Conference League
Fiorentina, Bove: “La Conference è sottovalutata, in Europa ritmo diverso”
Il centrocampista della Fiorentina, Edoardo Bove, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dell’esordio in Conference League contro i gallesi del New Saints.
Edoardo Bove, centrocampista della Fiorentina, è intervenuto in conferenza stampa insieme al tecnico Palladino alla vigilia dell’esordio casalingo in Conference League contro i gallesi del New Saints.
Appuntamento domani, giovedì 3 ottobre 2024, alle ore ore 21:00.
Fiorentina, le parole di Bove
Che tipo di risposte vi aspettate tra gioco e atteggiamento?
“Non c’è da dare una scossa, abbiamo avuto sempre l’atteggiamento per rimanere attaccati a ogni partita con massimo impegno e consapevolezza nei mezzi. Un percorso fatto di tanti giocatori nuovi che iniziano a conoscersi ha bisogno di tempo. Però sappiamo che in Europa non si può sbagliare tanto e dell’importanza di domani. Siamo fortunati che ci siano così tante partite, possiamo rodare i meccanismi degli allenamenti e metterli in pratica”.
Vi siete un po’ parlati sul giocare più insieme come diceva Kouame?
“Ho letto un po’ di cose, credo che le parole di Christian siano state un po’ travisate. Ci ho anche parlato… Intendeva quello che stiamo creando, di mettere in pratica quei meccanismi che proviamo. Bisogna dimostrare il coraggio e la voglia, le responsabilità sono una cosa positiva. Il problema sarebbe se qualcuno avesse paura di fare qualcosa. C’è una gestione del mister che ci detta le regole, poi sta a noi applicare quello che ci chiede. Stiamo benissimo”.
Che pensa del nuovo format della Conference?
“Le nuove formule portano i giocatori a dare la massima importanza a ogni partite. E le squadre non si fermano, anche la differenza reti è importante. Noi possiamo mostrare tutto il nostro valore. A me piace come tipo di idea, anche se ancora non l’ho provata. Magari mi piacerà ancora di più!”.
Avete studiato i New Saints?
“Purtroppo ricordo bene il 6-1 della Roma col Bodo/Glimt e credo sia la testimonianza di quanto sia sottovalutata questa competizione. Andare a giocare in quei campi non è assolutamente scontato. Magari il terreno è artificiale o non in perfette condizioni, trovi temperature alle quali non sei abituato… Ti metti a confronto con realtà che non vivi. Noi nel calcio italiano siamo abituati bene. Domani ci saranno difficoltà, soprattutto se approcci in maniera sbagliata poi è difficile riprendere. La competizione ti dà grande esperienza e sono contento di poterla fare”.
Lei ha già vinto la Conference. Che significa rigiocarla con la maglia viola?
“La Conference vinta a Roma è uno dei ricordi più belli che ho. Ero giovane e non l’ho vissuta da protagonista, credo sia un pochino differente la situazione. Quando in Europa arrivi in fondo il clima è differente dal campionato. Proviamo anche a sottolineare le cose positive come il fatto che il calcio italiano arrivi sempre in fondo alle competizioni europee e con la nuova formula possiamo giocarcela. È quello che faremo, partita per partita”.
A un mese dall’arrivo, cosa l’ha colpita di più?
“È stato faticoso, ho avuto un po’ di difficoltà a trovare casa ma ora sono sistemato (ride, ndr). Sta andando davvero bene, anche con le persone, al di là del Viola Park che è davvero casa. Non pensavo di trovare un ambiente così accogliente. È stata una scelta importante per me, sono tutti gentili e mi fa piacere”.
Conference League
Fiorentina, Palladino: “Buone risposte, mi prendo due aspetti positivi” | Preoccupazione per Mandragora
La Fiorentina si prende i primi tre punti europei e guarda con meno preoccupazione alla sfida di campionato domenica sera al Franchi contro il Milan.
La gara contro The New Saint ha dato alcune risposte positive al tecnico, anche se la Viola vista soprattutto nel primo tempo è apparsa ancora una squadra confusa, lenta e ansiosa nel trovare il varco giusto nella folta difesa gallese.
Al termine della gara Palladino si è espresso così ai microfoni di Sky: “È stata una bella risposta da parte dei ragazzi, che si sono applicati facendo una buona partita. Giocare con queste squadre non è semplice perché stanno strette e chiudono tutte le linee di passaggio. Abbiamo creato tante occasioni, nel primo tempo non siamo riusciti a sbloccarla, ma nella ripresa abbiamo dato più ampiezza. La squadra ha fatto una buona prestazione e mi porto dietro due aspetti postitivi: il fatto che mi posso affidare a tutti e che anche oggi non abbiamo preso gol”.
Su Mandragora, uscito nel finale di primo tempo dopo aver fatto un movimento innaturale sulla gamba sinistra il tecnico viola non è sereno: “Purtroppo non ho avuto buone sensazioni. Mi ha detto che ha sentito qualcosa al ginocchio ma prima di fare diagnosi aspettiamo l’esito degli esami. Speriamo non sia nulla di grave”.
Conference League
Fiorentina-The New Saints 2-0: Adli stappa la Viola | Le pagelle gigliate
La Fiorentina vince la prima gara del girone di Conference League: 2-0 alla squadra gallese The New Saints.
Palladino si prende un brodino caldo in questa serata europeo, la sua Fiorentina continua a faticare per creare occasioni da rete anche contro una squadra di livello molto inferiore come i gallesi. Un primo tempo in cui la squadra gigliata ha messo in campo tutte le insicurezze del momento, tanto possesso palla, ma rare le occasioni create, con l’ennesima partita deludente proposta da chi come Sottil, Beltran, Kayode dove far ricredere Palladino su alcune scelte fatte sin qui.
Nella ripresa basta l’inserimento dei tre tenori Kean, Gudmundsson e Dodò per abbattere il muro del TNS, prima Adli al 65′, poi Kean al 68′ decidono la sfida.
Fiorentina-The New Saints: le pagelle viola
TERRACCIANO 6 – Inoperoso per tutta la partita, è reattivo però al 75′ su un tiro cross pericoloso.
KAYODE 6 – Si propone in avanti, ma non ha in Ikoné la sponda perfetta. In fase difensiva non c’è molto da sudare.
Dal 13’st DODÒ 7 – Con la sua entrata in campo la partita si rompe: affondi continui sulla destra e assist per i compagni.
MORENO 5,5 – Fisicamente sembra un buon prospetto, qualche insicurezza tecnica. Gli unici brividi arrivano da un paio di sbavature sue.
BIRAGHI 6,5 – Un ruolo completamente inedito da centrale puro, il Capitano risponde presente, anche se i gallesi sono poca cosa.
PARISI 5,5– Avrebbe la possibilità di spingere con continuità, ma non sempre è preciso. Occasione non sfruttata del tutto.
ADLI 6 – Cresce nella ripresa dopo una prima frazione insufficiente, lento e impreciso. Nel secondo tempo trova il gol e qualche giocata interessante.
Dal 36’st CATALDI – S.v.
MANDRAGORA 6 – Sfortunato: prende la traversa e s’infortuna. Un primo tempo di palleggio.
Dal 41’pt RICHARDSON 6 – Come il compagno che ha sostituito si limita ad affiancare Adli e offrire una sponda. Prova qualche inserimento.
IKONÈ 4,5 – Se non guadagnasse cifre da capogiro farebbe tenerezza, invece ogni suo pallone giocato fa volare imprecazioni al tifoso viola.
BELTRAN 5 – Se doveva far cambiare opinione a Palladino e all’ambiente viola non ci è riuscito. Prova impalpabile, si vede solo in un recupero difensivo.
Dal 13’st GUDMUNDSSON 6 – Mette minuti nelle gambe, con qualche buona giocata sulla sinistra.
SOTTIL 5 – Pessima serata salta pochissimo l’avversario, e quando lo fa, la conclusione è sbagliata.
Dal 13’st KEAN 5,5 – Mezzo voto in meno per il clamoroso gol fallito: troppo leggero. Un bomber si vede anche da questo. Si fa trovare al posto giusto per il 2-0.
KOUAMÈ 6 – Sufficienza per l’indomito attaccante viola, parte da prima punta e finisce da esterno. Tanta volontà e tanta confusione.
Conference League
Fiorentina-The New Saints, formazioni ufficiali
Al Franchi va in scena la prima giornata di Conference League con Fiorentina-The New Saints. Palladino vuole vincere per conquistare i primi 3 punti.
I viola fanno fatica a vincere ma il successo sulla Lazio sembra aver sbloccato la situazione. Contro i gallesi probabili rotazioni ma l’intenzione è comunque chiudere presto il discorso.
Qui Fiorentina
Palladino rivoluziona già a partire dalla porta. Terracciano torna tra i pali e completa la linea di difesa composta da Kayode, il debuttante Moreno, Biraghi e Parisi.
A centrocampo spazio a Mandragora e Adli in mediana a schermare le ripartenze avversarie. Sulla trequarti Sottil, Ikonè e Beltran agiranno alle spalle di Kouamè.
Qui The New Saints
Harrison vuole far scoprire all’Europa il suo calcio e si presenta al Franchi con classico 4-3-3. In porta Roberts mentre sulla prima linea di difesa ci saranno Daniels, Davies, Bodenham e Redmond.
In mezzo al campo Williams, Clark e Smith avranno il compito di organizzare il gioco e supportare il tridente offensivo. In avanti per l’appunto Holden e Bradley sugli esterni mentre Wilson sarà la prima punta.
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