Serie A
Udinese, ieri il debutto di Solet: chi è il gigante friulano
Il nuovo acquisto dell’Udinese, Oumar Solet, è sceso in campo da titolare nel match dei friulani contro il Verona, giocando tutti i 90 minuti.
Buon debutto in Serie A per il nuovo acquisto dell’Udinese Oumar Solet, che è sceso in campo da titolare contro l’Hellas Verona. Ha giocato nella difesa a tre schierata dal tecnico Runjaic, disputando tutti i 90 minuti di gioco. Il giocatore era già stato acquistato ad ottobre dopo la rescissione del suo contratto con il Salisburgo, ma i friulani hanno dovuto aspettare tre mesi per farlo giocare in Serie A.

Udinese, ecco Solet: il nuovo “gigante” di Runjaic
Ottimo debutto in campionato per il nuovo acquisto dell’Udinese Oumar Solet. Il difensore francese è stato schierato dal tecnico dei friulani Kosta Runjaic per tutti i 90 minuti di gioco, nella difesa a tre accanto Bijol e Kristensen. Il tecnico tedesco è rimasto contento della prestazione del nuovo acquisto, considerandolo un giocatore di alto livello.
L’Udinese ha dovuto aspettare ben tre mesi per poterlo schierare in campo. Già acquistato ad ottobre dal Salisburgo con un contratto sino al 2027, si è aspettato gennaio per diventare a tutti gli effetti un giocatore dell’Udinese: ma già in questi mesi si è allenato con la squadra.
Classe 2000, viene da 4 stagioni disputate con il Salisburgo: con cui ha totalizzato 3 gol in 78 presenze vincendo 3 campionati austriaci consecutivi e una Coppa d’Austria. In Champions League Solet ha giocato 12 partite, come Thauvin, marcando nella massima competizione europea gente come Leao, Lautaro e Lewandowski. Ha giocato in tutte le nazionali giovanili francesi sino all’Under 20 transalpina.
Centrale di difesa che può giocare sia in una difesa a 3 che in una a 4, ma può essere anche schierato qualche metro più avanti da mediano. Cresciuto nelle giovanili del Laval, con cui ha debuttato anche in prima squadra con 12 presenze, poi nel 2018 è andato a Lione, dove ha giocato solo 2 partite. Quindi il trasferimento in Austria, dove si è confermato uno dei migliori centrali difensivi europei.
In Italia lo volevano Napoli e Roma, ma poi non se ne fece più nulla. L’arrivo in Italia, però, era stato solo rimandato e ora è finalmente arrivato, con l’Udinese che alla fine è riuscita a porto in Serie A. Sicuramente il reparto arretrato ora sarà più coperto con un giocatore come Solet, come dice il tecnico Runjaic.
Serie A
Cremonese, Nicola: “Abbiamo le idee chiare, servono la convinzione e la voglia di stupire. Il fatto la Lazio sia la seconda miglior difesa e la prima per porte inviolate ci stimola”
Cremonese-Lazio, Davide Nicola presenta la sfida dell’Olimpico: tutte le dichiarazioni del tecnico grigiorosso in conferenza stampa.
Domani sera alle 18:00 la Cremonese sarà impegnata allo stadio Olimpico per sfidare la Lazio , nella partita valida per il sedicesimo turno di Serie A.
Il tecnico del club lombardo, Davide Nicola, si è presentato in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti in vista della gara.
Di seguito, le sue dichiarazioni.
Quali soluzioni ci sono per giocare gare meno “sporche”?
“Ci saranno sempre partite in cui le squadre possono essere più precise e lucide nella gestione della palla e altre in cui c’è più confusione. Contro il Torino abbiamo fatto un’ottima prestazione, con personalità, anche se forse siamo stati poco precisi su alcune situazioni soprattutto all’inizio. Questo aspetto va costantemente allenato, ma succederà ancora: ci sono partite in cui lo sviluppo è più frenetico, sta a noi essere abili a migliorare nella lucidità e la precisione con cui imbastiamo i volumi di gioco. Lo stop, il passaggio al momento giusto e nello spazio giusto, sono cose che fanno la differenza e sulle quali si può migliorare nel corso del tempo”.
La Lazio ha mantenuto la porta inviolata in otto occasioni. E un rischio?
“Credo che l’unico rischio del nostro lavoro sia non fare le cose in maniera convinta. Noi abbiamo un’idea precisa in mente e dove non riusciamo a fare le cose con qualità abbassiamo la testa, ci lavoriamo e cerchiamo di riproporle in maniera migliore. La Lazio è una squadra ostica perché occupa bene gli spazi e resta compatta tra i reparti, sa muoversi come un blocco unico, e quindi serve un palleggio non solo coraggioso, ma anche qualitativo. Fortunatamente ci sono situazioni sulle quali si può insistere per trovare le dinamiche giuste, e noi ci siamo preparati su questo. Abbiamo le idee chiare, servono la convinzione e la voglia di stupire. Il fatto che sia la seconda miglior difesa e la prima per porte inviolate è una sfida ulteriore, perché ci stimola a creare qualche grattacapo in più”.
Nell’ultima sfida gli esterni sono parsi stanchi. Potrebbero esserci dei cambi di formazione?
“I giocatori sono monitorati costantemente e vediamo se qualcuno spende più del dovuto. A Torino è stato commesso qualche errore tecnico, ma la Cremo avrà sempre bisogno di iniziare con undici giocatori e inserire anche cinque. Si parla più di altri che di noi, ma in questo periodo anche noi abbiamo avuto a che fare con delle defezioni che, allo stesso tempo, ci hanno permesso di vedere all’opera qualcuno che ha qualità. Sono momenti in cui si possono scoprire altre risorse e potrebbe accadere anche a Roma”.
Parte di questo turno di campionato sarà recuperato a gennaio. Potrebbe incidere sul campionato?
“Abbiamo poca scelta e non possiamo controllare queste cose, per me è più importante sapere che ci sono queste regole e si è sempre saputo che sarebbe stato cosi. Noi vogliamo giocare e pensiamo solo a fare la nostra partita, ciò che ci circonda lo lasciamo a discrezione di chi vuole commentare. Non voglio vedere situazioni positive o negative”.
Bianchetti ha saltato la sfida di Torino per un problema dell’ultimo minuto. Domani ci sarà?
“No, non potrà esserci e sarebbe inopportuno portarlo con noi essendo rimasto tutta la settimana a curare la sua situazione, che ha richiesto uno stop di tre-quattro giorni. In questa fase è meglio non forzarlo, da lunedi sarà con noi e darà il suo contributo”.
La Cremo vanta già un buon bottino in classifica, ora l’obiettivo è fare altri punti prima della fine dell’anno?
“Non c’è persona che non voglia portare il massimo, ma il bello di questo sport è che siamo tutti realisti. Certe cose mi servono per creare energie, competere con me stesso e allenarmi ancora meglio con i ragazzi in campo. Non posso controllare il risultato, ma il modo in cui ci prepariamo si: questa settimana abbiamo analizzato le varie fasi, portando il nostro spirito di miglioramento quotidiano. Anche a piccoli passi, vogliamo mostrare che questa strada può portarci a raggiungere ciò che desideriamo. La costanza è fondamentale, anche se perdi un passo è rimanere concentrato e sul pezzo che può fare una differenza enorme”.
A gennaio ricomincia il calciomercato. Potrebbe essere un fattore di disturbo per la squadra?
“I ragazzi sono mentalizzati, a fine girone di andata faremo un primo bilancio come viene fatto in qualsiasi azienda. Nel calcio ci sono esigenze, volontà e imprevedibilità, ma affronteremo tutto a tempo debito. Oggi ciò che conta sono le partite che chiuderanno l’andata, cosi da poter fare un bilancio corretto”.
Le numerose defezioni della Lazio potrebbero incidere sulla gara?
“Anche noi abbiamo delle assenze, come altre squadre. Della Lazio mi colpisce la rosa che ha a disposizione nonostante le assenze, ci sono giocatori di esperienza e quindi non penso che per loro sia un problema. Come ho detto prima per noi, anche per loro può essere l’opportunità di scoprire qualcosa di nuovo”.
Nelle ultime gare si è rivisto in campo Zerbin. Potrebbe essere schierato dall’inizio come mezzala?
“Zerbin è un titolare a tutti gli effetti, a prescindere dal ruolo che interpreta. In quel reparto tra lui, Payero e Grassi non abbiamo avuto troppa scelta per un certo periodo di tempo e quindi c’è chi è dovuto scendere in campo con più continuità. Nelle ultime partite Alessio è entrato bene, ha la qualità per ricoprire più ruoli ma penso che quella possa essere la posizione giusta per lui. È tutto parte di un processo di crescita, ma può farlo alla grande”.
Moumbagna ha ritrovato minuti a Torino. A che punto è fisicamente?
“Sta avendo continuità in allenamento e per noi è molto importante, perché è un giocatore molto potente e i mezzi di lavoro vanno scelti con coscienza di causa. Questa continuità lo porterà ad avere sempre più minuti per mostrare le sue qualità, non penso manchi molto”.

Federico Bonazzoli player of Salernitana, during the Italian Cup match between Salernitana vs Reggina final result 2-0, match played at the Arechi Stadium in Salerno.
Serie A
Lazio-Cremonese, le probabili formazioni e dove vederla
Domani alle ore 18:00 allo stadio Olimpico andrà in scena la sfida tra Lazio-Cremonese, che aprirà la 16° giornata di questo campionato di Serie A.
La squadra biancoceleste vuole proseguire la sua rincorsa alla zona Europa, e per faro deve dare continuità alla vittoria d’orgoglio ottenuta contro il Parma. Dall’altra parte la Cremonese è una squadra quadrata, che in questo inizio di campionato ha messo in difficoltà anche le prime della classe. Scopriamo quali sono le probabili formazioni delle due squadre in vista della partita di domani.
Qui Lazio
La squadra di Maurizio Sarri dovrà fare i conti con la carneficina andata in scena al Tadini nell’ultimo turno. Agli infortunati, ovvero Gigot, Rovella e Isaksen, si aggiungono i due espulsi nell’ultimo turno ovvero Basic e Zaccagni, due pedine fondamentali nello scacchiere di Sarri. Per sostituirli si preparano Vecino e Tijjani Noslin, in fiducia dopo la rete da 3 punti messa a segno contro il Parma.

TIJJANI NOSLIN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Qui Cremonese
La Cremonese deve reagire dopo la sconfitta sul campo del Torino. Davide Nicola per la gara dovrà fare a meno di Payero, assente per squalifica dopo aver preso l’ennesimo giallo nell’ultima gara. Al suo posto in mezzo al campo il tecnico potrebbe reinventare Zerbin, spesso inserito nella posizione di mezz’ala. Sull’esterno è vivo il ballottaggio Floriani Mussolini-Brbieri, mentre in avanti dovrebbe essere confermata la coppia Bonazzoli-Vardy
Lazio-Cremonese, le probabili formazioni
Lazio (4-3-3): Provedel, Marusic, Gila, Romagonoli, Pellegrini, Guendouzi, Cataldi, Vecino, Cancellieri, Castellanos, Noslin. All. Sarri
Cremonese (3-5-2): Audero, Terracciano, Baschirotto, Binachetti, Floriani Mussolini, Zerbin, Bondo, Vandeputte, Pezzella, Vardy, Bonazzoli. All. Nicola
Lazio-Cremonese, dove vederla
La sfida tra Lazio-Cremonese andrà in onda domani alle ore 18:00 in esclusiva su DAZN.
Serie A
Roma, Gasperini: “Vogliamo misurarci contro una grande squadra. Dovbyk non recupera. In estate ho scelto la sfida più difficile”
Il tecnico della Roma Gian Piero Gasperini è intervenuto da Trigoria in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Juventus.
Il big match della 16° giornata di Serie A è quello in programma domani sera a Torino tra Juventus e Roma. I giallorossi, dopo 2 ko consecutivi, si sono rialzati in campionato nell’ultimo turno battendo all’Olimpico il Como grazie alla decisiva rete di Wesley. La squadra di Gasperini si è riportata a 4 le lunghezze di vantaggio sui bianconeri di Spalletti. L’obiettivo dei capitolini è quello di sfatare il tabù dello Stadium, dove la Roma ha vinto in una sola occasione, per poter sfruttare l’assenza di Inter, Milan e Napoli, impegnate in Supercoppa, e riportarsi momentaneamente al comando della classifica.
Alla vigilia del match, Gasperini ha introdotto la gara contro la Juventus in conferenza dalla sala stampa di Trigoria. Di seguito le sue dichiarazioni.
Roma, le parole di Gasperini
Stato di forma della squadra e recuperi.
“Dovbyk non è ancora recuperato, ha ancora difficoltà a calciare, per il resto ci siamo tutti a parte i due che sono partiti (Ndicka e El Aynaoui, ndr). Qualche problema con Hermoso che speriamo di risolvere”.
Poteva allenare la Juventus in estate, cosa l’ha spinta ad accettare la Roma?
“Ho scelto la Roma perché era più difficile della Juventus che rimane una grade squadra, ha nel DNA l’intenzione di giocare sempre al massimo. Noi arriviamo da due belle prestazioni e vogliamo misurarci con questa squadra nella fase più bella del campionato”.
Scelte in attacco. Dybala.
“L’importante è avere un centravanti e lo abbiamo fatto sempre, con un giocatore o con un altro. Dybala oggi vediamo se può giocare uno spezzone o in panchina. Non credo che un giocatore del suo livello possa avere carenza di motivazioni”.
Si aspettava questo rendimento?
“Noi siamo stati bravi perché 15 partite è una buona striscia per avere indicazioni. Non so se siamo tra le più forti, ma i ragazzi sono stati bravissimi anche in partite che non abbiamo vinto. Poche sono state deludenti, è un gruppo con forti motivazioni. La difesa è stata il punto di forza, ma anche davanti ora stiamo creando di più”.

GIAN PIERO GASPERINI PARLA CON TULLIO GRITTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Avversario.
La Juventus è migliorata e contro di loro è sempre una partita di valore, è un bel parametro per misurarci per capire quanto possiamo essere forti e competitivi. Domani c’è una partita molto importante per tenerli distanti, la Juve 4 punti dietro di noi e anche per loro è importante. Siamo al 19 dicembre ed è bello arrivare a giocare queste partite con questa classifica. Per il resto c’è tempo”.
Spalletti.
“Con Spalletti rapporto amichevole, è capitato quando era all’Inter di andare a cena insieme. Ora che sta alla Juve ci sentiamo poco ma ci saluteremo, il clima è sereno”.
Ambiente bianconero.
“In tutta Italia giocare contro la Juve da sempre motivazioni, la rivalità è avvertita in tutte le piazze e per quanto io sia stato in quella società finisce per temprare la squadra, diventa un vantaggio. Negli anni era così”.
Come sostituire Ndicka?
“Vorrei toccare il meno possibile la squadra, ma Hermoso ha un po’ di affaticamento, spero possa recuperare. Per portare Celik dietro devo spostare troppe cose, ma l’assenza di N’Dicka ci costringe a fare delle prove. Certo se manca Hermoso potrebbe metterci in difficoltà”.
Critiche al gioco dal basso.
“Quello che a me non piace ora nel calcio è questa situazione del portiere, questa regola degli 8 secondi che viene applicata pochissimo. Ne andrebbe messa anche quando la palla è a terra. È qualcosa che non piace al pubblico, il calcio è giocare avanti”.
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