Serie A
Cagliari-Fiorentina 1-1: Luperto riacciuffa una brutta viola | Le pagelle gigliate
Una brutta Fiorentina si fa riacciuffare in pieno recupero dal Cagliari, che ha meritato di portare a casa almeno un punto.
Chi si aspettava una viola spumeggiante è rimasto deluso, la squadra di Pioli non sembra aver fatto decisi passi in avanti rispetto alla scorsa stagione dal punto di vista del gioco.
Una Fiorentina lenta, impacciata, lunga, con tanti errori tecnici è stata messa a lungo in difficoltà dai ragazzi di Pisacane, che sembravano molto più vogliosi di portare a casa questi primi tre punti dalla stagione.
A trovare il vantaggio viola a metà ripresa è stato il solito Mandragora, entrato nella ripresa che sembra voler proseguire la fantastica seconda metà della stagione scorsa quando spesso è stato decisivo con gol e assist.

Mandragora
Un gol importante che mostra la centralità del centrocampista nella rosa viola, nonostante il suo futuro sia ancora in bilico con un rinnovo che tarda ad arrivare.
Al 92′ arriva una piccola beffa per i viola, Luperto di testa supera un non perfetto De Gea, che prima si era ancora una volta rivelato decisivo. Un pari, però, mertitatissimo dal Cagliari.
Cagliari-Fiorentina, le pagelle viola

De Gea 5,5 – Nonostante due grandi parate nel corso della gara, non può non restare negli occhi l’imperfezione sul pari dei sardi.
Comuzzo 6 – Gioca con attenzione e cerca di stare attaccato all’ex Folorunsho. Dal 62′ Pablo Marì 5,5 – Entra un po’ a sorpresa, non troppo utilizzato da Pioli. Soffre.
Pongracic 6 – Una gara tutto sommato positiva, prova a creare superiorità uscendo palla al piede. Peccato spesso sia impulsivo tanto da farsi ammonire.
Ranieri 6 – Gioca un tempo solo, non demerita comunque. Dal 46′ Viti 6 – Per l’ex Empoli un tempo di buona caratura.
Dodò 6,5 – Uno dei più propositivi e positivi nella scialba serata dei viola.
Sohm 5,5 – Si vede poco, un passo un po’ macchinoso, soprattutto nella prima frazione. Esce meglio nella ripresa.
Fagioli 6 – Una partita in crescendo, nel primo tempo tocca pochissimi palloni, nella ripresa gestisce e distribuisce meglio il gioco.
Gosens 6,5 – Salva un gol fatto sulla riga di porta. Questo gli vale mezzo punto in più e nella sua corsia è una presenza costante anche nelle avanzate. Dal 77′ Parisi 5,5.- Non sembra entrare con il piglio giusto, tanti palloni persi.
Ndour 5,5 – Brilla meno rispetto alla prestazione in Conference, cerca di darsi da fare, ma trova poca assistenza anche dai compagni. Dal 46′ Mandragora 7 – Il suo gol sembra svegliare per qualche minuto la viola. Peccato per il finale, tre punti sarebbero stati pesantissimi.
Gudmundsson 6 –L’assist per Mandragora è un cioccolatino. Poi si muove tanto in campo ma con poco costrutto. Dal 72′ Fazzini 6 – Entra con un buon piglio e si fa vedere con bei movimenti.
Kean 5 – Serataccia, a lungo nascosto dietro a Mina e Luperto. Sembra destarsi dopo il vantaggio viola, ma sbaglia un gol clamoroso che pesa tantissimo sul risultato finale.
Serie A
Hellas Verona, a Milano con un Giovane in più
L’Hellas Verona tornerà in campo solamente il 28 dicembre in casa del Milan, la sosta eccezionale permetterà agli infortunati di recuperare al massimo.
Nello specifico Giovane che, stando a quanto riportato, dovrebbe essere della partita nonostante l’uscita dal campo forzata contro la Fiorentina.
Hellas Verona, l’importanza di Giovane e il dualismo con Orban
In questo inizio di stagione tormentato dai risultati, una delle sorprese più grandi è la scoperta del talento dell’attaccante brasiliano. Arrivato a parametro zero dal Corinthians, il classe 2003 ha subito messo in mostra le proprie capacità attirando anche l’attenzioni di grandi club.
Finora sono 15 le presenze in Serie A con 3 gol e 4 assist all’attivo, che stanno incidendo particolarmente sul rendimento dell’Hellas Verona. Inizialmente Zanetti aveva optato per schierarlo in coppia con Gift Orban, tuttavia ultimi match, specialmente contro Atalanta e Fiorentina, hanno evidenziato come la coppia d’attacco funzioni meglio con Mosquera insieme a uno dei due nuovi arrivati.
Con questo nuovo schieramento sono arrivati infatti 5 gol in due partite, entrambe vinte, a dimostrazione di quanto l’apporto di Giovane diventi più incisivo con una punta di peso al suo fianco.
In quel di San Siro tornerà a disposizione, in seguito alla distorsione alla caviglia rimediata durante il primo tempo del Franchi, con tifosi e staff che non vedono l’ora di rivederlo in azione.

fans verona during Hellas Verona vs US Lecce, italian Serie A soccer match in Verona, January 26 2020 – LPS/Alessio Tarpini
Serie A
Parma, operazione per Ndiaye: il comunicato del club
Il Parma ha comunicato nella giornata di oggi che Abdoulaye Ndiaye si è sottoposto all’operazione per risolvere la pubalgia che lo stava attanagliando.
Buone notizie per il club crociato che è venuto a conoscenza dell’esito dell’operazione per il difensore arrivato nell’ultima sessione di calciomercato dal Troyes.
Parma, il comunicato sulle condizioni di Ndiaye
Di seguito il comunicato del club crociato:
Parma Calcio 1913 comunica che, nella giornata di oggi, il calciatore Abdoulaye Ndiaye è stato sottoposto ad un intervento chirurgico resosi necessario in seguito ad un consulto specialistico in merito alla diagnosi di pubalgia.
L’intervento – perfettamente riuscito – è stato eseguito a Londra, presso il Wellington Hospital, ed è stato eseguito dal Dottor Ernest Schilders alla presenza dello staff sanitario del Club.
Abdoulaye Ndiaye inizierà nei prossimi giorni l’iter riabilitativo necessario volto alla ripresa dell’attività agonistica.
In gialloblu ha collezionato 7 presenze, senza contribuire attivamente alla fase realizzativa, conquistando fiducia da parte di Cuesta ma costretto a fermarsi dopo il principio di pubalgia.
L’ultima presenza risale al pareggio interno contro il Milan dell’8 novembre 2025. I tempi di recupero saranno quantificati in base all’evoluzione del percorso post-operatorio, in ogni caso il ritorno in campo non è previsto per il mese di gennaio.

MATIAS SOULE IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Laurienté, dal no al Sunderland alla scadenza di contratto: il Sassuolo davanti a una scelta decisiva
Laurienté, dal mancato trasferimento al Sunderland alla scadenza di contratto: il Sassuolo valuta se cedere ora o rischiare di perderlo a zero.
Ad un passo dalla Premier League lo scorso gennaio, alla fine Laurienté, dopo aver conquistato la promozione in Serie A e aggiudicandosi il premio di capocannoniere, ha deciso di rimanere in Emilia, pronto a prendere parte, dopo un anno di battuta d’arresto, al nuovo campionato di Serie A.
Tuttavia, rimane un piccolo scheletro nell’armadio, legato proprio al momento in cui il francese era molto vicino a cedere alle avance del Sunderland, club anch’esso neopromosso e pronto a investire 25 milioni di euro per il suo cartellino. Il giocatore si era detto assolutamente d’accordo, tanto da recarsi addirittura in Portogallo per chiudere l’affare.
Ad un tratto, però, emerge una clausola particolare nel contratto, che gli avrebbe impedito di liberarsi a una cifra prefissata in caso di retrocessione. Un fattore che, nonostante l’ottimo momento vissuto oggi dal club inglese, arrivato persino a sognare un ritorno in Europa, ha fatto tornare sui suoi passi il numero 45 neroverde, che ha così deciso di interrompere il trasferimento.
Sassuolo, cosa fare ora con Laurienté
Ora però lo scenario sembra essere nuovamente cambiato, con il giocatore che deve fare i conti anche con la concorrenza dell’ex Como Fadera, spesso impiegato al suo posto da mister Grosso. Un dettaglio tutt’altro che marginale, che potrebbe indicare come il Sassuolo sia rimasto spiazzato dall’andamento della trattativa, avendo già pensato a un possibile sostituto e trovandosi ora con due pedine valide per un solo ruolo.
Come se non bastasse, a complicare ulteriormente il quadro c’è anche la situazione contrattuale di Laurienté, prossimo alla scadenza.
Dirigenza e giocatore sembrano concordi nel non prolungare il rapporto, un elemento che fissa inevitabilmente una deadline importante per il futuro del francese. Salvo inaspettati stravolgimenti, Laurienté non rinnoverà il suo contratto, mettendo di fatto il Sassuolo davanti a una scelta cruciale: cedere subito, cercando di garantirsi un ritorno economico, seppur inferiore rispetto all’estate, oppure trattenere il giocatore, godendosi ancora le sue prestazioni, con la consapevolezza di rinunciare a fondi importanti. La palla ora è in mano al Sassuolo.

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