Coppa Italia
Coppa Italia, quanto guadagna il vincitore?
La finale di Coppa Italia 2021/2022 sarà una sfida che metterà di fronte Inter e Juventus. Quanto porterà a casa chi si aggiudicherà il trofeo? Andiamo a vedere nello specifico.
La Coppa Italia è arrivata al suo epilogo. A contendersi il trofeo nazionale, nella finale di Roma dell’11 maggio, saranno Inter e Juventus, che nelle rispettive semifinali hanno sconfitto Milan e Fiorentina.
La vittoria della Coppa Italia, oltre al pass per la prossima Europa League e a un trofeo in bacheca che può salvare una stagione, rappresenta anche una occasione di introito per le casse del club che alza il trofeo. Il vincitore, infatti, si porta a casa circa 5,2 milioni di euro.
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A questi 5,2 milioni di euro, però, vanno aggiunti i ricavi dal botteghino, il gettone per la partecipazione alla finale di Supercoppa Italiana (3,375 milioni) e il bonus di qualificazione per l’Europa League, pari a 2,92 milioni di euro.
Infine, va precisato che anche la finalista perdente della Coppa Italia si può consolare. Agli sconfitti dell’ultimo atto, infatti, viene riconosciuto un premio di 3,4 milioni di euro.
Coppa Italia
Juventus, Allegri: “I tifosi sono stati straordinari. Alla Juventus lavoriamo tutti con l’ambizione di vincere. Su Cambiaso e Yildiz…”
Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa dopo la qualificazione alla finale di Coppa Italia. L’allenatore ha voluto rimarcare qual è il suo compito.
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Juventus, le parole di Allegri
Finale raggiunta con fatica. Si aspettava una Lazio così propositiva?
“La Lazio doveva ribaltare la partita, era normale aspettarsi l’aggressione. La Lazio ha fatto veramente una bella partita, abbiamo avuto due belle occasioni con Vlahovic e Bremer dopo il vantaggio loro. Dopo il 2-0 a inizio ripresa siamo saliti di tono e abbiamo ottenuto il risultato contro un’ottima Lazio. Dovevamo fare prima gol”.
Ci può spiegare la discussione con Cambiaso?
“Ha avuto qualche discussione con l’arbitro, mi aveva detto che era tutto sotto controllo ma ho deciso di accomodarlo in panchina. Weah è entrato e ha fatto molto bene”.
Quella di oggi è ancor di più una sua vittoria?
“Non è una mia vittoria, il gol di Milik è anche frutto di un pizzico di fortuna. Quella di oggi era una partita importante, una nostra eliminazione avrebbe portato a un contraccolpo psicologico pericoloso visto che non siamo ancora matematicamente in Champions“.
Cosa manca a questa Juve secondo Allegri?
“Quando siamo in fondo alla stagione i punti sono molto pesanti, è difficile vedere bellissime partite e conta molto il risultato. Oggi se non sbaglio la Juve ha avuto un’occasione con Vlahovic e con Bremer nel primo tempo, una sulla linea con Vlahovic nel secondo tempo e altre situazioni pericolose.
Potevamo difendere meglio oggi così come a Cagliari, dobbiamo arrivare in fondo a tutti gli obiettivi. Per il club è importante anche dal punto di vista economico giocare la Supercoppa il prossimo anno, cercheremo di finire nel miglior modo possibile il campionato”.
Quanto serve alla Juventus tornare a vincere un trofeo?
“Stasera i tifosi sono stati straordinari, in questo momento ancor di più c’è bisogno di un aiuto dai tifosi. Sabato ci vorrà un ambiente tosto allo Stadium contro il Milan, è uno scontro diretto importante per entrare in Champions.
Lo scorso anno abbiamo sfiorato una finale europea, due anni fa abbiamo giocato la finale di Coppa Italia. È importante giocare le finali e vincere, intanto pensiamo alla finale che giocheremo il 15 maggio“.
Quanta voglia ha Allegri di tornare ad alzare un trofeo con la Juve?
“Alla Juventus si deve lavorare tutti con l’ambizione di vincere. Yildiz? Pensavo di inserire Kenan prima, poi ho visto McKennie che stava facendo meglio. Sul 2-0 la partita era in bilico, ho avuto più pazienza e ho deciso di fare il cambio più avanti”.
Come mai la Juventus subisce così tanti gol?
“Quando difendiamo in dieci tutti vicini all’area di rigore è più difficile segnarci, quando invece giochi a campo aperto con giocatori di qualità come quelli della Lazio rischi di esporti maggiormente. Bisogna lavorare meglio, è chiaro che se subisci meno gol è più probabile vincere le partite”.
Coppa Italia
Lazio, Tudor: “Il mercato non l’ho fatto io, perciò sono orgoglioso di come abbiamo giocato. Su Castellanos…”
Igor Tudor ha parlato in conferenza stampa in seguito all’eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Juventus. L’allenatore ha espresso amarezza.
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Lazio, le parole di Tudor
Quanta amarezza per questa finale solo sfiorata?
“Tanta amarezza, siamo dispiaciuti. Facciamo i complimenti alla Juve, poi d’altra parte abbiamo fatto una grandissima gara, i ragazzi hanno dato tutto. Ci siamo andati vicini“.
Come giudica l’impatto dei suoi cambi?
“La squadra è mentalizzata dal primo giorno, è un bel gruppo che ha voglia di fare. Posso dire che tutta la squadra ha il comportamento giusto, anche quelli che entrano. Tutti ci alleniamo allo stesso modo, i cinque cambi sono importanti e possono cambiare la gara”.
Si aspettava un calo nei minuti finali?
“Dall’altra parte c’era una squadra con una fisicità di livello mondiale. Ci abbiamo provato con i cambi, c’erano 3-4 giocatori con problemi muscolari perché in questo periodo stiamo spingendo tanto. La strada è questa, ci vuole la mentalità giusta in attacco e in difesa, purtroppo non è bastato. Ora ci prepariamo al meglio per sabato”.
Tudor è preoccupato per il rush finale dopo questa amarezza?
“Può influire positivamente, solo in positivo perché i ragazzi erano molto dispiaciuti. Dall’altra parte c’era grande orgoglio, abbiamo giocato contro una grande squadra tre volte e l’abbiamo battuta due volte. È più una spinta positiva”.
Che spunti può dare questo finale di stagione per il futuro?
“L’obiettivo è fare il meglio ogni partita, ci manca un mese poi ci sarà la preparazione del prossimo anno. Dovremo vedere i profili giusti per un certo tipo di calcio, questa squadra era costruita per giocare in un modo diverso. In tanti stanno facendo bene anche con questo sistema di gioco, poi sicuramente si migliorerà. Penso che servano giocatori con più gamba”.
Ci può spiegare il cambio Vecino-Felipe Anderson?
“Doveva uscire già all’intervallo, ha stretto i denti ma poi ho dovuto sostituirlo”.
Si sta creando un feeling tra lei e la squadra?
“Lo ripeto dal primo giorno, ogni allenamento io esco dal campo felice. Non stanno sbagliando niente i ragazzi, si crea un rapporto e questo piace anche ai ragazzi. Io ne sono ancor più contento, se hai voglia di fare certe cose è giusto andare in quella direzione ma devi anche adattarti ai giocatori, questo compromesso mi sta facendo felice“.
Si è schiacciata troppo la squadra in area secondo Tudor?
“Forse dall’altra parte hanno anche accelerato, bisogna anche considerare gli avversari”.
Castellanos è la notizia migliore di questa sera. Ci ha parlato?
“Abbiamo parlato come detto anche nei giorni scorsi, è un ragazzo meraviglioso che a volte sente troppo il peso del gol. È generoso, ha movimenti e ha gol nelle gambe. Sono felice per lui e contento per i gol di oggi, l’attaccante vive per il gol. L’ho tolto per scelta tecnica“.
Coppa Italia
Atalanta, Gritti: “La Fiorentina ormai la conosciamo”
Atalanta: Tullio Gritti vice di Gasperini, ha parlato ai canali ufficiali del club alla vigilia della semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Fiorentina
La dea domani sera scenderà in campo al Gewiss Stadium contro la Fiorentina per la semifinale di ritorno di Coppa Italia match in programma alle ore 21:00, si parte dal punteggio dell’andata, (0-1 per la squadra gigliata).
Gian Piero Gasperini dovrà osservare i suoi ragazzi dalla tribuna per via dell’espulsione procurata nella partita d’andata, al suo posto siederà sulla panchina nerazzurra il suo vice, Tullio Gritti.
Di seguito le parole di Tullio Gritti ai microfoni ufficiali del club alla vigilia del match:
Sulla partita
“Questa è l’ennesima partita importante del nostro campionato, a differenza delle altre è decisiva, una delle due passerà il turno.
Una partita difficile, ma i ragazzi sono prontissimi e vogliono raggiungere uno dei traguardi stagionali.
Domani giocheremo nel nostro stadio, i tifosi hanno dimostrato di saper trascinare la squadra.
Sono molto fiducioso sul poter ribaltare la situazione.
I ragazzi si stanno avvicinando come al solito, credo che abbiano già dimostrato di saper andare oltre le tensioni del momento, possono fare prestazioni importanti.
Insomma, sapranno farsi trovare pronti”.
Sulla Fiorentina
“La Fiorentina ormai la conosciamo, hanno giocatori di valore e con qualità individuali a cui dovremo stare attenti.
Penso che verrà fuori una bellissima partita.
La sfida col Liverpool ci ha dato ulteriore consapevolezza di poter competere su tutti i campi.
Non fa altro che aumentare l’autostima.
Posso mettere la mano sul fuoco per i ragazzi, mai in difficoltà sotto questo aspetto”
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