Mondiali
Svezia, vicino l’accordo con Graham Potter
L’ex tecnico del West Ham Graham Potter è pronto a diventare il nuovo commissario tecnico della Svezia con un contratto iniziale fino a marzo.
Svezia, un ritorno alle origini per Potter
La Federazione Svedese è vicina a chiudere per Graham Potter come nuovo allenatore della nazionale. Questo accordo prevede un contratto a breve termine fino a marzo, con l’obiettivo principale di qualificare la squadra per i Mondiali 2026. Potter, che ha avuto la sua prima grande esperienza nel calcio in Svezia, è desideroso di restituire al paese ciò che ha ricevuto all’inizio della sua carriera. Le trattative sono ormai alle fasi finali, e l’annuncio ufficiale potrebbe arrivare a breve.
Qualificazione ai Mondiali 2026: l’obiettivo principale
L’incarico di Potter sarà focalizzato sulla qualificazione ai Mondiali 2026, un obiettivo che potrebbe riportare la Svezia sotto i riflettori internazionali. La fiducia riposta in Potter è un riconoscimento del suo talento e della sua capacità di costruire squadre vincenti. Il suo ritorno in Svezia rappresenta non solo un’opportunità per lui, ma anche una grande chance per la nazionale di rinnovare il suo approccio tattico e strategico.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨🇸🇪 Swedish Federation closing in on appointing Graham Potter as new head coach.
Initial short term deal until March to focus on getting to the World Cup 2026.
Potter wants to help the country that gave him his break in football. Talks at final stages.
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) Oct 17, 2025
Mondiali
Svizzera-Svezia, probabili formazioni e dove vederla
Svizzera-Svezia, match valido per la 5° giornata del Gruppo B per le qualificazioni al Mondiale, andrà in scena domani sera a Ginevra.
La Svizzera ospita la Svezia in un match valido per la 5° giornata del gruppo B per le qualificazioni al prossimo Mondiale. La gara andrà in scena domani sera allo stadio di Ginevra. Gli elvetici, al comando del girone, sono in ottima forma e puntano a rafforzare la loro leadership, tenendo distante la sorpresa Kosovo prima dello scontro diretto, in programma nel prossimo turno.
Mentre gli scandinavi al contrario, hanno poco da chiedere alle ultime gare di qualificazione. La nazionale svedese ha raccolto fin qui 1 solo punto in 4 gare, e viene da tre sconfitte consecutive che sono costate il posto al ct Tomasson.
Sulla panchina della Svezia è subentrato Graham Potter, ex tecnico di Chelsea e West Ham. L’inglese farà quindi il suo esordio da ct nella gara di domani. Potter avrà il compito di far rendere al massimo i talenti di Gyokeres e compagni in vista dei playoff, a cui gli scandinavi prenderanno parte grazie alla Nations League.
Qui Svizzera
La Nazionale allenata da Murat Yakin vuole blindare la partecipazione ai prossimi Mondiali, per la 6° volta consecutivamente. Gli elvetici hanno accumulato 10 punti nelle prime quattro partite, segnando nove gol e senza subirne alcuno. La solidità difensiva sembra il vero segreto della formazione svizzera.
Il ct Yakin dovrà fare a meno di un titolarissimo come Remo Freuler, out per la lussazione alla spalla. Una altra conoscenza del nostro campionato come Aebischer potrebbe prendere il suo posto. Linea difensiva guidata da Manuel Akanji, Ndoye e Vargas completano il tridente con Embolo.
Qui Svezia
Molta attesa intorno alle possibile scelte del ct Potter alla prima alla guida della Svezia. Il nuovo tecnico non potrà contare sulla stella Viktor Gyokeres, ko a causa di un problema al ginocchio. Recuperato in extremis l’altro attaccante, Alexander Isak, dopo i problemi accusati con il Liverpool. Da capire dal punto di vista tattico se Potter adotterà la difesa a 3, il suo modulo standard nei club, o se inizialmente proseguirà sul 4-4-2 dell’ex ct.
A centrocampo spazio al mediano dell‘Udinese Karlstrom, assieme a Ayari. Elanga partirà dal primo minuto, così come Lindelof in difesa.

Svizzera-Svezia, le probabili formazioni
Svizzera (4-3-3): Kobel; Widmer, Elvedi, Akanji, Rodriguez; Aebischer, Xhaka, Rieder; Ndoye, Embolo, Vargas. CT: Yakin.
Svezia (4-4-2): Johansson; Holm, Hien, Lindelof, Gudmundsson; Elanga, Ayari, Karlstrom, Svensson; Isak, Bardghji. CT: Potter.
Svizzera-Svezia, dove vederla
La sfida tra Svizzera e Svezia è in programma sabato 15 novembre alle ore 20:45 allo Stadium of Ginevra sarà visibile su Sky Sport ed in streaming su NOW e Sky Go.
Mondiali
Slovenia-Kosovo: probabili formazioni e dove vederla
La 5° giornata del gruppo B delle qualificazioni ai Mondiali vede di fronte Slovenia-Kosovo: i kosovari vogliono blindare la qualificazione ai spareggi.
La 5° giornata del gruppo B delle qualificazioni ai Mondiali vede di fronte Slovenia-Kosovo: gli sloveni sono reduci dal pareggio per 0 a 0 contro la Svizzera, mentre i kosovari sono reduci dalla vittoria per 1 a 0 contro la Svezia.

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Qui Slovenia
La Slovenia è reduce dal pareggio per 0 a 0 contro la Svizzera, pareggio che è abbastanza ininfluente ai fini della qualificazione ai Mondiali visto che gli sloveni ormai sono stati eliminati. Restano altre due partite da onorare, cominciando quello contro il Kosovo. Partita che potrebbe essere simile all’andata, magari con un pareggio reti inviolate.
Il CT degli sloveni schiererà un 4-4-2 con difesa composta da Brekalo, Bijol, Drkusic e Janza; centrocampo formato da Karnicnik, Gnezda Cerin, Elsnik e Horvat; le due punte saranno Sesko e Sturm.
Qui Kosovo
Il Kosovo è reduce dalla vittoria per 1 a 0 contro la Svezia, vittoria che consente ai kosovari di essere al secondo posto nel girone B per poter disputare gli spareggi per l’accesso al Mondiale. Le ultime partite servono per poterlo blindare definitivamente e poi pensare a marzo. Comunque, per l’ex provincia serba-jugoslava un grande traguardo, segno che a Pristina il calcio è cresciuto.
Il CT dei kosovari schiererà un 4-4-2 con difesa composta da Krasniqi, Hajrizi, Hajdari e Gallapeni; centrocampo formato da Vojvoda, Hodza, Avdullahu e Musija; attacco formato da Asllani e Muriqi.
Slovenia-Kosovo probabili formazioni
SLOVENIA (4-4-2): Oblak; Brekalo, Bijol, Drkusic, Janza; Karnicnik, Gnezda Cerin, Elsnik, Horvat; Sesko, Sturm.
KOSOVO (4-4-2): Muric; Krasniqi, Hajrizi, Hajdari, Gallapeni; Vojvoda, Hodza, Avdullahu, Musija; Asllani, Muriqi.
Slovenia-Kosovo dove vederla
La partita Slovenia-Kosovo, valida per la 5° giornata del gruppo B delle qualificazioni ai Mondiali del 2026 che si giocherà domani alle ore 20 e 45, sarà visibile Sky Sport.
Mondiali
Congo, si torna ai mondiali dopo 50 anni?
Il Congo ha compiuto un impresa ieri battendo il Camerun per 1 a 0 nelle semifinali playoff per l’accesso ai mondiali: l’ultima volta fu in Germania 1974.
Il Congo ieri ha battuto il Camerun per 1 a 0, qualificandosi alla finale dei playoff zona africana delle qualificazioni ai mondiali: l’ultima volta del paese africano nella Kermesse iridata fu in Germania nel 1974, quando allora si chiamava Zaire.

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Congo, Les Léopards battono 1 a 0 il Camerun e continua il sogno Mondiale, l’ultima volta fu in Germania nel 1974 con il nome di Zaire
Il Congo ieri ha compiuto un impresa storica, battendo 1 a 0 il Camerun nelle semifinali dei playoff delle qualificazioni zona africana del Mondiale. Un evento storico, per un paese del punto di vista geopolitico abbastanza tormentato ma dal punto vista calcistico molto caloroso, visto che il calcio ha molta popolarità a Kinshasa e dintorni. La finale sarà contro la Nigeria, la vincente farà i spareggi interzona per poi ambire ad un posto in Nordamerica il prossimo anno. Les Léopards ai Mondiali ci sono già stati, esattamente nel 1974 in Germania con il nome di Zaire.
Come dicevamo, questo paese ha avuto una storia molto tormentata dal punto di vista geopolitico: indipendente dal 1960, pochi mesi dopo fu defenestrato il primo ministro ed uno degli alfieri panafricanismo, Patrice Lumumba, scatenando nel paese una violenta guerra civile. Poi, nel 1965 con un colpo di stato prese il potere Mobutu Sese Seko, uno dei dittatori più tristemente famosi nel panorama politico africano, che governò il paese con metodi spietati sino al 1997. Nel 1971, in virtù della politica di africanizzazione del paese, Mobutu cambiò il nome del paese in Zaire, con questa denominazione la Nazionale di calcio si qualificò ai Mondiali del 1974. Ma fu praticamente una classica meteora da Mai dire Gol, con tanto di goleada subita contro la Jugoslavia ( 9 a 0) e la partita con il Brasile dove un giocatore zairese non rispettò la posizione della barriera e calciò il pallone al posto del giocatore brasiliano incaricato della punizione.
Dopo, un oblio totale, grazie a Laurent Desiré Kabila il paese è ritornato al nome Congo nel 1997, ed ora la Nazionale finalmente esce nuovamente nelle pagine calcistiche, nonostante il clima difficile dal punto di vista politico. Se si arriverà ai Mondiali, stavolta non sarà più come nel 1974, questo è garantito.
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