Serie A
Cagliari-Udinese, curiosità e statistiche

Cagliari-Udinese, incontro valido per la 35^ giornata di Serie A: curiosità e statistiche sul match in programma sabato 3 maggio alle 15.00.
Cagliari-Udinese aprirà il sabato di Serie A.
Nel precedente turno la formazione di Nicola ha ottenuto tre punti preziosissimi per la permanenza nella categoria, battendo per 2-0 il Verona in trasferta. Cagliari che si presente al match da 14° in classifica con 33 punti, 8 in più rispetto al Venezia terzultimo.
Con il pareggio ottenuto contro il Bologna una settimana fa la squadra di Runjaic ha interrotto l’emorragia di cinque sconfitte consecutive in campionato. Per lasciarsi però definitivamente alle spalle il momento sarà necessario ottenere una vittoria. I bianconeri occupano comunque una posizione di classifica tranquilla: sono dodicesimi a quota 41 punti.
Di seguito le curiosità, statistiche e precedenti di Cagliari-Udinese.

Rome, Italy 10.03.2025 : Jaka Bijol of Udinese, Oumar Solet of Udinese seen in action during Italian football championship Serie A Enilive 2024-2025 match SS Lazio vs Udinese Calcio at Stadio Olimpico in Rome
Cagliari-Udinese: curiosità e statistiche
È dal 14 aprile 2018 che il Cagliari non riesce a segnare più di un gol contro l’Udinese in Serie A (reti di Pavoletti e Ceppitelli in quel caso); infatti, nelle successive 11 sfide i sardi hanno realizzato sei reti, rimanendo a secco in cinque occasioni.
L’Udinese è rimasta imbattuta nelle ultime cinque gare esterne contro il Cagliari in Serie A, grazie a tre vittorie e due pareggi, e non è mai arrivata a sei trasferte di fila senza sconfitte contro i sardi nella competizione (cinque anche tra 1981 e 1993 (1V, 4N).
Il Cagliari ha vinto l’ultima partita di campionato (2-0 contro l’Hellas Verona) e non arriva a due successi consecutivi in Serie A dal marzo 2024, con Claudio Ranieri in panchina; inoltre, i sardi hanno mantenuto la porta inviolata tre volte nelle ultime cinque gare, tante volte quante nelle precedenti 30.
Il Cagliari ha perso otto delle 17 partite casalinghe fin qui disputate in Serie A, meno solo di Hellas Verona (10) e Monza (11); sono quattro le stagioni in cui i sardi hanno subito più sconfitte interne, tutte negli ultimi 10 anni: 11 nel 2014/15 e 10 nel 2017/18, 2020/21 e 2021/22.
L’Udinese ha segnato un solo gol nelle ultime sei partite di Serie A e in particolare nessuno nelle ultime quattro; l’ultima squadra rimasta a secco per cinque gare di fila in un singolo campionato di Serie A è stata l’Empoli, tra agosto e settembre 2023 (cinque).
L’Udinese ha perso le ultime tre trasferte di Serie A e, in questo campionato, ha già subito quattro sconfitte esterne di fila, tra settembre e novembre; questa potrebbe diventare la quarta stagione in cui i bianconeri trovano due serie negative distinte così lunghe fuori casa, dopo il 1958/59, il 1961/62 e il 2017/18.
Si affrontano le due squadre che hanno segnato in percentuale più gol di testa in questo campionato, il Cagliari con il 26% (9/35) e l’Udinese con il 25% (9/36) – in particolare, nei bianconeri gioca uno dei due calciatori con più reti di testa in questo campionato (Lorenzo Lucca, a quota cinque come Mateo Retegui).
L’Udinese è una delle tre squadre, con Bologna e Genoa, ad aver segnato meno gol nei primi 15 minuti di gioco in questo campionato (tutte con due); il Cagliari segue a quota tre, come Torino e Como.
Leonardo Pavoletti ha segnato nell’ultima giornata di campionato contro l’Hellas Verona e non va in rete per due gare consecutive di Serie A da dicembre 2023, contro Sassuolo e Napoli in quel caso; contro i neroverdi è arrivata la sua ultima marcatura in casa nella competizione ed è rimasto a secco nelle ultime 19 presenze all’Unipol Domus.
Sandi Lovric, il centrocampista più sostituito in questo campionato (uscito dal campo 24 volte), non ha partecipato nemmeno a une rete nelle ultime 11 gare di Serie A, dopo che nelle precedenti due aveva segnato un gol e fornito un assist.
Fonte: Opta per le statistiche di Cagliari-Udinese
Serie A
Atalanta, Gasperini apre al rinnovo ma chiede garanzie

A dispetto delle tante voci che lo volevano già lontano dall’Atalanta, Gasperini ha aperto al rinnovo con la Dea. Prima, però, chiede garanzie sul mercato.
Nelle ultime ore ha sorpreso molti addetti ai lavori la notizia che l’Atalanta ha proposto a Gian Piero Gasperini un prolungamento di contratto fino al 2027. Una novità che nessuno si aspettava, visto che da settimane in tanti davano per scontato l’addio del tecnico a fine stagione, complici anche le sue stesse dichiarazioni rilasciate più volte durante l’anno.
E invece, la storia tra Gasperini e l’Atalanta potrebbe non essere ancora arrivata all’ultima pagina. La Dea, infatti, vuole continuare insieme al condottiero che in questi nove anni ha trasformato il club in una realtà di primo piano, non solo in Italia ma anche a livello internazionale.
Il tecnico ha aperto alla possibilità di restare, ma ha messo sul tavolo alcune condizioni legate al mercato estivo.

GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Atalanta, Gasperini sogna lo Scudetto
Come riportato da Alfredo Pedullà, Gasperini non vuole rimanere solo per continuare il percorso, ma punta al traguardo più ambizioso: lo Scudetto. Sarebbe il coronamento perfetto di un ciclo favoloso a Bergamo.
Per questo, chiede un mercato di livello, a partire dalle cessioni. La sua richiesta è chiara: solo uno tra Lookman ed Ederson può essere ceduto in estate, perché rimpiazzarli entrambi sarebbe quasi impossibile.
Al momento, sembra più probabile la partenza dell’attaccante nigeriano, anche per via dei rapporti non idilliaci con il tecnico e della voglia di cambiare già manifestata nella scorsa estate. Ma in quel caso servirà un sostituto all’altezza, un nome importante per alzare davvero l’asticella.
Gasperini, inoltre, vuole anche prendersi una rivincita in Champions League dopo la delusione per l’eliminazione contro il Club Brugge.
Insomma, c’è la voglia di andare avanti insieme, ma anche la consapevolezza che il ciclo si avvicina alla fine: per questo, il tecnico vuole certezze, per provare a regalare ai tifosi nerazzurri uno storico Scudetto prima dei saluti.
Serie A
Milan, Scaroni: “Stagione deludente? Oggi non parlo di calcio. Su Boban…”

Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, difende il suo club dalle critiche di Boban, affermando che il club non sta vivendo un fallimento stagionale.
Milan, le parole di Scaroni
Scaroni risponde alle critiche
Paolo Scaroni, presidente del Milan, ha recentemente risposto alle critiche mosse da Zvonimir Boban riguardo la presunta stagione deludente del club. Durante un’intervista, Scaroni ha minimizzato le parole dell’ex dirigente rossonero, affermando che non è il momento di parlare di calcio e che non presta attenzione alle dichiarazioni di Boban. Questa presa di posizione arriva in un momento in cui la società di Via Aldo Rossi si trova sotto pressione per i risultati ottenuti sul campo.
Il contesto delle dichiarazioni
Le parole di Boban, che ha espresso il suo disappunto per la gestione attuale del Milan, hanno sollevato un polverone mediatico. Nonostante ciò, Scaroni ha ribadito la sua fiducia nel progetto del club e ha invitato a concentrarsi su obiettivi futuri piuttosto che su polemiche interne. Le dichiarazioni di Scaroni mirano a rassicurare i tifosi e a mantenere un clima di unità all’interno della società.
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Fonte: l’account X di Schira
#Scaroni: “Fallimento stagionale del #Milan? Oggi non si parla di calcio. Dispiaciuto per le parole di #Boban? Ma non le so nemmeno! Ma si figuri se io sto ad ascoltare quello che dice…” pic.twitter.com/nyMayEwD5c
— Nicolò Schira (@NicoSchira) May 19, 2025
Serie A
Inter, Napoli, Milan, Juve… dura la vita degli allenatori

Inter, Napoli, Milan, Juve, Roma e non solo. Un ultimo turno che mostra un po’ tutti i vizi del popolo italiano ma, anche, tanta passione e sentimento
Inter, Napoli, Milan, Juventus, Roma e non solo. L’ultima di Serie A si prospetta come una tre giorni di grandi passioni calcistiche che si legano alle polemiche di questo turno appena passato Il nostro Campionato è davvero il più bello del mondo: merito del grande equilibrio tra molte squadre in campo e una classifica ricca di colpi di scena.
Dove è possibile vedere un’ultima partita di Campionato di Serie A così intensa? In vetta una lotta Scudetto ancora aperta (seppur più in discesa per il Napoli che per l’inseguitrice Inter). Poi si passa ad un quarto posto, valido per l’accesso in Champions League, ancora potenzialmente aperto (nonostante la Juventus sia in vantaggio sulle altre).

LA CURVA SUD OMAGGIA CLAUDIO RANIERI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Gli allenatori squalificati e non solo: chi salterà l’ultima di campionato
Andando per gradi, l’Inter è in silenzio stampa per l’arbitraggio ritenuto a sfavore nell’ultimo match contro la Lazio. Rigore sì, rigore no? Ormai poco conta, ma restano le polemiche sulla scelta di Guida come AVAR come pure la furente contestazione di Simone Inzaghi che al 43′ ha deciso di protestare troppo calorosamente contro l’arbitro e si è beccato un’ammenda di 5.000€ e una giornata di squalifica.
Stessa sorte (ma in più anche ammonizione) per Antonio Conte che ha protestato contro l’allenatore del Parma Cristian Chivu e la panchina avversaria (questa è la sesta ammonizione che ha avuto in questa stagione). Perciò il Napoli sarà senza guida nell’ultima di Campionato. Lato Milan, invece, Conceicao sembra prossimo all’addio: in fondo, il connubio con il club non ha funzionato come sperato.
Igor Tudor potrebbe centrare l’obbiettivo per il quale aveva – a suo tempo – preso il posto in corsa di Thiago Motta in casa Juventus: riportare la squadra alla vittoria e raggiungere la Champions League. Sembrerebbe esserci ad un passo: basterà battere il Venezia, che però ha bisogno di punti per sperare nella salvezza, dopo la brutta sconfitta di Cagliari.
Infine, ci sarebbe Claudio Ranieri che ha salutato lo Stadio Olimpico per l’ultima volta. I romanisti lo hanno omaggiato perché Claudio è uno di loro, è nato a Testaccio (quartiere storico e simbolo della città) ed è riuscito a risollevare le sorti della squadra, che era poco sopra la zona retrocessione prima del suo arrivo. Vince contro il Milan e sceglie di lasciarsi la panchina alle spalle e smettere con l’allenamento. Roma, però, lo lascerà entrare nel consiglio della società e magari potrà consigliare il prossimo nome.
Con queste premesse chissà cosa potrebbe accadere il prossimo turno; vedere per credere!
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