Esteri
Ajax, Farioli: “L’Ajax ha un identità chiara. Io voglio…”
Il giovane allenatore italiano è stato intervistato da Radio Serie A, rispondendo ad alcune domande sulla sua nuova avventura in olanda. Farioli sarà il primo tecnico italiano della storia dell’Ajax.
Le parole di Farioli
Dopo l’ottima stagione alla guida del Nizza, Farioli ha accettato la corte dell’Ajax. Gli olandesi hanno deciso di ripartire dal talento italiano dopo una deludente stagione, culminata con un quinto posto in Eredivisie.
Di seguito l’intervista a Farioli:
Sulla nuova avventura.
“È questione di giorni e saremo in campo; ora bisogna ricaricare le pile ed essere pronti a partire per questa avventura nuova e stimolante. Ci sarà bisogno di arrivare con carica ed energia. L’Ajax è storia, tradizione, idea di calcio e un modello. È una delle poche squadre con un’identità così marcata. Ha un calcio che mi ha portato a voler iniziare questa avventura. È un calcio che nasce da Cruijff, questo è alla base di tutto”.
Cosa si prova ad allenare l’Ajax?
“È sicuramente una responsabilità e un valore in più che si aggiunge. Chiaramente la storia dell’Olanda come nazione calcistica e soprattutto in casa Ajax è qualcosa di chiaro ed evidente. Abbiamo citato Cruijff, ma non possiamo non citare Van Gaal che è stato un altrettanto importante riferimento del passato e del presente dell’Ajax. E’ un’altra delle figure iconiche che spero di potere incontrare presto. E’ uno di quei mentori da cui si può imparare tanto e respirare quello che è davvero questa squadra. Confido nei primi giorni di poter avere una bella chiacchierata con il mister e di capire quali sono gli step da fare.
Il primo italiano nella storia dell’Ajax
Il fatto di essere il primo italiano e uno dei pochi stranieri a poter allenare una squadra così importante, è per me una responsabilità in più che mi porta a entrare in punta di piedi con grande umiltà e rispetto per quello che l’Ajax è stato. Dall’altra parte la voglia e l’ambizione di cercare di portare un piccolo contributo, freschezza e idee e di continuare a correre rispetto a quella che è l’evoluzione continua del calcio. Sfrutteremo i mille stimoli che riceviamo dalle competizioni che andiamo ad affrontare. Rimanere legati al DNA della cultura e della storia con un occhio al futuro”.
L’obiettivo stagionale
“Se saremo qui a parlare con lo stesso entusiasmo. Sono tante le emozioni, le aspettative e le ambizioni. Tutti i traguardi che ci mettiamo davanti saranno raggiungibili se saremo in grado di costruire un gruppo di lavoro coeso e che abbia voglia di rimboccarsi le maniche. Dobbiamo avere voglia di sudare per una maglia prestigiosa: credo che indossare una maglia così possa essere qualcosa di eccezionale per qualsiasi calciatore.
Dalla creazione di questo gruppo andranno aggiunte idee, proposte, la volontà di allenarsi bene e tanto, provando a lavorare più e meglio degli altri. I conti si fanno alla fine, pensare oggi di guardare troppo lontano è complicato. Il mio target oggi è il 18 di giugno, andando avanti passo dopo passo. Alla fine, per quello che è la mia esperienza, quando ho guardato troppo lontano ho fatto fatica. Guardando passo dopo passo ho avuto i momenti migliori, con grandi soddisfazioni che mi hanno permesso di andare avanti nel mio percorso. Spero di avere ancora l’umiltà per rimanere nel giorno per giorno. Questa è la cosa più importante e che spero di trasmettere al nuovo gruppo di calciatori che incontreremo”.
Premier League
Tottenham, Postecoglou rassicura i tifosi: “Capisco le loro preoccupazioni, ma…”
Il tecnico del Tottenham Ange Postecoglou è intervenuto in conferenza stampa anche per tranquillizzare i tifosi, attualmente delusi dalla campagna acquisti.
Di seguito le parole in merito da parte del mister degli Spurs.
Postecoglou sul mercato
“In questo periodo dell’anno è piuttosto difficile per i tifosi perché non hanno tutte le informazioni. È giusto dire che c’è molta disinformazione in giro, quindi è difficile valutare.
Stiamo lavorando duramente per portare i giocatori e questo è un processo con cui a volte bisogna avere pazienza. Ma per quanto riguarda gli obiettivi che ci siamo prefissati, il piano è ancora quello e bisogna essere disciplinati. A volte le tempistiche non funzionano, non si verificano con la rapidità che si desidera e non si ottengono nel momento ideale. Ma è molto importante rimanere disciplinati e non scappare per inseguire altre cose.”
Premier League
Manchester United: Ten Hag ha il suo nuovo numero 9
Il Manchester United ha il suo nuovo numero nove per la stagione 2024-2025. Scopri con noi di chi si tratta e il motivo della scelta di Ten Hag.
Nonostante il recente acquisto di Joshua Zirkzee, il Manchester United ha deciso di affidare la maglia numero 9 a Rasmus Hojlund. L’ex Atalanta ha ufficializzato il cambio numero con un post sui social.
Il nuovo nove del Manchester United
I Red Devils hanno affidato la storica maglia numero 9 a Rasmus Hojlund, liberatasi dopo l’addio di Anthony Martial. Il giovane attaccante danese ha lanciato così un chiaro segnale al neo acquisto Joshua Zirzkee. Dopo aver vestito la maglia numero 11 nella prima stagione con i Red Devils, la punta è pronto ad indossare il numero 9: come già successo ai tempi dello Sturm Graz.
Premier League
Leicester, Cooper vara un inedito 3-4-3: si è liberato uno slot sull’ala destra…
Alla prima uscita stagionale, il Leicester di Steve Cooper ha stupito con un sistema di gioco inatteso e che strizza l’occhio al mercato.
In attesa di completare il mercato, ieri sera il Leicester ha disputato la prima amichevole estiva a porte aperte dopo quella a porte chiuse con il Villareal. Sparring partner di serata lo Shrewsbury, squadra militante nella League One (l’equivalente inglese della Serie C nostrana) che ha permesso a Cooper di “sperimentare”.
Indice
Cooper sulle orme di Maresca
La nomina di Steve Cooper come nuovo allenatore aveva fatta storcere qualche bocca. Non solo perché la trattativa per rendere Graham Potter il timoniere del nuovo corso delle foxes è saltato a un passo dall’agognata firma sul contratto, ma anche perché la posizione pubblica del board thailandese era quella di volere un allenatore che avrebbe “continuato il percorso iniziato da Enzo Maresca“.
E Cooper, che nel suo biennio alla guida del Nottingham Forest si è messo in luce per la sua praticità e per il suo pragmatismo, non sembrava certo il profilo ideale. Eppure, la prima amichevole stagionale del Leicester ci racconta una storia diversa. Stante che potrebbe tranquillamente trattarsi di un esperimento estemporaneo, data anche l’assenza dei tanti nazionali che sono tornati ad allenarsi con il gruppo soltanto negli scorsi giorni.
Tuttavia, Cooper sembra intenzionato a ripercorrere il sistema fluido (a metà fra la difesa a tre e la difesa a quattro) che Maresca ha introdotto al Seagrave. Il primo Leicester di Cooper impostava a tre e difendeva a quattro, come praticamente tutte le squadre moderne, ma con delle novità interessati rispetto al passato.
Photo Source: LCFC.com
Il Leicester si prepara all’arrivo di Soulé
In casa Leicester si è dibattuto a lungo su dovesse possa giocare Matias Soulé, talento argentino della Juventus in procinto di traslocare nell’East Midlands. Giocatore eclettico e a cui viene riconosciuta una capacità (grazie soprattutto alle sue doti tecniche) di giocare anche centralmente, ma che sin qui ha espresso le cose migliori partendo largo a destra per poi venire dentro il campo a giocare con il macino.
Praticamente le stesse caratteristiche di Abdul Fatawu, grande protagonista della promozione in Premier League e sicuro titolare per la prossima stagione. Soulé rischiava quindi di essere una “riserva” fin troppo costosa per il Leicester, sin quando Cooper non ha stupito tutti nell’amichevole vinta contro lo Shrewsbury.
Se con Maresca il Leicester, in fase d’impostazione, si schierava in campo con una sorta di 3-5-1-1 e con i due esterni offensivi (Fatawu e Mavididi) larghissimi e a piede invertito, Cooper vuole qualcosa di diverso. In fase di costruzione, Fatawu è scalato a fare il tutto fascia a sinistra: liberando uno slot a destra nel tridente.
Soulé-Mavididi-Fatawu assieme: i tifosi del Leicester sognano
Largo a destra nel tridente ha giocato Kasey McAteer. Giocatore che, per caratteristiche, sarebbe stato più adatto di Fatawu a ricoprire il ruolo di esterno a tutta fascia. Tanto che Brendan Rodgers, nei suoi esordi con la prima squadra delle foxes, lo fece giocare addirittura terzino. La scelta di Cooper di “forzare” l’adattamento di Fatawu sembra un chiaro tentativo di far coesistere tutti i suoi giocatori di maggior talento.
Del resto lo stesso Cooper, nella serata di domenica, aveva affermato di “essere a conoscenza del fatto che la società stesse lavorando duramente all’acquisto di nuovi giocatori” e soprattutto che “fosse ottimista sulla possibilità di abbracciarne di nuovi in tempi brevi“. Una dichiarazione rilasciata il giorno prima che circolasse la notizia dell’accordo raggiunto fra Juventus e Leicester per il trasferimento di Soulé.
Una consecutio temporum che non lascia spazio a interpretazioni. Staremo a vedere se Cooper manterrà questo assetto anche con il ritorno dei vari nazionali, sino a pochi giorni fa impegnati a Euro2024. Stando a quanto raccolto dalla nostra redazione, nel frattempo la Roma avrebbe alzato la sua offerta per il fantasista argentino. L’unica cosa certa è che il duello fra volpi e lupi è al fotofinish: vedremo chi la spunterà.
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