LEICESTER CITY FC, 10.03.2021
Genoa: arriva Facundo Gonzalez
Ma analizziamo il tutto. L’operazione portata avanti tra le due squadre avrà dei vantaggi per entrambe. A partire dal Genoa, che si assicura un difensore con margini di crescita molto ampi, a cui magari con il tempo consegnare le chiavi della difesa. La Juventus invece realizza una plusvalenza da un giocatore che non rientra nei progetti tecnici nell’immediato. C’è da sottolineare che la Vecchia Signora mantiene un diritto di riacquisto sul giocatore.
Ma chi è Facundo Gonzalez? Classe 2003, uruguaiano con passaporto spagnolo, si tratta di un difensore centrale moderno. Forte fisicamente e soprattutto abile anche nell’impostazione del gioco. Il suo profilo è uscito fuori prepotentemente nel 2023, quando ha partecipato come protagonista assoluto della vittoria dell’Uruguay al Mondiale Under 20.
Nell’estate del 2023 poi è stato acquistato dalla Juventus dal Valencia. In più nella scorsa stagione ha maturato esperienza in Olanda, giocando con la maglia del Feyenoord. In Eredivisie si è comportato molto bene, attestando di essere pronto per un campionato più probante come la nostra Serie A.
Per Facundo González, il trasferimento a Genova rappresenta tutto questo: crescere per cercare un posto da difensore protagonista del nostro campionato.
Focus
L’Atalanta e l’arte di operare lontano dai riflettori

L’Atalanta apre un nuovo ciclo con Jurić e, in attesa di capire cosa ne sarà dei big, continua a operare con grande lucidità sul mercato.
Forse lontano dai riflettori, ma di certo con delle idee chiare: anche in questa estate di grandi rivoluzioni, l’Atalanta si conferma tra le squadre più attive del mercato. L’addio a Gian Piero Gasperini, artefice di un ciclo irripetibile, e l’arrivo di Ivan Jurić non hanno rallentato la macchina organizzativa di Zingonia, sempre pronta a muoversi con rapidità.
Mentre le varie Inter, Milan, Juventus, Roma, Napoli, Fiorentina e Lazio riempiono le prime pagine, la Dea lavora come sa fare: profili mirati, giovani da plasmare e un occhio costante a investimenti che nel tempo possano trasformarsi in plusvalenze. Basti pensare a Mateo Retegui, capocannoniere del campionato arrivato appena un anno fa per 25 milioni dopo l’infortunio di Scamacca e oggi già conteso da diversi top club europei e sauditi.
In questi giorni, l’Atalanta ha subito tracciato la rotta: Kossounou riscattato per 20 milioni, Kamaldeen Sulemana dal Southampton per 18 milioni su precisa indicazione di Jurić, e Honest Ahanor dal Genoa, bloccato in poche ore con un blitz da 17 milioni più 3 di bonus, fondamentale anche la concorrenza del Milan.

Italy, Bergamo, sept 21 2021: Atalanta’s supporters wave the flags and show banners in the stands during football match ATALANTA vs SASSUOLO, Serie A 2021-2022 day5 , Gewiss stadium
Atalanta, un’altra estate da protagonista silenziosa
L’arte di operare lontano dai riflettori è diventata ormai la firma di un progetto serio, strutturato e capace di reinventarsi ogni estate. I tifosi lo sanno: alle spalle di ogni acquisto c’è un piano, un’idea di calcio che non si piega all’acquisto di nomi a effetto ma costruisce valore nel tempo. Sulemana, Kossounou, Ahanor sono solo i primi tasselli di un puzzle che presto potrebbe veder partire pezzi importanti Lookman, Ederson e lo stesso Retegui: cessioni che potrebbero portare oltre 100 milioni nelle casse nerazzurre, da reinvestire senza clamori ma con la solita lucidità.
Ora resta da capire se Ivan Jurić riuscirà a raccogliere l’eredità di Gasperini, ma una cosa è certa: l’Atalanta, anche se lontana dai titoloni, è sempre più una big del nostro calcio. Un club che continua a dimostrare come le idee, la competenza e il coraggio di rischiare valgano più di qualsiasi copertina.
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Mondiale Per Club: quando il Corinthians beffò il Chelsea

A volte il Mondiale Per Club può regalarci delle vincitrici a sorpresa. Un esempio è la finale del 2012 dove il Chelsea affrontò il Corinthians.
Dal 2013 sono sempre le squadre Campioni d’Europa a diventare anche Campioni del Mondo (prima del format a 32 squadre). Per trovare l’ultima vittoria di una squadra non europea, bisogna tornare indietro al 2012.
La finale è tra il Chelsea di Rafa Benitez (Campione d’Europa) e il Corinthians di Tite.
Mondiale Per Club 2012: l’impresa del Corinthians di Tite
Nonostante il periodo difficile dopo l’esonero di Roberto Di Matteo, sostituito da Benitez, i Blues sono favoriti per la vittoria. Tra i titolari spuntano gli esperti Cech, Ivanovic, Cahill, Cole e Lampard. Attenzione anche a giocatori come Ramires, Moses, Mata, Hazard e Torres.
Nel Corinthians, invece, troviamo Paulinho che, la stagione successiva andrà al Tottenham, mentre la punta è Paulo Guerrero. In panchina ci sono anche un giovane Felipe ed Edenilson (che indosserà anche le maglie di Udinese e Genoa).
Il primo tempo non regala particolari emozioni, anche se gli uomini di Benitez sembrano essere più in partita con Cahill e Torres che sfiorano il gol. Anche il Corinthians va vicino al vantaggio, ma il palo nega il gol a Emerson.
Nella ripresa, sono gli uomini di Tite rendersi più pericolosi: infatti, riescono a trovare il vantaggio grazie a un gol di Paolo Guerrero (69′). Il Corinthians difende il vantaggio con il possesso palla, ma negli ultimi minuti il Chelsea prova a mandare la partita ai supplementari.
Negli ultimi minuti succede di tutto: Torres si divora il gol del pareggio, Cahill viene espulso, poi Torres trova il gol ma è fuorigioco. Al fischio finale, il Corinthians può festeggiare: è Campione del Mondo per la seconda volta. La prima volta fu nel 2000 ai rigori contro il Vasco da Gama.
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