Champions League
Champions League: talismano 22 maggio per le italiane
Giornata da incorniciare per Milan, Juventus ed Inter: le tre big della Serie A hanno vinto alcune delle loro Champions League proprio il 22 di maggio.
A cadere sotto i colpi italiani il Benfica -in quel di Wembley contro i rossoneri-, l’Ajax a distanza di 33 anni nella finale giocata contro la Juventus allo stadio Olimpico e infine il Bayern Monaco, in quel 2010 che i tifosi nerazzurri ricordano molto bene. Ma andiamo per gradi.

Milan, Italy, July 2022: The flag of A.C. Milan waving, Milan is a professional football club based in Milan, Italy: Milamn. Fabric textured background. Selective focus. 3D illustration
La prima Coppa Campioni rossonera: Milan-Benfica
La squadra di Nereo Rocco raggiunge la finalissima battendo Union Luxembourg, Ipswich Town, Galatasaray e Dundee. L’ultimo ostacolo è il Benfica di Eusebio, già campione nelle due edizioni precedenti.
Milan con: Ghezzi; David, Maldini, Trebbi; Benitez, Trapattoni; Pivatelli, Sani, Rivera; Mora; Altafini. Benfica che risponde con: Costa Pereira; Cavém, Machado, Cruz, Fernandes; Mario Coluna, Santana, Simoes; José Augusto, Torres, Eusebio.
A sbloccare il match è proprio la “Perla Nera“. In seguito alla rete sarà marcato a uomo da Trapattoni su disposizione della panchina. L’eroe di Wembley però è José Altafini. L’attaccante rossonero mette a referto una doppietta, con due ribattute a punire Costa Pereira.
Un’edizione da record per Altafini, capocannoniere con 14 gol, oltre a protagonista della finale. La rimonta del Diavolo vale il trionfo in Coppa dei Campioni. Ml Milan diventa la prima squadra italiana a conquistare il trofeo.
33 anni dopo la Champions League è bianconera
Il 22 maggio 1996, a 33 anni dal Milan di Rocco, una seconda squadra italiana vince la Coppa dei Campioni, che nel frattempo ha cambiato nome diventando Champions League. Successo ancor più pesante perchè avvenuto in “casa”, allo stadio Olimpico di Roma.
A contendersi la coppa dalle lunghe orecchie la Juventus e L’Ajax. I bianconeri di Marcello Lippi con: Peruzzi; Torricelli, Ferrara, Vierchwod, Pessotto; Deschamps, Sousa, Conte; Ravanelli, Vialli, Del Piero. Mentre gli olandesi, allenati da Louis Van Gaal rispondevano con: Van Der Sar; Silooy, Blind, Bogarde; F. De Boer, R. De Boer, Davids, Litmanen; George, Kanu, Musampa.
Ma come ci arrivava la Juve? Per la Vecchia Signora primo posto nel girone. Dopo di che due capolavori nella fase a eliminazione diretta contro Real Madrid e Nantes. E all’Olimpico il trend continua. Ravanelli la sblocca da posizione impossibile. Prima dell’intervallo, però, il pareggio del solito Litmanen. Per il fantasista dei lanceri 9 gol in quell’edizione.
La partita si protrae fino ai rigori. La serie premia la squadra di Lippi: impeccabili i tiratori bianconeri. Strepitoso Peruzzi su Davids e Silooy. Jugovic, entrato a partita in corso, chiude i giochi e apre la festa juventina. Capitan Gianluca Vialli può alzare la coppa, la seconda juventina.
Champions League: quel 2010 indelebile per i nerazzurri
A chiudere questa giornata meravigliosa per il calcio italiano la stagione di Champions 2009/10. La cornice è il Santiago Bernabeu di Madrid. le contendenti Inter e Bayern Monaco.
I nerazzurri di Josè Mourinho con: Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Chivu; Cambiasso, Zanetti; Eto’o, Sneijder, Pandev, Milito. Tedeschi con: Butt; Lahm, Van Buyten, Demichelis, Badstuber; Robben, Schweinsteiger, Van Bommel, Altintop; Muller, Olic. A guidare la squadra della Baviera Louis Van Gaal.
L’Inter di Mourinho ha vissuto una stagione meravigliosa, impreziosita già dallo Scudetto, e una Coppa Italia. Dopo aver superato il girone all’ultimo respiro la compagine nerazzurra ha superato in ordine Chelsea, Cska e Barcellona.
Come per Altafini il re di serata è il Principe Diego Milito. L’attaccante argentino si prende la scena segnando due volte, uno per tempo e restituisce la Champions League all’Inter, a distanza di 45 anni. Capitan Zanetti, schierato a centrocampo per la squalifica di Thago Motta, può sollevare la coppa alla sua 700^ presenza in nerazzurro.
Festa per tutto il popolo nerazzurro, e naturalmente per José Mourinho. L’allenatore portoghese saluta in lacrime completando il memorabile Triplete con il trofeo europeo più importante.
Dopo il Porto nel 2004 arriva la seconda Champions. Una data quella del 22 maggio da non augurare alle avversarie delle italiane.
Champions League
Napoli, Conte: “Non posso considerarlo un passo falso, oggi comunque i ragazzi hanno dato tutto quello che avevano”
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match perso contro il Benfica per 2 a in Champions League.
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match perso contro il Benfica per 2 a in Champions League. Tra i temi affrontati, la partita contro i portoghesi, la difficoltà di gestire due competizioni importanti e il rischio eliminazione.

LA GRINTA DI ANTONIO CONTE CHE INDICA IL SEGNO DUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, Conte: “Dobbiamo cercare di recuperare quanto prima, stanotte torneremo alle 4”
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match perso contro il Benfica per 2 a in Champions League. Tra i temi affrontati, la partita contro i portoghesi, la difficoltà di gestire due competizioni importanti e il rischio eliminazione.
“Non posso considerarlo un passo falso, oggi comuqnue i ragazzi hanno dato tutto quello che avevano. Si è vista una differenza fisica e mentale, loro venivano da una gara giocata venerdì e noi domenica. Prima o poi paghi la stanchezza, non solo fisica ma mentale. Ci abbiamo provato lo stesso fino alla fine, ma non eravamo lucidissimi nelle scelte. Però ci sta, ne dobbiamo prendere atto. Dobbiamo cercare di recuperare quanto prima, stanotte torneremo alle 4. Domani i ragazzi resteranno con le famiglie, in tanti dovranno giocare la settima partita dopo pochissimi giorni”.
Sconfitta frutto più di cosa? Anche incapacità di gestire le due competizioni? “Sono tre competizioni più la Supercoppa, le puoi gestire se ampli la rosa. Abbiiam cercato di farl con 9 nuovi, ma 7 sono infortunati. Oggi abbiamo difficoltà a gestire la doppia competizione perchè siamo pochi. Lo sapevate già, non è una novità. Quello che mi preoccupa di meno è quello che so che i ragazzi stanno dando tutto e saranno pronti a darlo. E’ un calo fisiologico dopo 5 partite giocare contro squadre forti. C’è solo da recupera, sperando che chi non è lungodengente come Lobotka e Gutierrez lo faranno presto. Romelu si è solo allenato con noi, ma ci vuole tempo”.
Quanto può pesare questo ko sulla qualificazione? “Sarebbe già stato molto difficile parlare di qualificazione agli ottavi viste le squadre che partecipano alla Champions, ma ci sono sempre delle sorprese. Oggi c’è stata grande generosità, ma alla fine il Benfica oggi aveva qualcosa in più. Dobbiamo ancora affrontare questa situazione, sapendo che ci sarà da soffrire. Siamo pronti a farlo tutti insieme, gestendo risorse ed energie. Per Lobotka e Gutierrez non dovrebbe essere una cosa lunga, non so se ci sarà qualche bella notizia per Udine. Se ci sarà l’accoglieremo, se no contiueremoo come stiamo facendo ringranziando questi ragazzi”.
Sorpreso dal Benfica e da Mourinho? “Ho visto le statistiche, loro hanno tirato 5 volte e loro due. Forse abbiamo avuto anche più possesso palla. Il Benfica non ci ha sorpreso, non l’abbiamo sottovalutato, noi eravamo questo. Sottovalutarlo significa essere ignorante e presuntuoso. Sapppiamo che il Benfica è un’ottima squadra con ottimi giocatori”.
Champions League
Juventus, Spalletti: “Si sta facendo troppo poco di quel che penso. Difficoltà in difesa? Serve un centrale destro in difesa”
Il tecnico della Juventus, Luciano Spalletti, ha avuto modo di esprimersi sulla vittoria per 2-0 contro il Pafos in Champions League. Ecco le parole dell’allenatore.

Jonathan David punta il dito ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, le parole di Luciano Spalletti
Soddisfatto di tutta la partita?
“Era fondamentale vincere, con la vittoria si mettono a posto tante cose. Per quanto riguarda l’analisi della partita, io e i ragazzi non siamo contenti. Ci sono state anche situazioni imbarazzanti nel primo tempo, poi nel secondo ci siamo sciolti”.
E’ quella del secondo tempo la Juve che vuole vedere?
“Nel primo tempo volevo cambiare, ma avevo paura di fare confusione. E’ una cosa che abbiamo già provato, nel secondo tempo l’abbiamo sviluppata molto bene e siamo stati più ordinati e determinati. Loro hanno subito pochissimi gol, sono partite sempre complicate come si vede dagli altri risultati”.
Come mai tanta difficoltà a difendere?
“Dobbiamo recuperare un centrale destro, così Kalulu può giocare terzino. Lo stesso Cambiaso è molto offensivo, ma se deve difendere un po’ di difficoltà ce l’ha. Abbiamo concesso troppo nel primo tempo e sfruttato poco. Abbiamo sbagliato palloni anche stasera, non accorgendoci delle giocate. Nel secondo tempo molto meglio, ma per il momento è così”.
Hai il tempo a sufficienza per far svoltare questa squadra?
“Non cambia il mio pensiero sui calciatori, per ora si sta facendo troppo poco di quello che penso. Siamo tornati da Napoli, si è guastato l’aereo e siamo tornati alle 5. Ieri gli ho fatto fare una roba minima di allenamento, di simulazioni di tattica di squadra e due cose sui calci piazzati. Non trovi ritmo e intensità, non hai la possibilità di stargli addosso: per altri due giorni poi sarà così. Avendo tolto Yildiz l’ultimo quarto d’ora, spero che recuperi al meglio per Bologna. Ogni tanto, togliere 20 minuti a qualcuno fa differenza. Quelli che hanno giocato poco devono crescere, Miretti deve stare dentro il campo e si vede che Adzic è un buon calciatore. Vanno portati al livello diversi calciatori e poi si potrà vedere qualcosa di diverso”.
Quando pensi di arrivare a un modulo definitivo?
“Spero di arrivarci quando avrò un difensore centrale che possa giocare di piede destro, si limita troppo le uscite con Kelly a destra e Koopmeiners a sinistra. Quando hai due terzini che non lo sono, qualcosa si concede. Questo 4-2-3-1 lo voglio sviluppare e voglio metterlo in campo”.
Champions League
Benfica-Napoli 2-0, Mourinho affonda gli azzurri
La 6° giornata della fase a campionato della Champions League Benfica-Napoli finisce 2-0, Mourinho batte gli azzurri di Conte che affondano.
La 6° giornata della fase a campionato della Champions League Benfica-Napoli finisce 2-0, Mourinho affonda la squadra azzurra: decise le reti di Rios e Barreiro, per gli azzurri è notte fonda.

Benfica-Napoli 2-0, di Rios e Barreiro i gol della vittoria portoghese, gli azzurri colano picco
Il match della 6° giornata della fase a campionato della Champions League Benfica-Napoli finisce 2 a 0, vittoria della squadra portoghese di José Mourinho che regola gli azzurri. Decisive le reti per tempo di Rios e Barreiro, ora per il Napoli si fa difficile, dopo aver perso anche ad Eindhoven, Conte dovrà rivedere molte cose.
Inizia bene il Napoli, al 2′ minuto con una punizione di Neres sventata dalla difesa portoghese. Al 11′ minuto è il Benfica andare vicino al gol con Ivanovic che viene fermato da Milinkovic-Savic che respinge la conclusione dell’attaccante croato. Al 20′ minuto il Benfica passa in vantaggio: arriva in area un cross, cerca McTominay di sventare la minaccia ma il rimpallo favorisce Rios che mette dentro, 1 a 0 per la formazione di Mourinho. Il Napoli cerca di pareggiare il conto, al 29′ minuto Di Lorenzo prova con un colpo di testa, palla fuori. Al 42′ minuto occasione per il Benfica con Otamendi tenta una rovesciata, ma nulla di fatto e così si va al riposo 1 a 0 per i padroni di casa.
Il secondo tempo inizia con il gol che chiude l’incontro: cross di Rios e Barreira che anticipa tutti e batte Milinkovic-Savic, 2 a 0 partita chiusa. Poi due occasioni Napoli, prima con Politano e poi con Neres, ma il risultato non cambia, finisce 2 a 0 per il Benfica.
Migliore in campo Rios, un gol ed un assist il suo, ma anche la rivincita di José Mourinho, che porta a casa i 3 punti. Per Antonio Conte invece, tanti interrogativi in testa e molto da rivedere.
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