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All Eyes On Me – il focus sul 19° turno di Premier League 2024-25

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Appuntamento e format rinnovati: All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League, cambia look, ma non la sostanza dando libero sfogo a quella bruciante passione che unisce tutto il popolo britannico e non solo. Di seguito il resoconto dettagliato dei principali avvenimenti della 19°giornata della nuova stagione.

Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aura di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.

Diciannovesimo turno: “Don’t Wanna Sleep”

All Eyes On Me

LIVERPOOL SCHIACCIASASSI

Continua a macinare gioco, gol e punti il Liverpool, sempre più padrone del campionato e con una media precisa di tre reti a partita in trasferta (27 in 9 gare sin qui).

Al London Stadium va in scena una vera e propria mattanza con i Reds (in nero per l’occasione) in totale controllo delle operazioni contro un West Ham che per l’ennesima volta si dimostra eccessivamente fragile, disorganizzato e poco pungente. Il risultato si sblocca alla mezz’ora grazie al sesto centro fuori casa sugli otto totali messi a segno in campionato di Luis Diaz, bravo a battere Areola con un destro secco dopo aver chiuso l’uno-due involontario con Coufal.

Il raddoppio e il tris arrivano poco dopo, in appena tre minuti, sempre sotto lo stesso, inconfondibile marchio, quello di Salah. Al 40′ l’egiziano si inventa una magia con tunnel annesso ai danni di Mavropanos smarcando al tiro Gakpo per lo 0-2, mentre al 43′, con la complicità di Areola, scrive lo 0-3 sul tabellone luminoso di un attonito impianto degli Irons, arrivando a toccare quota 20 o più gol in tutte le competizioni per l’ottava stagione consecutiva, così come per l’ottava volta nel torneo in corso mette a referto almeno un gol e un assist in una sfida (nessuno ci era mai riuscito prima in una singola annata).

La ripresa si trasforma in una sorta di passerella per la capolista che cala il poker al 54′ con il primo acuto stagionale di Alexander-Arnold, anche lui prossimo alla scadenza di contratto proprio come Salah, il cui tiro dalla distanza viene provvidenzialmente deviato da Kilman. Nel finale c’è gloria anche per Diogo Jota che fissa il definitivo 0-5 sfruttando un altro passaggio vincente di Salah, l’82esimo in Premier League che gli permette di superare Beckham in questa specialità. L’ex Roma e Fiorentina arriva, così, a toccare quota 30 coinvolgimenti diretti in gol in questo campionato (17 reti e 13 assist), il record in una singola stagione è di 47, fissato da Cole e Shearer.

L’armata di Slot chiude, dunque, al meglio il suo 2024 centrando da campione d’inverno la vittoria numero 23 in 27 gare complessive disputate. Gli Hammers, invece, tornano a perdere dopo quattro risultati utili consecutivi, incassando per la seconda volta in un mese 5 reti di fronte al proprio pubblico.

ARSENAL: TRE PUNTI E TRE GOL, CHELSEA NUOVAMENTE SCONFITTO

Tre punti, tre gol e terzo successo di fila per l’Arsenal che riesce a mantenere invariata la distanza in classifica dal Liverpool rimontando il Brentford in casa, dove era riuscito a passare solo il Nottingham fino a ora.

La trasferta dei Gunners, finalmente quasi al completo con i rientri a pieno regime di Calafiori e Merino, inizia, però, in salita perché al 12′ sugli sviluppi di un recupero palla di Damsgaard all’altezza della metà campo arriva l’1-0 firmato Mbeumo, undicesimo centro in campionato, bravissimo a prendere in controtempo l’ex di turno Raya con un mancino stretto sul primo palo, firmando l’ottavo gol delle Bees al primo tiro in porta in questo campionato.

I padroni di casa sfiorano il raddoppio poco più tardi con la conclusione centrale di Lewis-Potter sulla quale Raya prima è disastroso ma immediatamente dopo miracoloso togliendo il pallone dalla porta praticamente sulla linea, e vengono raggiunti al 29′ dal sesto gol nelle ultime quattro gare di Gabriel Jesus, con appena 11 tiri tentati a fronte degli 83 per realizzare i precedenti sei, che da rapace si fionda di testa sulla corta respinta di Flekken atta a sventare il tiro da fuori di Thomas Partey.

Al quinto minuto della ripresa la formazione di Arteta mette la freccia sugli sviluppi di corner, tanto per cambiare. Dopo le 16 reti realizzate da questo fondamentale nel 2024, infatti, l’Arsenal inaugura anche il 2025 con questa redditizia tradizione grazie a Merino, al primo acuto in trasferta, che da pochi passi mette dentro il pallone vagante in area in seguito al cross di Nwaneri, alla sua prima da titolare in Premier League.

Il definitivo 1-3 lo sigla tre minuti dopo Martinelli, sesto gol stagionale, il quarto in trasferta, cinico nel mettere in porta la respinta aerea della difesa di casa nuovamente sul cross del classe 2007, con un destro nell’angolino che permette ai suoi di aprire al meglio il nuovo anno. La squadra di Frank, invece, incassa la quarta sconfitta nelle ultime sei giornate, la quinta se aggiungiamo anche quella contro il Newcastle in Coppa di Lega, la seconda consecutiva in casa dopo sette vittorie nelle precedenti otto.

Seconda sconfitta consecutiva per il Chelsea che cade al Portman Road di Ipswich dopo aver perso in rimonta contro il Fulham nel Boxing Day, scivolando a -10 dal Liverpool e subendo il sorpasso in classifica da parte del Nottingham.

Per far rifiatare qualche titolare visti i costanti impegni ravvicinati i Blues si affidano a diverse seconde linee dal 1′ tra cui Joao Felix, Nkunku, Adarabioyo (anche complice le defezioni di Fofana e Badiashile), Disasi e il secondo portiere Jorgensen, questi ultimi due protagonisti in negativo. L’estremo difensore danese, infatti, alla seconda gara in campionato oltre le sei disputate in Conference League, al 12′ stende in area Delap nel tentativo di anticiparlo in uscita bassa in seguito all’imbucata di Davis, permettendo all’arbitro Brooks di assegnare il penalty poi trasformato dallo stesso numero 19 dei Tractor Boys che rompe un digiuno che durava dal 10 novembre.

La reazione degli ospiti, comunque, non si fa attendere: è il solito Palmer a prendere per mano la squadra prima colpendo il palo da punizione diretta, poi costringendo Walton (il secondo di Muric) al miracolo con la mano di richiamo e infine smarcando Joao Felix con un favoloso cross per l’1-1, cancellato dal Var per posizione di partenza irregolare del portoghese. Di fatto le offensive dei londinesi si spengono al duplice fischio di Brooks, complice anche il clamoroso svarione di Disasi al 53′ che spiana la strada alla ripartenza condotta da Delap e finalizzata da Hutchinson, al secondo centro in campionato dopo quello al Manchester United dello scorso 24 novembre,  spegnendo ogni velleità di rimonta del Chelsea.

L’Ipswich ottiene, così, la prima vittoria casalinga del proprio campionato al decimo tentativo, scavalcando il Leicester e portandosi a -1 dalla salvezza momentaneamente rappresentata dal quartultimo Wolverhampton. Brutta e inaspettata battuta d’arresto, invece, per l’undici di Maresca, attualmente quarto, che ora deve guardarsi le spalle dall’assalto del Newcastle.

PROSEGUE LA FAVOLA NOTTINGHAM, IL NEWCASTLE PASSEGGIA TRA LE MACERIE DELLO UNITED

Passa anche a Goodison Park il Nottingham infilando la quinta vittoria consecutiva (non accadeva dal periodo marzo-aprile 1995), la sesta nelle ultime sette giornate, grazie a una prova caparbia e cinica come spesso accaduto in questo girone d’andata, imponendosi sul campo dell’Everton con lo stesso passivo rifilato a domicilio al Brentford nell’ultima trasferta disputata.

Il Forest indirizza la sfida in apertura, al 15′ per la precisione, con l’undicesimo centro in campionato del solito Wood, innescato dal millimetrico lancio di Gibbs-White prima e smarcato dal tocco di ritorno di Elanga poi, che gli permette di sfoderare un morbidissimo pallonetto di interno destro che sorprende e supera Pickford ormai proteso in uscita. Dopo lo 0-1 gli ospiti legittimano il vantaggio sprecando due buone opportunità con Sosa ed Elanga prima del duplice fischio del direttore di gara Harrington che mette fine ai primi 45 minuti in cui la formazione di Espirito Santo rischia pochissimo.

La ripresa presenta caratteristiche analoghe al primo tempo, tant’è che anche in questo caso un minuto dopo il quarto d’ora i Tricky Trees raddoppiano sfruttando la clamorosa dormita di Tarkowski e Mykolenko che lasciano senza padrone un pallone vagante nei pressi della propria area su cui si fionda Elanga, il cui tocco smarca Wood, lucido a sua volta nel servire Gibbs-White, al terzo gol in campionato, tutti segnati in trasferta, che pone i suoi a distanza di sicurezza.

I Toffees ci provano nel finale con la girata aerea di Beto, ma è troppo poco per evitare la decima gara senza gol all’attivo del loro campionato, nonché il ritorno alla sconfitta dopo quattro risultati utili consecutivi, tra cui i pareggi con Arsenal, Chelsea e Manchester City. Chiude, invece, a quota 37 punti il proprio girone d’andata il Nottingham, sempre più proiettato verso l’Europa che conta.

Quarta vittoria consecutiva, la quinta se si aggiunge la Coppa di Lega, per il Newcastle che per la terza volta negli ultimi 57 anni espugna Old Trafford (le altre due risalgono alle stagioni 1971-72 e 2013-14), rifilando al Manchester United la quinta sconfitta interna di questo campionato, la settima in Premier League nell’anno solare.

I Red Devils, orfani degli squalificati Bruno Fernandes (nelle ultime quattro gare di Premier League senza di lui non è arrivato nessun gol) e Ugarte, ma con un riabilitato Rashford in panchina, subiscono per mezz’ora l’asfissiante iniziativa dei Magpies che passano dopo appena tre minuti con il cross di Hall impattato perfettamente da Isak, a segno per la sesta gara consecutiva e al 50esimo coinvolgimento diretto in gol in Premier League con questa maglia (43 reti, 7 assist in 69 partite, terzo calciatore più rapido a tagliare tale traguardo per il Newcastle dopo Cole e Ferdinand), e raddoppiano al 19′ con un altro traversone, stavolta di Gordon, e un altro marcatore aereo, Joelinton, che sfrutta il suo passato da centravanti per incornare in porta il suo quarto centro nel torneo.

Gli ospiti rischiano addirittura di calare il tris prima del 30′, ancora con Isak a cui viene annullato un meraviglioso gol per fuorigioco e Tonali che colpisce un palo da distanza ravvicinata. Al 33′ Amorim toglie Zirkzee, schierato per la prima volta in coppia con Hojlund, e subissato di fischi al momento della sostituzione, per inserire Mainoo dando un po’ più di equilibrio alla squadra che risponde proprio con il danese che sfiora l’1-2 al tramonto del primo tempo, e con i tentativi aerei di Maguire e Yoro che terminano rispettivamente sul palo e fuori di poco nella ripresa.

Ciò, ovviamente, non basta allo United per evitare la terza sconfitta di fila (peraltro senza andare mai a segno), la sesta nel mese di dicembre (mai avevano perso tanto in un singolo mese dal settembre 1930) con ben 18 gol al passivo (non ne incassavano tanti in un singolo mese dal marzo 1964), e l’inevitabile e desolante quattordicesimo posto in classifica. Vola, invece, la formazione di Howe in quinta posizione, tornata brillante come due stagioni fa quando raggiunse la storica qualificazione in Champions League.

CITY: FINALMENTE UNA VITTORIA, VILLA-BRIGHTON: PAREGGIO CHE NON SERVE A NESSUNO

Nel giorno della partita numero 500 di Guardiola alla guida del Manchester City (primo tecnico a tagliare questo traguardo in Premier League da Moyes nel 2013 con l’Everton) i campioni in carica si e gli regalano finalmente un sorriso dopo la sola vittoria raccolta nelle ultime 13 uscite complessive, passando sul campo del Leicester.

L’approccio di entrambe le squadre alla sfida è a viso aperto e le occasioni non mancano: prima il destro di Haaland sbatte sul piede di richiamo di Stolarczyk, poi Vardy tra il 10′ e il 15′ si ritaglia due opportunità, sfruttando le ennesime amnesie difensive ospiti, entrambe sventate da Ortega, nuovamente titolare vista l’indisponibilità di Ederson.

I Citizens mettono la freccia al 21′ grazie al primo centro in campionato e con la maglia del club mancuniano di Savinho, preferito a Doku per l’occasione, il più lesto ad avventarsi sulla corta respinta di Stolarczyk sulla conclusione da fuori di Foden. Prima dell’intervallo maturano altre due ghiotte opportunità, una per parte, con Haaland che non inquadra di poco la porta al culmine di una formidabile serpentina, e Buonanotte che colpisce il palo di testa.

La prima parte della ripresa viene praticamente dominata dalle Foxes che sprecano altre due clamorose palle gol con Justin, murato sulla linea di porta dal salvifico intervento di Akanji, e nuovamente Vardy che da posizione centrale non riesce a sfruttare il perfetto cross di Mavididi, cosa che, invece, fa Haaland qualche minuto dopo sull’altrettanto preciso traversone di Savinho, incornato in porta dal gigante norvegese, al terzo acuto nelle ultime nove giornate (tutti arrivati fuori casa), che riscatta il penalty fallito nell’ultimo turno contro l’Everton tagliando le gambe ai padroni di casa nel loro momento migliore a un quarto d’ora dal termine.

Nel finale accade poco o nulla e anche ciò permette agli Sky Blues di tornare a vincere in trasferta dopo più di due mesi (l’ultimo successo era datato 20 ottobre contro il Wolverhampton per 1-2 con rete nel recupero di Stones), al netto di una prestazione piuttosto rivedibile, come certificano ad esempio il solo 46,3% di possesso palla finale (dato più basso dal maggio scorso), i 530 passaggi messi a referto dal Leicester (l’ottava squadra a registrarne più di 500 contro il City nell’era Guardiola) e l’1,30 di xG concesso. La squadra di Van Nistelrooy, dunque, resta in terzultima posizione incassando la quarta sconfitta consecutiva con un parziale negativo di 12-1 nel periodo.

Pareggio con gol come da copione tra Aston Villa e Brighton, il quinto nelle ultime sette giornate per i Seagulls, il quarto interno per i Villans.

La sfida si sblocca al 12′ con il lancio lungo di Dunk che pesca Joao Pedro, bravo a rifinire e spianare la strada al destro di Adingra, solamente alla quinta da titolare in questo campionato, che ritrova il sorriso dopo due mesi, e viene livellata poco dopo la mezz’ora con il calcio di rigore procurato da un intervento in ritardo di Joao Pedro ai danni di Rogers sul corner di Digne, assegnato tramite Var dal direttore di gara Pawson e trasformato da Watkins, al ritorno al gol e dal 1′ dopo quattro partite vista la squalifica di Duran, freddo nello spiazzare Verbruggen con il destro incrociato.

La formazione di Emery mette la freccia al secondo minuto della ripresa con l’uomo più in forma della squadra, Morgan Rogers, che incrocia, anche lui, perfettamente il destro all’ingresso dell’area di rigore dopo la sponda di Watkins, mettendo a referto il sesto centro in campionato, il terzo nel mese di dicembre, ma non basta perché all’81’ a culmine di una splendida ripartenza guidata da Mitoma, rifinita da Joao Pedro e finalizzata da Lamptey, al secondo acuto dopo quello bellissimo siglato a Leicester, arriva il definitivo 2-2, un pareggio che non serve a nessuna delle due.

Con un solo successo nelle ultime quattro, infatti, l’Aston Villa scivola in nona posizione, mentre il Brighton allunga a sette la striscia di gare senza vittoria restando al decimo posto.

PARI PIROTECNICO TRA FULHAM E BOURNEMOUTH, IL TOTTENHAM SI FA RIPRENDERE NEL FINALE. TRE PUNTI PESANTI PER IL PALACE

Termina con uno spettacolare 2-2 la sfida tra due delle squadre più in forma dell’ultimo periodo, il Fulham e il Bournemouth, rispettivamente al quinto pareggio nelle ultime sette e al terzo nelle ultime quattro.

Il match impiega un po’ a carburare con il primo lampo che arriva poco prima della mezz’ora con la rete da angolo annullata dal direttore di gara Jones al terzino destro classe 2002 Hill, schierato al posto dell’infortunato Smith a cui vanno aggiunte le assenze di Kluivert, Senesi, Tavernier e Araujo, alla prima da titolare in campionato. Il punteggio lo sbloccano, però, i padroni di casa al 40′ sempre da corner con il colpo di testa di Raul Jimenez, al sesto gol in campionato, il quinto a Craven Cottage.

La reazione delle Cherries arriva puntuale a inizio ripresa con il tracciante di Hill che pesca Evanilson, bravissimo a girare il pallone in porta di prima con il destro salendo a quota cinque in classifica marcatori, rompendo un digiuno che durava dal 9 novembre, ma al 72′ i Cottagers si riportano in vantaggio con la testata di Wilson (un’altra dopo quella contro il Chelsea nel Boxing Day) sul cross di Robinson. Il gallese firma, così, il suo quinto centro in campionato, il più alto score con la maglia del Fulham in Premier League (nel 2021-22 era arrivato a 10, ma in Championship), ma non il migliore, considerati i 7 realizzati nel massimo campionato proprio con la maglia del Bournemouth nel 2019-20.

Nonostante questo, però, la formazione di Iraola riesce a evitare la sconfitta allungando a sette la striscia di risultati utili consecutivi e chiudendo per la prima volta nella propria storia un girone d’andata con 30 o più punti all’attivo grazie al pareggio all’89’ di Ouattara, freddo nello scavalcare l’uscita bassa di Leno con un delicato tocco sotto sfruttando l’errore in uscita di Diop. Anche per la squadra di Marco Silva i risultati utili di fila diventano sette, ma i punti 29, comunque un ottimo bottino in vista del gironi di ritorno.

Stesso risultato anche tra Tottenham e Wolverhampton che tengono fede alle rispettive caratteristiche offensive regalando ai presenti e non una sfida avvincente.

Match che si sblocca subito, dopo appena sette minuti, con il guizzo di Hwang Hee-Chan, secondo gol consecutivo, che sfrutta alla perfezione lo schema da piazzato con il tocco di Ait Nouri per il suo destro a giro che infila l’incolpevole Forster. Il Tottenham, ancora falcidiato dalle assenze in difesa, non demorde e trova l’1-1 cinque minuti più tardi con l’incornata di Bentancur, simile a quella dell’altro suo gol in questo campionato contro l’Ipswich, sul corner di Pedro Porro, siglando la decima rete degli Spurs nel primo quarto d’ora in questa stagione.

Per tutta la restante parte della prima frazione si susseguono occasioni da una parte e dall’altra, principalmente con Dragusin e Matheus Cunha che non inquadrano di poco la porta, quantomeno fino al 43′, minuto in cui André stende in area Brennan Johnson costringendo l’arbitro Kavanagh ad assegnare il rigore poi parato da José a Son (il sesto errore in carriera dagli undici metri per il coreano che non ne sbagliava uno da quasi cinque anni, l’ottavo parato dal portiere portoghese sui 62 fronteggiati).

Il vantaggio dei padroni di casa non tarda comunque ad arrivare: nel recupero del primo tempo, infatti, proprio Brennan Johnson scambia perfettamente con Kulusevski in area prima di mettere in porta il suo settimo gol in campionato restituendo il sorriso ai propri tifosi. Sorriso che, però, come spesso è capitato in questa annata si spegne all’87’ quando Strand Larsen, settimo centro anche per lui, gira in porta con il mancino l’imbucata di Ait Nouri garantendo a Vitor Pereira il terzo risultato utile consecutivo dopo le due vittorie dal suo insediamento e un punto prezioso in ottica salvezza. La squadra di Postecoglou, invece, chiude questo girone d’andata nella parte destra della classifica per la prima volta dopo 16 anni.

 

Tre punti preziosissimi per il Crystal Palace che a Selhurst Park supera in rimonta l’ultima forza del campionato Southampton.

I Saints, infatti, si portano avanti al 15′ con il gioiellino classe 2006 Dibling che sfrutta al meglio l’ottimo lavoro di Walker-Peters sulla sinistra per mettere dentro il suo secondo centro in campionato dopo quello all’Ipswich dello scorso 21 settembre, ma vengono raggiunti al 31′ da Chalobah, terzo acuto in campionato, il primo in casa, l’ultimo a toccare il tagliente angolo di Hughes, sfruttando il disturbo giudicato regolare di Mateta ai danni di Ramsdale.

Le Eagles la vincono nella ripresa grazie al fantastico destro di prima intenzione dal limite dell’area di Eze, a secco dal 1 settembre nell’1-1 a Stamford Bridge contro il Chelsea, imprendibile per l’ex estremo difensore dell’Arsenal, che regala una vittoria interna che alla squadra di Glasner mancava dal 27 ottobre, nonché il settimo risultato utile nelle ultime otto giornate. Il Southampton di Juric, invece, diventa il terzo club nella storia della Premier League a chiudere il girone d’andata con 6 o meno punti totali dopo il Sunderland nel 2005-06 e lo Sheffield United nel 2020-21.

Top & Flop

TOP

1) Mohamed Salah – Ennesima gara da protagonista, ennesima goleada del Liverpool. Rientra in top 3 praticamente in ogni giornata e forse non c’è da stupirsi eccessivamente dei suoi numeri irreali se rapportati alla mole di occasioni creata dai Reds in ogni gara.

2) Chris Wood – Prosegue sia la sua fantastica stagione realizzativa che l’incredibile annata del Nottingham. Gol e assist per avere la meglio anche sull’Everton e alimentare il sogno Champions.

3) Savinho – L’unico acquisto estivo pagato dal City si è finalmente sbloccato. Anche per lui un gol e un assist contro il Leicester per provare a far ripartire il motore piuttosto ingolfato dei campioni in carica.

FLOP

Bentancur

1) Vladimir Coufal – Seppur inevitabilmente non l’unico colpevole della disfatta del West Ham, risulta senza dubbio l’elemento più in difficoltà della difesa degli Hammers contro lo straripante Liverpool.

2) Heung-Min Son – Il rigore fallito è l’istantanea del suo girone d’andata negativo e di quello disastroso del Tottenham. Se neanche più lui riesce a fare la differenza, per gli Spurs diventa davvero dura.

3) Axel Disasi – Schierato sulla destra da adattato viste le non perfette condizioni di Malo Gusto e James, ha sulla coscienza entrambe le reti dell’Ipswich, specie la seconda, avviata proprio da un suo clamoroso errore in impostazione.

Classifica e prossimo turno

1

Liverpool*

45 18 14 3 1  45:17 +28
2 Arsenal 39 19 11 6 2  38:17 +21
3

Nottingham Forest

37 19 11 4 4  26:19 +7
4

Chelsea

35 19 10 5 4 38:23 +15
5

Newcastle

32 19 9 5 5 32:21 +11
6

Manchester City

31 19 9 4 6 32:26 +6
7

Bournemouth

30 19 8 6 5 29:23  +6
8

Fulham

29 19 7 8 4 28:25  +3
9 Aston Villa 29 19 8 5 6 28:31 -3
10 Brighton 27 19 6 9 4 29:28 +1
11 Tottenham 24 19 7 3 9 41:28 +13
12

Brentford

24 19 7 3 9 33:35 -2
13

West Ham

23 19 6 5 8 23:35 -12
14 Manchester United 22 19 6 4 9 21:26 -5
15

Crystal Palace

20 19 4 8 7 20:27 -7
16

Everton*

17 18 3 8 7 15:24 -9
17

Wolverhampton

16 19 4 4 11 31:42 -11
18

Ipswich Town

15 19 3 6 10 18:33 -15
19

Leicester

14 19 3 5 11 22:42 -20
20

Southampton

6 19 1 3 15 12:39 -27

* Una partita in meno

Prossimo turno:

Sabato 4 gennaio

Tottenham 13:30 Newcastle

Bournemouth 16:00 Everton

Aston Villa 16:00 Leicester

Crystal Palace 16:00 Chelsea

Southampton 16:00 Brentford

Manchester City 16:00 West Ham

Brighton 18:30 Arsenal

Domenica 5 gennaio

Fulham 15:00 Ipswich

Liverpool 17:30 Manchester United

Lunedì 6 gennaio

Wolverhampton 21:00 Nottingham Forest

Premier League

Chelsea, Enzo Maresca elogia la costanza di Sancho

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Enzo Maresca

Chelsea, Enzo Maresca elogia Jadon Sancho: “Sorprendente per la sua costanza e prestazioni eccellenti nel lungo periodo”.

Jadon Sancho: un talento ritrovato

Enzo Maresca, allenatore di spicco, ha espresso la sua sorpresa positiva riguardo a Jadon Sancho, sottolineando la sua costanza e le ottime prestazioni nel tempo. Maresca, noto per la sua capacità di valorizzare i giovani talenti, ha dichiarato di conoscere già le qualità di Sancho, ma è rimasto colpito dalla sua capacità di mantenere un alto livello di rendimento. Le parole di Maresca sono un attestato di fiducia per un giocatore che è spesso sotto i riflettori.

Sancho e la rinascita sotto Maresca

La dichiarazione di Enzo Maresca arriva in un momento cruciale per Jadon Sancho, che sembra aver ritrovato la sua forma migliore. Sotto la guida di Maresca, il giovane talento sta mostrando una maturità e una costanza che lo rendono un elemento chiave per la squadra. Il tecnico italiano ha evidenziato come Sancho stia facendo molto bene da un lungo periodo, segnale di un giocatore che ha finalmente trovato il suo equilibrio.

Per altre notizie sul calciomercato, clicca qui.

Fonte: l’account X di Fabrizio Romano

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Premier League

Chelsea, Maresca su Renato Veiga: “Ha giocato bene in vari ruoli…”

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Enzo Maresca

Chelsea, Renato Veiga è pronto a lasciare il club, conferma Maresca: il giovane talento cerca nuove opportunità per la sua carriera.

Veiga: Un Talento in Evoluzione

Enzo Maresca, allenatore del club, ha recentemente confermato che Renato Veiga è in procinto di lasciare la squadra. Durante una conferenza stampa, Maresca ha elogiato la versatilità del giovane calciatore, sottolineando le sue prestazioni in diverse posizioni. “Ha giocato bene in posizioni diverse per noi”, ha dichiarato, suggerendo che questa flessibilità potrebbe aprirgli le porte a nuove opportunità, inclusa la convocazione nella nazionale.

Opportunità di Carriera e Speculazioni

Maresca ha inoltre suggerito che la posizione attuale di Veiga in campo potrebbe attirare speculazioni intorno al suo futuro. Il manager ha sottolineato che questa situazione offre a Veiga la possibilità di crescere ulteriormente e di mettersi in mostra sul palcoscenico internazionale. Le parole di Maresca sembrano suggerire che il giovane centrocampista sia pronto per una nuova sfida nella sua carriera, attirando l’attenzione di club e appassionati di calcio.

Per altre notizie sul calciomercato, clicca qui.

Fonte: l’account X di Fabrizio Romano

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Premier League

Chelsea-Bournemouth, probabili formazioni e dove vederla

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West Ham

Il 21° turno della Premier League vede di fronte Chelsea-Bournemouth. I Blues sono al 4° posto in classifica, mentre le Cherries sono al 7° posto.

Il 21° turno della Premier League vede di fronte Chelsea-Bournemouth. I Blues vengono dal pareggio con il Crystal Palace per 1 a 1, mentre le Cherries dalla vittoria contro l’Everton per 1 a 0.

Chelsea-Bournemouth

Qui Chelsea

Il Chelsea viene dal pareggio per 1 a 1 contro il Crystal Palace, non vince dal 15 dicembre e negli ultimi turni ha fatto 2 pareggi e 2 sconfitte. Il tecnico Maresca ha indisponibili Badiashile, Fofana, Dewsbury-Hall e Mudryk. Il tecnico italiano schiererà un 4-2-3-1 con Sanchez in porta, difesa con Malo Gusto, Tosin, Colwill e Cucurella. Mediana con Enzo Fernandez e Moises Caicedo, quindi Pedro Neto, Palmer e Sancho sulla trequarti a supporto di Jackson unica punta.

Qui Bournemouth

Il Bournemouth viene dalla vittoria con l’Everton per 1 a 0 e gode di un ottimo momento di forma, con 5 vittorie e 3 pareggi nell’ultime 8 uscite: con l’ultima sconfitta il 23 novembre. I Cherries si ripresentano in campionato senza Billing, ceduto al Napoli, e il tecnico Iraola avrà l’infermeria piena: con 8 giocatori indisponibili. Il tecnico spagnolo schiererà un 4-2-3-1 con Aarons, Zabarnyi, l’ex Juventus Huijsen e Kerkez formeranno la linea difensiva posta a protezione di Kepa, che con la maglia del Chelsea non è riuscito a imporsi. In mezzo al campo spazio a Christie e Cook, con Semenyo, il figlio d’arte Kluivert e Ouattara alle spalle di Evanilson.

Chelsea-Bournemouth probabili formazioni

Chelsea (4-2-3-1): Sanchez; Gusto, Tosin, Colwill, Cucurella; Fernandez, Caicedo; Neto, Palmer, Sancho; Jackson. All. Maresca.

Bournemouth (4-2-3-1): Kepa; Aarons, Zabarnyi, Huijsen, Kerkez; Christie, Cook; Semenyo, Kluivert, Ouattara; Evanilson. All. Iraola.

Chelsea-Bournemouth dove vederla

L’incontro Chelsea-Bournemouth, valevole per la 21° giornata di Premier League, si giocherà martedì 14 gennaio, con calcio d’inizio previsto alle ore 20:30 e sarà visibile su Sky attraverso il canale Sky Sport 256.

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