Esteri
Real Madrid, Casemiro solo terzo: le top vendite dei Blancos
Real Madrid: la squadra di Perez ha annunciato nei giorni scorsi la cessione di Casemiro al Manchester United. Scopriamo insieme quali sono le cessioni più remunerative dei blancos.
Come ben sappiamo, la cifra incassata dal club madridista per il mediano brasiliano è di 70 milioni di euro. Il fatto curioso, però, è che per il sudamericano è arrivata solo la medaglia di bronzo.
Difatti, come riportato da Transfermakt.it, ci sono state due vendite più alte.
Al gradino basso di questa classifica troviamo Gonzalo Higuain, che scelse il Napoli come nuova squadra. I partenopei lo acquistarono per 39 milioni di euro.
Ancora Manchester United, che ha acquistato anche Varane l’anno scorso per 40 milioni di euro.
Seguono poi due giocatori appaiati. Il primo è Hakimi, ceduto all‘Inter per 43 milioni di euro; il secondo è Robinho, che per la stessa cifra si trasferì in Inghilterra, al Manchester City.
Poco sopra ecco sbucare un altro ex Inter: Mateo Kovacic. Il croato passò al Chelsea per la cifra di 45 milioni di euro.
Altro legame con Londra nasce con i 47 milioni di euro che l’Arsenal sborsò per un devastante Mesut Ozil, all’epoca uno dei giocatori più forti del globo.
Altra conoscenza italiana è Alvaro Morata, che passò sempre ai Blues della capitale anglosassone per la bellezza di 66 milioni, salvo poi deludere le aspettative e tornare in Spagna, sponda Atletico Madrid.
Ecco, quindi, la top tre. Come già indicato, il gradino basso del podio è occupato da Casemiro con i suoi 70 milioni di euro. Medaglia di argento, invece, per Angel Di Maria, che venne prelevato dal Manchester United per 75 milioni di euro.
Infine, al primo posto, troviamo l’operazione del secolo: Cristiano Ronaldo alla Juventus.
La Vecchia Signora, per assicurarsi l’asso portoghese, spese 117 milioni di euro, cifra ancora imbattuta.
La vendita di CR7, ad ora, è la più remunerativa per la squadra attualmente allenata da Carlo Ancelotti e difficilmente verrà superata a breve.
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Ligue 1
Mbappé lascia il PSG: dalle parole di Luis Enrique alla festa d’addio al Parco dei Principi
Kylian Mbappé lascerà il PSG a fine stagione. La conferma ufficiale è arrivata dopo l’eliminazione dalla Champions League per mano del Borussia Dortmund.
Indice
Au revoir Parigi, bienvenido Madrid
Dall’ufficiosità si è passati all’ufficialità. Il cambio di paradigma lessicale, che ha permesso di passare dall’elefante nella stanza della cui esistenza tutti sono a conoscenza ma di cui nessuno parla a una realtà fattuale, è stato reso possibile dalle dichiarazioni dello stesso Mbappé. Infatti, il fuoriclasse francese (nella giornata di ieri) ha reso nota la propria volontà di non rinnovare il proprio contratto in scadenza con il PSG.
❝È il mio ultimo anno al Paris Saint Germain. Non rinnoverò il mio contratto e la mia avventura qui finirà tra un paio di settimane. Domenica giocherò la mia ultima partita al Parco dei Principi. Provo molte emozioni per i tanti anni in cui ho avuto l’occasione e l’onore di giocare per il più grande club francese, che mi ha permesso di arrivare a questo livello.
Prima di tutto voglio ringrazie tutti i compagni che ho avuto, tutti i tecnici: Emery, Tuchel, Pochettino, Galtier e Luis Enrique. I direttore sportivi Leonardo e Luis Campos, per avermi sempre accompagnato. Grazie a tutti i membri del club che nessuno vede e che meritano il giusto riconoscimento. So di lasciare il club in ottime mani.
È dura e non pensavo sarebbe stato così difficile annunciare di lasciare il mio paese e la Ligue 1. Però ne ho bisogno. Ho bisogno di una nuova sfida dopo sette anni. So di non essere il giocatore più dimostrativo, ma dico grazie ai tifosi per tutto l’amore che mi hanno dato per sette anni. Il PSG è un club che non lascia indifferenti, o lo ami o lo odi. Io non ho rimpianti: è un club che ricorderò per tutta la mia vita. Non giocherò più qui ma continuerò a guardare ogni partita, lo seguirò ancora. Ho provato a dare il meglio di me stesso, sono grato per la vita per tutte le emozioni vissute. Ora dobbiamo alzare l’ultimo trofeo. Ici c’est Paris.❞
Luis Enrique: “Senza Mbappé saremo più forti“
Mbappé ha annunciato il proprio addio al club tramite un lungo e sentito video che il francese ha affidato ai propri canali social. Poco dopo è arrivata anche la conferma di Luis Enrique, che però non ha voluto mostrarsi troppo affranto dall’addio del suo miglior giocatore. Di seguito, le sue parole prima della gara con il Tolosa:
❝Sapevamo tutti da tempo che Kylian Mbappé avrebbe lasciato il PSG. Non cambia nulla per noi e gli auguro tutto il meglio. Non ha ancora detto dove andrà, ma pensiamo sia chiaro. Io rimango convinto che il prossimo anno senza di lui saremo addirittura più forti: segnatevi le mie parole.❞
Sono chiaramente parole di circostanza, in quanto il tecnico catalano sa benissimo che gran parte del giudizio che verte sul suo operato lo si deve al talento del numero sette. Senza la capacità del francese di vincere le partite da solo, l’anti-calcio proposto dallo spagnolo avrebbe portato in dote molti meno elogi.
Mbappé-Real Madrid, i dettagli del contratto
Emergono già i primi dettagli del ricchissimo contratto che legherà Mbappé al Real Madrid. Innanzitutto la durata dell’accordo, che legherà il francese ai blancos sino al 30 Giugno del 2029. Ovviamente questo lo renderà anche il giocatore più pagato della rosa del Real, anche se a Madrid guadagnerà una cifra leggermente inferiore a quella che percepiva a Parigi e quindi su questo è stato di parola.
Kylian passerà dai trenta milioni netti l’anno che percepiva a Parigi (più ricchissimi bonus) ai venti netti che percepirà a Madrid. Una cifra di poco superiore a quella dei big della rosa, ovvero i vari Kross, Vinicius, Bellingham e Modric che però lascerà il club in estate per fare ritorno in patria.
L’affare è talmente vicino alla chiusura che in Spagna si parla già del suo nuovo numero di maglia. Si parla della numero dieci, che come detto in estate verrà lasciata libera dal centrocampista croato, poiché la sua preferita (la sette del suo idolo Cristiano Ronaldo) è occupata da Vinicius. Ci sarebbe sfitta la numero nove, rimasta vacante dopo l’addio di Benzema la scorsa estate, ma che è stata promessa al brasiliano Endrick.
Ligue 1
Juventus su O’Brien per il dopo-Bremer, ma il Lione non intende cederlo
Jake O’Brien, centrale irlandese classe 2001, è finito nel mirino della Juventus come potenziale erede del brasiliano Gleison Bremer.
Juventus, ecco chi è O’Brien
Prelevato in estate dall’Academy del Crystal Palace per poco meno di un milione di euro, Jake O’Brien è stato (durante tutta la prima parte di stagione) l’unica nota lieta di un Lione disastroso. Poi il ricco mercato invernale e l’arrivo salvifico di Pierre Sage hanno portato la squadra francese dall’ultimo posto in classifica all’attuale settimo con vista sull’Europa, oltre a una finale di Coupe de France da giocare contro il PSG.
Nonostante l’evidente innalzamento del tasso tecnico della squadra, di cui hanno fatto le spese altri giovani emersi nel girone d’andata come per esempio Skelly Alvero, O’Brien è rimasto il perno della retroguardia lionese. Difensore solido e strutturato fisicamente, come dimostrano i quasi 2 metri d’altezza.
1,97 per la precisione. Una stazza che l’irlandese abbina a una grande capacità nel gioco aereo, come dimostrano i quattro gol (più due assist) messi a referto in 29 partite stagionali. Nonostante la giovane età (parliamo infatti di un classe 2001 che compirà 23 anni il prossimo 15 Maggio) è già nel giro della nazionale irlandese.
L’intreccio con Bremer e il Manchester United
La Juventus, e non è un segreto, in estate cederà uno fra Chiesa (qualora non dovesse rinnovare il contratto in scadenza nel 2025) e Bremer per finanziare la rivoluzione tecnica. Nei piani della dirigenza il roccioso centrale brasiliano sarebbe più facile da sostituire rispetto al funambolico esterno italiano, ma sin qui nessuno si è anche solo avvicinato alla valutazione di circa 50-60 milioni che ne fa la dirigenza juventina.
Nemmeno il Manchester United, che la scorsa estate lo aveva lungamente corteggiato, sembra disposto a tanto. Tuttavia, qualora la Juventus avesse in estate avesse davvero la necessità di sostituire Bremer, dovrà verosimilmente volgere il proprio sguardo altrove. Infatti, il Lione non ha nessuna intenzione di cedere O’Brien e la politica aziendale del nuovo corso targato John Textor è molto chiara.
Nessuno è incedibile, in quanto il player trading è alla base del modello di business americano, ma il Lione vende i suoi pezzi pregiati soltanto in due casi. Il primo: quando si ritiene che l’asset abbia raggiunto l’apice del proprio valore. Il secondo: quando c’è una richiesta esplicita di cessione.
E in alcuni casi questo neppure avviene, basti pensare alle rimostranze di Tagliafico quando gli fu impedito di tornare all’Ajax. Ad appena un anno dal suo arrivo sulle rive del Rodano, un’eventuale cessione di O’Brien non porterebbe nelle casse lionesi una plusvalenza sufficiente da giustificare il suo sacrificio.
Ne consegue che il centrale irlandese rimarrà alla corte di Pierre Sage almeno un altro anno, nella speranza che possa ripetere quanto di buono fatto in questa stagione e accrescere ulteriormente la propria valutazione di mercato. Con buona pace della Juventus e di tutte le altre pretendenti sparse in giro per l’Europa.
Saudi Pro League
Saudi Pro League, l’Al Hazem l’Al Hilal si laurea campione
Con quattro reti tutte firmate nel primo tempo, doppetta di Mitrovic, una di Milinkovic-Savic e un’autorete, l’Al Hilal batte l’Al Hazem e vince la Saudi Pro League 2023/24.
Alla squadra di Koulibaly serviva un punto, ne sono arrivati tre e da oggi è campione.
Si tratta del 19esimo trionfo in campionato dell’Al Hilal, il quarto negli ultimi cinque anni dopo la battuta d’arresto dello scorso anno, quando il titolo andò all’Al Ittihad.
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