Serie A
Juventus: il focus sul Monza
Sarà il Monza di Raffaele Palladino l’ultimo avversario della Juventus di questo campionato. Tutto quello che c’é da sapere sulla squadra brianzola.

Juventus: il focus sul Monza
Dodicesima in classifica, il Monza ha raggiunto la salvezza matematica diverse giornate fa e punta a ben figurare, nell’ultimo match stagionale, all’Allianz Stadium contro la Juventus.
Ecco tutto quello che c’é da sapere sulla squadra brianzola:
I numeri
Il Monza è, assieme alla Salernitana, una delle due squadre che non hanno conquistato alcun successo nelle ultime 8 partite di Serie A: 3 pareggi e 5 sconfitte per i brianzoli nel periodo.
Nelle ultime 8 giornate di campionato, il Monza ha raccolto soltanto 3 punti, frutto di altrettanti pareggi (5P): solo la Salernitana ha fatto peggio nel periodo (2).
Dei 45 punti complessivi raccolti finora in questo campionato, il Monza ne ha conquistati soltanto 9 (il 20%) contro squadre che occupano attualmente la prima parte della classifica: più soltanto di Frosinone (8) e Salernitana (7).
Il Monza non vince in trasferta da 4 partite di campionato (2N, 2P) e potrebbe restare senza successi per 5 match esterni di fila per la prima volta in Serie A.
Inoltre, i brianzoli potrebbero perdere due gare consecutive lontano dalle mura amiche per la prima volta nel torneo dal periodo tra giugno e settembre 2023 (3 in quel caso, l’ultima della stagione 2022/23 e le prime due del campionato in corso).
Il Monza è la squadra che ha segnato in percentuale più goal su azione in questo torneo: il 77%, ovvero ben 30 sui 39 complessivi
Il Monza è la squadra che ha effettuato meno recuperi offensivi (152) in questo campionato; la Juventus, invece, ne conta 219: più soltanto della Roma (201) tra le squadre attualmente nella metà alta della classifica.
In caso di successo contro la Juventus, il Monza raggiungerà quota 100 punti in Serie A (al momento 97).
Considerando i 3 punti a vittoria da sempre, quella brianzola sarebbe soltanto la dodicesima squadra a raccogliere almeno 100 punti nelle prime due stagioni in assoluto in Serie A e la prima dal Chievo Verona nel 2001/02 e 2002/03 (109 – 54+55).
I singoli
Milan Djuric ha messo a segno 4 goal in questo campionato con il Monza, dopo averne realizzati 5 nella prima parte della stagione con l’Hellas Verona.
Solo 6 giocatori in tutta la storia della Serie A sono riusciti a segnare almeno 5 reti con due maglie diverse nel corso di un singolo torneo: Adriano nel 2003/04 (Parma e Inter), Giampaolo Pazzini nel 2010/11 (Sampdoria e Inter), Alessandro Matri nel 2010/11 (Cagliari e Juventus), Manolo Gabbiadini nel 2014/15 (Sampdoria e Napoli), Krzysztof Piatek nel 2018/19 (Genoa e Milan) e Dusan Vlahovic nel 2021/22 (Fiorentina e Juventus).
La prima delle sole due sfide in cui Milan Djuric ha sia segnato che servito un assist in Serie A è stata proprio contro la Juventus, nel febbraio 2015, con il Cesena (con l’Hellas Verona contro il Lecce, lo scorso novembre, l’altra).
Il prossimo sarà il 50 ̊ goal di Gianluca Caprari in Serie A (l’ultimo nel torneo è datato 7 maggio 2023, contro il Torino).
L’attaccante del Monza ha segnato 2 reti contro la Juventus (entrambi in casa con la Sampdoria nel 2019) in 14 incroci: soltanto contro la Lazio ne ha disputati di più (15) nella competizione.
Valentín Carboni ha segnato il primo goal in Serie A proprio contro la Juventus nella sfida di andata di questo torneo (1° dicembre 2023); tuttavia, l’argentino ha partecipato soltanto a una rete in tutto il girone di ritorno: assist (per Andrea Carboni) lo scorso marzo contro la Roma.
Dany Mota ha segnato un goal contro la Juventus, nel match di ritorno dello scorso campionato; l’ultimo giocatore a trovare la rete con la stessa squadra per due trasferte di fila contro i bianconeri in Serie A è stato Ante Rebic, col Milan, a maggio e settembre 2021.
L’attaccante dei brianzoli (4 goal in questa Serie A) potrebbe eguagliare lo score realizzativo dello scorso torneo (5) e diventare il terzo giocatore del Monza ad andare in doppia cifra di marcature in questi due anni di massimo campionato, dopo Matteo Pessina (11) e Andrea Colpani (12).
La prossima sarà la 100a partita di Matteo Pessina, con il Monza, in tutte le competizioni. Il capitano dei brianzoli ha segnato 6 goal in questo campionato e soltanto nel 2019/20, con l’Hellas Verona, ne ha messi a referto di più (7) in un singolo torneo di Serie A.
Matteo Pessina e Andrea Colpani sono i due giocatori del Monza che hanno preso parte a più goal dei brianzoli nelle due stagioni di Serie A: 17 a testa con 11 reti e 6 assist per il capitano e 12 marcature e 5 passaggi vincenti per il Flaco.
Tutti gli 8 goal segnati da Andrea Colpani in questo campionato sono arrivati in casa; l’esterno offensivo del Monza non va a bersaglio in trasferta nel torneo dal 4 giugno 2023 (ultima giornata dello scorso torneo), nella sconfitta per 5-2 dei brianzoli sul campo dell’Atalanta.
Lorenzo Colombo (4 reti nel torneo in corso) potrebbe eguagliare la sua miglior stagione realizzativa in Serie A (5 in quella scorsa con il Lecce, in 33 match).
Inoltre, l’attaccante dei brianzoli (classe 2002) potrebbe diventare il secondo giocatore più giovane a realizzare almeno 10 marcature, considerando le ultime due stagioni del massimo campionato, dopo Matías Soulé (12, 2003).
Serie A
Roma, Ziolkowski è un diamante grezzo su cui Gasperini vuole lavorare
Il classe 2005 Ziolkowski, arrivato alla Roma in estate, è un giocatore che ha delle grandi potenzialità, ma dev’essere sgrezzato da un grande allenatore: Gasperini pronto a rimboccarsi le maniche.
L’acquisto del giovane polacco è arrivato un pochino in sordina, senza dare particolarmente nell’occhio. Questo ovviamente ha aiutato a non mettere ulteriore pressione addosso ad un classe 2005 che è passato da un campionato di livello modesto, ad una piazza come Roma, dopo poco tempo tra i professionisti.
Il giocatore però, ha già dimostrato di avere le spalle larghe e grande personalità, nonostante i soli 20 anni. Non ha battuto ciglio dopo la sostituzione al 30′ minuto contro il Victoria Plzen, è entrato con carattere e spensieratezza nei minuti finali contro l’Inter, ma soprattutto ha messo in scena una grande prestazione per 90 minuti all’Allianz Stadium contro la Juventus.
Ziolkowski sta dimostrando in queste sue prime apparizioni con la maglia giallorossa, di avere grandi potenzialità. In alcuni casi commette alcuni errori attribuibili alla sua gioventù e alla sua “incoscienza”, inteso nella maniera positiva del termine. Questi però, servono per crescere e per far maturare il giocatore, che sotto la guida di Gian Piero Gasperini, può diventare un centrale di altissimo livello.

GIAN PIERO GASPERINI PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, la scivolata è il tratto distintivo di Ziolkowski
Un particolare che è saltato all’occhio durante queste sue prime presenze, è sicuramente un ripetuto uso della scivolata. Un gesto tecnico che negli ultimi anni si vede sempre meno nei difensori, che stanno molto attenti per evitare sanzioni e cartellini.
Ziolkowski invece, riprendendo il concetto di incoscienza, entra spesso forte, sicuro e determinato, e il più delle volte riesce a sradicare il pallone dai piedi dell’attaccante.
Il giocatore è dotato anche di un’ottima velocità, che gli consente di stare dietro ad attaccanti molto rapidi, come nel caso di Openda. Deve sicuramente migliorare da un punto di vista delle scelte, delle letture e dell’esperienza in generale, ma con l’aiuto di Gasperini ha tutte le carte in regola per colmare i suoi difetti.
Serie A
Atalanta, cura Palladino: ora l’Europa non è più un miraggio
L’Atalanta continua a correre con Palladino in panchina: la vittoria col Genoa avvicina l’Europa, e aumenta la fiducia per il futuro.
Continua l’ottimo momento dell’Atalanta, che con la vittoria last minute contro il Genoa si è portata ora a soli tre punti dalla zona Europa. Un distacco che potrebbe diventare di sei lunghezze, considerando la partita in più rispetto al Bologna, impegnato in Supercoppa Italiana, ma che dall’arrivo di Raffaele Palladino in panchina non sembra più proibitivo.
Il cambio di passo è evidente. L’ex tecnico della Fiorentina ha riportato entusiasmo, identità e compattezza, non solo in campo ma anche nello spogliatoio e nell’ambiente. Palladino si è calato subito nel contesto bergamasco, con la sua solita umiltà, come dimostrato anche dall’esultanza insieme alla squadra dopo il gol decisivo contro il Grifone. Un’immagine che racconta bene il nuovo clima che si respira attorno alla Dea, tornata a sentirsi gruppo prima ancora che squadra.
Ma oltre alle sensazioni, ci sono soprattutto i risultati. Con Palladino in panchina l’Atalanta ha ottenuto sei vittorie in otto partite tra tutte le competizioni, numeri che certificano una vera e propria svolta dopo i mesi difficili della gestione Jurić, che ora sembrano un lontano ricordo. La Dea è tornata a vincere, a essere solida e soprattutto a credere di nuovo nei propri mezzi.

RAFFAELE PALLADINO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Atalanta, prossime tre partite decisive
Adesso, però, arriva il momento più delicato. Le prossime tre partite contro Inter, Roma e Bologna saranno decisive per capire le reali ambizioni di questa Atalanta. Un ciclo complicato, che dirà se il sogno europeo potrà diventare qualcosa di concreto o se servirà ancora pazienza.
La sensazione, però, è chiara: con Palladino la Dea ha cambiato passo. L’Europa non è più un miraggio, ma un obiettivo che ora, classifica alla mano, sembra finalmente alla portata.
Serie A
Juventus, Mckennie sul rinnovo: “Spero di rimanere qui”.
Weston Mckennie è un calciatore della Juventus dalla stagione 2020/21 e il suo contratto scadrà il 30 giugno 2026. Il giocatore si è espresso sul rinnovo.

Weston McKennie in azione ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, le parole di Mckennie sul rinnovo
La vittoria contro la Roma?
“Era una vittoria troppo importante per la Juventus, per i tifosi, per noi e per il mister. Abbiamo passato un momento di difficoltà ma ora abbiamo trovato la nostra identità, il mister è un bravissimo allenatore e mi piace tantissimo. Spero ora anche nei tre punti col Pisa”.
In cosa vi sta aiutando Spalletti?
“Fa attenzione alle piccole cose, anche a quelle che altri solitamente non curano. Parla tanto anche individualmente coi giocatori”.
C’è più cattiveria e più voglia di sacrificarsi?
“Lui ce lo chiede sempre in allenamento, di sacrificarsi per la squadra e i compagni”.
Si può tornare a parlare di Scudetto?
“Noi vogliamo solo concentrarci sulla solita partita, andare avanti giorno dopo giorno senza pensare troppo in avanti”.
Torino la sente casa sua?
“Ne parlavo con mio padre, sono qua da quasi 6 anni. Torino è una parte importante della mia vita”.
Quali sono le sue condizioni fisiche?
“Sto bene, vediamo questa settimana come andrà ma spero di giocare”.
Ha tagliato il traguardo delle 200 presenze…
“Un momento grande per me, per la mia famiglia e per le persone in America, sono molto felice perché la Juventus è un grande club. E’ difficile fare 200 presenze con la Juventus e spero di farne altrettante”.
Si sente un leader della squadra?
“Si possono dire tante parole, io voglio dare felicità alla squadra e ai compagni. Sul campo poi faccio il mio lavoro, con corsa e sacrificio”.
Spalletti spende sempre parole belle per lei…
“E’ sempre bello quando il tuo allenatore parla bene di te. Io sono sempre disponibile per l’allenatore e per la squadra, speriamo di finire bene l’anno”.
Ha un ruolo preferito, nonostante venga impiegato in ogni zona del campo?
“Stare in campo… Mi piace giocare da centrocampista, da 8”.
Visto che sente Torino casa sua, state parlando del rinnovo?
“Non lo so, lascio tutto al mio agente. Ma spero di restare qua. Vediamo…”.
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