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Covid, Bologna: “Mihajlovic è asintomatico ma la verità è un’altra”
A distanza di un anno, Sinisa Mihajlovic tornerà a guidare la squadra del Bologna da remoto. Alla vigilia del ritrovo a Casteldebole per l’inizio della nuova stagione, il tecnico serbo è risultato positivo al coronavirus. Non una bella notizia questa date le necessità della squadra di essere guidati in modalità “live” dal proprio guerriero. Infatti, Sinisa è positivo ma asintomatico, e potrà guidare il gruppo solo da remoto.
Questo lavoro, in queste modalità, Mihajlovic lo ha già fatto un anno fa e, come scrive il Resto del Carlino, in condizioni di salute ben peggiori, ottenendo risultati che allora sorpresero tutti.
Non sarà dunque il coronavirus a cambiare il programma della nuova stagione che comincia oggi alle ore 16 con il ritrovo a Casteldebole. Nel pomeriggio il gruppo effettuerà il primo giro di tamponi e l’allerta è elevata. A rientrare dalle zone a rischio (Grecia e Spagna) sono molti giocatori fra cui Medel, e la speranza della società è che questo primo test dia esito negativo per l’intero gruppo.
Carlino – Bologna, si riparte: le ultime da Casteldebole
Mihajlovic, dopo la leucemia il coronavirus
Come se non bastasse, a mettere il bastone tra le ruote a Mihajlovic non solo la leucemia ma anche il coronavirus. Ma il guerriero rossoblù vincerà anche questa battaglia.
“Fortunatamente Sinisa sta bene e non ha alcun sintomo”. Ha affermato ieri il responsabile dello staff sanitario rossoblù Gianni Nanni. “Adesso verrà controllato periodicamente perché bisogna aspettare che il tampone si negativizzi. Nulla di allarmante, questo è il classico caso di contagio da rientro delle vacanze: si vede che è scritto nel destino che non possa andare in ritiro col Bologna”.
Mihajlovic adesso è in isolamento, e ci resterà almeno per due settimane. Il tecnico
rossoblù non potrà né uscire dalla struttura in cui alloggerà né avere contatti col mondo
esterno.
Il club rossoblù si organizzerà per portargli in camera i pasti, nonché le attrezzature digitali necessarie per consentirgli di seguire in diretta sul tablet tutti gli allenamenti.
Il tutto con la speranza che da qui a due settimane, al 5 settembre, il tampone si sia
negativizzato e che Sinisa potrà tornare a dirigere il gruppo dalla panchina.
Corriere – Bologna, difensore cercasi | Nel mirino Ferrari del Sassuolo
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Roma: Claudio Ranieri al top a Trigoria col Passaporto Ematico
Claudio Ranieri protagonista incontrastato di prevenzione sportiva. In queste ore l’attivissima Fondazione Fioravante Polito di Santa Maria di Castellabate (guidata alla perfezione dal Presidente Davide Polito) è stata ospite a Trigoria. Qui ha consegnato a Claudio Ranieri l’importante nomina di Ambasciatore del Passaporto Ematico nel Mondo. Ebbene sì, si tratta di un vero e proprio assist di solidarietà, da autentici campioni dentro e fuori dal rettangolo di gioco. Una grande iniziativa!
LA FONDAZIONE POLITO E IL PASSAPORTO EMATICO
Intanto, nei giorni scorsi, si è tenuta al Neuromed Pozzilli (Isernia) la cerimonia del Premio Andrea Fortunato (ideato da Fondazione Polito) per celebrare l’indimenticato calciatore ex Juventus. Un tripudio di emozioni e di calore per un evento che ha fatto registrare ancora una volta un grande successo di partecipazione. Tra i premiati Giovanni Malagò e Mauro Balata.
Il valore del Passaporto ematico: uno strumento essenziale per la prevenzione nel pianeta sportivo
Il Passaporto ematico rappresenta senza ombra di dubbio uno strumento innovativo di tutela per gli atleti. La prevenzione nello sport è fondamentale, punto e basta! Attraverso controlli regolari e accurati, permette di individuare eventuali rischi e di garantire una maggiore sicurezza durante l’attività sportiva. Che dire, non ci sono dubbi. Non si tratta soltanto di un documento sanitario fondamentale, bensì di una vera e propria conquista per la prevenzione e la protezione della salute nello sport. Chapeau!

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Stadio Roma, ci siamo: c’è la data del progetto definitivo
La presentazione del progetto definitivo del nuovo stadio della Roma a Pietralata si avvicina e la svolta sembra davvero ad un passo. Attesi i Friedkin nella Capitale.
Dicembre sarà un mese cruciale per il futuro della Roma, e non solo in campo. Il club giallorosso continua infatti a lavorare senza sosta per presentare entro fine anno il progetto definitivo per il nuovo stadio nella zona di Pietralata. Della costruzione di un nuovo impianto di proprietà del club si parla da decenni, ma sembra che si sia arrivati finalmente ad una svolta. Secondo l’indiscrezione rilanciata da Radio Manà Sport, è stata fissata dal data di presentazione del progetto definitivo al Campidoglio, per il 16 dicembre.
Martedì prossimo è una data da cerchiare sul calendario per tutti i tifosi romanisti che da anni si aspettano di una nuova casa. Per presentare i documenti ci si aspetta che i proprietari del club, Dan e Ryan Friedkin, facciano tappa nella Capitale.

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Rui Patricio annuncia il ritiro dal calcio a 37 anni
Rui Patricio annuncia il ritiro dal calcio giocato a 37 anni, confermato dal novembre scorso.
Fine di un’era
Rui Patricio, il celebre portiere portoghese, ha ufficialmente annunciato il suo ritiro dal calcio giocato all’età di 37 anni. La notizia, già anticipata lo scorso novembre, non sorprende gli appassionati di calcio, che avevano già percepito la possibilità di un addio imminente. Patricio ha lasciato un segno indelebile nella storia del calcio, grazie alle sue eccezionali prestazioni sia a livello di club che con la nazionale portoghese.
Durante la sua carriera, Rui Patricio ha collezionato numerosi successi, tra cui il campionato europeo vinto con il Portogallo nel 2016. Le sue parate decisive e la sua leadership in campo lo hanno reso un punto di riferimento per i suoi compagni di squadra e un avversario temuto.
La carriera di Rui Patricio: Un viaggio tra successi e riconoscimenti
La carriera di Rui Patricio è iniziata nelle giovanili dello Sporting Lisbona, dove ha fatto il suo debutto in prima squadra nel 2006. Da lì, ha continuato a scalare la vetta del calcio europeo, difendendo i pali di prestigiosi club come il Wolverhampton e la Roma. La sua abilità nel gestire la pressione e la sua capacità di parare i rigori lo hanno consacrato come uno dei migliori portieri della sua generazione.
Oltre ai successi con i club, Rui Patricio ha avuto un ruolo chiave nella nazionale portoghese, contribuendo al trionfo nel Campionato Europeo del 2016 e alla conquista della Nations League nel 2019. Questi traguardi hanno confermato il suo status di leggenda del calcio portoghese.
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Fonte: l’account X di Schira
#RuiPatricio has announced his retirement from football as player at 37. No surprise here and confirmed since the last November 19! #transfers
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 10, 2025
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