Serie A
Roma-Fiorentina 1997/98, la quaterna di Zeman
Domenica si gioca Roma-Fiorentina, questo match era una classica negli anni’90, in particolare quello della stagione 1997/98, vinto dai giallorossi 4 a 1.
Domenica si gioca Roma-Fiorentina, la partita era una classica negli anni ’90, andremo rivivere il match della stagione 1997/98, vinto dai giallorossi per 4 a 1, che fu la quarta vittoria consecutiva per la squadra allora allenata da Zdenek Zeman.

Roma-Fiorentina 1997/98, secco 4 a 1 dei giallorossi ai viola, fu per la squadra allora allenata da Zeman la quarta vittoria di fila
Domenica alle ore 18 allo Stadio Olimpico si gioca Roma-Fiorentina, che negli anni ’90 era una classica. Il match che andremo rivivere è quello giocatosi nella stagione 1997/98, 23° giornata giocatosi all’Olimpico l’ 1 marzo 1998. I giallorossi venivano ben 3 vittorie consecutive con Lecce, Bologna e Napoli prima della sfida contro i gigliati, ed erano lanciatissimi per ottenere un piazzamento UEFA. Finì con un rotondo 4 a 1, con i giallorossi che trovarono la quarta vittoria consecutiva.
Dopo solo 12 minuti di gioco, la Roma si trovò in vantaggio con Paulo Sergio, con un gol nato su mischia dopo un calcio di punizione. Il raddoppio arrivò al 32′ minuto con Delvecchio, in seguito ad un lancio sulla trequarti, l’attaccante si trovò solo davanti a Toldo battendolo di misura. Lo stesso Delvecchio firmò il 3 a 0 al 41′ minuto con un assist di Tommasi ed una battuta secca che batté di nuovo Toldo. Intervallo con il punteggio sul 3 a 0 con i 60000 dell’Olimpico che applaudirono alla grande prova dei giallorossi.
Il secondo tempo vide fissare il 4 a 0 parziale con Francesco Totti al 56′ minuto. Fiorentina totalmente annichilita, tanto che al 60′ minuto sprecò un calcio di rigore concesso dall’arbitro Treossi, che Batistuta si fece parare da Konsel. Ma la rete della bandiera per i viola arrivò al 71′ minuto sempre con Batistuta.
Al fischio di chiusura di Treossi, applausi di tutto l’Olimpico per questa straordinaria prestazione, la quarta vittoria di fila di più con una diretta concorrente per un posto in Europa, che arrivò a fine stagione con un quarto posto che sapeva di scudetto, dopo la pessima annata precedente, ma anche la conferma del gioco d’attacco di Zeman, che ancora una volta aveva fatto scrivere fiumi di inchiostro le pagine sportive del lunedì.
Serie A
Hellas Verona, a Milano con un Giovane in più
L’Hellas Verona tornerà in campo solamente il 28 dicembre in casa del Milan, la sosta eccezionale permetterà agli infortunati di recuperare al massimo.
Nello specifico Giovane che, stando a quanto riportato, dovrebbe essere della partita nonostante l’uscita dal campo forzata contro la Fiorentina.
Hellas Verona, l’importanza di Giovane e il dualismo con Orban
In questo inizio di stagione tormentato dai risultati, una delle sorprese più grandi è la scoperta del talento dell’attaccante brasiliano. Arrivato a parametro zero dal Corinthians, il classe 2003 ha subito messo in mostra le proprie capacità attirando anche l’attenzioni di grandi club.
Finora sono 15 le presenze in Serie A con 3 gol e 4 assist all’attivo, che stanno incidendo particolarmente sul rendimento dell’Hellas Verona. Inizialmente Zanetti aveva optato per schierarlo in coppia con Gift Orban, tuttavia ultimi match, specialmente contro Atalanta e Fiorentina, hanno evidenziato come la coppia d’attacco funzioni meglio con Mosquera insieme a uno dei due nuovi arrivati.
Con questo nuovo schieramento sono arrivati infatti 5 gol in due partite, entrambe vinte, a dimostrazione di quanto l’apporto di Giovane diventi più incisivo con una punta di peso al suo fianco.
In quel di San Siro tornerà a disposizione, in seguito alla distorsione alla caviglia rimediata durante il primo tempo del Franchi, con tifosi e staff che non vedono l’ora di rivederlo in azione.

fans verona during Hellas Verona vs US Lecce, italian Serie A soccer match in Verona, January 26 2020 – LPS/Alessio Tarpini
Serie A
Parma, operazione per Ndiaye: il comunicato del club
Il Parma ha comunicato nella giornata di oggi che Abdoulaye Ndiaye si è sottoposto all’operazione per risolvere la pubalgia che lo stava attanagliando.
Buone notizie per il club crociato che è venuto a conoscenza dell’esito dell’operazione per il difensore arrivato nell’ultima sessione di calciomercato dal Troyes.
Parma, il comunicato sulle condizioni di Ndiaye
Di seguito il comunicato del club crociato:
Parma Calcio 1913 comunica che, nella giornata di oggi, il calciatore Abdoulaye Ndiaye è stato sottoposto ad un intervento chirurgico resosi necessario in seguito ad un consulto specialistico in merito alla diagnosi di pubalgia.
L’intervento – perfettamente riuscito – è stato eseguito a Londra, presso il Wellington Hospital, ed è stato eseguito dal Dottor Ernest Schilders alla presenza dello staff sanitario del Club.
Abdoulaye Ndiaye inizierà nei prossimi giorni l’iter riabilitativo necessario volto alla ripresa dell’attività agonistica.
In gialloblu ha collezionato 7 presenze, senza contribuire attivamente alla fase realizzativa, conquistando fiducia da parte di Cuesta ma costretto a fermarsi dopo il principio di pubalgia.
L’ultima presenza risale al pareggio interno contro il Milan dell’8 novembre 2025. I tempi di recupero saranno quantificati in base all’evoluzione del percorso post-operatorio, in ogni caso il ritorno in campo non è previsto per il mese di gennaio.

MATIAS SOULE IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Laurienté, dal no al Sunderland alla scadenza di contratto: il Sassuolo davanti a una scelta decisiva
Laurienté, dal mancato trasferimento al Sunderland alla scadenza di contratto: il Sassuolo valuta se cedere ora o rischiare di perderlo a zero.
Ad un passo dalla Premier League lo scorso gennaio, alla fine Laurienté, dopo aver conquistato la promozione in Serie A e aggiudicandosi il premio di capocannoniere, ha deciso di rimanere in Emilia, pronto a prendere parte, dopo un anno di battuta d’arresto, al nuovo campionato di Serie A.
Tuttavia, rimane un piccolo scheletro nell’armadio, legato proprio al momento in cui il francese era molto vicino a cedere alle avance del Sunderland, club anch’esso neopromosso e pronto a investire 25 milioni di euro per il suo cartellino. Il giocatore si era detto assolutamente d’accordo, tanto da recarsi addirittura in Portogallo per chiudere l’affare.
Ad un tratto, però, emerge una clausola particolare nel contratto, che gli avrebbe impedito di liberarsi a una cifra prefissata in caso di retrocessione. Un fattore che, nonostante l’ottimo momento vissuto oggi dal club inglese, arrivato persino a sognare un ritorno in Europa, ha fatto tornare sui suoi passi il numero 45 neroverde, che ha così deciso di interrompere il trasferimento.
Sassuolo, cosa fare ora con Laurienté
Ora però lo scenario sembra essere nuovamente cambiato, con il giocatore che deve fare i conti anche con la concorrenza dell’ex Como Fadera, spesso impiegato al suo posto da mister Grosso. Un dettaglio tutt’altro che marginale, che potrebbe indicare come il Sassuolo sia rimasto spiazzato dall’andamento della trattativa, avendo già pensato a un possibile sostituto e trovandosi ora con due pedine valide per un solo ruolo.
Come se non bastasse, a complicare ulteriormente il quadro c’è anche la situazione contrattuale di Laurienté, prossimo alla scadenza.
Dirigenza e giocatore sembrano concordi nel non prolungare il rapporto, un elemento che fissa inevitabilmente una deadline importante per il futuro del francese. Salvo inaspettati stravolgimenti, Laurienté non rinnoverà il suo contratto, mettendo di fatto il Sassuolo davanti a una scelta cruciale: cedere subito, cercando di garantirsi un ritorno economico, seppur inferiore rispetto all’estate, oppure trattenere il giocatore, godendosi ancora le sue prestazioni, con la consapevolezza di rinunciare a fondi importanti. La palla ora è in mano al Sassuolo.

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