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Torino, Vanoli: “Monza è una partita che vale 6 punti, non bisognerà sbagliare approccio”

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Fiorentina, Vanoli

Il tecnico del Torino Paolo Vanoli ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro il Monza valido per la 27^ giornata.

Torino, le parole di Vanoli 

Torino, Vanoli

PAOLO VANOLI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Torino Paolo Vanoli in conferenza stampa in vista del match contro il Monza in programma domenica alle 12:30

Come arriva la squadra?

“Bene. Quando fai una vittoria importante, ti vengono autostima e gioia e così lavori meglio. Stiamo tutti bene a parte Tameze, ma è vicino al rientro. E Salama negli ultimi due giorni ha avuto un fastidio alla schiena”

In attacco c’è concorrenza

“L’obiettivo è costruire una rosa con concorrenza, è un obiettivo anche in prospettiva futura. Quando hai doppi ruoli, devi esprimerti meglio per avere la fame di giocare. E’ ciò che cerco di fare.

Adams aveva avuto un piccolo fastidio all’adduttore, siamo stati bravi ed è la fortuna di avere due ottimi attaccanti e avere la fortuna di alternali. Sanabria ha fatto molto bene”

A Monza è una sfida che si deciderà sugli episodi?

“E’ una gara molto importante, l’ho detto dopo il Milan. Andiamo ad affrontare una squadra diversa dall’andata, hanno cambiato e venduto tanti giocatori, e poi c’è la posizione in classifica:

sono affamati di punti, le partite sono sempre meno e sono lontani dalla salvezza, ma con la speranza di farcela. Voglio vedere la fame e la voglia del mio Toro, è una finale. Sarà da affrontare con la mentalità giusta: dovremo soffrire, ma tre punti sono importanti”

Cosa ha lasciato il Monza?

“Sono quelle gare in cui batti una big con sofferenza e determinazione. Ce la siamo meritata dopo tutto quello che abbiamo passato. Deve darci autostima per avere più coraggio con la palla, oltre a farci rendere conto di come siamo arrivati a quella vittoria. Non dovremo sbagliare approccio e mentalità”

Come ha visto la squadra?

“L’ho detto, l’autostima fa lavorare meglio. A Monza non dobbiamo dimenticarci come abbiamo vinto contro il Milan, dovremo aggiungere qualcosa in più sotto l’aspetto tecnico”

Sanabria, Adams o entrambi domani?

“Sono contento di Sanabria, lo vedevo in buone condizioni e ha avuto un’opportunità: fino alla fine dell’anno, può darci una mano. Ho la fortuna di poter scegliere”

Dove si lavora per aumentare la capacità offensiva?

“Abbiamo una buona percentuale di realizzazione. Dobbiamo creare più occasioni, poi c’è l’aspetto individuale per concretizzare: tante volte abbiamo creato potenziali occasioni che non vengono calcolate.

Deve essere una strada percorrere, la voglia di andare in avanti. A me piace un calcio più diretto e meno di palleggio, cambiando il modulo abbiamo aggiunto qualcosa e abbiamo margini di crescita. I nuovi possono darci altre soluzioni”

A che punto è Elmas? E come cresce l’intesa con Vlasic?

“Elmas sta crescendo, era quello con più qualità di tutti ma anche con una condizione inferiore. La capacità mia è avere le sue performance senza portarlo al limite: a volte si arrabbia perché lo sostituisco, a volte si pensa che la condizione si abbia solo giocando ma in realtà la si migliora facendo lavori a secco.

Ci ha portato professionalità e qualità, tutti sanno le sue qualità. I giocatori qualitativi si riconoscono tra di loro, così come Vlasic e Sanabria: sono tutti sulla stessa direzione. Non mi accontento mai, da Vlasic vorrei più gol”

A centrocampo ci sono tantissime scelte: ha il pensiero di un centrocampo a tre?

“Sì, assolutamente. E’ un reparto che dopo gennaio, con l’arrivo di Casadei e la permanenza di Ilic, si è arricchito. Ma devo pensare al bene della squadra, non posso pensare al bene di un giocatore. Sono sette giocatori per due posti, il bello avviene in settimana: la concorrenza stimola”

C’è ancora spazio per sognare?

“Mi sono concentrato sul primo obiettivo da raggiungere. Poi c’è un macro-obiettivo, un sogno, e che sarà in prospettiva futura il mio sogno. Per arrivarci, servono step: non abbiamo ancora raggiunto quello della salvezza, pensiamo a Monza perché vale sei punti. In rosa c’è tanta qualità”

Come si inserisce Salama? E sta facendo il Ramadam?

“Abbiamo anche Elmas, Dembelé e Njie. Abbiamo la struttura per stare dietro questi ragazzi, l’anno scorso avevo Dembele: il nutrizionista farà un lavoro importante. Sono situazioni da gestire individualmente. Siamo attenti, è una cosa importante.

Ma questo non destabilizza lo stato di forma di Salama: sono stato in silenzio perché mi ha dato fastidio l’accanimento social nei suoi confronti, non era il sostituto di Duvan.

Volevo vedere le sue potenzialità. ha gamba e tiro, è giovane e lo abbiamo preso perché si è fatto male Njie. Anche Salama potrà dimostrare e aiutare la squadra. Ha avuto qualche fastidio alla schiena, lo valuteremo in rifinitura. Si sta allenando bene, il suo momento arriverà”

Come sta Sosa?

“Ha recuperato”

E’ più avanti Sosa o Biraghi nel ballottaggio?

“L’ho avuto all’Inter, è stato importante nella Fiorentina. Abbiamo aggiunto esperienza e tecnica, contro il Milan ha fatto una buona gara. E questo può aiutare Sosa a dare di più.

Quando ti giochi un posto, devi avere una mentalità forte per dimostrare di essere più forte del compagno: questo aiuta la squadra a crescere. Sono due giocatori importanti”

E come è rientrato Ilic?

“Bene. Sapete cosa abbiamo passato durante il mercato, appena è rientrato gli ho parlato dicendogli le cose in faccia: sono una persona vera. E’ un giocatore importante, ma deve capire come diventarlo.

Adesso se prima aveva qualche bonus, ora deve conquistarsi la fiducia di allenatore e compagni. Ha potenzialità, ma sapete che a me non servono giocatori che fanno bene due partite e quattro male. Sono convinto che possa dare ancora tanto al Toro”

Serie A

Lazio, l’Europa non è più un miraggio: sabato un’occasione

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La Lazio sembra rinata dopo la vittoria di Parma e in vista della 16° giornata può guardare con fiducia alla classifica. Con la Cremonese in palio punti pesanti

Nonostante una situazione difficile sia dal punto di vista numerico che della formazione, la squadra di Sarri ha un obiettivo ben preciso per la prossima partita e i recenti risultati ne alzano la motivazione.

Lazio, senza Zaccagni ma con un grande obiettivo

Le ultime prestazioni dei biancocelesti non sono passate inosservate, soprattutto quelle con Bologna Parma. Sfortunatamente entrambe sono state macchiate da almeno un’espulsione (Gila più Zaccagni e Basic) ma la squadra ha sempre reagito bene, soprattutto senza incassare sconfitte.

Più nello specifico la vittoria del Tardini ha riacceso l’entusiasmo tra i tifosi, che avevano visto una crescita nelle scorse settimane ma le due trasferte di Milano hanno rallentato la corsa alla qualificazione in Europa. L’inaspettato contributo decisivo di giocatori come Noslin (al centro del mercato) ha aiutato la Lazio a risollevarsi e approfittare dei passi falsi di chi sta più in alto.

Ora la classifica recita 22 punti, a sole 3 lunghezze dal Bologna (sesto a quota 25) e 4 dalla Juventus quinta. La situazione sorride agli uomini di Sarri, che contro la Cremonese non vogliono farsi scappare l’occasione di avvicinare ancora da più le posizioni che contano. Essendoci inoltre il confronto diretto tra, proprio Juventus, e Roma le possibilità che la Lazio, in caso di vittoria, possa arrivare a occupare momentaneamente uno spot per l’Europa, sono piuttosto alte.

Nel prossimo turno i biancocelesti dovranno fare a meno del capitano Zaccagni, oltre che di Basic, tassello fondamentale al momento vista la situazione a centrocampo, perciò sarà più complicato arrivare alla vittoria contro una squadra che ultimamente ha dimostrato un’ottima forma ed è messa molto bene in campo. Nicola vuole riprendere la marcia dopo lo stop di Torino, ma questa volta abbattendo una delle big del nostro campionato.

Appuntamento dunque a sabato 20 dicembre alle 18, col fischio d’inizio del match dell’Olimpico.

lazio

FLAMINIA LA NUOVA AQUILA DELLA LAZIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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Serie A

Daniel Maldini, ultima chiamata nerazzurra

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Italia

Con Palladino in panchina, l’Atalanta vuole risalire la classifica. Senza Lookman, toccherà a Daniel Maldini dimostrare di meritare la Dea.

In casa Atalanta si respira senza dubbio un’aria diversa dall’arrivo in panchina di Raffaele Palladino. I risultati hanno restituito entusiasmo a un ambiente che sembrava aver perso slancio e, nonostante una classifica che vede ancora la Dea a sei punti dalla zona Europa, la speranza europea oggi è più viva che mai. 

Il percorso in campo internazionale lo conferma: con Palladino sono arrivate due vittorie di grande prestigio contro Eintracht e Chelsea, che hanno reso l’Atalanta la squadra italiana con più punti nella competizione. I 13 punti attuali significherebbero, al momento, qualificazione diretta agli ottavi di finale, a dimostrazione di come i nerazzurri possano tranquillamente stare nell’Europa dei grandi.

Ora, però, Palladino dovrà fare i conti con una perdita importante. Ademola Lookman è partito per la Coppa d’Africa e la sua assenza peserà inevitabilmente sulle rotazioni offensive. Le alternative non mancano, visto che ora potrebbero trovare maggiore spazio Kamaldeen Sulemana, che però rientrerà solo a fine dicembre dopo il problema muscolare accusato in Coppa Italia contro il Genoa, e soprattutto Daniel Maldini.

Monza, Atalanta, Maldini

LA GRINTA DI DANIEL MALDINI IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Maldini, l’ultima occasione per rilanciarsi all’Atalanta

Per Daniel Maldini questa fase della stagione ha il sapore di una vera e propria ultima chiamata. Dopo le titolarità nelle prime due giornate di campionato contro Pisa e Parma e quella in Champions League contro il PSG, il suo impiego è stato ridotto al minimo. Qualche minuto sparso, prima con Jurić e poi anche con Palladino, a conferma di una fiducia che finora non si è mai realmente trasformata in continuità. 

L’unica eccezione resta la Coppa Italia, dove Maldini è partito titolare e ha fornito anche un assist, l’unico della sua stagione fino a questo momento. Troppo poco per un giocatore da cui l’Atalanta si aspetta molto di più.

E pensare che appena un anno fa Maldini era uno dei profili più corteggiati del campionato per quanto fatto vedere al Monza, tanto da arrivare anche in Nazionale. Lazio, Napoli e Fiorentina avevano mostrato un forte interesse nei suoi confronti. Alla fine a spuntarla fu proprio l’Atalanta, una scelta che sembrava il passo giusto per consacrarsi ad alto livello, ma che finora non ha dato i frutti sperati.

Adesso, però, il contesto è cambiato. L’Atalanta gira, Palladino ha già dimostrato di saper rilanciare giocatori in difficoltà e l’assenza di Lookman può trasformarsi in una grande occasione. Maldini dovrà sfruttarla, perché questa potrebbe essere davvero l’ultima possibilità per dimostrare di poter stare stabilmente in una squadra di alto livello. E chissà che anche per lui non possa iniziare una nuova fase in nerazzurro, proprio come già successo a Scamacca.

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Serie A

Sassuolo, Boloca pronto al rientro? Il comunicato del club

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Atalanta-Sassuolo, Grosso

Il Sassuolo ha annunciato tramite i propri canali social le novità riguardanti l’infortunio e le condizioni di Daniel Boloca. Scopriamo insieme gli aggiornamenti. 

Il Sassuolo si trova attualmente al 9⁰ posto nella classifica di Serie A, una grandissima sorpresa del nostro campionato. Specialmente se si tratta di un club neopromosso.

Fabio Grosso, i giocatori e tutto l’ambiente neroverde saranno sicuramente molto soddisfatti del rendimento della squadra.

A 5 punti dista il 6⁰ posto in Europa League, dove si trova attualmente il Bologna.

Un modo per facilitare il sogno di raggiungere l’Europa, potrebbe essere il ritorno di Boloca.

Sassuolo

Sassuolo, il comunicato ufficiale del club su Boloca

“Nella giornata di ieri il calciatore Daniel Boloca si è sottoposto a ulteriore consulto ortopedico in seguito al quale si è convenuto di continuare con un recupero conservativo per l’infortunio del ginocchio sinistro. Il calciatore nelle prossime settimane tornerà a lavorare in campo”.

Il classe ’98 vanta 82 presenze e 3 gol con il Frosinone, 71 gettoni e 6 reti con il Sassuolo, 26 apparizioni e 4 centri con il Fossano, 10 incontri con il Francavilla, 9 gare e un gol con la Romanese, 2 sfide con lo Slovan Liberec B e un match con il Tatran Presov. Da aggiungere è anche una presenza in campo con la Romania.

 

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