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Stadio Fiorentina: quale scelta?
Non c’è solo il calcio giocato a tenere banco in questi giorni a Firenze. Non solo le valutazioni sui nuovi acquisti, sulle giocate più o meno importanti dei protagonisti. Al centro delle discussioni c’è il nuovo stadio, elemento essenziale per una crescita della Fiorentina, tecnica e soprattutto economica. Un tema che era stato al centro delle discussioni anche nell’ultimo periodo dei Della Valle, dove sembrava che i contatti con l’Amministrazione Nardella avesse portato ad una situazione più avanzata di quanto in realtà lo è. Il progetto riguardava lo stadio con tutti gli annessi commerciali, alberghi e centri per lo shopping nell’attuale area Mercafir, che doveva essere spostata in altra zona della città, in area Castello.
I primi mesi hanno visto continui tra la nuova proprietà americana con Commisso e Barone in continuo contatto con le varie Istituzioni. Nelle ultime dichiarazioni Commisso ha perso un po’ di entusiasmo, smorzato da quella burocrazia e impedimenti vari per giuste e varie ragioni che stanno ralllentando la decisione che avverrà entro il prossimo mese. Commisso: “O lo stadio me lo fanno fare presto (fast, fast, fast…) o non aspetterò dieci anni e non se ne farà nulla!”.
Le 3 ipotesi
Le ipotesi al vaglio sono 3. La prima è il rifacimento del Franchi, vincolato in quanto opera d’arte archittetonica. L’idea era quello di coprirlo, abbattendo le curve e avvicinandole al terreno di gioco. Non è ancora arrivata la risposta del sopraintendente Pessina, ma questa a quanto trapela sarà negativa. Troppo invadente il restyling previsto. Lasciando tutta una problematica sulla gestione del Franchi qualora la Fiorentina si spostasse altrove. La seconda ipotesi è quella del nuovo stadio in area Mercafir, un progetto più piccolo rispetto a quello ipotizzato dai Della Valle, che coniugherebbe nella stessa area Fiorentina e Mercafir. La terza è l’ipotesi di uno stadio fuori città, comunque nell’area metropolitana, e in questo caso il sindaco di Campi Bisenzio sta tirando per la giacca Commisso. Un’ipotesi che al momento non scalda nessuno in modo particolare, ma che alla fine può essere la più percorribile.
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Napoli: arriva al cinema il film dello scudetto azzurro
Napoli: “Sarò con te” è il film in uscita nelle sale italiane il 4 maggio, la pellicola riporta il pubblico alla stagione calcistica 2022/2023
Si chiama “Sarò con te” il film in uscita al cinema il 4 maggio in tutte le sale italiane, diretto da Andrea Bosello e prodotto da “Filmauro” di Luigi e Aurelio De Laurentiis.
La pellicola fa rivivere al pubblico tutte le emozioni dello scudetto azzurro conquistato nella stagione calcistica 2022/2023, dopo 33 anni d’attesa.
Il trionfo dei partenopei viene raccontato dai protagonisti come tra gli altri capitan Giovanni Di Lorenzo, Khvicha Kvaratskhelia, Victor Osimhen e senza dimenticare il mister Luciano Spalletti.
Una stagione iniziata male, ma poi trasformata in una stagione indimenticabile per il tifo azzurro. Grazie alle giocate di Kvaratskhelia, ai goal di Victor Osimhen e a una squadra costruita e allenata da mister Spalletti che il 4 maggio 2023 fa vincere il campionato al Napoli con cinque giornate di anticipo.
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Ultim’ora Milan, il West Ham riprende i contatti con Lopetegui
Ultim’ora Milan, quanto scritto da noi su Lopetegui trova assoluta conferma dalle ultime notizie in nostro possesso. Andiamole a vedere qui di seguito.
Avevamo scritto che Julen Lopetegui poteva essere un nome caldo, ma che nulla era stato realmente fatto e non possiamo che confermarlo.
Arrivano infatti notizie che il tecnico spagnolo avrebbe ripreso i contatti con il West Ham, club che qualche settimana fa aveva iniziato a fargli la corte.
Ad oggi riteniamo che Lopetegui continuerà a essere un nome monitorato dalla dirigenza, sebbene comunque si penserà anche ad altri profili.
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Milan, Cardinale stai attento: così giochi col fuoco | L’editoriale di Mauro Vigna
Milan, con questo mio editoriale vogliono prendere la voce di ogni singolo tifoso e portarlo idealmente al quarto piano di Via Aldo Rossi. La situazione non è di certo facile e la pentola potrebbe scoperchiarsi nel giro di poco tempo.
Dovessi iniziare una lettera rivolta alla presidenza rossonera esordirei col dire:” Cardinale, stai attento“.
Sì, perché probabilmente qualcosa all’interno dell’AC Milan, della sua storia e della sua tifoseria deve essersela persa per strada. Ok, la gaffe sulle Champions League vinte, peccati di inesperienza, ma i tempi dell’improvvisazione sono finiti.
I tifosi pretendono chiarezza, un progetto serio e ambizioso e una linea comune. Il casting sull’allenatore, a fine aprile, è una cosa che non si può vedere se ci si chiama AC Milan. Dirigenza spaccata sul nome, un mercato da iniziare e per il quale si è già in ritardo, insomma…lasciatemo dire, un gran casino.
Ma questo è niente rispetto a quello che realmente potrebbe accadere. Dell’insurrezione popolare dei tifosi di sabato fino a quella che potrebbe scatenarsi tra i giocatori. Perché gente come Maignan, Tomori, Leao, Theo Hernandez pretendono – per restare – un progetto serio e difficilmente rimarrebbero tranquilli, o tranquillizzati, da un Lopeteguei qualsiasi. Ogni riferimento non è volutamente casuale. Nemmeno Fonseca lascerebbe la piazza tranquilla.
Dal nome dell’allenatore che si andrà a scegliere si capiranno le reali intenzioni di questa proprietà. Antonio Conte a parte, soltanto uno tra Thiago Motta, Sarri o De Zerbi lascerebbe la piazza tranquilla. E per tranquilla intendo anche il numero degli abbonamenti che verranno sottoscritti la prossima stagione. Perché di questo si parla, di minori introiti nelle casse rossonere se la piazza si raffredda. E minore coinvolgimento degli stessi giocatori i quali potrebbero decidere di virare su altre piazze, anche in considerazione del fatto che gli stipendi al Milan non sono propriamente di quelli faraonici.
Tutto ciò premesso, capirete benissimo come sia fondamentale la scelta dell’allenatore e in quali seri rischi possano incorrere Cardinale & Co. Già perdonare la cacciata di Paolo Maldini non è stata facile da digerire per i tifosi, e di fatto non è stata digerita. Ripetersi la stagione successiva con un Lopetegui qualsiasi…beh, errare è umano, perseverare diabolico.
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