Serie A
Cagliari, si presenta il ds Angelozzi: “Ho detto subito di si! Servono giocatori attaccati alla maglia”
Il nuovo direttore sportivo del Cagliari, Guido Angelozzi, si è presentato ai tifosi e alla stampa, assieme al nuovo tecnico rossoblù, Fabio Pisacane.
Giorno di presentazione in casa Cagliari, dove questa mattina, presso la sala stampa della Unipol Domus, il nuovo tecnico, Fabio Pisacane, e il nuovo direttore sportivo, Guido Angelozzi, hanno tenuto la prima conferenza stampa della stagione.
Il dirigente arriva dopo ben 5 anni come direttore sportivo del Frosinone.

Cagliari, le parole di Angelozzi
Quanto ci ha messo a dire di sì al Cagliari?
“Ricevere la chiamata del Cagliari è stato bellissimo. Era un lunedì sera e la mattina dopo dovevo andare a firmare con un’altra squadra. Ma quando mi ha chiamato l’avvocato Romei e mi ha proposto la questione, non ci ho pensato due volte e ho detto subito sì. Alla mia età non pensavo di vivere un’esperienza così e ringrazio davvero tanto Giulini per l’opportunità”.
Come pensa di riuscire a conquistare la piazza Cagliari?
“La mia carriera è stata costruita con tanti sacrifici e dedizione. Ho lavorato in tante piazze difficili ma con il lavoro e il rispetto sono riuscito a conquistarmi anche le persone, che sono fondamentali per una squadra”.
Come valuta il suo percorso al Frosinone e cosa si aspetta dal Cagliari?
“Col Frosinone solo l’ultima stagione è andata male. In A abbiamo fatto 35 punti, ma non voglio neanche parlare di come siamo retrocessi… siamo stati la squadra più giovane d’Europa. L’anno scorso abbiamo cambiato diversi allenatori ma anche se la stagione è andata male, siamo riusciti a vendere giocatori in Serie A. Per quanto riguarda il Cagliari cercherò di portare giocatori in una squadra con giocatori importanti. Le cose però non si cambiano dall’oggi al domani, sarà un percorso”.
Come è stato il primo incontro con Fabio Pisacane?
“Lo conoscevo da tanti anni, doveva venire a giocare con me a Bari e poi è saltato tutto. Ci siamo visti ed abbiamo parlato di calcio, abbiamo più o meno le stesse idee: a tutti e due piacciono i giovani. Ci vorrà pazienza”.
Ci sono state delle richieste da parte del Presidente Giulini?
“Mi ha detto di cercare di tenere più giocatori possibile e poi di migliorare dove ci manca qualcosa. Abbiamo grandi elementi in società, cercheremo di fare delle cose per il bene del Cagliari. Non dirò mai che prendo questo o quel giocatore, dobbiamo migliorare la struttura. Non abbiamo fondi o gente che mette soldi e poi scappa, c’è Giulini che fa di tutto per far crescere il Cagliari. Non ho mai visto un presidente così presente tra riunioni e settori diversi. Ci tiene tantissimo al Cagliari. Mi ha chiesto lavoro, rispetto, miglioramenti ed avere un buon rapporto con i tifosi: loro sono il primo valore della squadra”.
Quali pensa saranno le avversarie più dirette del Cagliari?
“Non mi piace fare dei nomi di squadre, io penso al Cagliari. Possiamo fare un ottimo campionato, prima però pensiamo alla salvezza. Lotteremo per questo e se verrà qualcosa di più allora cercheremo di portare gioia ai nostri tifosi. Sono salite squadre che hanno tanti soldi, saranno tante le squadre che lotteranno per non retrocedere”.
Makoumbou è partito per la Turchia, si sta già pensando ad un sostituto?
“Siamo al lavoro per trovare un giocatore che non sia simile ma che sia uno che possa fare le due fasi difensiva e offensiva”.
Che squadra sarà questo Cagliari?
“Servono giocatori attaccati alla maglia, ci sono come Luperto, Mina e Deiola. Ci sono poi giocatori con esperienza in A come Adopo, Caprile ed altri. La base che compone la squadra è già buona”.
Tornando indietro nel tempo a quel Cagliari-Frosinone che ha visto la vittoria in rimonta dei rossoblù, quali sono gli errori da evitare?
“Quella partita è stata inimmaginabile, qualcosa di incredibile. Bisogna lavorare per non far ricapitare queste cose, sono cose che succedono però. Faccio l’esempio di Bari-Cagliari perché ho lavorato lì, io ho visto la partita e meritavano loro. Dopo è entrato San Pavoletti: queste sono le cose belle del calcio, sono cose che non si possono evitare”.
Quanto influirà il ritiro sulle valutazioni per la costruzione della nuova squadra?
“Stiamo lavorando per fare arrivare qualcuno il prima possibile, può arrivare domani come tra una settimana. Ma io non ho fretta, vado con i ritmi giusti. La fretta consiglia l’errore a volte. Qualche giocatore che abbiamo in casa poi lo devo valutare ancora perché non li conosco. Voglio capire cosa possono dare e poi ci adegueremo sul mercato”.
E sulle richieste di mercato di Zortea?
“Lui è un giocatore forte sul quale c’è stato un investimento importante, se arriva un’offerta la valutiamo ma l’intenzione è quella di tenere quasi tutti. Poi va capito se i giocatori vogliono rimanere o vogliono andare via. Devi ascoltare anche le lamentele perché a me i giocatori con il mal di pancia non mi piacciono. Chi sta a Cagliari deve restare con la voglia, chi non la ha valuteremo il da farsi”.
Serie A
Juventus, Spalletti ripensa la fascia sinistra: Cabal avanza, Cambiaso rallenta
Juventus – La fiducia di Spalletti nel colombiano e il possibile cambio modulo possono riscrivere le gerarchie bianconere.
Alla Juventus qualcosa si muove sulla corsia mancina. La crescita di Juan Cabal, certificata dal gol decisivo contro il Bologna e dalle parole di stima di Luciano Spalletti, apre scenari nuovi in un reparto che finora aveva un padrone quasi indiscusso: Andrea Cambiaso.
“Un cavallo”, lo ha definito Spalletti dopo Bologna-Juventus, sottolineando forza, gamba e potenziale dell’esterno colombiano. Fiducia che il tecnico ha dimostrato fin dal suo arrivo, gestendone però con cautela il minutaggio dopo il grave infortunio al crociato e il successivo stop muscolare. Nelle ultime uscite, da subentrato contro Pafos e Bologna, Cabal ha però mostrato segnali evidenti di crescita, ritrovando continuità atletica e incisività.
Il tecnico bianconero, pur soddisfatto, chiede ancora di più: “Deve imparare a gestire l’emozione ed essere più pulito nel gioco”, ha spiegato Spalletti, lasciando intendere che il lavoro quotidiano sta iniziando a dare frutti concreti.
Juventus, Cambiaso perde terreno…
In parallelo, Cambiaso attraversa una fase complicata. Restato titolare di riferimento, l’esterno azzurro ha però faticato anche contro il Bologna, venendo sostituito dopo un’ora e lasciando il campo visibilmente deluso. Un momento di difficoltà che dura da settimane e che rischia di pesare sulle gerarchie future, pur senza mettere in discussione le sue qualità tecniche.

ANDREA CAMBIASO GUARDA AVANTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
A rendere il quadro ancora più fluido potrebbe essere un cambio tattico. L’eventuale passaggio alla difesa a quattro favorirebbe Cabal, più naturale nel ruolo di terzino, mentre Cambiaso potrebbe risultare penalizzato. Non è escluso, però, che i due possano convivere: sulla stessa fascia o con Cambiaso avanzato in un ruolo più offensivo.
Per ora le gerarchie restano invariate, ma la sensazione è che alla Continassa si stia preparando un riequilibrio. Con Cabal in crescita e Cambiaso in affanno, la fascia sinistra della Juventus non è più una certezza, ma un cantiere aperto.
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Serie A
Atalanta, l’assenza di Lookman pesa: Palladino studia le soluzioni
L’Atalanta dovrà colmare un grande vuoto che Lookman lascerà sulla sinistra in occasione della Coppa d’Africa in programma nelle prossime settimane.
Ademola Lookman rischia di restare lontano da Bergamo a lungo, potenzialmente fino al 18 gennaio 2026, complice la Coppa d’Africa che lo vedrà protagonista con la Nigeria. Un’assenza pesante per l’Atalanta, chiamata a riorganizzare il proprio assetto offensivo in un momento delicato della stagione.
Il bottino del nigeriano – tre gol e un assist in sedici presenze – non racconta fino in fondo il suo impatto: dribbling, strappi e qualità hanno spesso acceso le azioni nerazzurre, mandando in porta compagni come De Ketelaere e Scamacca, oggi nel loro miglior momento di forma. Dopo aver superato le tensioni estive di mercato, Lookman è partito quasi subito per la competizione africana, lasciando un vuoto evidente sull’out di sinistra.
Atalanta, nuova chance per Maldini e Soulemana?
Mister Palladino, che avrà una settimana intera per riflettere in vista della sfida di domenica sera a Genova contro il Genoa, valuta diverse alternative. I candidati principali sono Sulemana e Maldini, i sostituti più naturali nel ruolo. Il ghanese, però, rientra da un infortunio all’ileopsoas e non verrà forzato: se non sarà pronto, toccherà a Maldini, chiamato a giocarsi forse una delle ultime occasioni in nerazzurro.

RAFFAELE PALLADINO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Altre soluzioni passano dagli adattamenti: Pasalic e Samardzic possono guadagnare spazio, seppur in posizioni diverse. Il croato resta un jolly prezioso anche per far rifiatare Ederson e De Roon, mentre il serbo è stato recentemente testato come esterno a tutta fascia, intuizione che ha già portato frutti, come nel successo contro il Cagliari.
Senza Lookman, l’Atalanta cambierà pelle. Palladino è chiamato a trovare il giusto equilibrio tra gestione delle risorse e nuove idee tattiche, in attesa del ritorno di uno dei suoi uomini chiave.
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Serie A
Ultim’ora Inter: Calhanoglu e Darmian lavorano separatamente
Hakan Calhanoglu e Matteo Darmian ancora a parte in vista della Supercoppa: l’Inter non correrà rischi per i due giocatori chiave.
Preparativi per la Supercoppa
L’Inter si prepara alla sfida di Supercoppa con grande attenzione, ma con qualche preoccupazione per le condizioni fisiche di Hakan Calhanoglu e Matteo Darmian. I due giocatori, infatti, hanno continuato ad allenarsi separatamente dal resto del gruppo, un segnale che lo staff tecnico non vuole affrettare i tempi di recupero. La decisione di non rischiare è comprensibile, considerando l’importanza della partita e il lungo calendario che attende la squadra nerazzurra.
La strategia dell’Inter
Con la Supercoppa alle porte, l’Inter dovrà fare affidamento su una rosa profonda e ben assortita per sopperire alle eventuali assenze. La scelta del tecnico è chiara: la priorità è garantire che Calhanoglu e Darmian siano al 100% prima di tornare in campo. Questo approccio prudente potrebbe rivelarsi vincente nel lungo termine, permettendo ai giocatori di recuperare completamente e di evitare ricadute che potrebbero compromettere la loro stagione.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
.@Inter, le ultime verso la Supercoppa: ancora a parte Calhanoglu e Darmian, per i quali non verranno corsi rischi https://t.co/WeXlNRhj3C
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) December 16, 2025
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