Calciomercato
Under 19 Milan, casting per la panchina
Under 19 Milan, casting per la panchina. Entro due settimane sarà annunciato il nuovo allenatore. Tanti i nomi in ballo, il responsabile del settore giovanile Angelo Carbone in contatto costante con Paolo Maldini
Il vivaio punto di forza del club, massima attenzione alla under 19, dopo la difficile annata trascorsa e l’avvicendamento in panchina fra Federico Giunti e Christian Terni. Tutte le squadre delle giovanili avranno come punto di riferimento i moduli della prima squadra.
Sono giorni intensi a Casa Milan, con la dirigenza attiva sul mercato per rinforzare la prima squadra. Ma anche il settore giovanile è sotto l’attenzione dell’area tecnica desiderosa di sfornare talenti fatti in casa.
Massima attenzione alla nuova guida tecnica che dovrà guidare la squadra under 19, arrivata a un passo dalla retrocessione nella scorsa annata sportiva. L’attuale allenatore Christian Terni ha qualche chance di conferma, ma solo se il casting di questi giorni con i vari candidati portasse a un nulla di fatto.
Il favorito numero uno è Ignazio Abate. L’ex terzino destro rossonero è reduce da una stagione positiva alla guida degli under 16, con i quali è arrivato a un passo dalla vittoria finale. Ma ha palesato qualche dubbio nel fare un salto doppio, sente la necessità di fare ancora gavetta.
Frederic Massara in pressing su Alberto De Rossi, vate delle giovanili
Il recente viaggio romano di Frederic Massara è servito da un lato a fare il punto sulle richieste della Roma per Nicolò Zaniolo, dall’altra a parlare con Alberto De Rossi. Il padre del campione del mondo Daniele, da 29 stagioni al servizio dell’AS Roma, ha fatto la storia della Primavera. Nella massima categoria del Settore Giovanile ha infatti collezionato 19 stagioni e 740 panchine, conquistando 3 Scudetti, 2 Coppe Italia e due Supercoppe italiane.
Il Milan gli ha proposto un triennale alla guida dell’under 19 e un ruolo di supervisione di tutte le squadre giovanili. Ma sembra che la proposta sia stata gentilmente respinta, per mantenere l’impegno preso con la Roma, che lo ha nominato responsabile sviluppo e formazione allenatori squadre nazionali.
Oltre De Rossi, tutti i nomi papabili per l’ambita panchina giovanile
Colloqui in corso, Angelo Carbone e Geoffrey Moncada parlano con alcuni profili attenzionati. Tutti ex calciatori milanisti: Marco Simone, Alessandro Nesta, Alberto Gilardino, Gianluca Zambrotta ed Alberto Aquilani.
Candidature forti e che rispondono al motto “il Milan ai milanisti”. Quello più vicino è Alessandro Nesta. Dopo le esperienze in Major League Soccer e alla guida di Frosinone e Perugia, accetterebbe volentieri di tornare a lavorare in rossonero.
A nessuno sono sfuggite le sue esultanze a San Siro dove è stato ospite quasi fisso delle gare casalinghe degli uomini di Stefano Pioli.
Nel corso delle prossime due settimane il casting dovrebbe dare il responso e si comincerà a programmare la stagione delle giovanili rossonere, chiamare a uniformarsi ai moduli della prima squadra, come da linea societaria.
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Torino: indizio social sul ritorno di Schuurs
Poco più di un mese al termine della stagione ed il Torino ha sprecato nelle ultime tre giornate la possibilità di qualificarsi per una competizione europea.
I tre punti dal Napoli non sono tanti, ma la resa dei granata in particolare contro Empoli e Frosinone hanno messo la strada verso l’Europa in salita.
Nel frattempo, tramite una storia Instagram, il difensore Perr Schuurs ha pubblicato un video sul quale palleggiava, dopo il brutto infortunio subito al legamento crociato contro l’Inter nella partita di andata.
Nonostante l’olandese ha ripreso gli allenamenti individuali non verranno corsi ulteriori rischi e tornerà quasi sicuramente disponibile per la prossima stagione.
Chi invece può anticipare i tempi è Pietro Pellegri. L’attaccante italiano dopo aver saltato le ultime tre partite per un problema muscolare va verso una convocazione nella festa di “San Siro”, del lunch match di domenica.
Juric ritrova Ricci, dopo aver scontato la squalifica contro i ciociari, mentre non partiranno per Milano i lungodegenti Djidji e Gineitis. Anche Sazonov non ha smaltito il fastidio ai tendini e rimarrà a Torino a recuperare.
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Juventus, in estate si cambia aria: ecco chi lascia la Continassa
Cristiano Giuntoli, il direttore sportivo della Juventus, è già impegnato nella pianificazione del mercato estivo del club.
L’obiettivo prioritario è quello di razionalizzare i costi annuali. Questo risultato si intende raggiungere attraverso rinnovi contrattuali strategici e vendite mirate di giocatori.
Uno dei nomi in cima alla lista delle partenze è Moise Kean. Nonostante non sia una presenza costante nella formazione titolare, il suo impatto economico sul bilancio del club è notevole. Grazie al decreto crescita, Kean riceve un ingaggio netto di 4 milioni di euro all’anno. Tutto ciò si traduce in circa 6 milioni lordi. L’ammortamento del suo cartellino rappresenta un ulteriore onere di quasi 10 milioni di euro annui.
In totale, la presenza di Kean sul bilancio della Juventus ha un costo di 16 milioni di euro all’anno. Di fronte a questa situazione, Giuntoli è aperto a valutare proposte di trasferimento. Sebbene la Fiorentina abbia espresso interesse per l’attaccante, è più verosimile che il futuro di Kean si orienti verso un ritorno in Premier League.
La decisione di Giuntoli di riorganizzare alcuni elementi della rosa è cruciale per la Juventus. Con tali interventi, i bianconeri si apprestano a un rinnovamento che, sperano, porterà frutti sia sul campo che nei libri contabili.
I giocatori della Juventus in partenza
Con il previsto cambiamento tecnico sulla panchina della Juventus, appare improbabile una permanenza di De Sciglio a Torino. Il difensore polivalente, dopo aver recuperato da un grave infortunio al ginocchio, ha ottenuto solamente una presenza in squadra.
Nell’ottica di ridurre i costi, Giuntoli si propone di trasferirlo, potenzialmente con un indennizzo, eliminando così dal bilancio juventino un ingaggio lordo di circa 3 milioni di euro relativi al giocatore trentaduenne.
In aggiunta, la partenza di altri giocatori come Alex Sandro, contribuirebbe ulteriormente alla riduzione delle spese. Con le loro cessioni, la Juventus potrebbe abbattere il monte ingaggi di quasi 18 milioni di euro.
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Nzola, il fallimento di una stagione
La Fiorentina tra poche ore si gioca l’accesso alla Finale di Coppa Italia: tutta la rosa convocata tranne Nzola.
Nzola è praticamente fuori rosa in casa viola. Ormai è dal 15 aprile che non rientra tra i convocati di Italiano, la prima gara fu con il Genoa, e si parlò di un affaticamento muscolare, poi seguirono il ritorno con il Plzen e la trasferta di Salerno a cui si aggiunge Bergamo.
Queste ultime tre gare l’assenza dai convocati di Nzola è giustificata per “motivi personali”.
Nel dopo gara di Salerno Italiano, a cui mancavano tutti gli attaccanti, a chi gli chiedeva di Nzola ha risposto: “Per Nzola ci sono problemi personali, mi auguro si possa vedere un Nzola sereno e libero mentalmente al più presto.”
Da qualche rumors dal Viola Park c’è l’ipotesi anche di una discussione tra il tecnico e il giocatore e il resto della squadra per l’atteggiamento poco attivo dell’attaccante in allenamento.
Di fatto la stagione di Nzola, che già era stata molto deludente dal punto di vista del rendimento, si è praticamente conclusa con l’arrivo di Belotti a fine gennaio: da allora per l’ex Spezia appena 117′ giocati. Per l’attaccante classe 1996, 36 presenze totali e appena 5 reti realizzate in tutte le competizioni.
In estate la Fiorentina lo metterà sul mercato, ma la posizione del club gigliato non sarà semplice: sarà complicato non fare un affare in negativo dopo aver speso 13 milioni per strappare Nzola alla concorrenza.
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