Serie A
Cagliari, Nicola: “Juventus top club, ma vogliamo vincere per far felici i nostri tifosi. Su Palomino…”
Alla vigilia di Cagliari-Juventus, l’allenatore rossoblù Davide Nicola è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match.
DI seguito un estratto delle parole del tecnico del Cagliari, che contro la Juventus cerca un altro risultato di prestigio dopo il pareggio dell’andata e quello nell’ultima giornata in casa dell’Atalanta.
Cagliari, le parole di Nicola
Domani c’è una partita speciale. La squadra come ha vissuto questa settimana?
“Siamo in atmosfera da competizione. Oggi abbiamo goduto del supporto dei tifosi, un elemento fondamentale dal punto di vista psicologico. Abbiamo lavorato intensamente in preparazione, pronti ad affrontare un avversario di alta qualità”.
Che tipo di prestazione si aspetta dalla Juventus?
“In Champions hanno mostrato un grandissimo livello per almeno un’ora. Avremo l’opportunità di creare situazioni pericolose. Questa partita ci offrirà spazi per attaccare. Affronteremo una squadra che gioca un calcio moderno, capace di sfruttare i mediani per infilare i due centrali, costruendo gioco in ampiezza.
Sappiamo che contro le grandi formazioni ci siamo distinti, e dovremo entrare in campo con lo spirito giusto, riconoscendo la qualità dell’avversario ma fiduciosi nelle nostre capacità”.

Rome, Italy 4.11.2024 : Cagliari team lined up before Italian football championship Serie A Enilive 2024-2025 match SS Lazio vs Cagliari Calcio at Stadio Olimpico in Rome on November 04, 2024.
I tifosi sperano in un successo. Pensate che domani sia l’occasione giusta per battere una big?
“È complicato dare una risposta a questa domanda. Desideriamo vincere e ci impegneremo al massimo. Abbiamo la volontà di affrontare e battere le big”.
Sarà una partita simile a quella di Bergamo?
“No, sono due squadre completamente diverse. L’Atalanta ormai vanta uno status internazionale, mentre la Juventus sta recuperando il proprio. Il modo di attaccare e la gestione dello spazio non sono gli stessi. Dovremo superare la prestazione vista a Bergamo, mantenendo alta l’aggressività. L’andata è stata di buon livello, ma ora la Juventus, con giocatori come Kolo Muani, è molto più aggressiva”.
Pensate che la Juventus sarà un po’ stanca?
“No, entrerà in campo con uno spirito combattivo. I giocatori sono ormai abituati a disputare più partite e a recuperare rapidamente. Nel calcio, non basta correre, bisogna farlo in maniera efficace. Correre senza qualità non porta risultati”.
Come stanno gli infortunati?
“Gaetano ha recuperato ma devo ancora decidere se utilizzarlo fin dal primo minuto o più avanti. Coman continua nel suo percorso, dimostrando progressi costanti. Luvumbo si sta impegnando al massimo, anche se, a livello mentale, ha paura di una ricaduta, che è normale”.

Il clean sheet di Caprile a Bergamo segna un passo avanti in termini di concentrazione?
“Abbiamo giocato in modo ordinato. Abbiamo mantenuto alta la concentrazione, soprattutto nella lettura della partita. La capacità di transitare da una fase all’altra è cruciale, ed è evidente che la concentrazione debba rimanere costante”.
Quanto può crescere Adopo?
“È la prima volta che mostra continuità nelle prestazioni e tocca a noi creare le condizioni ideali per lui. Ha enormi margini di crescita: deve perfezionare alcuni dettagli, migliorare la lettura degli spazi, aumentare la sua incisività e posizionarsi correttamente in fase difensiva. Non mi aspetto risultati immediati, visto che è ancora giovane”.
Ha avuto modo di parlare con Palomino? La preoccupa l’idea di perderlo?
“La notizia della sua partenza pare sia vera e io sono contento per lui. Per noi è importante e non abbiamo interesse nel cederlo. Quando viene chiamato in causa è sempre pronto, e aiuta molto anche i più giovani. Se dovesse decidere di andare via, non lo ostacolerei”.
Quali momenti l’hanno fatto sentire particolarmente fiero di guidare il Cagliari?
“Sin dai primi istanti, quando ho visto l’affetto dei tifosi. Personalmente mi gratificano le centinaia di lettere che ricevo dai bambini. Sto organizzando le risposte, perchè è giusto farlo. Il futuro di questo sport sono proprio i bimbi”.
Come ha cambiato l’atteggiamento della squadra, soprattutto in trasferta?
“E’ un lavoro che non finisce mai. Lavoro soprattutto sul campo e sul gruppo, perché sul piano mentale non posso fare molto. Cerco solo di far capire l’importanza dell’unità di intenti”.
Serie A
Juventus, Spalletti: “Yildiz? Ci ha aiutato, ma deve aumentare il contributo. La storia con Napoli resterà per sempre””
Il tecnico della Juventus Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa in seguito alla sconfitta contro il Napoli di Conte per 2-1.
Juventus, le parole di Spalletti
Mister, come valuta la prestazione complessiva della squadra?
“Abbiamo fatto meno di quanto avremmo potuto. In alcuni momenti sono riemerse le stesse esitazioni nella gestione del pallone, sia in avvio sia dopo il pareggio. Abbiamo provato a schierare due giocatori rapidi davanti, ma l’andamento è stato quello dell’intera partita: c’erano situazioni da sfruttare meglio e non siamo riusciti a portare la gara sui binari che volevamo. Abbiamo perso troppi palloni banali e non sfruttato la superiorità numerica in mezzo al campo. Nella ripresa meglio con David, ma ci siamo sbilanciati lasciando la difesa troppo esposta. Nel 3 contro 3 loro sono fortissimi: hanno fisicità e velocità. Abbiamo provato a essere più incisivi, ma siamo mancati in determinazione”.
Le scelte iniziali sono state molto discusse: cosa aveva in mente?
“L’idea era farli giocare tra i loro tre difensori, avendo un centrocampista in più per gestire l’eventuale pressing uomo su uomo. Yildiz, schierato centrale, aveva sempre l’uomo alle spalle e non è riuscito a esprimersi come può — e noi non siamo stati bravi a metterlo nelle condizioni giuste”.
Perché il cambio di Yildiz?
“Una settimana fa mi chiedevate se avrebbe dovuto riposare. Ho inserito Openda, pagato 45-50 milioni: deve dare di più anche lui. Ha segnato e può offrirci tanto, ma se la squadra ha bisogno di quelle vampate e intuizioni, anche lui deve aumentare il contributo”.

KENAN YILDIZ RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Koopmeiners braccetto è stata una scelta obbligata?
“Sì, quando si hanno fuori tre difensori da mesi non ci sono alternative. Koopmeiners sta facendo bene: sa costruire, sa imbucare, mi convince. È chiaro che contro giocatori forti nell’uno contro uno possa andare in difficoltà, ma non ho altre soluzioni con Gatti, Rugani e Bremer indisponibili”.
Che emozioni ha provato nel tornare al Maradona?
“Mi emoziono facilmente, ma poi torno subito concentrato. A Napoli torno spesso, anche senza farlo sapere. Ho tanti amici qui. Quella storia resterà per sempre: non solo per il risultato, ma per il valore economico riportato nelle casse del club, che ha permesso di ricostruire una squadra fortissima”.
Come sta Zhegrova?
“Nessun problema personale, ma viene da un lungo stop. È un giocatore devastante negli ultimi 15 metri, però questa settimana ha accusato fastidi ed è rimasto fuori dagli allenamenti. Serve tempo per riportarlo a ritmi alti: vorrei usarlo di più, ma deve ritrovare condizione”.
Il problema del gol quanto pesa?
“Serve sistemare i comportamenti in tutto il campo, non solo nell’ultimo passaggio o davanti alla porta”.
Serie A
Napoli, Conte: “In un momento di difficoltà stiamo facendo cose incredibili”
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa dopo la bella vittoria casalinga per 2-1 contro la Juventus di Spalletti.
Il Napoli vince lo scontro diretto contro i bianconeri e si catapulta nuovamente in vetta alla classifica. La gara la decide una doppietta del danese Hojlund. Della partita e della prestazione ha parlato il tecnico Antonio Conte.
Napoli, le parole di Conte

ANTONIO CONTE PENSA ALLA CHAMPIONS LEAGUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Complimenti ai calciatori, c’è da continuare a dirgli grazie perché in un momento di grandissima difficoltà a livello numerico stiamo facendo delle cose incredibili. Chi gioca risponde sempre presente con grande senso di responsabilità, sono cresciuti molto questi ragazzi e sicuramente mi riempie di orgoglio perché hanno capito il momento particolare che stiamo attraversando.
Si riferisce a qualcuno in particolare?
“McTominay così come tutti gli altri stanno facendo qualcosa di importante, di straordinario a livello di presa di coscienza della situazione e questo si vede i in tutti i ragazzi. Elmas ha fatto una grande prestazione in mezzo al campo, era la prima volta in questo ruolo: è difficile trovare parole. Abbiamo giocato contro Atalanta, Roma e Juventus che sono squadre molto forti in una situazione di emergenza che continua. Rimango sbalordito dall’entusiasmo che ci stanno mettendo, adesso bisogna riposare: c’è da preparare una partita ma cercheremo di prepararla alla lavagna perché abbiamo bisogno di più energie.
Potresti recuperare qualcuno a centrocampo?
“Ogni partita ci sono diverse fasi, se possiamo andare a pressare molto alto lo dobbiamo fare anche perché facendo così eviti di perdere i punti di riferimento: difendere correndo in avanti non ci fa correre grossi rischi, stasera abbiamo subito solo due tiri. Non recupera nessuno, Lobotka per fortuna non ha avuto niente al soleo ma solo al tibiale anteriore, calcoliamo 10-15 giorni per recuperarlo. Poteva andare peggio, però quest’anno è un po’ particolare. Lo avevo fatto riposare col Cagliari per evitare problemi, ma si è fatto male nel torello. Però nelle difficoltà stiamo trovando delle soluzioni e il merito va ai giocatori”
Serie A
Napoli-Juventus, finalmente Hojlund: finisce 2-1 al Maradona con la doppietta del danese
Termina 2-1 la sfida del Maradona tra Napoli–Juventus. A deciderla ci pensa la doppietta di Hojlund, che torna decisivo dopo un lungo digiuno.
La squadra di Antonio Conte esce vincitrice dal big match contro la Juventus e riconquista la vetta della classifica, rispondendo all’Inter. Spalletti, accolto con i fischi al Maradona, non riesce a mettere il bastone tra le ruote alla sua ex squadra e inciampa nel suo vecchio stadio.
Napoli-Juventus, la decide la doppietta di Hojlund
Dopo un’accoglienza da Brividi del grande ex di giornata, ovvero Luciano Spalletti, la sfida parte subito con il botto. Passano solamente 7 minuti e il Napoli va già in vantaggio: sviluppo sulla destra con Neres che lascia sul posto Koopmeiners, mette il pallone in mezzo e il bomber danese si avventa come un vero avvoltoio e spinge in porta la rete dell’1-0.
I partenopei prendono fiducia e continuano a creare occasioni, contro una Juventus apparentemente in confusione. Nel primo tempo sono dunque i padroni di casa a condurre i ritmi di gioco, ma nella ripresa tira tutta un’altra aria.
I bianconeri rientrano in campo con le idee decisamente più chiare e con l’ambizione di riprendere in mano la partita. Detto fatto e al 79′ minuto arriva il pareggio firmato da Kenan Yildiz: McKennie dalla destra imbuca per il turco che con un tocco da biliardo lascia immobile Milinkovic-Savic.

KENAN YILDIZ E LEONARDO SPINAZZOLA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La Juventus alza i giri del motore ma il Napoli non si scopre e a circa 10 minuti dalla fine riesce a ritrovare il vantaggio, con il colpo di testa ancora una volta di Hojlund.
Spalletti prova il tutto per tutto mettendo in campo giocatori offensivi, ma nonostante il forcing finale i bianconeri non riescono a trovare il pareggio. Termina dunque 2-1 in favore della squadra di casa una partita divertente ed equilibrata.
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