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Lazio, Lotito contestato dai tifosi
Lotito contestato dai tifosi della Lazio. Il corteo è partito dal Flaminio, con l’obiettivo di manifestare contro la società. I tifosi sono stanchi e si sente.

E’ partito intorno alle ore 20:00 il corteo di circa 9 mila tifosi biancocelesti, che hanno protestato contro Lotito per la sua gestione societaria: dai più considerata poco incisiva.
La protesta contro Lotito
E’ da tempo che i tifosi contestano la società e di conseguenza Claudio Lotito, dal 2004 Presidente della S.S Lazio. Una sua celebre frase inquadrava il momento del passaggio di proprietà, che risollevava la società da una situazione difficile:” Ho preso la squadra al suo funerale e l’ho portata in una situazione di coma irreversibile, sperando di renderlo presto reversibile.”
I successi della Lazio

Con Lotito al comando, la squadra, oltre ad essere risollevata dai debiti, è capace di vincere 3 Coppe Italia, di cui una nello storico derby del 2012-2013, ed altrettante Supercoppe Italiane, ma senza mai imporsi in campionato e nelle partecipazioni ai tornei Europei. L’ ultima vittoria della Lazio in Europa è datata 1999: nella Coppa delle Coppe.
Era una Lazio ancora senza Lotito e i tifosi avrebbero voluto ripercorrere i successi del passato anche con lui al comando.
I motivi della protesta contro Lotito
Il presidente della Lazio per questo motivo (e non solo) è stato spesso contestato dalla Curva Nord, che fa notare la poca dedizione che la società ha nei confronti di una squadra che negli anni non si è mai imposta in Italia e all’estero.
Ne sono la conferma gli striscioni esposti, del tipo: “Fuori il mercante dalla Lazio“. (Lotito n.d.r) Oppure “Né prima, né ora, né mai sarai il mio presidente“. Contestata una società che, secondo i tifosi, ha messo in primo piano gli interessi economici, sacrificando un piano di crescita che magari avrebbe portato più in alto in Italia e all’estero la squadra.

“Niente contro Baroni, tutto contro Lotito” è un altro striscione che si legge nel corteo. Marco Baroni è stato ufficializzato pochi giorni fa alla guida della Lazio, dopo le dimissioni di Tudor: reo di aver fatto richieste alla dirigenza non in linea con i piani societari.
E’ questo che i tifosi chiedono al loro presidente. Quali siano i piani e di non fare della società speculazioni, perché la Lazio è della sua gente e loro vogliono tornare allo stadio ad applaudire e non a fischiare come nelle ultime partite.
Al corteo, oltre la Curva Nord, persone di tutte le età, in una protesta dai toni pacati che serve a far capire al Presidente che i sostenitori biancocelesti meritano risposte chiare. Oltre a una squadra competitiva e che sappia divertire.
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Padova, dopo due anni il Papu Gomez torna titolare
Papu Gómez torna titolare dopo quasi due anni: l’argentino partirà dal primo minuto in Padova-Reggiana, sfida valida per la Serie B.
Finalmente, dopo un’attesa durata quasi due anni, per il Papu Gómez è arrivato il momento di tornare titolare sin dal primo minuto. L’argentino, che molti ricordano con la maglia dell’Atalanta, dopo aver scontato la lunga squalifica, era tornato in campo in due delle partite precedenti – prima contro il Venezia e poi nella vittoria contro il Cesena, saltando la sfida contro il Pescara – senza però essere mai impiegato dall’inizio del match.
Un tabù che verrà finalmente sfatato oggi, in vista della gara del Padova contro la Reggiana.
Il campione del mondo, che oggi alle 15 spera di scrivere un nuovo punto di partenza per la sua carriera, vuole trascinare anche la sua squadra, attualmente dodicesima in Serie B con 18 punti conquistati nelle prime 15 giornate.

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Messi, il GOAT Tour in India precipita nel caos
Da sogno a incubo: l’arrivo di Messi in India scatena il caos. Tifosi infuriati, campo invaso e rabbia per un evento mal gestito.
Quella che doveva essere una festa per i fan di Lionel Messi in India si è trasformata in una giornata di caos e rabbia allo Salt Lake Stadium di Calcutta. La tanto attesa tappa del GOAT Tour dell’asso argentino, prevista per sabato 13 dicembre, ha infatti scatenato proteste violente da parte di molti dei circa 80mila spettatori presenti, delusi dall’organizzazione e dall’impossibilità di vedere la star da vicino.
GOAT Tour di Messu a Calcutta: ecco cosa è successo
Secondo i resoconti, gruppi di tifosi hanno sfondato cancelli, “invaso il campo”, danneggiato sedili e lanciato bottiglie e altri oggetti contro il terreno di gioco in segno di protesta. Molti spettatori, che avevano speso fino a 12 mila rupie per i biglietti, si sono detti furiosi per non essere riusciti “nemmeno a guardare in volto il Campione del Mondo e otto volte Pallone d’Oro”.
La presenza di Messi è durata solo una frazione di quella prevista: dopo circa venti minuti in campo, durante i quali è apparso circondato da organizzatori e personalità locali, l’argentino è stato costretto ad abbandonare il campo a causa dell’escalation. “Only leaders and actors were surrounding Messi … Why did they call us then?” ha lamentato un tifoso, secondo testimoni citati dai media internazionali.
Le critiche si sono rapidamente estese oltre il pubblico: la Chief Minister del Bengala Occidentale, Mamata Banerjee, ha espresso pubblicamente rammarico per l’accaduto e ha annunciato un’indagine ufficiale sulla gestione dell’evento, definendo la situazione frutto di “mismanagement”
Questa prima tappa in India, che include anche altri appuntamenti in città come Hyderabad, Mumbai e Nuova Delhi, era parte di un tour che prevedeva anche iniziative culturali e di beneficenza oltre alla partita amichevole. Ma, alla luce degli eventi di Calcutta, sua alte aspettative e l’organizzazione dei prossimi eventi saranno inevitabilmente sotto esame.
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Juventus, Exor rifiuta formalmente la proposta di Tether: il comunicato
Exor respinge un’offerta non richiesta di Tether Investments per acquisire tutte le azioni della Juventus. L’azienda ha ribadito la sua intenzione di non vendere nessuna delle sue azioni.

Juventus, il comunicato di Exor
Offerta Rifiutata
Exor N.V., la holding controllata dalla famiglia Agnelli, ha annunciato di aver respinto una proposta non richiesta da parte di Tether Investments per acquisire tutte le azioni della Juventus Football Club. Il comunicato ufficiale sottolinea che il Consiglio di Amministrazione di Exor ha rifiutato all’unanimità l’offerta di Tether, una società con sede a El Salvador.
Exor ha riaffermato le sue precedenti dichiarazioni secondo cui non ha intenzione di vendere nessuna delle sue azioni della Juventus a terzi, incluso Tether.
Impegno Continuo
“La Juventus è un club storico e di successo, di cui Exor e la famiglia Agnelli sono azionisti stabili e orgogliosi da oltre un secolo” afferma il comunicato. Exor continua a essere pienamente impegnata nel club, sostenendo il suo nuovo team di gestione nell’esecuzione di una chiara strategia per fornire risultati forti sia dentro che fuori dal campo.
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Fonte: Gianluca Di Marzio.
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