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Lookman-Atalanta come Osimhen-Napoli: così perdono tutti
Il caso Lookman agita il mercato: l’Atalanta rifiuta l’offerta l’Inter ma il giocatore si ribella. Cresce il rischio di una rottura che danneggerebbe tutti.
La notizia più chiacchierata delle ultime ore di mercato è il secco no dell’Atalanta all’offerta dell’Inter per Ademola Lookman. Il club nerazzurro aveva messo sul piatto 45 milioni complessivi, cifra che però non ha convinto la dirigenza bergamasca, intenzionata a incassare qualcosa in più.
Il crescente ottimismo interista è stato frenato bruscamente, ma a far discutere è stata soprattutto la reazione dell’attaccante nigeriano, che poco dopo ha cancellato ogni riferimento alla Dea dai propri profili social.
Un gesto che ricorda quanto accaduto al suo connazionale Victor Osimhen nel 2023, quando il suo rapporto con il Napoli entrò in crisi dopo un controverso video pubblicato dal club sui social. Quell’episodio segnò l’inizio della fine della sua avventura in azzurro, terminata ufficialmente solo pochi giorni fa con il trasferimento al Galatasaray.

ADEMOLA LOOKMAN SI FA IL SELFIE A FINE GARA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Come finirà la telenovela Lookman?
Il parallelo con Osimhen non è casuale: Lookman ha ribadito più volte la volontà di andare via e trasferirsi all’Inter, sentendosi tradito da una promessa di cessione fatta dalla dirigenza. Per lui le condizioni sono ormai soddisfatte, mentre per la società no.
Il rischio, però, è che così finiscano per perderci tutti: se l’Inter non rilanciasse, l’Atalanta si ritroverebbe con un giocatore scontento e con un contratto valido fino al 2027 (con opzione per un altro anno), potenzialmente ai margini della rosa.
Lookman, che a ottobre compirà 28 anni, potrebbe restare ai margini della rosa e perdere mesi preziosi in vista della Coppa d’Africa 2026, senza dimenticare che rischia di rovinare la propria immagine sul mercato.
Anche l’Inter rischierebbe di veder sfumare un acquisto chiave per la corsa scudetto, e dovrebbe poi ripiegare su alternative meno entusiasmanti.
La sensazione è che qualcosa possa muoversi nei prossimi giorni, ma servirà un passo indietro di una delle parti per evitare che questa telenovela si trasformi in una sconfitta per tutti.
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Padova, dopo due anni il Papu Gomez torna titolare
Papu Gómez torna titolare dopo quasi due anni: l’argentino partirà dal primo minuto in Padova-Reggiana, sfida valida per la Serie B.
Finalmente, dopo un’attesa durata quasi due anni, per il Papu Gómez è arrivato il momento di tornare titolare sin dal primo minuto. L’argentino, che molti ricordano con la maglia dell’Atalanta, dopo aver scontato la lunga squalifica, era tornato in campo in due delle partite precedenti – prima contro il Venezia e poi nella vittoria contro il Cesena, saltando la sfida contro il Pescara – senza però essere mai impiegato dall’inizio del match.
Un tabù che verrà finalmente sfatato oggi, in vista della gara del Padova contro la Reggiana.
Il campione del mondo, che oggi alle 15 spera di scrivere un nuovo punto di partenza per la sua carriera, vuole trascinare anche la sua squadra, attualmente dodicesima in Serie B con 18 punti conquistati nelle prime 15 giornate.

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Messi, il GOAT Tour in India precipita nel caos
Da sogno a incubo: l’arrivo di Messi in India scatena il caos. Tifosi infuriati, campo invaso e rabbia per un evento mal gestito.
Quella che doveva essere una festa per i fan di Lionel Messi in India si è trasformata in una giornata di caos e rabbia allo Salt Lake Stadium di Calcutta. La tanto attesa tappa del GOAT Tour dell’asso argentino, prevista per sabato 13 dicembre, ha infatti scatenato proteste violente da parte di molti dei circa 80mila spettatori presenti, delusi dall’organizzazione e dall’impossibilità di vedere la star da vicino.
GOAT Tour di Messu a Calcutta: ecco cosa è successo
Secondo i resoconti, gruppi di tifosi hanno sfondato cancelli, “invaso il campo”, danneggiato sedili e lanciato bottiglie e altri oggetti contro il terreno di gioco in segno di protesta. Molti spettatori, che avevano speso fino a 12 mila rupie per i biglietti, si sono detti furiosi per non essere riusciti “nemmeno a guardare in volto il Campione del Mondo e otto volte Pallone d’Oro”.
La presenza di Messi è durata solo una frazione di quella prevista: dopo circa venti minuti in campo, durante i quali è apparso circondato da organizzatori e personalità locali, l’argentino è stato costretto ad abbandonare il campo a causa dell’escalation. “Only leaders and actors were surrounding Messi … Why did they call us then?” ha lamentato un tifoso, secondo testimoni citati dai media internazionali.
Le critiche si sono rapidamente estese oltre il pubblico: la Chief Minister del Bengala Occidentale, Mamata Banerjee, ha espresso pubblicamente rammarico per l’accaduto e ha annunciato un’indagine ufficiale sulla gestione dell’evento, definendo la situazione frutto di “mismanagement”
Questa prima tappa in India, che include anche altri appuntamenti in città come Hyderabad, Mumbai e Nuova Delhi, era parte di un tour che prevedeva anche iniziative culturali e di beneficenza oltre alla partita amichevole. Ma, alla luce degli eventi di Calcutta, sua alte aspettative e l’organizzazione dei prossimi eventi saranno inevitabilmente sotto esame.
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Juventus, Exor rifiuta formalmente la proposta di Tether: il comunicato
Exor respinge un’offerta non richiesta di Tether Investments per acquisire tutte le azioni della Juventus. L’azienda ha ribadito la sua intenzione di non vendere nessuna delle sue azioni.

Juventus, il comunicato di Exor
Offerta Rifiutata
Exor N.V., la holding controllata dalla famiglia Agnelli, ha annunciato di aver respinto una proposta non richiesta da parte di Tether Investments per acquisire tutte le azioni della Juventus Football Club. Il comunicato ufficiale sottolinea che il Consiglio di Amministrazione di Exor ha rifiutato all’unanimità l’offerta di Tether, una società con sede a El Salvador.
Exor ha riaffermato le sue precedenti dichiarazioni secondo cui non ha intenzione di vendere nessuna delle sue azioni della Juventus a terzi, incluso Tether.
Impegno Continuo
“La Juventus è un club storico e di successo, di cui Exor e la famiglia Agnelli sono azionisti stabili e orgogliosi da oltre un secolo” afferma il comunicato. Exor continua a essere pienamente impegnata nel club, sostenendo il suo nuovo team di gestione nell’esecuzione di una chiara strategia per fornire risultati forti sia dentro che fuori dal campo.
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Fonte: Gianluca Di Marzio.
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