Esteri
Neville: “Chelsea flop miliardario” ma Pochettino non ci sta “Non sei corretto”
Il tecnico del Chelsea, Mauricio Pochettino, ha voluto rispondere alle critiche dell’opinionista di Sky Sports UK Gary Neville.
“A two billion bottle job” è uno dei tanti aforismi anglosassoni dal significato intrinseco e immediato per gli inglesi, ma che non hanno una traduzione letterale nelle altre lingue. Tuttavia, il termine “bottle job” è talmente inflazionato nel Regno Unito da essere divenuto un neologismo.
Pochettino-Neville, la polemica
Dicasi “bottle job” una squadra di calcio, più raramente un calciatore, che si imbatte in una sconfitta o comunque in un risultato non allineato alle prospettive iniziali per una cronica incapacità di gestire la pressione.
Una squadra, un giocatore o un allenatore, tendenzialmente “perdenti” che non arrivano a dama nonostante un percorso virtuoso e vengono superati all’ultima corsa sono marchiati dalla definizione “bottle job” e solitamente questa sistematicità fallimentare è figurata da una o più partite.
E proprio Gary Neville ha voluto utilizzare questa tipica espressione per fotografare la sconfitta del Chelsea in finale di EFL Cup contro un Liverpool pieno zeppo di giocatori dell’Academy, arrivata al 118esimo grazie a un colpo di testa di Virgil Van Dijk sugli sviluppi di calcio d’angolo.
La replica del tecnico dei Blues
Il Liverpool ha terminato la gara contro il Chelsea con 6/11 di formazione titolare composta da giocatori venuti su dal settore giovanile. E se Harvey Elliott e Caoimhin Kelleher sono ormai da anni stabilmente nel giro della prima squadra (rispettivamente 101 e 37 presenze) lo stesso non si può dire degli altri.
- Bobby Clark, classe 2005: 9 presenze totali.
- James McConnell, classe 2004: 7 presenze totali.
- Jayden Danns, classe 2006: debutto assoluto proprio contro il Chelsea.
- Jarell Quansah, classe 2003: 20 presenze totali.
L’invettiva di Neville si basa proprio sull’assunto che “il Chelsea avrebbe dovuto prendere per la gola un Liverpool falcidiato dagli infortuni e infarcito di ragazzini“, e per quanto condivisibile possano essere le sue parole questa affermazione ha indispettito e non poco Mauricio Pochettino.
❝Ammetto di non aver ascoltato la sua analisi, ma se metti a paragone l’età media delle due squadre ti rendi conto che sono molto simili. Ho un buon rapporto con Gary e rispetto la sua opinione, ma non può metterci sullo stesso piano del Liverpool. Anche noi siamo una squadra molto giovane ma le dinamiche di squadra sono totalmente differenti. Se veramente ha detto questo, io penso che non sia stato corretto.❞
Esteri
Sancho va in finale di Champions il giorno dopo la sconfitta per 4-0 dello United con il Palace
L’ironia della sorte ha voluto che Jadon Sancho raggiungesse la finale di Champions il giorno dopo l’ennesima umiliazione dello United.
Bufera social su ten Hag: c’entra Sancho
“He’s talking to you, clown!” è il principale commento (uno dei tanti) che è stato preso dai mass media come esemplificativo del sentimento popolare nei confronti di Erik ten Hag. Jadon Sancho, dopo la vittoria del suo Borussia Dortmund in casa del PSG, ha condiviso la storia di Instagram del rapper canadese Drake.
Il cantante nordamericano e il funambolo inglese sono legati da un rapporto personale e Drake ha approfittato della qualificazione alla finale di Champions League dei giallo neri per rifilare una stilettata mediatica ai detrattori di Sancho. La storia Instagram del britannico è stata corredata dalla didascalia “LOL facts!“.
Sui social i tifosi del Manchester United si sono scatenati e il bersaglio principale della loro invettiva è proprio l’attuale tecnico dei Red Devils, che ha forzato la cessione (seppur in prestito) del talento di Camberwell a causa di attriti personali. Una situazione che ha inasprito ulteriormente il rapporto fra la tifoseria rossa e l’olandese.
United umiliato dal Palace, Dortmund in finale di Champions
La posizione di ten Hag è abbastanza traballante. La fiducia della dirigenza è ai minimi storici e il rapporto con i tifosi è ormai logoro. Lo United è arrivato ultimo nel proprio girone di Champions e non si qualificherà per l’edizione successiva, dato che i Red Devils sono ottavi in classifica a tredici punti dall’Aston Villa.
Non solo la Champions, ma anche l’Europa in generale è a rischio per lo United che in classifica sono stati superati addirittura dal Chelsea. In Inghilterra c’è quasi la certezza che, anche qualora lo United dovesse vincere la finale di F.A. Cup contro il Manchester City, il futuro di ten Hag sia già segnato.
Nonostante un contratto in scadenza nel 2025 e un contratto in essere da quasi 10 milioni di euro netti a stagione, l’olandese sarà sollevato dal suo incarico. Nonostante il suo lavoro sia stata complessivamente non positivo, la fama di “coach eater” dei Diavoli Rossi ha contribuito in parte a preservarne la reputazione.
Per l’ex-allenatore dell’Ajax potrebbe configurarsi un ritorno al Bayern Monaco, dove è stato assistente di Guardiola, dato che il casting per il successore di Tuchel sta vedendo sfumare un nome dopo l’altro. Tanto che negli ultimi giorni era circolata anche l’idea di impiegare Muller (ancora giocatore) come soluzione ad interim.
Esteri
Borussia Dortmund, Reus lascia a fine stagione: c’è già un’ipotesi
Il Borussia Dortmund si prepara a salutare Marco Reus al termine della stagione. A luglio scadrà il suo contratto e le strade si divideranno.
Borussia Dortmund, la finale di Champions sarà l’ultima sinfonia di Marco Reus
Da una parte l’euforia e i festeggiamenti per un traguardo storico e inaspettato, dall’altra la tristezza nel sapere che al termine della stagione Marco Reus lascerà a distanza di 12 anni.
Il Borussia Dortmund nel doppio confronto elimina il PSG e si guadagna l’accesso alla finale di Champions League, che si terrà nella meravigliosa cornice di Wembley. Il particolare curioso è che l’ultima volta accadde proprio nell’anno in cui Reus approdò in giallo nero: era il 2012-2013.
Il calcio è uno sport meraviglioso anche per questo: ti dà sempre una seconda possibilità e per Reus è la possibilità di chiudere in bellezza una carriera che lo ha visto diventare bandiera imprescindibile di una della tifoserie più iconiche del calcio europeo.
Quell’anno di fronte c’era il Bayern Monaco, che si impose per 2-1 e vinse la coppa. Era l’anno d’esordio di quel ragazzo dal talento cristallino con la cresta bionda.
Le stimmate del fuoriclasse l’hanno portato, più volte nella sua carriera, sul taccuino dei top club europei, ma mai nessuno è riuscito strapparlo alla squadra tedesca e nell’anno in cui ha deciso di salutare, così come quando si presentò, il suo Borussia disputerà una finale di Champions League.
Casualità, certamente, ma è questa la bellezza del calcio. L’inizio di un ciclo e la fine, scanditi da due finali a distanza di 12 anni e la possibilità per Reus di lasciare davvero in grande stile.
Le offerte per il classe ’89 non mancano di certo, ma dalla Francia Samir Nasri lancia un importante indizio di mercato. Secondo cui lo stesso Reus gli avrebbe rivelato di un potenziale trasferimento in MLS, col tedesco che starebbe prendendo in seria considerazione l’idea.
Ligue 1
Ligue 1, in soli 4 club meglio del previsto
La Ligue 1 sta volgendo al termine e i primi verdetti sono già stati emessi
Secondo i dati forniti da Understat.com, sono solo quattro le compagini che hanno segnato più gol di quelli attesi. Il Paris Saint Germain ha un xG di 67 ed ha messo a segno ben 76 centri, seguito dal Lorient con un xG di 32.95 e ben 37 reti realizzato. La terza squadra per statistica è il Metz con un xG di 32.26 e 34 gol fatti mentre il Monaco ha un expected gol di 60.89 con 62 gol all’attivo. La squadra peggiore, sotto questo punto di vista, è il Lens con una differenza negativa di 14.29.
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