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Mondiale femminile, le Azzurre asfaltano l’Australia
“Chi ben comincia è a metà dell’opera” e le Azzurre hanno cominciato questo Mondiale Femminile in modo stratosferico. Battono l’Australia 2-1 con doppietta di Bonansea.
Dopo vent’anni la formazione azzurra femminile di calcio partecipa ai Mondiali di Francia, l’impatto all’ingresso in campo si percepisce dagli sguardi a tratti timorosi, impauriti ed ansiosi a tratti grintosi. L’emozione e la paura frena il gioco delle azzurre nel primo tempo si vede che sono contratte e non riescono ad esprimere al meglio il gioco, molti passaggi sbagliati ma anche un guizzo della Bonansea che segna, dopo un consulto lunghissimo al Var, l’arbitro annulla il gol per fuorigioco. L’Australia tiene banco ed al 19′ sfiora il gol, ma una trattenuta della Gama in area fa scattare il rigore, che la Kerr trasforma solo su ribattuta perchè la Giuliani para.
Si rientra dagli spogliatoi con una sostituzione per l’Italia fuori la Galli e dentro Elisa Bertilini e si comprende subito che qualcosa nella testa e nel gioco delle nostre ragazze è cambiato e poco dopo (all’11’ della ripresa) la Bonansea porta l’Italia al pareggio 1-1. Per l’Italia sostituzione della Mauro e dentro Sabatino e poco dopo fuori Bergamaschi e dentro GiacintiAnnullati un gol per l’Australia della Kerr e uno per l’Italia della Sabatino entrambi per off-side. Non si risparmiano le Azzurre e la difesa tiene anche quando l’Australia le mette sotto pressione; ottima prestazione sia del nostro capitano Gama sia della Giuliani. Ma l’Italia non si accontenta del pareggio e all’ultimo minuto di recupero (5′ dopo il 90esimo) la Bonansea, con un guizzo sfila il pallone alle australiane ed firma la doppietta, regalando così all’Italia la vittoria.
Le prestazioni delle italiane sono tutte positive, stratosferica la Giuliani che para un calcio di rigore e protegge a porta in molte occasioni; implacabile la Bonansea con la sua doppietta e non si risparmia per tutta la partita; oculata la Bertolini, ct di questa nazionale da soli due anni e realizza il sogno di partecipare al Mondiale e a leggere bene la partita azzeccando in pieno le sostituzioni per dare la vittoria alla nostra Nazionale. Sotto tono la Galli; la Gama si fa perdonare il fallo che assegna il rigore alle australiane, durante la partita eseguendo con attenzione il suo compito.
Anche Roberto Mancini, ct della Nazionale maschile, ha gioito per le Azzurre con un Twitter “Grandi ben fatto!! Complimenti per un esordio fantastico e pieno di emozioni”.
Il prossimo appuntamento è per venerdì 14 giugno alle ore 18.00 per Giamaica – Italia.
Forza Azzurre!!!
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Fiorentina, Goretti: “Non siamo squadra. I tifosi sono venuti a Reggio Emilia, noi no”
Roberto Goretti commenta a DAZN e in conferenza stampa la sconfitta della Fiorentina contro il Sassuolo, analizzando uno dei momenti più difficili della storia recente viola.
Roberto Goretti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Fiorentina, analizzando uno dei momenti più bui e delicati della squadra viola nelle ultime settimane.
Sul momento buio:
“C’è una presa di coscienza ancora più forte della situazione – ha spiegato Vanoli –. Dopo Bergamo la società ha chiamato i nostri tifosi, ma noi no. Abbiamo dimenticato di venire in Reggio Emilia e dimostrato che non siamo squadra. Ci sono aspetti positivi, ma oggi questo non è successo. Se non si trova la chiave emotiva per risolvere il blackout, continueremo a partire male, e questo non va bene”.
Sulla partenza positiva e la mancanza di fiducia:
“Se non c’è fiducia tra compagni, collaborazione e aiuto reciproco, diventa chiaramente una situazione difficile. Bisogna ritrovare le piccole cose che, messe tutte insieme, sono determinanti. E’ ora passata di farlo”.
Fiorentina, le parole di Goretti in conferenza stampa

Momento della squadra.
“Nelle ultime partite credo di aver visto dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c’è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere”.
Vanoli.
“Chi fa un’analisi con un giusto spirito critico è ben accetto sempre. Più volte bisogna prendere decisioni anche drastiche, a volte decise, bisogna capire la situazione, , bisogna essere realisti e bisogna agire”.
Rigore contestato da Kean e Mandragora.
“Questa è una cosa che non mi piace e non è neanche la prima volta che la facciamo, quindi non mi piace doppiamente”.
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Lazio, Lotito denuncia minacce e pressioni: “Costretto a rivolgermi alle istituzioni”
Il presidente della Lazio presenta denuncia dopo intimidazioni, campagne diffamatorie e notizie false tese – secondo i pm – a spingerlo a cedere il club. Cinque gli indagati.
Il patron della Lazio, Claudio Lotito, rompe il silenzio e passa al contrattacco. Il presidente biancoceleste ha presentato denuncia per una serie di minacce, pressioni e false informazioni circolate via social, mail e telefonate anonime, che – secondo quanto riferito – miravano a costringerlo a vendere la società.
“Mi sono rivolto alle istituzioni perché, più volte, sono stato minacciato di morte. Ho raccontato tutto ciò che è accaduto e l’autorità giudiziaria ha poi agito di conseguenza”, ha dichiarato Lotito.
Lazio, la reazione di Lotito
Nel decreto di perquisizione, i magistrati parlano di “un disegno ampio e unitario” volto da un lato a diffondere notizie false per abbassare il valore del titolo in Borsa, e dall’altro a indurre l’azionista di maggioranza a cedere il pacchetto di controllo. Gli indagati avrebbero utilizzato i social e una testata online, “Millenovecento”, per rilanciare notizie infondate sulla presunta vendita imminente della Lazio e sull’idea attribuita a Lotito di far retrocedere volontariamente la squadra per ottenere il cosiddetto “paracadute” economico.

Diverse le segnalazioni che hanno dato il via all’inchiesta: uno striscione esposto in piazza del Parlamento con la scritta “Lotito libera la Lazio”, una telefonata con minacce di morte e varie e-mail dal contenuto offensivo. Le indagini proseguono per chiarire la portata del presunto piano di pressione ai danni del presidente biancoceleste.
Esteri
Turchia, caso scommesse in SuperLig: in manette anche calciatori di Galatasary e Fenerbahce
Nuovo scandalo scommesse nel mondo del calcio. In Turchia sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone tra arbitri e tesserari. Tra i fermati anche calciatori di Fenerbahce e Galatasaray.
Non si ferma lo scandalo legato alle partite pilotate per le scommesse scoppiato in Turchia negli scorsi mesi. Come riportato dai media turchi, nella giornata di oggi sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone, tra cui 29 calciatori e ex arbitri. Spiccano tra gli indagati anche alcuni tesserati dei due club più importanti della SuperLig, Fenerbahce e Galatasaray.
Si tratta di Mert Hakan Yandas, centrocampista 31enne dei gialloneri di Istanbul, e Metehan Baltac, difensore della formazione giallorossa.

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Turchia, l’inchiesta sul mondo del calcio si allarga
L’inchiesta sulle scommesse con tentativo di combine è emersa a fine ottobre dopo le indagini della procura di Istanbul in seguito alle dichiarazioni dell’ex presidente delle Federcalcio turca, Ibrahim Haciosmanoglu, secondo il quale era stato scoperto molti arbitri attivamente coinvolti in scommesse sportive. Le indagini della procura si sono concentrate inizialmente sui direttori di gara, per poi allargarsi anche verso i tesserati del club.
Il coinvolgimento di calciatori anche dei club più importanti della nazione getta ulteriore ombre sul sistema calcio della Turchia.
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