Calcio Femminile
Juventus Women: la vecchia signora doma le pantere
Juventus Women – Pomigliano: le bianconere bloccano la serie di vittorie a cui con fatica erano arrivate le campane. Fantasia e precisione decidono il 4-0.
Numerose le assenze in casa bianconera. Anche la capitana Sara Gama è fuori per una lombalgia. Questo però non preclude una netta vittoria.
Indice
Le formazioni
Biella, stadio Pozzo – La Marmora, decima giornata del Campionato di Serie A Femminile.
Juventus Women (4-2-3-1): Aprile; Lenzini, Salvai (75′ Cafferata), Cascarino, Boattin; Caruso, Palis; Gunnarsdottir; Cantore (75′ Bonansea), Thomas, Beerensteyn.
Allenatore: Montemurro.
A disposizione: Nildén, Garbino, Bonansea, Peyraud-Magnin, Bellucci, Bellagente, Sembrant, Slišković
Pomigliano (4-3-2-1): Gavillet, Battistini, Apicella, Caiazzo, Fusini; Rabot, Ferrario, Di Giammarino; Bourgouin (64′ Nambi), Ippolit; Martinez (74′ Harvey). Allenatore: Caruso.
A disposizione: James, Domi, Manca, Tengue, Corrado, Novellino, Schettino
A dirigere il match l’arbitro Caldera di Como.
Ritmo serrato e maggiore presenza per una Juventus in gran forma
A decidere il match la rete di Gunnarsdottir, la doppietta di Beerensteyn – primo gol all’angolino e secondo su cross di Cantore – segnata in quattro minuti e infine sul recupero Bonansea sigla il 4-0.
Nonostante le assenze, le bianconere partivano favorite e in effetti si sono dimostrate più pericolose. Aprile è stata poco impegnata. Cantore porta con se ancora l’entusiasmo delle vittorie in azzurro: migliore in campo.
Le pantere hanno toccato pochissime palle e hanno mancato di precisione.
Situazione classifica
Juventus momentaneamente a pari punti con la Roma in cima alla classifica, il Pomigliano fermo a 5 punti sopra al Napoli che giocherà domani contro il Como.
Calcio Femminile
Milan femminile, annunciata la Capitana: sarà Grimshaw
Il Milan, due giorni fa, ha annunciato chi sarà la Capitana a partire da questa stagione. L’addio dell’ex capitana Bergamaschi aveva lasciato il ruolo scoperto.
I tifosi rossoneri hanno finalmente scoperto chi sarà la futura Capitana del Milan femminile. Dopo la partenza di Bergamaschi, verso la sponda juventina, il ruolo era rimasto vacante.
L’annuncio è arrivato direttamente dalla centrocampista scozzese, tramite i canali social della società. Grimshaw infatti compare in video, vestita con la nuova divisa della stagione e la fascia al braccio.
La numero 11 rossonera esordisce con: “Signori e signore è il Capitano che vi parla. Oggi iniziamo una nuova stagione. Ed è con grande onore e piacere che vi annuncio che indosserò la fascia di Capitano. E guiderò con orgoglio la squadra in questo nuovo ed entusiasmante percorso.”
Infine prosegue dicendo: “Essere il Capitano del Milan mi riempie di orgoglio ed entusiasmo. È una grande responsabilità che accolgo a cuore aperto.”
Christy Grimshaw al momento è ferma per un brutto infortunio rimediato verso fine della passata stagione. Non appena avrà terminato il percorso di riabilitazione, che durerà ancora diversi mesi, la potremmo vedere in campo con la fascia da Capitana al braccio.
Calcio Femminile
Calcio femminile italiano: la tv delle ragazze
Calcio femminile: diritti Tv non assegnati, la Figc fissa la scadenza per le proposte. Ancora nessuna certezza. Cosa frena i grandi broadcaster.
La Figc ha invitato a presentare le offerte riguardanti i diritti audiovisivi del calcio femminile professionistico, stagioni 2024-2025, 2025-2026 e 2026-2027. Ma perché a poco più di un mese dall’inizio del campionato ancora nulla si è smosso?
Indice
Calcio femminile: in Italia ha il giusto spazio?
Il termine finale per la presentazione delle offerte è stato fissato per le ore 12.00 del 26 luglio 2024.
Le competizioni in ballo sono il Campionato Femminile di Serie A, la Coppa Italia Femminile e la Supercoppa Femminile.
Pochi canali e orari non da grande Auditel.
Stadi secondari e biglietti a prezzi stracciati se non addirittura gratuiti. La Serie A femminile italiana vive una realtà lontana anni luce dai grandi numeri di altre nazioni, come Inghilterra, Spagna o Stati Uniti. In queste nazioni gli stadi si riempiono, in alcuni casi sono gli stessi della lega maschile.
Un’indagine svolta da Deloitte rivela che i ricavi dei club della Women’s Premier League già nel 2022/2023 erano aumentati del 50% rispetto alla stagione precedente: un totale di 48 milioni di sterline (56,7 milioni di euro).
A cosa si deve questo gap?
Cambiando l’ordine dei fattori il risultato cambia
Il lato economico sicuramente è alla base. Se un broadcaster deve investire deve scommettere su un risultato più che certo: quanti sponsor, quanti introiti, quanto smuove il calcio femminile in Italia? Ancora troppo poco, evidentemente.
Il lato socioculturale. Non solo il calcio, ma tutto lo sport femminile deve ancora fare tanti passi avanti per conquistarsi un ruolo di prestigio nell’interesse degli spettatori e degli addetti ai lavori italiani. E il giusto linguaggio.
Basta vedere come viene celebrata la vittoria di Jasmine Paolini: “bellissima”, hanno titolato, come se contasse il lato estetico in una sfida di tennis.
O come viene appellata Anna Kalinskaya, che per tutti i media è “la fidanzata di Sinner”.
Per tacere del silenzio sulla qualificazione della nazionale azzurra femminile agli europei. Vittoria schiacciante sulla Finlandia. Taciuta, per l’appunto, dai più, ma non da noi di Calciostyle.
Il calcio femminile verso un nuovo futuro
La voglia e l’interesse: due elementi fondamentali che andrebbero alimentati per portare avanti la causa. Una lotta che dovrebbe interessare non solo le atlete e il pubblico più affezionato, ma tutto il mondo sportivo.
Si metterebbe così in moto un circolo virtuoso in cui tutti i fattori si autoalimentano per raggiungere uno status di prim’ordine.
La condizione in cui verte il calcio femminile è lo specchio di una situazione sociale ben più profonda.
Il cambiamento deve essere prima culturale. O forse no? Anche una scalata comincia con un singolo passo. Che questo si possa fare su un prato verde?
Calcio Femminile
Ufficiale – Roma femminile, colpo Champions: Dragoni è giallorossa!
La Roma femminile piazza un importante colpo in entrata. Arrivata dal Barcellona la prima italiana a vincere la Women’s Champions League.
Giulia Dragoni torna in Italia. La giovane calciatrice azzurra dopo l’esperienza al Barcellona approda alla Roma femminile. Come da tempo anticipato, la classe 2006 dopo un anno e mezzo al club blaugrana, divisa tra prima e seconda squadra, torna in patria.
Un colpaccio in prospettiva per le bi-campionesse d’Italia che aggiungono una delle più talentuose e promettenti calciatrici dell’intero panorama europeo. Dragoni arriva alla corte di Alessandro Spugna a titolo temporaneo per una stagione.
In stagione, l’azzurra ha collezionato 36 presenze condite da 8 reti ed è diventata la prima italiana ad alzare il trofeo della Women’s Champions League.
Roma femminile, il comunicato
“L’AS Roma è lieta di dare il benvenuto in giallorosso a Giulia Dragoni. La centrocampista, classe 2006, arriva in prestito dal Barcellona. Proprio con le blaugrana ha conquistato la Uefa Champions League, nella stagione scorsa, diventando la prima italiana a vincere il trofeo. Ha rappresentato tutte le nazionali giovanili italiane e a 16 anni e 259 giorni è diventata la più giovane italiana a giocare un Mondiale. Benvenuta, Giulia!”.
Il primo giorno da giallorossa 🟡🔴#ASRomaFemminile pic.twitter.com/4cI9r1CGzI
— AS Roma Femminile 🇮🇹 🏆 (@ASRomaFemminile) July 17, 2024
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