Esteri
Barcellona, Deco: “Noi vogliamo essere competitivi e sul nuovo allenatore…”
Il direttore sportivo del Barcellona Deco, in una lunga intervista rilasciata a La Vanguardia ha fatto il punto sulla situazione in casa Barcellona.
Barcellona, le parole di Deco

Di seguito le parole del direttore sportivo del Barcellona Deco relative a varie tematiche in casa Barcellona a cominciare dal rinnovo di Xavi e non solo.
XAVI
«Non gli abbiamo chiesto di vincere la Liga, quello che vogliamo è competere. Capisco la sua frustrazione nel non sentirsi valorizzato. È arrivato in un momento importante in cui deve aver messo molto coraggio.
Ha difeso il club. Da lì, ogni persona sa fino a che punto le cose lo influenzano e se è disposta a sopportarlo o no. Stiamo ancora assimilando l’annuncio dell’allenatore e non stiamo cercando un suo sostituto».
NUOVO ALLENATORE
«Deve seguire una linea di lavoro, difficilmente saremo una squadra che non vuole giocare bene, che non vuole avere la palla. Partendo da quell’idea ogni allenatore ha le sue caratteristiche, ma chi arriva deve avere ambizione e fame di fare grandi cose. E sappi da dove viene».
VAR
«Ho tanti dubbi. Sta disorientando lo spettatore. Non sappiamo perché interviene e perché no. Bisogna avere molta convinzione per prendersi quel cartellino giallo senza consultarsi. So che il regolamento dice quello che dice, ma l’espulsione avrebbe potuto condizionare la partita».
GUARDIOLA
«Quando arrivò al Barça si parlava di grande rivoluzione, ma è una grande bugia. Ronaldinho e io ce ne siamo andati, ma c’era la migliore squadra che abbia mai visto in vita mia. Ed era intelligente, sapeva di non perdere tempo in altre cose».
VITOR ROQUE
«É stato pagato un prezzo accessibile di 30 milioni se consideriamo che sono stati pagati 90 milioni per Darwin Núñez e 70 milioni per Isak».
CHI PRENDEREBBE DAL SUO BARCELLONA OGGI
«Vorrei prendere Ronaldinho ed Eto’o oggi. Anche Deco. Ma non esistono né sono sul mercato. I tempi sono cambiati, il calcio è cambiato. Oggi non avrei potuto firmare per il Barça. Non avrei aspettato cinque anni a Porto.
Neppure Samuel a Maiorca in attesa del Barça. Per quanto volessi, riceverei così tante offerte da così tanti club che il Porto farebbe pagare molto di più e sarebbe molto più difficile. Oggi un giocatore fa gol come Eto’o per sei mesi e tutti i club litigano».
CONCORRENZA PSG E PREMIER LEAGUE
«Quando il Barcellona andò sul mercato 20 anni fa aveva la concorrenza di Real Madrid, Manchester United e poco altro. Ora tutte le squadre di Premier hanno la capacità di firmare. E c’è il PSG.
E non c’era nessuna Città potente come quella odierna. Le squadre sono meglio organizzate e i giocatori possono scegliere tra più club. Ma il Barcellona ha ancora forza, possiamo sedurre i giocatori e siamo capaci di portare giocatori importanti».
OBIETTIVI DI STAGIONE
«La Liga non è finita, la vittoria di sabato ci dà qualche speranza. Le prossime partite prima del Napoli saranno importanti, per noi e per le nostre rivali».
MLS
L’eterna magia di Messi: l’Inter Miami nella storia
Lionel Messi guida l’Inter Miami alla prima MLS Cup e diventa il calciatore più titolato della storia, confermando il suo status di leggenda vivente.
A volte il calcio riesce ancora a sorprendere, anche quando crediamo di aver visto tutto. Sabato sera, a Fort Lauderdale, Lionel Messi ha regalato un’altra di quelle serate che riscrivono la storia del calcio: ha guidato l’Inter Miami alla prima MLS Cup della sua storia, un traguardo di elevato spessore, considerando che il club statunitense di David Beckham sia stato fondato solo nel 2018.
Il 3-1 contro i Vancouver Whitecaps di Thomas Muller ha visto l’otto volte Pallone d’Oro protagonista in modo decisivo: due assist per De Paul e Allende, la giocata che ha provocato l’autogol iniziale di Ocampo e la solita capacità di illuminare la partita senza segnare. Capocannoniere del campionato con 35 reti e miglior assist-man con 24 passaggi decisivi, la Pulce continua a trascinare una squadra che ormai vive e respira attraverso il suo genio.
Il trofeo numero 48: un monumento alla carriera
Con questa vittoria, Messi raggiunge 48 trofei, diventando ufficialmente il calciatore più titolato della storia. Dai trionfi con l’Argentina al Mondiale 2022, passando per le imprese con il Barcellona e i successi recenti negli Stati Uniti, ogni trofeo è una pietra miliare di una carriera che sembra scolpita nella leggenda. Messi non è solo un vincente: è un monumento vivente del calcio, un riferimento per chiunque ami questo sport.

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Dall’Europa a Miami: una rivoluzione in rosa
Quando nel 2023 Messi ha scelto l’Inter Miami, molti pensavano che volesse solo godersi gli ultimi anni di carriera. Invece ha rivoluzionato il club. Ha portato con sé veterani come Jordi Alba, Busquets e Luis Suarez, ha attirato l’attenzione del mondo intero e ha trasformato una squadra giovane e ambiziosa in una potenza del calcio americano.
Da allora, la crescita è stata travolgente: Leagues Cup, Supporters’ Shield, Conference Cup e ora la MLS. Non solo trofei, ma numeri impressionanti: 77 gol e 44 assist in 88 partite, una media straordinaria che gli ha permesso di essere decisivo anche senza segnare in finale.
Il successo arriva dopo la delusione dell’anno scorso, quando l’Inter Miami era stata eliminata al primo turno dei Playoff nonostante una regular season da prima della classe. Una sconfitta che avrebbe potuto spegnere l’entusiasmo, ma che invece ha acceso la scintilla per il capolavoro dell’anno successivo.
Un finale che sa di gratitudine
A 38 anni, Messi continua a giocare con la leggerezza di un ragazzo e la saggezza di chi ha visto tutto. La sua MLS Cup non è solo un trofeo in più: è la conferma che la grandezza non ha età. Ogni suo tocco sembra ricordarci perché milioni di persone continuano a emozionarsi davanti a lui.
Messi non è solo un vincente: è un punto di riferimento nella storia del calcio, una figura che resterà scolpita nell’immaginario di chi ama lo sport. E per chi ha avuto la fortuna di vederlo giocare, è impossibile non sentirsi testimoni di qualcosa di straordinario.
No-one has won more trophies than Lionel Messi 🏆🔝 pic.twitter.com/MuNxRnvG57
— OneFootball (@OneFootball) December 7, 2025
Premier League
Manchester United, dilaga contro il Wolverhampton: finisce 1-4
Il Manchester United trionfa contro il Wolverhampton con un netto 1-4, dimostrando una forma smagliante e agganciando il Chelsea in classifica.
Il Manchester United ha dato spettacolo nell’ultima partita contro il Wolverhampton, vincendo con un sonoro 1-4 La squadra di Ruben Amorim ha dominato il campo, mostrando un gioco fluido e incisivo che ha lasciato pochi spazi agli avversari.
Il match ha visto una prestazione brillante da parte di diversi giocatori, rendendo difficile scegliere un solo “Man of the Match”. Tra i marcatori spunta una doppietta di Bruno Fernandes, la firma di Mbeumo e la rete di Mount.
La partita ha confermato il buon momento dei Red Devils, che continuano a lottare ai vertici della classifica.

Bruno Fernandes of Manchester United reacts to a decision during the Carabao Cup Last 16 match Manchester United vs Leicester City at Old Trafford, Manchester, United Kingdom, 30th October 2024
(Photo by Gareth Evans/News Images)
Manchester United travolgente
La partita si è svolta in un clima di grande attesa, con il Manchester United pronto a dimostrare tutta la sua forza. I gol sono stati segnati da quattro diversi giocatori, evidenziando la versatilità e la profondità della rosa.
I tifosi presenti allo stadio hanno potuto assistere a una performance entusiasmante, mentre il resto del mondo ha seguito con trepidazione la cronaca del match.
Dall’altra parte il Wolverhampton sembra essere destinato alla retrocessione, visti i 2 punti conquistati in 15 partite e l’ultimo posto che si fa sempre più pesante.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
Man United make it four vs Wolves! 4️⃣
Who’s your Man of the Match? pic.twitter.com/t5OhzjKBYN
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) December 8, 2025
Liga
Real Madrid, i Blancos crollano contro il Celta: Xabi Alonso a rischio?
Altro passo falso nella Liga per il Real Madrid. I Blancos restano in 9 e vengono sconfitti al Bernabeu dal Celta Vigo, mentre il Barcellona vola a +4.
Altro incredibile passaggio a vuoto per il Real Madrid. Nella 15° giornata di Liga i Blancos vengono clamorosamente sconfitti al Bernabeu dal Celta Vigo. Un 2-0 maturato nella ripresa, con la squadra di Xabi Alonso che chiude la gara in 9 uomini per le espulsioni di Fran Garcia e Alvaro Carreras. Merengues che continuano a perdere terreno nel confronto a distanza con il Barcellona: il Madrid scivola a -4 dai catalani, capaci di farne 5 al Real Betis.
Sconfitta che apre ufficialmente la crisi dei Blancos: 1 sola vittoria nelle ultime 5 giornate di campionato per gli uomini di Xabi Alonso, apparsi particolarmente nervosi nella serata di ieri come testimoniano le due espulsioni, entrambe arrivate a seguito di proteste. Anche dal punto di vista del gioco, dopo un’inizio di stagione promettente, adesso sembra come se la squadra rigetti le idee e quanto richiesto dal proprio allenatore.
Real Madrid che non è neanche fortunato per quanto riguarda gli infortuni, concentrati tutti in difesa. Gli spagnoli devono fare a meno di ben 7 difensori tra quelli fermi ai box (Huijsen, Carvajal, Alexander Arnold, Militao e Alaba) e gli squalificati per il prossimo turno (Carreras e Garcia).
Real Madrid, verso il match contro il Manchester City

Real Madrid che si prepara al big match di Champions contro il Manchester City in un momento molto difficile. Tanto che si inizia a parlare sempre più di una possibile separazione da Xabi Alonso. Intervenuto in conferenza stampa, il tecnico del Real si è detto rassicurato sul suo futuro: “Non ci penso. Penso alla prossima partita contro il Manchester City. Dobbiamo restare uniti e affrontare le sfide insieme. Mi sento in grado di ribaltare la situazione, la Liga è lunga e possiamo farcela”.
Secondo alcune testate spagnole, già nella gara contro gli inglesi Florentino Perez, che ha personalmente scelto di affidarsi all’ex Leverkusen al posto di Ancelotti, si aspetta una reazione.
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