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Napoli-Juve: il day after bianconero
Con il successo di domenica sera, la Juve vola a +16 sui partenopei e può cominciare a ricamarsi lo scudetto sul petto…ma non è tutto oro quel che luccica.
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Una squadra scarica
I bianconeri vincono, ma non convincono. Il campanello d’allarme, che ha già stimpanato il popolo bianconero dopo Madrid, non si spenge, ma anzi, continua a suonare più insistentemente. La partita di Napoli ha mostrato una Juve stanca, priva di idee e con le stelle più attese che stentano a brillare. Solo per metà del primo tempo si è visto una parvenza di gioco, ma è davvero troppo poco per una squadra che ha intenzione di continuare la cavalcata europea, sognando una clamorosa rimonta. I torinesi devono ringraziare la disastrosa coppia Malcuit-Meret per essere riusciti a sbloccare un match scorbutico. Ci hanno pensato poi l’esperienza ed il cinismo ad indirizzare la partita (e molto probabilmente lo scudetto) verso Torino.
Prestazione opaca
Allegri però non può essere contento di una simile performance, anche se molte sono le attenuanti: il clima caldo del San Paolo non è certo facile da gestire; giocare con 13 punti di vantaggio ed essere avanti di due reti dopo neanche 40 minuti non aiuta a mantenere alta la concentrazione. Tutto questo non deve però giustificare una prestazione mediocre dell’intera squadra, con l’unica nota positiva derivante dalla difesa che ha retto abbastanza bene, per tutto il secondo tempo, la spasmodica ricerca del pareggio del Napoli.
Serve un’altra Juve
Se la Juve vuole battere l’Atletico deve assolutamente cambiare regime. Cristiano Ronaldo isolato davanti diventa un giocatore normale e nervoso, spesso egoista, come in occasione del mancato passaggio per Bernardeschi. Mandzukic, da diverse partite, non riesce più ad entrare nel vivo del gioco, Cancelo sembra un lontano parente del terzino portoghese ammirato ad inizio stagione. Una certezza, confermata dalla sfida del San Paolo, è rappresentata dall’importanza di Pjanic. Espulso il bosniaco, si è spenta la luce. Calci di punizione a parte, il centrocampista risulta fondamentale per offrire una soluzione ai compagni e dettare i tempi di gioco.
Per ribaltare il risultato del Wanda Metropolitano Allegri dovrà ripartire proprio dalla personalità del n. 5 bianconero, dall’imprevedibilità di Bernardeschi e Dybala, ma soprattutto dalla solidità della difesa, con la speranza che CR7 torni presto a ricordarsi come si vince la Champions. Sta di fatto che a poco più di una settimana dalla sfida più importante della stagione, il bicchiere tanto citato dal tecnico livornese sembra essere ancora paurosamente vuoto.
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Milan-Genoa 3-3, a scioperare sono i giocatori: le pagelle dei rossoneri
Milan-Genoa 3-3, una partita decisamente sottotono da parte dei rossoneri i quali paiono a tratti irritanti, vedasi Leao. Le pagelle.
Sportiello 6: raccoglie per tre volte la palla in rete senza però avere colpe
Florenzi 7: spanne sopra Calabria, peccato per età e infortuni vari. Segna di testa, cerca il gol dalla distanza. L’ultimo a mollare (dal 35’ st Kalulu sv)
Gabbia 6: rimedia con il gol un’ insufficienza dovuta sull’errore sul gol di Ekuban. Ci mette sicuramente grinta
Tomori 4,5: non tiene a freno l’irruenza e concede il rigore per il vantaggio dei liguri. Il resto della gara non è migliore
Theo Hernandez 6: ha gamba e lo fa vedere, tuttavia spesso risulta impreciso
Bennacer 5,5: non è ancora nella forma migliore, ma ci sta arrivando (dal 35’ st Adli: lentissimo, ma prezioso nel confezionare un assist che Theo spreca)
Reijnders 5: sbaglia davvero troppi palloni, per ingenuità e leggerezza
Chukwueze 7: non sempre continuo, ma dai suoi piedi partono le idee migliori (dal 35’st Thiaw sv)
Pulisic 6,5: uno degli ultimi a mollare, prima il palo, poi Martinez gli negano la gioia del gol
Leao 4: esce tra i fischi dopo avere camminato per gran parte della gara. Qualche giocata delle sue, ma troppo scarso il suo apporto. Esce e va direttamente negli spogliatoi (dal 22’ st Okafor 6: almeno ci mette voglia, al bacio l’assist sprecato da Giroud)
Giroud 5,5: segna il gol del 3-2, ma pochi minuti prima sbaglia un rigore in movimento. Da rivedere.
Pioli 4: in vantaggio cambia assetto e si copre eccessivamente. Soliti problemi a centrocampo. La resa è prima di tutto la sua. Titoli di coda.
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Criscitiello, Sassuolo-Inter: «Marotta e Carnevali come fratelli…» – VIDEO
Michele Criscitiello aveva lanciato una provocazione venerdì 3 maggio in ottica di Sassuolo-Inter e la corsa alla salvezza.
Di seguito le sue parole: “Giustamente i telespettatori pensano: Ma che ce ne frega del futuro dell’Inter, vogliamo vedere se l’Inter domani dà i punti al Sassuolo oppure no, è questo che ci interessa.
Il calendario è stato pazzesco. L’ironia del destino ha messo l’incrocio tra tutte queste squadre per la lotta salvezza, l’Inter che ha vinto lo scudetto e il Sassuolo che può retrocedere, non aritmeticamente ma di fatto.
Con Carnevali che è testimone di nozze di Marotta, sono fratelli, e Marotta deve mandare in Serie B Carnevali. Cioè siamo alla follia totale”
SPORTITALIA, ieri sera… venerdì 3 maggio @tvdellosport @claudioguerrini @AlfredoPedulla pic.twitter.com/N71Cl65fi4
— Michele Criscitiello (@MCriscitiello) May 4, 2024
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Serie B, 37esima giornata: le formazioni ufficiali
Serie B, alle 15 scendono tutti in campo per il penultimo turno. Di seguito le formazioni ufficiali delle dieci sfide in programma.
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Brescia-Lecco
Brescia (4-3-2-1): Lezzerini; Dickmann, Papetti, Cistana, Jallow; Besaggio, Bisoli, Paghera; Bjarnason, Galazzi; Moncini. Allenatore: Rolando Maran
Lecco (4-3-3): Malgrati; Lammers, Celijak, Bianconi, Caporale; Ionita, Degli Innocenti, Sersanti; Buso, Crociata, Parigini. Allenatore: Andrea Melgrati
Cittadella-Bari
Cittadella (3-5-2): Kastrati; Angeli, Amatucci, Sottini; Cassano, Pittarello, Vita, Tessitore, Carriero; Pavan, Giraudo. Allenatore: Edoardo Gorini
Bari (4-3-1-2): Pissardo; Dorval, Di Cesare, Vicari, Ricci; Maita, Benali, Lulic; Acampora; Sibilli; Nasti. Allenatore: Federico Giampaolo
Cosenza-Spezia
Cosenza (3-5-2): Micai; Meroni, Camporese, Venturi; Marras, Zuccon, Viviani, Antonucci, D’Orazio; Mazzocchi, Tutino. Allenatore: William Viali
Spezia (4-3-2-1): Zoet; Mateju, Hristov, Nikolaou, Reca; Nagy, S.Esposito, Bandinelli; Verde, Di Serio; P.Esposito. Allenatore: Luca D’Angelo
Modena-Como
Modena (4-3-1-2): Gagno; Cotali, Zaro, Pergreffi, Riccio; Magnino, Battistella, Santoro; Palumbo, Bozhanaj; Gliozzi. Allenatore: Pierpaolo Bisoli
Como (4-4-2): Semper; Cassandro, Goldaniga, Barba, Sala; Strefezza, Baselli, Braunoder, Da Cunha; Gabrielloni, Verdi. Allenatore: Roberts-Fabregas
Palermo-Ascoli
Palermo (3-5-2): Pigliacelli; Nedelcearu, Lucioni, Ceccaroni; Diakite, Ranocchia, Gomes, Segre, Lund; Brunori, Soleri. Allenatore: Michele Mignani
Ascoli (3-4-1-2): Vazquez; Botteghin, Bellusci, Mantovani; Falzerano, Masini, Di Tacchio, Zedadka, Caligara; Duris, Nestorovski. Allenatore: Massimo Carrera
Parma-Cremonese
Parma (4-2-3-1): Corvi; Delprato, Balogh, Curcati, Coulibaly; Hernani, Bernabe; Mihaila, Sohm, Man; Bonny. Allenatore: Fabio Pecchia
Cremonese (3-5-2): Saro; Antov, Marrone, Bianchetti; Ghiglione, Pickel, Majer, Vazquez, Quagliata; Tsadjout, Johnsen. Allenatore: Giovanni Stroppa
Pisa-Sudtirol
Pisa (4-2-3-1): Nicolas; Barbieri, Caracciolo, Canestrelli, Barbieri; Marin, Esteves; D’Alessandro, Valoti, Tramoni; Bonfanti. Allenatore: Alberto Aquilani
Sudtirol (3-5-2): Poluzzi; Giorgini, Masiello, Vinetot; Molina, Mallamo, Arrigoni, Kurtic, Cagnani; Casiraghi, Odogwu. Allenatore: Federico Valente
Sampdoria-Reggiana
Sampdoria (3-5-2): Stankovic; Leoni, Ghilardi, Gonzalez; Depaoli, Ricci, Yepes, Kasami, Giordano; Alvarez, De Luca. Allenatore: Andrea Pirlo
Reggiana (3-5-2): Bardi; Libutti, Rozzio, Marcandalli; Fiamozzi, Kabashi, Bianco, Pieragnolo, Portanova; Antiste, Gondo. Allenatore: Alessandro Nesta
Ternana-Catanzaro
Ternana (3-5-2): Vitali; Dalle Mura, Favasuli, Lucchesi; Casasola, Luperini, Amatucci, Faticanti, Carboni; Raimondo Pereiro. Allenatore: Roberto Breda
Catanzaro (4-4-2): Fulignati; Situm, Scognamiglio, Antonini, Veroli; Oliveri, Pontisso, Petriccione, Vandeputte; Biasci, Iemmello. Allenatore: Vincenzo Vivarini
Venezia-Feralpi Salò
Venezia (3-5-2): Joronen; Idzes, Svoboda, Altare; Candela, Lella, Jajalo, Busio, Bjarkason; Pohjanpalo, Gytkjaer. Allenatore: Paolo Vanoli
Feralpi Salò (4-4-2): Pizzignacco; Bergonzi, Ceppitelli, Pilati; Letizia; Kourfalidis, Fiordilino, Zennaro, felici; Dubickas, La Mantia. Allenatore: Marco Zaffaroni
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