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Quand je l’ai vu, j’ai eu le coup de foudre: il punto sulla 17esima giornata di Ligue 1

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Ligue 1

Bentornati sulla prima rubrica di Calcio Style dedicata alla Ligue 1, dove cercherò di trasmettervi la passione per il calcio francese.

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Super Moffi fa volare Farioli

Leggi anche la puntata precedente: il punto sulla 16esima giornata

Il Nizza di Farioli conclude l’anno come meglio non poteva. Nonostante una squadra falcidiata dalle assenze (otto fra squalificati e infortunati), i rossoneri si impongono per due a zero sul Lens in una partita sentitissima in Costa Azzurra.

Come dimostrato dallo “spettacolo pirotecnico” andato in scena nella curva del Nizza poco dopo il fischio d’inizio. Questo perché i nizzardi sono gemellati con il Lille: rivale storica de Les Sang et Or. La partita, però, non è scoppiettante come i petardi e i fuochi d’artificio che esplodono sugli spalti nei primi minuti.

Il match è molto tattico e bloccato, non a caso a sfidarsi erano due delle migliori difese della Ligue 1. Il Nizza ha la migliore in assoluto (appena 9 gol subiti in 17 partite) mentre il Lens è “solo” la quinta (17). Un dato frutto della falsa partenza della squadra di Haise, che però negli ultimi mesi ha cambiato marcia.

Il Lens, infatti, è la seconda squadra della Ligue 1 per clean sheet. Ne ha messi a referto (prima di ieri sera) 8 nelle ultime 10 partite. Nessuno nelle prime sei di campionato. Se contiamo anche i gol subiti, erano stati 12 nelle prime 6 partite (media esatta di 2 a partita) ma sono appena 3 nelle ultime 10 (0,3 per match).

Meglio del Lens, ovviamente, ha fatto solo il Nizza. 11 clean sheet con quello di ieri sera: meglio di loro solo l’Inter (14). Per questo molti diranno che il primo tempo è stato brutto o peggio ancora noioso. Eppure Haise e Farioli sono due allenatori (giustamente) celebrati da tutti. Però chi li applaude spesso dimentica (o fa finta di dimenticare) che il loro lavoro si base sulla fase difensiva.

Chiaro, nella sterilità offensiva della prima parte di match ha influito anche il fatto che entrambe le compagini fossero prive del proprio centravanti. Il Nizza ha recuperato Moffi, ma solo per la panchina. Haise ha scelto di non affidarsi a Wahi (deludente il suo rendimento sin qui) e di confermare Said in attacco.

Poi però Moffi entra e cambia tutto. Guessand spostato sulla fascia è un altro giocatore e proprio un suo inserimento (ingenuo il tocco di Samed, che di rado commette simili errori) propizia il rigore con cui proprio il nigeriano sblocca la partita. Neanche un minuto dopo, l’ex-Lorient raccoglie un suggerimento a centro area di uno strepitoso Boga. Giocata “alla Boga“: assolo straordinario con cui si prende la linea di fondo e poi tocco morbido solo da spingere dentro.

Anche Haise inserisce il suo di centravanti dalla panchina, ma l’impatto di Wahi non è quello di Moffi. Il Nizza non concede praticamente nulla (0,50 di xGA) a una delle squadre più in forma della Ligue 1. E lo fa senza poter contare sulla spina dorsale della propria squadra. Ovvero Todibo (squalificato), Thuram (infortunato) e Moffi (a mezzo servizio e recuperato solo per uno spezzone).

Il Lens non perdeva in Ligue 1 dal 16 Settembre (striscia di undici risultati utili consecutivi) e in generale nelle ultime quindici fra tutte le competizioni aveva perso solo in casa dell’Arsenal e del PSV. Una vittoria sintomatica del lavoro formidabile che sta facendo Farioli a Nizza e che, senza più un ecatombe di infortuni e un piccolo aiuto dal mercato invernale, potrebbe davvero sognare.

Ligue 1, alta classifica: Guess who’s back, è tornato Ben Yedder! Poker del Brest, cade il Lille a Strasburgo

Wissam Ben Yedder quest’anno in Ligue 1 ha giocato 16 partite per un totale di 1019 minuti on the pitch. Ciò significa che la sua media realizzativa di gol per partite giocate (media di esatta di 1 gol ogni 2 partite) migliora ancor di più se consideriamo i minuti effettivamente trascorsi sul rettangolo verde di gioco.

1 gol ogni 127 minuti. Se poi indaghiamo ulteriormente e scopriamo che quella di Balogun è di 1 gol ogni 3,5 partite (4 gol in 14 match di Ligue 1) e di 1 gol ogni 226 minuti (904 minuti complessivi giocati) allora diventa ancor più difficile da spiegare il trend delle ultime partite, che ha visto il francese partire dalla panchina cinque volte nelle sei ultime giornate di Ligue 1.

Nelle ultime sette giornate, comprese quella di ieri sera, Ben Yedder è partito titolare soltanto in due occasioni e in una di queste giocava proprio al fianco del prodotto dell’Accademy dell’Arsenal. Capisco che Hutter non voglia derogare dal suo credo calcistico (2 mezze punte e 1 solo centravanti) ma credo che ci stiamo dimenticando troppo facilmente di uno dei migliori realizzatori (sia per numeri realizzativi sia per costanza di rendimento) del recente passato francese.

Per far coesistere i due, l’ex-allenatore del Gladbach ha tirato fuori dal cilindro un assetto estremamente offensivo e probabilmente non sostenibile sul lungo periodo. Un solo centrocampista di ruolo (Fofana) con due mezze ali (Golovin e Minamino) che in realtà sono due trequartisti e poi due centravanti.

Una scelta dettata probabilmente anche dalle assenze (Zakaria era squalificato mentre Camara e Matazo sono infortunati) ma quella di Hutter appare come una squadra fin troppo spregiudicata e votata all’attacco. Scelte che però fin qui stanno incontrovertibilmente pagando, anche se il distacco dalla capolista (sette punti) è ragguardevole considerando il peggior PSG dell’ultimo decennio.

Un terzo posto corroborato anche dalla clamorosa sconfitta del Lille sul campo dello Strasburgo. Terza vittoria consecutiva per gli alsaziani, che da squadra in crisi e con vista sulla zona retrocessione ora sono addirittura a tre punti dalla zona europea. Sintomatico di una classifica estremamente corta in Ligue 1.

Quarto da solo, proprio in virtù della caduta di Fonseca, è il sorprendente Brest di Eric Roy. Il Brest ha liquidato i rivali del Lorient in uno dei derby della Bretagna più a senso unico della storia. Ai padroni di casa è bastato un tempo per archiviare la pratica e avere ragione di una squadra in caduta libera.

Tutte e quattro le reti dei bretoni sono state segnate da un ragazzo maliano classe 2003, di cui vi consiglio di prendere nota: Kamory Doumbia. Cresciuto nel centro di formazione del Reims, e ancora di proprietà de Les rouges et blancs dato che è in Bretagna solo in prestito, Doumbia era appena alla sua seconda partita da titolare in Ligue 1.

Eppure il suo score nelle ultime otto partite (nazionale compresa) parla forte e chiaro, dato che ha segnato 7 gol e fornito 2 assist. Will Still si godrà l’ennesimo frutto del lavoro di una società straordinaria dal prossimo anno, ma intanto a goderselo è il Brest che potrebbe aver regalato al campionato francese un altro giovane protagonista.

The Man in the Middle: Gattuso stecca. Vince ancora il Reims

Il Marsiglia di Gattuso fallisce il sorpasso al Lille, pareggiando uno a uno su un campo difficile come quello di Montpellier. Una partita condizionata dalla fisiologica necessità di fare rotazioni (ha tenuto a riposo Harit e Oliveira) e dalle assenze pesanti (per infortunio) di Renan Lodi e Valentin Rongier.

Considerate le premesse, Gattuso può guardare il bicchiere mezzo pieno perché certe partite va bene anche non perderle. Ora il Marsiglia è sesto e pienamente in zona Europa. Ha però il fiato sul collo del Reims, che ha vinto la sua partita (1-0) in casa contro il Le Havre.

Partita condizionata dall’espulsione a metà primo tempo di Ndiaye. Da lì in poi per i padroni di casa, che quattro minuti dopo la superiorità numerica l’hanno anche sbloccata con il gol di Nakamura, la gara è stata in discesa.

Ligue 1, la zona salvezza: Laca in prima linea. Il Rennes manda un messaggio al Milan…

Il Lione operaio di Pierre Sage, l’ex-responsabile del centro di formazione divenuto allenatore quasi per caso, vince ancora. La lapalissiana dimostrazione di quanto sia marginale (in certi casi) la figura di un allenatore quando i suoi giocatori decidono che forse è il caso di iniziare a giocare seriamente.

Uno scenario molto simile a quello del Leicester nell’immediato periodo post-esonero di Ranieri, per intenderci. Sage non s’inventa nulla di rivoluzionario e non potrebbe essere altrimenti considerando che allenatore non è. Il suo è un calcio essenziale ed estremamente pratico.

Il 39% di possesso palla esibito al Groupama contro il Nantes, squadra rispettabilissima e sicuramente difficile da affrontare da quando c’è Gourvennec, è abbastanza lontano dagli standard della filosofia lionese.

Tuttavia, come saggiamente sottolineato anche da Tolisso dopo il pareggio di Nizza: “questo non è il Lione del 2002. Questo è il Lione del 2024. E il Lione del 2024 è contento di uscire con un punto da Nizza“. Parole di una sincerità quasi disarmante, a cui il pubblico calciofilo probabilmente non è ancora preparato.

Quella con il Nantes era sicuramente una partita difficile ma anche una gara da vincere per certificare la crescita della squadra e non relegarla a un caso isolato frutto dell’adrenalina post-avvicendamento tecnico. Il Lione l’ha vinta (e quello contava) con un gol di Lacazette. Criticato e messo in discussione, dichiarato quasi cedibile nel mercato invernale, trascina il Lione fuori dalla zona rossa.

E’ il settimo centro stagionale de Les General. Meglio di lui solo Mbappe (18 gol in 16 partite, gioca decisamente a un altro sport) e Ben Yedder (8). Il Lione si aggrappa al suo totem per regalarsi una salvezza scevra da particolari patemi e magari, chissà, provare a regalarsi una soddisfazione in Coupe de France.

I fantasmi li ha allontanati anche il Rennes, vincendo in rimonta sul campo del Clermont. La partita era iniziata malissimo per i bretoni, con i padroni di casa in vantaggio dopo appena tre minuti e padroni del gioco, ma l’espulsione (nel recupero del primo tempo) di Caufriez ha cambiato tutto. Il Rennes è uscito dagli spogliatoi con un assetto molto più offensivo ma soprattutto con un Doué in più.

Uno dei talenti più promettenti di Francia (e non solo) cambia la partita, prima di segnare il gol del vantaggio (in mezzo il momentaneo pari di Kalimuendo) su assist dell’altro Doué, suo fratello maggiore Guéla, a due minuti dalla fine.

Il sigillo finale, a sublimare la terza vittoria dello Stephan-bis, porta la firma (su rigore all’ultimo minuto di recupero) di Blas. Il Rennes mette in mostra tutto il suo talento, allontana lo spettro della retrocessione e bussa tre volte alle porte del Milan: suo prossimo avversario nei playoff di Europa League.

Non è ancora una squadra guarita, ma il decimo posto (con vista europea, se si vuole essere irrimediabilmente ottimisti, dato che la classifica è corta) dovrebbe dare modo a Stephan di lavorare più serenamente. Sicuramente più del 16esimo in cui sarebbe sprofondato in caso di sconfitta, vista anche la vittoria dell’OL.

Il Lione, anche così disastrato e nel peggior momento della sua storia, è una squadra troppo forte per scendere di categoria. Lo stesso discorso vale anche per il Rennes. Stante che mi viene difficile ipotizzare che anche solo una di queste due troppa essere declassata, fermo restando che nel calcio non si può mai dire, la fisionomia della zona salvezza inizia a essere ben delineata.

Hanno perso il Tolosa, rimontato dal Monaco dopo essere andato in vantaggio con Magri al quinto minuto e nonostante abbia giocato quasi tutto il secondo tempo in superiorità numerica, e ha perso il Metz (3-1) in casa del PSG. Non è certo al Parco dei Principi che si chiede al Metz di costruire la propria salvezza.

Tuttavia, la squadra di Boloni è reduce da quattro sconfitte consecutive e vede la zona rossa avvicinarsi sempre di più. Probabilmente l’avvio di stagione, al di sopra delle più rosee aspettative, è stato sopravvalutato. Così come la decisione di lasciar partire il proprio giocatore migliore, Mikautadze, a fine mercato è stata presa troppo a cuor leggero. I granata sono ora 14esimi, con due punti di margine sulla zona play-out e quattro sul penultimo posto occupato dal Lorient.

Se dovessimo però individuare la squadra, fra quelle virtualmente salve, che rischia maggiormente di essere risucchiata, quella sarebbe proprio il Metz. Più del Nantes (13esimo con 17 punti), che ha una base migliore e un tecnico decisamente più esperto e che conosce a menadito il calcio francese, e del Montpellier (12esimo con 18 punti) che ha uno stile di gioco consolidato e dalla comprovata efficacia.

Ligue 1

Quand je l’ai vu, j’ai eu le coup de foudre: il punto sulla 34esima giornata di Ligue 1

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Bentornati sulla prima rubrica di Calcio Style dedicata alla Ligue 1, dove cercherò di trasmettervi la passione per il calcio francese.

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Dramma Lille: Lotomba manda il Brest in Champions

Il Nizza, senza più velleità di classifica, apre lo psicodramma del Lille. Alla squadra di Fonseca serviva vincere per non dipendere dal risultato del Brest, ma la compagine di Farioli ha onorato sino in fondo la Ligue 1 con uno spirito sportivo encomiabile. Frustrante per chi si ritrova a dover salutare la Champions League, e che si dovrà affidare ai preliminari per prenderne parte, ma universalmente corretto a livello di senso calcistico.

I rossoneri vanno addirittura avanti grazie a Laborde, alla fine del primo tempo, ma vengono ribaltati in poco meno di venti minuti nella ripresa. Prima Haraldsson, tap-in su dormita della difesa, e poi con il colpo di testa di capitan André sugli sviluppi di calcio d’angolo. Sembra finita, ma i mastini ricadono negli stessi errori della partita con il Lione. Louchet scappa sulla destra e mette in mezzo il pallone del pareggio per Lotomba.

Complice anche un mezzo errore di Vito Mannone, promosso a titolare da Fonseca dopo l’infortunio di Chevalier, lo svizzero trova il gol che condanna Les Dogues alla fase preliminare. Il Brest, nel frattempo, ha fatto il suo dovere e ha spazzato via il Tolosa (3-0) allo Stadium de Toulouse. In cinque minuti, all’inizio del secondo tempo, i bretoni chiudono la contesa prima con la rete di Camara e poi con la punizione di Amavi.

La squadra di Eric Roy, nominato tecnico dell’anno della stagione di Ligue 1, sublima una stagione da sogno con un terzo posto meritatissimo che gli varrà la prima storica qualificazione in Champions League. Assieme a loro ci sarà il PSG, campione di Francia, e il Monaco, che era già certo della propria partecipazione alla massima rassegna internazionale per club ma che ha salutato il proprio pubblico con un secco 4-0 ai danni del Nantes.

Lione, rimonta completata: il Lens paga il miracolo di Sage

Come detto il Nizza era già certo della partecipazione alla prossima Europa League, ma a fargli compagnia non ci sarà (sorprendentemente) il Lens ma il Lione. Pierre Sage ha compiuto un vero e proprio miracolo, dato che ha preso una squadra all’ultimo posto in classifica e le ha regalato la certezza di giocare le coppe europee. E questo a prescindere dal risultato della finale di Coupe de France che giocheranno contro il PSG.

I lionesi ospitavano uno Strasburgo senza più nulla da chiedere al campionato, ma che ha onorato il finale di stagione al pari del Nizza. Padroni di casa trascinati, come al solito, da una doppietta di Lacazette. Intervallata dalla rete di Diarra a metà secondo tempo, il Lione l’aveva sbloccata sul finale del primo tempo ma ha rischiato la beffa sino all’ultimo minuto di partita. Eppure, ancora una volta in pieno recupero, il Lione la vince ancora.

Turbinio di emozioni nel finale del Groupama, con Emegha che sbaglia il rigore che avrebbe spento le speranze del Lione. Tre minuti dopo l’arbitro Wattellier assegna un rigore al Lione per fallo su Lacazette, poi cancellato dal VAR. Eppure la partita viene decisa proprio da un rigore, assegnato in pieno recupero e trasformato proprio da Les General all’ultimo battito della contesa. Il capitano si leva la maglia e va a festeggiare assieme alla sua gente.

A farne le spese è stato il Lens di Haise. A lungo nella zona europea, i Sang Et Or dovranno accontentarsi dei preliminari di Conference League nonostante avessero il destino nelle proprie mani. Ai giallorossi sarebbe bastato battere in casa un Montpellier già salvo e si sono fatti rimontare il doppio vantaggio, firmato nel primo tempo dalle reti di Wahi (a inizio primo tempo) e di Machado a fine primo tempo. Il Lens domina, spreca tanto e lascia la partita pericolosamente aperta. Il Montpellier, senza fare nulla di eccezionale, onora la partita.

Nel giro di un quarto d’oro, la squadra di Der Zakarian (imbottita di ragazzini) la pareggia grazie ai prodotti del proprio centro di formazione. Prima la rete del 2005 Mamma, esterno d’attacco marocchino alla sua seconda presenza in prima squadra, e poi con quella del terzino sinistro Davin: laterale francese classe 2003. Il premio di consolazione è la certezza dei preliminari di Conference, dato che sicuramente una squadra già qualificata per le coppe vincerà la coppa nazionale. Vince anche il Marsiglia in casa del Le Havre, ma è una Vittoria di Pirro.

Il Lorient fallisce i playout per un gol nella differenza reti

Gli scenari che si sarebbero dovuti verificare e concatenarsi simultaneamente erano talmente improbabili da rasentare quasi la virtuale certezza della retrocessione. Prima dell’ultima giornata di questa Ligue 1, Metz e Lorient erano separati da sette gol nella differenza reti. I bretoni sono riusciti incredibilmente a colmare la differenza con i granata, ma la differenza reti relativa agli scontri diretti li ha comunque condannati alla Ligue 2.

La squadra di Le Bris ospitava il Clermont, ultimo in classifica e retrocesso da tempo, e ha fatto ciò che ci si aspettava: ovvero vincere nettamente. I padroni di casa hanno vinto 5-0, ma gli sarebbe servito un altro gol per condannare Les Grenats alla retrocessione e assicurarsi i playout. Un gol clamorosamente fallito da Dieng al 97esimo, ultimo minuto di partita, praticamente un istante prima che Turpin fischiasse la fine del match.

Il Metz perde in casa contro un PSG imbottito di ragazzini, con Luis Enrique che ha lasciato a riposo cinque giocatori in vista della finale di Coupe de France, ma “soltanto” per 2-0. Un’altra rete sarebbe stata fatale, ma una sconfitta di queste proporzioni permette ai granata di giocarsi la salvezza nei playout con il St.Etienne.

Ligue 1, tutti i risultati della 34esima giornata

Tolosa 0 – 3 Brest
Lorient 5 – 0 Clermont
Monaco 4 – 0 Nantes
Lille 2 – 2 Nizza
Ol. Lione 2 – 1 Strasburgo
Reims 2 – 1 Rennes
Lens 2 – 2 Montpellier
Le Havre 1 – 2 Ol. Marsiglia
Metz 0 – 2 PSG

Ligue 1, la classifica finale della stagione 2023/2024

Pos Squadre PT G V N P GF GS DR Andamento
1 PSG 76 34 22 10 2 81 33 48
VNPVV
2 Monaco 67 34 20 7 7 68 42 26
VPVVV
3 Brest 61 34 17 10 7 53 34 19
PVNNV
4 Lille 59 34 16 11 7 52 34 18
PVPVN
5 Nizza 55 34 15 10 9 40 29 11
NVVPN
6 Ol. Lione 53 34 16 5 13 49 55 -6
PVVVV
7 Lens 51 34 14 9 11 45 37 8
VPVNN
8 Ol. Marsiglia 50 34 13 11 10 52 41 11
NVVPV
9 Reims 47 34 13 8 13 42 47 -5
PPNVV
10 Rennes 46 34 12 10 12 53 46 7
VPVNP
11 Tolosa 43 34 11 10 13 42 46 -4
NVPVP
12 Montpellier 41 34 10 12 12 43 48 -5
VNVPN
13 Strasburgo 39 34 10 9 15 38 50 -12
PPPVP
14 Nantes 33 34 9 6 19 30 55 -25
PNNPP
15 Le Havre 32 34 7 11 16 34 45 -11
PNVPP
16 Metz 29 34 8 5 21 35 58 -23
VPPPP
17 Lorient 29 34 7 8 19 43 66 -23
PPPPV
18 Clermont 25 34 5 10 19 26 60 -34
PVPPP

CalcioStyle vi ringrazia per aver seguito questa rubrica e vi dà appuntamento alla prossima stagione di Ligue 1.

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Saudi Pro League

Saudi Pro League: Numeri Arabi – il recap della 32° giornata

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Saudi Pro League

27° appuntamento con Numeri Arabi, la rubrica settimanale di Calciostyle dedicata alla Saudi Pro League, il campionato più chiacchierato dell’estate.

Nuovo appuntamento con la Saudi Pro League assieme a Numeri Arabi, la rubrica settimanale di Calciostyle dedicata al campionato di massima serie saudita.

Manca sempre meno alla fine del campionato e i primi verdetti sono già incominciati ad arrivare. La scorsa giornata l’Al Hilal ha vinto il suo 19esimo scudetto della sua storia con un cammino a limiti della perfezione (29 vittorie e 2 pareggi). Sicuri di un posto nell’Asian Champions League anche l’Al Nassr di CR7 e l’Al-Ahli, grazie alla vittoria in questa giornata.

Sicuro della retrocessione l’Al-Hazem, con all’attivo solamente tre vittorie in 32 giornate di campionato. Ancora a rischio invece l’Abha, l’Al-Tai, l’Al-Okhdood e l’Al-Riyadh, racchiuse in solamente due punti.

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Saudi Pro League

32° giornata: manita Al-Ahli, retrocessione matematica dell’Al-Hazem. Pari tra CR7 e i neocampioni

Al-Tai 3 – 1 AL Fateh

Importante vittoria interna dell’Al-Tai in ottica salvezza contro l’AL Fateh. Pronti e via e gli ospiti si portano subito in vantaggio con la rete al 4′ minuto di Tavares. Lancio nello spazio per l’attaccante capoverdiano che supera prima un difensore e poi si presenta davanti a Rinne e non sbaglia, stappando il match.

La risposta dei padroni di casa non si fa attendere e al 12′ la gara torna in parità. Corner per la zuccata vincente del difensore Bauer, lasciato incredibilmente solo di colpire a botta sicura all’altezza del dischetto.

Nella seconda frazione cambia completamente l’inerzia del match con l’espulsione del terzino destro dell’AL Fateh Al Zubaidi per somma di ammonizioni. La formazione di casa acquista fiducia e sicurezza e a 7′ dal termine trova la rete del sorpasso. A dare ancora speranze di salvezza all’Al-Tai ci pensa il centrocampista Mensah: angolo dalla sinistra di Cordea dove sbuca il numero 43 che mette a segno la sua tredicesima rete.

A tempo oramai scaduto i padroni di casa calano il tris sempre con il centrocampista ghanese. Azione spettacolare di Mensah che aggira l’intera difesa avversaria e scarica un destro a incrociare che chiude definitivamente il match e regala ancora un pò di speranza ai tifosi dei Cavalieri del Nord.

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Al-Khaleej 1 – 1 Al-Ittihad

Dopo l’esonero di Gallardo, arrivato solamente ad inizio 2024, l’Al-Ittihad non ha più nulla da chiedere al campionato in corso. Anche la formazione di casa è dello stesso avviso e la gara si gioca su ritmi molto blandi. Il match del Prince Mohamed bin Fahd Stadium si decide quasi interamente nel secondo tempo.

A passare avanti ci pensano gli ospiti con la rete del terzino sinistro Alshanqiti al terzo minuto di reucpero. Carambola clamorosa in area di rigore con la difesa dell’Al-Khaleej che serve erroneamente il classe 99′, il quale da due passi insacca la sua prima rete in campionato.

A 9′ dalla fine i padroni di casa trovano la rete del pareggio con una grande azione di Sherif. L’attaccante viene servito sul lato sinistro dell’area di rigore, con una finta mette a sedere il difensore avversario, salta anche l’estremo difensore e scarica un destro potente in rete.

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AL Wehda 0 – 1 AL Raed

Altra vittoria importante in ottica salvezza. Stavolta è l’AL Raed a fare il colpaccio in casa dell’AL Wehda. A decidere il match a La Mecca ci pensa l’attaccante rossonero El Berkaoui, con il suo 12° goal in campionato.

L’unica rete del match arriva in extremis (86′) con l’incornata vincente del numero 11. Pennellata in mezzo di Al Jayzani per la testa di El Berkaoui, che da due passi non sbaglia e regala una grandissima occasione di salvezza per la formazione ospite.

L’AL Raed aggancia proprio l’AL Wehda in classifica al 13° posto in graduatoria, a 6 punti dalla zona rossa e con solamente due gare ancora da disputare.

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Damac 1 – 1 Al-Fayha

Secondo pareggio consecutivo per entrambe le formazioni, che oramai non hanno più nulla da dimostrare in campionato. A sbloccare il match, a pochi minuti dall’intervallo, il calcio di rigore assegnato agli ospiti. Dal dischetto si presenta il bomber Sakala che non sbaglia, raggiungendo il suo 18 centro.

I padroni di casa, nonostante la mole di azioni create, riescono a trovare la parità solamente al 79′ con la magia di Solan. L’esterno offensivo, servito sulla fascia, si accentra leggermente e fa partire una traiettoria a giro perfetta che si infila in rete.

Rimane al decimo posto Damac, mentre sale al settimo l’Al-Fayha.

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Al-Ettifaq 1 – 1 Al-Okhdood

Altro giro e altro pareggio per 1-1. Questa volta a dividersi la posta in palio sono l’Al-Ettifaq di Steven Gerrard e l’Al-Okhdood in lotta per la salvezza.

La gara per la formazione ospite si mette subito sui giusti binari con l’espulsione diretta del terzino destro Abdulrahman (16′). A peggiorare ancora di più la situazione per i padroni di casa è l’errore dal dischetto di Toko Ekambi a 3′ minuti dal termine della prima frazione.

Ad inizio ripresa l’Al-Okhdood mette la gara a suo vantaggio con la rete del firmata da Al Zubaidi. L’esterno offensivo si accentra, salta due avversari e da fuori area fa partire un chirurgico bolide sul primo palo dove l’estremo difensore avversario può solamente veder andare in porta.

L’impresa dei padroni di casa non arriva a compiersi a causa della rete del pareggio di Dawran. Palla filtrante dalla destra dell’area in mezzo per l’attaccante rossoverde, il quale, grazie ad un dormita collettiva della difesa dell’Al-Okhdood, riesce a colpire da distanza ravvicinata e a riportare la gara in parità.

Pareggio che non aiuta in nessuna maniera le speranze di salvezza dell’Al-Okhdood, terzultimo a 29 punti.

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Al Nassr 1 – 1 Al Hilal

Anche il derby di Riad tra le prime due della classe non può esimersi dalla pareggite di questa 32esima giornata. Nonostante il match a livello di classifica non conti nulla, lo spettacolo in campo non è sicuramente mancato.

A stappare il match ci pensano i padroni di casa con la rete di Otavio dopo solamente 22 secondi. CR7 serve fuori area il brasiliano che fa partire un bolide sul quale Bono non può fare nulla. Inizio shock per gli Squali che devono subito mettersi a rincorrere. Gli ospiti però hanno caratterizzato il proprio percorso con una solida difesa ed un mentalità tale da non perdere nemmeno un match in tutto il campionato.

E anche contro l’Al Nassr la musica non cambia. Stavolta succede tutto nell’ultimo minuto di recupero. Manè colpisce con il braccio un giocatore avversario, che cade a terra. Il VAR richiama l’arbitro che, nonostante il fallo avvenga fuori area, assegna il penalty ai Campioni d’Arabia. Dal dischetto si presenta Mitrovic che non sbaglia.

Continua l’imbattibilità dell’Al Hilal. Beffa incredibile per Ronaldo e compagni, arrivati ad un passo dal battere i rivali.

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Al-Hazem 1 – 1 Al-Riyadh

Quinto pareggio per 1-1 della giornata nella sfida salvezza tra l’Al-Riyadh e i padroni di casa dell’Al-Hazem. La formazione di Al-Rass aveva l’obbligo di trovare i tre punti per puntare ad un’insperata salvezza.

La gara si decide tutta nel secondo tempo con la formazione ospite a stappare il match al 50′ con lo sfortunato autogoal di Bruno Viana. Al Khaibari viene lasciato totalmente libero di agire sulla sinistra, il suo cross viene intercettato dal difensore avversario che goffamente insacca nella propria porta il pallone.

Nonostante la beffa dell’autogoal, l’Al-Hazem non molla e al 98′ trova il pareggio con un perfetto tocco sotto di Paulo Ricardo, bravo a credere ad un pallone vagante in area di rigore.

Il pareggio comunque condanna la formazione di casa alla retrocessione. Sale a +2 il distacco dell’Al-Riyadh dalla zona rossa della classifica.

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Al-Taawoun 1 – 0 Al-Shabab

Vittoria interna dell’Al-Taawoun contro l’Al-Shabab. Anche per loro la classifica oramai non può portare a migliori piazzamenti e si gioca su ritmi non troppo elevati. A decidere la gara il tiro dagli undici metri di João Pedro, arrivato all’undicesimo centro in campionato.

Rimane saldamente al quarto posto l’Al-Taawoun di Musa Barrow, mentre l’Al-Shabab colleziona la seconda sconfitta consecutiva e rimane a 41 punti in graduatoria.

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Al-Ahli 5 – 1 Abha

Nell’ultimo match di giornata l’Al-Ahli si abbatte sull’Abha e conquista la matematica certezza di giocare la prossima edizione della Asian Champions League. Situazione completamente differente per l’Abha, sempre più vicina alla retrocessione.

A condannare la formazione ospite ci pensa anche l’ex Milan Tatarusanu, complice di un paio di parere e diversi errori che hanno permesso all’Al-Ahli di dominare la gara. Tutto troppo facile per i biancoverdi che gestiscono l’intero match andando a segno ad inizio gara con la rete di Al-Buraikan su una respinta sbagliata del portiere rumeno.

Ad inizio seconda ripresa Al Johani apre le danze e la festa della banda di Jaissle può iniziare. Prima il centrocampista va a segno, poi Al Nabit ed infine le ex conoscenze del calcio europeo come Mahrez e Kessie. La rete della bandiera arriva al 91′ con lo sfortunato autogoal di Mendy: punizione fortissima dai 30 metri, il pallone sbatte prima sulla traversa, poi sulla schiena dell’ex Chelsea che infila in rete.

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Saudi Pro League: classifica e prossimo turno

POS.   PTS P W L D GF GA GD
1 Al Hilal Saudi FC 90 32 29 0 3 96 21 75
2 Al Nassr FC 78 32 25 4 3 94 38 56
3 Al Ahli SC 61 32 18 7 7 66 35 31
4 Al-Taawoun FC 55 32 15 7 10 49 34 15
5 Al Ittihad FC 51 32 15 11 6 57 49 8
6 Al Ettifaq FC 45 32 11 9 12 42 33 9
7 Al-Fayha 43 32 11 11 10 43 50 -7
8 Al Fateh SC 42 32 11 12 9 53 51 2
9 Al-Shabab FC 41 32 11 13 8 42 39 3
10 Damak Club 40 32 10 12 10 42 40 2
11 Al Khaleej Club 37 32 9 13 10 34 43 -9
12 Al Raed Club 35 32 9 15 8 40 48 -8
13 Al Wehda 35 32 10 17 5 43 57 -14
14 Al-Riyadh SC 31 32 7 15 10 29 54 -25
15 Al-Tai 31 32 8 17 7 33 59 -26
16 Al Okhdood 29 32 8 19 5 30 51 -21
17 Abha Club 29 32 8 19 5 35 84 -49
18 Al Hazem 21 32 3 17 12 31 73 -42

Prossimo turno:

Giovedì 23 maggio

Al Hilal 20:00 Al-Tai

Al-Riyadh 20:00 Al Nassr

AL Raed 20:00 Al-Ahli

Al-Ittihad 20:00 Damac

Al-Ettifaq 20:00 Al-Shabab

Al-Fayha 20:00 Al-Taawoun

AL Fateh 20:00 Al-Hazem

Al-Okhdood 20:00 AL Wehda

Abha 20:00 Al-Khaleej

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Esteri

Estero, un Mbappe rimane in Ligue 1 nella prossima stagione

Pubblicato

il

Estero, Ethan Mbappe, centrocampista classe 07′, in questa stagione con la maglia del PSG ha collezionato 5 presenze.

Cresciuto nel settore giovanile della squadra parigina, il fratello minore di Kylian in questa stagione ha esordito in prima squadra sia in campionato che nella coppa nazionale.

Con il contratto in scadenza a giugno 2024, la dirigenza parigina sta valutando se proporre un rinnovo e renderlo più centrale nel progetto di Luis Enrique.

Estero, un Mbappe rimane in Ligue 1 nella prossima stagione

Ligue 1, Lione

Nelle scorse ore è arrivata la decisione del club campione di Francia di lasciare partire anche Mbappe junior a parametro zero dopo che anche Kylian lascerà Parigi per il Real Madrid.

Ma Ethan Mbappe continuerà la sua carriera in Ligue 1, infatti il centrocampista nei prossimi giorni firmerà un contratto con il Lille, club arrivato quarto in campionato e che vuole puntare sul giovane nella prossima stagione.

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