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Champions League

Inter-Barcellona: pagelle e considerazioni

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E’ terminato 1  a 1 il big match della quarta giornata del girone B di Champions che ha visto di fronte Inter e Barcellona.Le reti,entrambe nella ripresa, portano la firma di Malcom e di Icardi. Spartendosi la posta in palio,entrambe le squadre hanno ottenuto un punto che potrà rivelarsi fondamentale per l’accesso agli ottavi,specie per l’Inter (ora a 7 punti) che ha disposizione due su risultati su tre nel match del 28 novembre contro il Totthenam per qualificarsi aritmeticamente.Cammino ancora più facile per i Blaugrana che invece si trovano primi a 10 punti e con la qualificazione già in tasca.

Indice

Il film della partita

In un San Siro gremito, con tanto di record d’incassi per una partita di una squadra italiana, Spalletti conferma il 4-2-3-1 con Nainggolan, palesemente non al meglio, trequartista. Valverde risponde con il consueto 4-3-3 con il grande ex Rafinha in panchina e con Messi in tribuna causa infortunio. La partita la fanno, come era da immaginarsi, gli ospiti. Il primo tempo è un monologo blaugrana. Dopo due minuti spagnoli vicini al gol con Dembelè: para Handanovic: è il preludio di una serata di straordinari a cui sarà sottoposto il portierone sloveno. Ci provano Suarez (varie volte), Rakitic, Coutinho ma la palla non entra. Nel mezzo qualche azione dell’Inter che però non spaventa Ter Stegen. La prima frazione di gara termina senza reti,ma mette in mostra i limiti dell’Inter che sarà costretta a soffrire anche nel secondo tempo.

I nerazzurri entrano in campo con un altro piglio e ci provano con De Vrij, Icardi, ma soprattutto con Politano che di testa (di certo non la sua migliore qualità) manda fuori un cross perfetto di Perisic. Il Barcellona quando si fa avanti fa sempre paura: Handanovic, migliore in campo, salva ancora su Rakitic e Dembelè. Ma alla fine è costretto a capitolare anche lui: al 38′ palla di Coutinho per il neoentrato Malcom (finora oggetto misterioso della campagna acquisti bluagrana) che fulmina Handanovic e firma l’1 a 0.

San Siro ammutolito ma l’Inter dimostra ancora una volta, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che quest’anno è una squadra che non molla mai. Dentro Lautaro per l’assalto finale: palla in area da parte del numero 10, serie di carambole finchè la sfera non arriva sui piedi di Mauro IcardI: girata e gol dell’1 a 1. Siamo al’87, San Siro può riprendere a cantare. Non succede più nulla di rilevante nei minuti successivi con l’Inter che riesce quindi in extremis a portare a casa un punto fondamentale.

Pagelle Inter

Handanovic 7,5 Tiene l’Inter in partita,salvando su numerose occasioni fino al gol di Malcom,su cui non riesce ad arrivare.Migliore in campo,dimostra che in Europa ha pochi rivali. BATMAN
Vrsaljko 5,5 Fa vedere di non esser spaventato dagli avversari, che conosce bene dopo l’esperienza in Liga, e si dimostra disciplinato tatticamente ma non indovina un cross. CANCELO DOVE SEI?
De Vrij 6 Partita sottotono dell’olandese che,forse impaurito , non gioca come è solito fare e soffre Suarez.PER FORTUNA C’E’ SKRINIAR
Skriniar 7,5 Tiene la baracca come solo lui sa fare.Vince tutti gli 1 vs 1,sopperisce alle mancanze del suo compagno di reparto e dimostra una tranquillità insolita per un 23 enne alla quarta presenza in CL.GIOVANE VETERANO
Asamoah 6,5 Dopo qualche prestazione sottotono,fa valere la sua esperienza europea nei duelli con Dembele,che gli crea comunque numerosi grattacapi per la sua velocità.Si propone spesso ed è sua l’azione più pericolosa del primo tempo,che però spreca malamente.SPINA NEL FIANCO
Brozovic 6,5 Patisce la qualità del centrocampo blaugrana ma prova sempre la giocata e non si arrende mai.FARO
Vecino 5,5 Sbaglia troppi palloni,a volte anche pericolosi.L’impegno( o meglio la ‘garra’)e la corsa ce li mette sempre,ma può fare di più.IMPRECISO
Politano 7 Non si ferma mai,avanti e indietro.Tiene in apprensione Jordi Alba e va vicino al gol di testa.MOTORINO
Nainggolan 5,5 Schierato per marcare Busquets e per tentare le ripartenze ma dimostra di non essere ancora al meglio.Esce dopo un’ora di gioco. MEZZO SERVIZIO
dal 63′ Borja Valero 6,5 Più utile del belga e lo dimostra entrando subito nel vivo del match dando sfoggio delle sue indubbie qualità tecniche.SPAGNOLO
Perisic 5,5 Ancora una prestazione sottotono,l’ennesima di questa stagione del croato che pare essere rimasto in Russia.Le poche volte in cui però si ricorda di essere in campo fa paura e Sergi Roberto ne sa qualcosa.BRUTTA COPIA
dal 81′ Candreva s.v.
dal 85′ Lautaro 7 Entra e dopo pochi minuti l’inter pareggia,mettendoci lo zampino.DODICESIMO UOMO
Icardi 7,5.Un tiro,un gol.Un tiro,1 punto portato a casa.Terzo goal in quattro match di Champions.Penso non serva aggiungere altro.KILLER.
Spalletti 6,5 La sua squadra strappa un punto al Barcellona :questo basta e avanza,almeno per ora.Forse poteva non schierare dal primo il Ninja.

Pagelle Barcellona

Ter Stegen 6 Spettatore non pagante,non può nulla sul gol.
Sergi Roberto 5.5 Si propone poco davanti e quando Perisic accellera non lo riesce a fermare.Anello debole.
Piquè 6,5 Non a caso da anni uno dei migliori centrali del mondo,non sbaglia nulla.
Lenglet 6,5 Sta crescendo sia in fase difensiva che in fase di possesso.
Jordi Alba 5,5 Si fa vedere spesso in avanti,ma rischia spesso nei duelli con Politano.
Busquets 6,5 Copertura ed equilibrio;tecnica ed esperienza.Non stupisce più ormai.
Rakitic 5,5 Duello a distanza con il suo connazionale Brozovic. Impreciso sia sottoporta che nella ricerca degli attaccanti.
Arthur 6,5 Se sua maestà Xavi lo ha incoronato suo erede non è un caso.
dal 73′Vidal Anonimo,come anonima è la sua stagione finora
Dembele 5 Sbaglia molto,specie in virtù del prezzo versato dal Barcellona per acquistarlo poco più di un anno fa.
Dal 81′ Malcolm 7.Entra(nello stupore generale) e fa quello che nessuno era riuscito a far prima:goal.
Suarez 6 Crea e disfa da solo. Crea benissimo,come solo lui sa fare,ma sbaglia più di un goal che solitamente non ha problemi a segnare.
Valverde 6 Barcellona bello e pericoloso ma esce da Milano con 1 solo punto.

Considerazioni sul match

L’Inter non molla mai. Lo dimostrano le vittorie e i pareggi ragggiunti in extremis sia in campionato che in Europa, lo certificano le parole di Valverde. Questa squadra sembra avere raggiunto la consapevolezza della sua forza. Benissimo l’asse centrale: Handanovic sta dimostrando perchè da anni insisteva per giocare in Champions; Skriniar ormai è riconosciuto come uno dei centrali più forti del mondo nonostante i suoi 23 anni, Brozovic (anche se non ha sfoderato la sua migliore prestazione) è una ‘dogana’ (termine usato da Stankovic, non uno qualsiasi), fulcro di ogni azione dell’inter. Icardi sta mettendo a tacere tutte le sue critiche e sta dimostrando il suo ‘killer instinct’ anche nei palcoscenici più importanti.

Ovviamente non è un Inter perfetta:la sofferenza nel primo tempo e per buona parte del secondo è risultata palese. Il Barcellona, se ancora servisse, si dimostra una squadra (quasi) imbattibile. Da l’impressione di poter far male in qualsiasi momento ed è ovviamente una delle serie candidate alla vittoria finale. Ah mancava anche Messi, giusto per dire.

Champions League

Real Madrid, Bellingham elogia Ancelotti: “È la nostra più grande forza”

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Real Madrid

Al termine della lotteria dei rigori, Jude Bellingham, stella nascente del Real Madrid ha parlato del match contro il Manchester City.

Jude Bellingham, asso del Real Madrid, al termine della gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League contro il Manchester City ha rilasciato una breve intervista ai microfoni di TNT Sports soffermandosi sul match dell’Etihad.

Nonostante il fuoriclasse inglese non abbia particolarmente brillato i Blancos sono riusciti a strappare il pass per la semifinale dopo un tesa gara, terminata con la lotteria dei rigori.

Sulla strada del Real Madrid verso la conquista della 15° Coppa dalle grandi orecchie ci sarà il Bayern Monaco, il quale ha fatto fuori l’Arsenal di Arteta con il risultato finale di 3-2.

Jude Bellingham - Depositphotos

Real Madrid, le parole di Bellingham

“È un sollievo perché abbiamo messo tutte le nostre energie. Sarebbe stato tremendo se all’improvviso ci avessero portato via la qualificazione. Bisognava lavorare davvero duro per batterli, vincere la partita è stata una ricompensa enorme. È davvero incredibile, momenti come questo sono magici ed è solo grazie alla mentalità e alla cura dei dettagli, come i rigori: i ragazzi hanno mantenuto la calma, è qualcosa di magico. È stato bellissimo; mio fratello era qui ed era la prima volta che mi vedeva giocare per il Real, ne sono davvero orgoglioso”.

Il fuoriclasse si è soffermato poi su Carlo Ancelotti:

“Non avrei mai potuto immaginare come sarebbe iniziata la mia storia con il Real Madrid. Sono orgoglioso di essere qui e spero che possa continuare a lungo. La nostra più grande forza è che il nostro allenatore trova il modo di darci libertà. È la calma fatta persona: l’ho sorpreso a sbadigliare prima della partita e gli ho chiesto se era stanco, mi ha risposto: ‘Vai ed emozionami!”.

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Champions League

Quinta italiana in Champions League: tocca a Atalanta e Fiorentina per la matematica

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Champions League

Manca sempre meno alla matematica certezza che il prossimo anno la Champions League abbia ben 5 club italiani presenti. Tocca ad Atalanta e Fiorentina.

Siamo molti vicini al traguardo. Infatti, senza harakiri sportivi, l’Italia avrà per il prossimo anno il 5° posto per la Champions League. Dopo il ritorno dei quarti della massima competizione europea, l’Italia è ancora salda al primo posto in classifica del Ranking UEFA per Nazioni.

Con le uscite di Manchester City e Arsenal, l’Inghilterra ha molto complicato la sua lotta con la Germania per il secondo posto. Già nella giornata di oggi può arrivare la matematica certezza della quinta squadra in Champions: basterà che l’Atalanta non perda al Gewiss Stadium contro il Liverpool e che la Fiorentina passi il turno di Conference League.

Il conteggio tiene conto anche del passaggio sicuro di una fra Roma e Milan in semifinale di Europa League.

Atalanta, Champions League

Ranking UEFA per Nazioni, la classifica

1 – Italia 18.857 (4 squadre ancora in corsa: Atalanta, Milan, Roma, Fiorentina)
2 – Germania 17.642 (3 squadre ancora in corsa: Bayern Monaco, Borussia Dortmund, Bayer Leverkusen)
3 – Inghilterra 16.875 (3 squadre ancora in corsa: Liverpool, West Ham, Aston Villa)
4 – Spagna 15.312 (1 squadra ancora in corsa: Real Madrid)
5 – Francia 15.250 (3 squadre ancora in corsa: PSG, Lille, OM)

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Champions League

Man.City – Real Madrid 1-1 (4-5 d.c.r.), Ancelotti vola in semifinale | Le pagelle del match

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Il Real Madrid compie l’impresa ed elimina i campioni in carica del Manchester City ai calci di rigore. Per Carlo Ancelotti e’ semifinale, l’ennesima. Le pagelle.

Manchester City

Ederson 6: il City ha il dominio del possesso e questo implica che anche lui sia poco impegnato. Tap-in di Rodrygo impossibile da respingere due volte. Ai rigori dice di no a Modric.

Walker 6: bravo nel disimpegno e nella costruzione quando viene avviata l’azione.

Akanji 6,5: puntuale a chiudere in difesa, si fa notare spesso anche nelle azioni offensive dei Citizen (dal 112′ Stones sv).

Dias 6: anche per lui la serata e’ da sufficienza piena. Nessun intervento straordinario richiesto.

Gvardiol 6: non brillantissimo ma efficace. Si guadagna la sufficienza.

Rodri 6,5: determinante per organizzare il gioco, ci mette polmoni e precisione.

De Bruyne 7: il gol che impatta il vantaggio di Rodrygo e’ la punta dell’iceberg di una prestazione sontuosa, macchiata solo da un’occasione d’oro, gettata alle ortiche a porta spalancata (dal 112′ Kovacic 112′ 5: si fa ipnotizzare da Lunin nella lotteria dei rigori).

Bernardo Silva 5: errore fatale nella sequenza dei penalty. Oltre a una prestazione non eccellente, mette le sue impronte sull’uscita anticipata dei campioni in carica.

Foden 5: una conclusione velleitaria e poco altro da segnalare. E’ buio pesto per uno come lui, che dovrebbe accendere la fantasia della squadra.

Grealish 7: sempre sul pezzo e sempre pronto ad accompagnare l’azione sulla sinistra. Veloce e scattante, spesso pericoloso (dal 72′ Doku 7: ottimo impatto sul match).

Haaland 5: colpisce una traversa, ma e’ il solo pericolo che porta in una serata che lo vede, come spesso gli capita, marcare visita nelle sfide a eliminazione diretta (dal 91′ Alvarez 6: un paio di occasioni interessanti e il gol dal dischetto).

 

Pep Guardiola 5: i campioni d’Europa escono nonostante due prestazioni di livello, ma nelle quali e’ mancato il killer instinct.

Real Madrid

Lunin 8: serata di grazia, letteralmente. Solo il gol di De Bruyne lo sovrasta. Tiene a galla il Real su chiunque e respinge i rigori di Bernardo Silva e Kovacic.

Carvajal 6: bene in copertura, ancora meglio sulla spinta, la specialità della casa (dal 110′ Militao sv).

Nacho 7: mette la museruola ad Haaland, e non e’ poco. Implacabile anche dal dischetto.

Rudiger 7: il rigore decisivo che spedisce Ancelotti all’ennesima semifinale di Champions lo calciatori lui. Una sola sbavatura nell’arco del match, uno del destino.

Mendi 6: con difficoltà, ma regge al forcing del City nella seconda parte del match.

Valverde 7: non si ferma mai, soprattutto quando non ha il pallone tra i piedi. E’ sempre una opzione valida per gli spunti dei compagni.

Kross 6,5: fa il lavoro che più gli riesce, vincere contrasti e battagliare. Con la palla tra i piedi e’ precisissimo (dal 79′ Modric 5: il Real passa il turno, ma lui sbaglia il suo penalty).

Camavinga 7: sembra fresco anche dopo i supplementari. Resiste ai contrasti e si conquista tanti calci di punizione.

Bellingham 6: fa partire la cavalcata che porta al gol di Rodrygo. Non brillantissimo ma in partita fino alla fine.

Rodrygo 7,5: il suo tap-in fulmina Ederson e firma il vantaggio del Real. De Bruyne poi glielo pareggia, l’inerzia del match si disegna per merito suo (dall’84 Brahim Diaz 6: porta forza fresca in avanti e, soprattutto, fantasia).

Vinicius 7: costantemente spina nel fianco della difesa inglese, ci mette lo zampino sul vantaggio (dal 102′ Vazquez 6: bene l’ingresso, ancor meglio il rigore realizzato).

 

Carlo Ancelotti 7: il Real Madrid approccia il match in maniera intelligente. Cinismo sul vantaggio, freddezza dal dischetto. Re Carlo, ma non e’ una novità, sbarca tra le prime quattro d’Europa.

 

 

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