Ligue 1
PSG, Luis Enrique: “Dembélé merita il Pallone d’Oro”

Luis Enrique: “Il Pallone d’Oro dovrebbe andare a Ousmane Dembélé, lo merita senza alcun dubbio”. Così l’allenatore spagnolo elogia il suo n° 10.
L’appoggio di Luis Enrique a Dembélé
L’allenatore Luis Enrique ha recentemente espresso un’opinione forte riguardo al candidato ideale per il Pallone d’Oro. Secondo Enrique, il prestigioso riconoscimento dovrebbe essere assegnato a Ousmane Dembélé. Questa dichiarazione ha suscitato interesse e dibattiti nel mondo del calcio, considerando la competizione tra i migliori giocatori del mondo per ottenere questo premio ambito.
Enrique, noto per la sua franchezza ma in questo caso anche di parte visto che è l’allenatore del PSG, ha dichiarato senza esitazioni che Dembélé merita il Pallone d’Oro. L’allenatore ha sottolineato le qualità eccezionali del giocatore francese, che secondo lui lo rendono un candidato ideale per questo onore. Le sue parole potrebbero influenzare le opinioni di molti appassionati e addetti ai lavori.

Ousmane Dembele during UEFA Champions League quarterfinal between Paris Saint-Germain FC and FC Barcelona at Parc des Princes, Paris, France (Maciej Rogowski)
Un dibattito aperto
La dichiarazione di Luis Enrique ha dato il via a un ampio dibattito tra i tifosi e gli esperti del settore. Mentre alcuni sostengono l’opinione dell’allenatore, altri ritengono che ci siano altri giocatori che meritano altrettanto il riconoscimento. Questo tipo di discussioni è comune nel contesto del Pallone d’Oro, un premio che da sempre genera opinioni contrastanti.
L’intervento di Enrique aggiunge un ulteriore tassello al dialogo attorno al premio, mettendo in luce l’importanza di riconoscere il talento e le prestazioni straordinarie dei giocatori in campo internazionale.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🌕🇫🇷 Luis Enrique: “The Ballon d’Or should be Ousmane Dembélé. He deserves it. No doubts at all”. pic.twitter.com/IjyZabAfI2
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) June 15, 2025
Ligue 1
Lione, arriva l’esito dell’appello: niente retrocessione

Il Lione evita l’incubo della retrocessione il Ligue 2: la DNCG ha accolto l’appello presentato dal club, consentendo all’OL di restare in Ligue 1.
Il Lione si salva in extremis. La dirigenza del club francese, retrocessa d’ufficio per la cattiva situazione economica, ha vinto il ricorso presentato alla commissione d’appello della DNCG, l’organismo di controllo finanziario del calcio francese. Quest’ultima ha deciso di annullare la decisione di prima istanza presentata il 24 di giugno, che prevedeva la retrocessione in Ligue 2 del club per le difficoltà finanziarie. Il salvataggio di uno dei più storici club di Francia è stato permesso dall’intervento di Michele Kang, designata come nuovo presidente dell’OL al posto di Texor.
Attraverso un piano strutturato, la Kang è riuscita a soddisfare le richieste dell’organo di controllo finanziario del calcio francese. I tifosi del Lione possono quindi tirare un sospiro di sollievo, anche se le difficoltà economiche del club permangono. In ogni caso l’Olympique prenderà parte alla prossima Ligue 1, e alla prossima edizione dell’Europa League.
Ligue 1
Olympique Lione, il tempo stringe: cosa serve per evitare la Ligue 2

L’Olympique Lione potrebbe essere ad un passo dalla Ligue 2 nonostante il buon piazzamento nella scorsa stagione e l’Europa League già ipotecata, serve denaro.
Problemi davvero grossi per l’Olympique Lione che sta vivendo una situazione davvero assurda; mai nella storia del Calcio si è passati dalla qualificazione in Europa League alla retrocessione in pochi giorni.
Già perché il club è finito sotto l’indagine della DNCG (Direction Nationelle di Contrôle de Gestion) che altro non è che l’organo di controllo finanziario del calcio francese per degli squilibri di bilancio. Insomma, alla base di tutto questo gran pasticcio ci sarebbe una gestione delle finanze del club davvero senza freni e poco lungimirante: ora il club deve trovare, entro il 10 luglio, 200 milioni di euro per poter sperare di restare in Ligue 1 altrimenti sarà retrocessione. Una notizia incredibile per uno dei club più titolati e tifati della Francia.
La responsabilità sarebbe dell’ex presidente John Textor che ha presentato ricorso (insieme alla sua società, la Eagle Football Holding, proprietà dell’OL) dicendo di aver provveduto all’immissione di 83 milioni di euro di liquidità. A nulla sembrano essere valse le partenze importanti per far cassa: Lacazette, Tagliafico, Lopes, Caqueret e Cherki che hanno fatto sì che la società potesse guadagnare su 30 milioni di euro. Uno sforzo, però, che la DNCG sembra ritenere insufficiente richiedendo, esplicitamente, che vengano saldati tutti e 200 milioni richiesti.
Da quanto tempo ci sarebbero stati problemi tra DNCG e Olympique Lione?
Textor ha, sicuramente, gestito male i fondi puntano davvero troppo sulla qualificazione in Champions League che, però, non è arrivata con il piazzamento al sesto posto in Ligue 1 ed a quel punto si sono aperte le porte dell’Europe League ma, nel frattempo, erano stati investiti troppi soldi.
Diciamo che, oltre a tre ingaggi vincolanti che pesano sulla società francese si dovrà tagliare ancora (oltre a trovare fondi) per arrivare alla cifra di 75 milioni di euro necessaria perlomeno per essere fuori dal discorso retrocessione, ma non da ulteriori sanzioni.
Insomma, una situazione davvero spinosa che non porterà – comunque – a nulla di buono. In questo scenario restano anche da verificare dei fondi finiti nella Eagle Football Holding che il DNCG vuole capire bene da dove provengano e, soprattutto, perché sono stati girati alla società.
Textor ha iniziato ad avere problemi con l’organo di controllo già dal 2023: all’epoca il DNCG ha espressamente richiesto che fosse ceduto Bradley Barcola (andato al PSG per 45 milioni) e Castello Lekeba (al Lipsia per 30 milioni) ma che non furono sostituiti per il blocco del mercato. Da quel momento il presidente ha iniziato a scaricare su chiunque le responsabilità di qualsivoglia problema interno societario.
La colpa è stata, anche, l’eredità di una società indebitata ma che, con il tempo, si è continuato inesorabilmente ad affossare con debiti sempre maggiori; durante la sua presidenza, infatti, sono stati spesi ben 150 milioni di euro incassandone soltanto 68 milioni. Troppo poco ed ora potrebbe essere tardi!
Ligue 1
Monaco, Pogba: “Amerò sempre la Juventus”

Nel giorno della presentazione a nuovo giocatore del Monaco, Paul Pogba ha parlato della Juventus in merito al vissuto, dopo due stagioni di estrema determinazione e altissima performance.
Le parole di Paul Pogba in conferenza stampa, in merito alla presentazione da “nuovo” calciatore per l’AS Monaco, cercano di rimembrare i tempi verdi alla Juventus; dal supporto dei compagni, alle performance in campo.

Paul Pogba of France poses with the World Cup trophy after France defeated Croatia in their final match during the 2018 FIFA World Cup in Moscow, Russia, 15 July 2018.
AS Monaco, le parole di Pogba
“Ho sempre amato e amerò sempre la Juve. Questo club mi ha aiutato a diventare la persona che sono oggi. Non c’è nessuna guerra da combattere, contro nessuno. Ci sono cose che mi piacciono e altre che non mi piacciono. Ma è così che va. Alcuni hanno continuato a interessarsi a me, a venirmi a trovare e ad aiutarmi. Il presidente (Andrea Agnelli) lo faceva, anche Giorgio (Chiellini). Alcuni compagni di squadra pure. Altri, no.”
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