Coppa Italia
Prandelli: “Col Benevento prestazione imbarazzante…” Le ultimissime di Udinese-Fiorentina
La Fiorentina, alla vigilia della partita di Coppa Italia in casa dell’Udinese valida per il Quarto Turno, si lecca ancora le ferite dopo la sconfitta interna contro il Benevento che ha reso amarissimo il ritorno sulla panchina viola di Cesare Prandelli.
Nel primo pomeriggio il tecnico è intervenuto nella classica conferenza pre gara ed è tornato su alcuni prinicipi: non vuole più vedere una squadra senza ardore agonistico, se i giocatori hanno paura hanno solo un modo per dimostrare di essere uomini veri: affrontare questa paura e sconfiggerla. Gli alibi e le scuse sono finite! Prandelli è andato giù duro definendo imbarazzante, almeno dal punto di vista fisico, la gara che hanno disputato i suoi giocatori. La squadra ad iniziare da Udine dovrà dimostrare di aver capito e lasciare in campo ogni energia fisica.
Per la gara di Udine Prandelli perde praticamente tutti i giocatori della propria trequarti: non ci saranno Ribery, Callejon, Bonaventura e anche Venuti, che potrebbero essere tutti recuperabili per la delicata sfida di domenica al Meazza contro la capolista Milan.
Le ultimissime
Prandelli potrebbe proporre Lirola sulla destra e Martinez Quarta al centro dando un turno di riposo a Pezzella. A sinistra potrebbe essere riconfermato Biraghi. In un ipotetico 4-3-1-2 Pulgar potrebbe essere in regia con Castrovilli e Ambarat in vantaggio su Borja Valero e Duncan. Possibile una maglia da titolare per Saponara dietro alle punte Cutrone e Kouamé. In porta Terraciano
Le probabili formazioni
UDINESE (3-5-2): Nicolas; Molina, Bonifazi, De Maio, Ouwejan; Makengo, Mandragora, Forestieri; Deulofeu, Lasagna, Nestorovski. Allenatore, Gotti.
FIORENTINA (4-3-3): Terracciano; Lirola, Milenkovic, Martínez Quarta, Biraghi; Amrabat, Pulgar, Castrovilli; Kouamé, Cutrone, Saponara. Allenatore, Prandelli.
Coppa Italia
Atalanta, Gritti: “La Fiorentina ormai la conosciamo”
Atalanta: Tullio Gritti vice di Gasperini, ha parlato ai canali ufficiali del club alla vigilia della semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Fiorentina
La dea domani sera scenderà in campo al Gewiss Stadium contro la Fiorentina per la semifinale di ritorno di Coppa Italia match in programma alle ore 21:00, si parte dal punteggio dell’andata, (0-1 per la squadra gigliata).
Gian Piero Gasperini dovrà osservare i suoi ragazzi dalla tribuna per via dell’espulsione procurata nella partita d’andata, al suo posto siederà sulla panchina nerazzurra il suo vice, Tullio Gritti.
Di seguito le parole di Tullio Gritti ai microfoni ufficiali del club alla vigilia del match:
Sulla partita
“Questa è l’ennesima partita importante del nostro campionato, a differenza delle altre è decisiva, una delle due passerà il turno.
Una partita difficile, ma i ragazzi sono prontissimi e vogliono raggiungere uno dei traguardi stagionali.
Domani giocheremo nel nostro stadio, i tifosi hanno dimostrato di saper trascinare la squadra.
Sono molto fiducioso sul poter ribaltare la situazione.
I ragazzi si stanno avvicinando come al solito, credo che abbiano già dimostrato di saper andare oltre le tensioni del momento, possono fare prestazioni importanti.
Insomma, sapranno farsi trovare pronti”.
Sulla Fiorentina
“La Fiorentina ormai la conosciamo, hanno giocatori di valore e con qualità individuali a cui dovremo stare attenti.
Penso che verrà fuori una bellissima partita.
La sfida col Liverpool ci ha dato ulteriore consapevolezza di poter competere su tutti i campi.
Non fa altro che aumentare l’autostima.
Posso mettere la mano sul fuoco per i ragazzi, mai in difficoltà sotto questo aspetto”
Coppa Italia
Lazio-Juventus, le formazioni ufficiali
Lazio-Juventus è la prima delle due semifinali di ritorno di Coppa Italia. Si riparte dal due a zero bianconero dello Stadium.
Per quanto sarebbe prematuro pretendere di vedere l’impronta di Tudor già dopo cinque partite, in questa fase della stagione la Lazio appare molto più confusionaria che non con Sarri. Dopo il derby perso lo scorso 6 Aprile contro la Roma, il tecnico croato affermò che “molti giocatori seguivano ancora le indicazioni di Sarri“.
Difficile cambiare in meno di un mese la forma mentis di una squadra che per due anni e mezzo era stata allenata da un tecnico il cui imprinting tattico ha i connotati della ripetizione ossessiva. Perfezionare gli automatismi sino a renderli naturali, questo il riassunto del Sarri-pensiero. Dettami molto diversi da quelli di Tudor, per stessa ammissione dell’ex-allenatore del Marsiglia, che chiede ai suoi una maggiore capacità decisionale nelle scelte.
In ogni caso, quella vista sin qui è stata una Lazio paradossalmente meno convincente di quella vista nell’ultimo periodo con Sarri. Le vittorie, stentate e fortunate, contro Juventus (in campionato) e Genoa hanno (complice anche l’inspiegabile suicidio di Napoli e Fiorentina) clamorosamente rimesso la Lazio in corsa per l’Europa.
La partita contro la Salernitana, che nel 2024 non ha ancora mai vinto e che nelle ultime sedici partite ha perso tredici volte, ovviamente non fa giurisprudenza. In mezzo c’è stata la sopracitata sconfitta nel derby, dove Tudor ha fatto Mourinho e dove De Rossi ha fatto Sarri, e quella sicuramente più netta nella semifinale d’andata.
Difficile pensare che questa Lazio abbia le capacità necessarie per segnare almeno due gol alla granitica Juventus di Allegri, che in tre delle ultime quattro uscite stagionali ha tenuto la porta inviolata. La Juve che si è vista a Cagliari è stata troppo brutta per essere vera ed è pressoché certo che stasera i bianconeri scenderanno in campo con un altro spirito. Per affermare l’opposto bisogna essere disonesti intellettualmente, e cioè anti-Allegri.
Se per la Lazio, impegnata com’è a lucrare un preliminare di Conference League che sembrava impossibile sino a un mese fa, la Coppa Italia non può rappresentare un obiettivo concreto, per la Juventus rimane l’unica possibilità di addolcire la pillola ai propri tifosi e provare a fargli dimenticare un girone di ritorno da incubo. Se quello d’andata era stato infatti ampiamente sopra le attese, quello di ritorno ne è ampiamente al di sotto.
Urge ipotecare la finale della coppa nazionale, in quanto domenica a Torino arriva un Milan senza obiettivi e con tre assenze pesantissime. Regalarsi il secondo posto e un trofeo sarebbe il modo migliore per mettere in difficoltà la società juventina nella preparazione del prossimo futuro. Il board dirigenziale è dichiaratamente soddisfatta del lavoro del tecnico labronico e lo stesso Giuntoli ha di fatto confermato la fiducia ad Allegri nei giorni scorsi.
Eppure, nonostante ciò, le parole dell’ex-dirigente del Napoli suonano come di facciata. La rivoluzione estiva, che verosimilmente porterà il nome e il volto di Thiago Motta, potrebbe essere messo in discussione da un finale di stagione in cui Madama si prende tutto ciò che è rimasto da prendersi. Considerando che l’Inter di Simone Inzaghi alle pretendenti non ha lasciato nemmeno le briciole e questo non certo per colpa di Allegri e Pioli.
Lazio-Juventus, ecco le scelte ufficiali dei due tecnici
Di seguito, le formazioni ufficiali di Lazio-Juventus:
LAZIO (3-4-2-1): Mandas; Casale, Romagnoli, Gila; Marusic, Cataldi, Guendouzi, Hysaj; Felipe Anderson, Luis Alberto; Castellanos. Allenatore: Tudor.
JUVENTUS (3-5-2): Perin, Danilo, Bremer, Alex Sandro; Cambiaso, McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic; Chiesa, Vlahovic. Allenatore: Allegri.
Coppa Italia
Atalanta, Hien: “Sappiamo di avere le qualità giuste per vincere”
Hien, in vista del prossimo impegno di Coppa Italia contro la Fiorentina, ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali del club.
Atalanta, le parole di Hien
Domani sera l’Atalanta dovrà scendere in campo contro la Fiorentina per disputare il match di ritorno della semifinale di Coppa Italia. La dea partirà dalla situazione di svantaggio di 0-1, risultato dell’andata.
Di seguito le parole di Hien, alla vigilia del match, ai canali ufficiali del club bergamasco:
“Sarà straordinario giocare in casa il ritorno di semifinale e speriamo di ottenere il risultato giusto per arrivare in finale.
Giocare per vincere titoli è un obiettivo di ogni calciatore e abbiamo tutto per portare a casa un grande risultato.
Dobbiamo spingere subito forte e abbiamo le possibilità di fare bene, sappiamo di avere le qualità giuste per vincere.
Come ho detto, nessuno vuole essere eliminato, ci piace giocare così tanto e speriamo di continuare su questa strada”.
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