Serie A
Inter, il caso Sommer riapre le ferite del passato
Errori in serie e pressioni crescenti: ora il portiere dell’Inter ricorda l’ultimo, logorato Handanovic. Chivu lo difende, ma il tema ora non è più rinviabile.
Dopo la serata-no del derby e l’errore decisivo che ha spianato la strada al gol di Pulisic, Yann Sommer torna nel mirino della critica. Le difficoltà del portiere svizzero non sembrano più un episodio isolato: già contro la Juventus la sua prestazione era costata tre punti all’Inter, spingendo Cristian Chivu a difenderlo pubblicamente alla vigilia di Ajax–Inter per evitare un contraccolpo psicologico ancora più pesante.
Nonostante l’idea iniziale del tecnico di concedere spazio a Martinez, l’emergenza mediatica ha portato a confermare Sommer anche in Champions. Un gesto forte, che però non ha invertito il trend. Tra Torino e il derby si sono accumulate incertezze in impostazione, errori in uscita e parate mancate, con la sensazione che il risultato del derby sarebbe potuto essere diverso con i portieri invertiti.
Inter, ci serve o non ci serve Sommer?
Il tema non è più rimandabile. Le mancanze dell’estremo difensore hanno inciso pesantemente in due scontri diretti e ricordano da vicino la parabola discendente dell’ultimo Handanovic, rimasto titolare troppo a lungo nonostante un’usura evidente e un peso specifico nello spogliatoio che ne rallentò la sostituzione.

YANN SOMMER ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Sommer ha esperienza internazionale, ma non lo stesso ruolo carismatico del predecessore. Chivu avrebbe voluto alternarlo maggiormente con Martinez, poi distratto da una vicenda extra campo che ne ha limitato l’impiego.
Così lo svizzero è rimasto il punto fermo, ma ora l’Inter deve correre ai ripari. Sul taccuino per la prossima stagione ci sono Caprile, Meret, Suzuki e Vicario. Giugno è lontano. Nel frattempo , però, servirà una soluzione tattica che esponga Sommer al minor numero possibile di situazioni critiche.
Serie A
Hellas Verona-Atalanta, le formazioni ufficiali
Al Bentegodi va in scena l’anticipo del sabato sera, Hellas Verona-Atalanta. Zanetti è all’ultima spiaggia mentre Palladino cerca continuità dopo tre vittorie.
Sfida ad alta tensione per i padroni di casa, ultimi in classifica e ancora senza vittorie, e con la possibilità di cambio in panchina in caso di sconfitta. Le difficoltà in costruzione e finalizzazione stanno condizionando pesantemente l’andamento della stagione. Dall’altra parte la Dea sta ritrovando fiducia e forma dopo un inizio discreto grazie a Raffaele Palladino. I successi in Champions, Coppa Italia e Serie A consecutivi hanno rilanciato l’Atalanta su tutti i fronti.
Hellas Verona-Atalanta, formazioni ufficiali
Hellas Verona (3-5-2): Montipò; Nunez, Nelsson, Bella Kotchap; Belghali, Niasse, Al Musrati, Bernede, Frese; Giovane, Mosquera.
Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Kossonou, Hien, Djimsiti; Bellanova, Ederson, De Roon, Zappacosta; De Ketelaere, Lookman; Krstovic.

FOTO CS.
Serie A
Fiorentina, Vanoli: “Chiediamo scusa. Serve coraggio, niente alibi”
Situazione critica in casa Fiorentina: dopo la sconfitta contro il Sassuolo il tecnico dei viola Paolo Vanoli è intervenuto in conferenza stampa.
La Fiorentina vive un momento di tensione. Dopo la partita persa 3-1 contro il Sassuolo, il direttore sportivo Goretti ha espresso la sua insoddisfazione: “Non siamo squadra, non c’è fiducia nel compagno. È vietato retrocedere”. Le parole di Goretti sono state seguite da quelle dell’allenatore Paolo Vanoli, che ha dichiarato in conferenza stampa: “Dobbiamo chiedere scusa ai nostri tifosi. In queste situazioni servono uomini, non calciatori. Questa partita è stata un’emblema, basta alibi, ci vuole coraggio”.
Vanoli ha continuato sottolineando l’importanza del gioco di squadra e la necessità di superare le paure: “Quale paura si può avere quando vai in vantaggio 1-0? Più bello di così! Dovrebbe scomparire la paura. Non c’entra il modulo, c’entra il ritrovarsi giocare l’uno per l’altro e non vedo questo da quando sono arrivato”.
L’allenatore ha inoltre chiarito l’episodio del rigore riguardante Kean e Mandragora: “Il rigorista era Gudmundsson ma non l’ha voluto calciare, il secondo era Mandragora, e Kean da attaccante che in questo periodo non fa gol voleva calciarlo. Basta, c’è da andare in campo e giocare uno per l’altro, capire che ogni palla in qualsiasi situazione è determinante, sia in attacco che in difesa. Non ho ancora trovato la chiave per entrare nella testa dei ragazzi”.
Fiorentina, le parole di Vanoli

La Fiorentina è pronta a voltare pagina e cercare di risalire la classifica. A riguardo, Vanoli ha dichiarato: “Non lo deve fare Paolo Vanoli, lo devono fare i giocatori, lo deve fare anche l’uomo. Secondo me ci sono uomini in questa squadra, devono diventare uomini. ci sono dei momenti in cui ti capitano delle delle cose e devi crescere, devi crescere in fretta”.
L’allenatore ha infine affermato: “Il mio pensiero oggi è trovare delle soluzioni, trovare quei giocatori che possano combattere per questo. Ci sono giocatori importanti come Gosens fuori ma stasera siamo partiti bene, siamo andati in vantaggio, ma non si possono prendere questi gol assurdi”.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
Serie A
Como, Morata va ko a San Siro: Fabregas costretto al cambio
Dura mezz’ora la gara di Alvaro Morata in Inter-Como. L’attaccante spagnolo è costretto ad abbandonare il campo per un infortunio che sembra di natura muscolare.
Un problema muscolare manda ko Alvaro Morata nel primo tempo di Inter-Como. L’attaccante spagnolo, mandato in campo da titolare da Fabregas, è costretto ad abbandonare il terreno di gioco di San Siro dopo circa 30 ‘ per un problema di natura muscolare. Il tecnico del Como ha scelto l’attaccante greco Douvikas al suo posto. Nelle prossime ore verranno fatti degli accertamenti sulle condizioni del numero 7 dei lariani.

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