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Ronaldinho, è tempo di amarcord: il video social
Ronaldinho, ex giocatore brasiliano, pubblica un video sui social dove ripercorre brevemente la sua carriera. Un tuffo nel passato che ci fa emozionare.
Il calcio prima dei social
Oggi che i social – la più grande e inquietante invenzione della storia – sono tutta la nostra vita, è impossibile immaginare la nostra vita senza.
Un giorno, forse, l’iscrizione ai social sarà obbligatoria. Come una carta d’identità, dirà di noi più di quello che vorremmo far sapere.
Tutti pubblicano, scrivono, condividono materiale personale sulla propria bacheca, e lasciano brandelli di sé stessi in pasto all’algoritmo.
Ovviamente, la risonanza di un post di un personaggio pubblico è proporzionale al suo successo, alla sua visibilità.
Ronaldinho, ex giocatore brasiliano, non sfugge a questa dinamica. Il post dove ripercorre brevemente la sua carriera ha fatto il giro del mondo.
E ci ha riportato alla magia di un calcio ante-social, a un calcio dove contavano ancora classe e gol, rispetto ai like e ai meme.
Ripercorrere la sua carriera è un’ottima occasione per parlare di un momento storico ormai passato, ma indimenticabile.
Ronaldinho, il sorriso del genio
Il marchio distintivo di Ronaldinho era il suo inconfondibile sorriso, nonostante i brutti falli e i tackle assassini.
Come il connazionale Cafu, quel sorriso esprimeva semplicemente un modo di essere, ma era anche una ‘maschera’, un’arma.
Non togli il sorriso dalla faccia di Ronaldinho, così come non riuscirai a togliergli il pallone dai piedi.
Per chi ha vissuto quegli anni, ‘Dinho’ era il genio puro, l’essenza del ‘futbol bailado’, un prodotto tipico del calcio brasiliano.
Gli anni del Barcellona sono gli anni del suo ‘prime’, gli anni degli indimenticabili scontri contro i ‘galacticos’ del Real Madrid.
Indimenticabile, a tal proposito, la sfida di Liga della stagione 2005-06, con il Barça che si impose per 3 a 0.
Quell’anno – che fu anche l’anno dei mondiali in Germania – il Barcellona vinse la Champions contro l’Arsenal di Henry.
Era un Barcellona incredibile: Eto’o, Iniesta, Xavi, Puyol, Giuly, Larsson, la prima stagione in prima squadra di Messi…
E Ronaldinho, di quella squadra incredibile, era l’attrazione principale, fenomeno e leader. Col sorriso stampato sulle labbra.
La sregolatezza del genio
Dopo Barcellona, Ronaldinho approdò in Italia, a Milano, sponda rossonera. Arrivò al Milan in un momento particolare.
Era la fine del ciclo della grande era Berlusconi – Ancelotti e l’ultima stagione di Paolo Maldini.
Il gaucho arrivò in una condizione di forma pessima, appagato forse dagli anni d’oro del Barca, e non riuscì a lasciare il segno.
Se in campo era un genio, fuori dal campo era un ragazzo normale, che amava la bella vita e le donne (e come dargli torto?).
Ancelotti, il migliore nel gestire un gruppo di fuoriclasse, disse in un intervista: “Ronaldinho fuori fino alle 4? si vede che non si è trovato bene, gli avevo dato il permesso fino alle 5!“.
Ronaldinho e la Seleção
Ronaldinho era nel gruppo, guidato da Scolari, che vinse l’ultimo mondiale brasiliano, nel 2002, contro la Germania.
Un mondiale che, se per noi fu un incubo (rigori inesistenti, espulsione di Totti, gol regolare annullato a Tommasi…) per il Brasile fu trionfante.
Dinho non fu un titolarissimo di quella squadra – che in attacco aveva Rivaldo e Ronaldo, capocannoniere del torneo -, ma fece un gol iconico contro l’Inghilterra ai Quarti di Finale.
Brasile vincente nel 2002 e grande sconfitto nei mondiali successivi (i nostri mondiali!), nel 2006, con una squadra ancora più forte.
Il giocatore (insieme a Kakà, Adriano, Roberto Carlos, Robinho, Juan, Dida…) uscì ai quarti contro una grande Francia e un grandissimo Zidane.
Forse quella sconfitta lasciò strascichi pesanti su quella nazionale e sul ‘Gaucho’, che da qui in poi non tornò più ai suoi livelli, a parte qualche sussulto.
Il tramonto
Dopo l’esperienza con il Milan – lasciato a gennaio 2011 – tornò in patria, e continuò per qualche anno a dispensare magie in campo e follie fuori.
I social, per una volta, ci hanno fatto tornare in mente un ricordo positivo. Il ricordo di un giocatore incredibile.
Il ricordo del “più grande showman del calcio” (queste le parole di Neymar Jr.). Il ricordo di un funambolo, di un genio. E del suo sorriso, che tanto manca al calcio…
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Genoa, Ricciardella: “Il nuovo store è simbolo della città”
Il Genoa inaugura il nuovo Store: un simbolo della città, afferma il Direttore Generale Ricciardella, che celebra l’unione tra sport e cultura.

I TIFOSI DEL GENOA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Genoa, le parole del DG Ricciardella
Un nuovo Store
Il Genoa Cricket and Football Club ha recentemente inaugurato un nuovo Store, un progetto che rappresenta un importante passo avanti per la storica società calcistica. La cerimonia di apertura si è tenuta alla presenza di numerosi tifosi e personalità del mondo sportivo, sottolineando l’importanza di questo spazio non solo come punto vendita, ma anche come simbolo di identità e appartenenza per la città di Genova.
Significato culturale
Durante l’inaugurazione, il Direttore Generale del Genoa, Ricciardella, ha sottolineato come il nuovo Store sia un luogo che riflette l’anima della città. “Un luogo che rappresenta la città”, ha dichiarato, evidenziando il legame profondo tra il club e la comunità locale. Questo spazio non sarà soltanto un negozio, ma anche un punto di incontro per i tifosi, unendo sport, storia e cultura in un unico ambiente.
Per altre notizie sul calciomercato, clicca qui.
Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio.
.@GenoaCFC, inaugurato il nuovo Store. Il Direttore Generale Ricciardella: “Luogo che rappresenta la città”
gianlucadimarzio.com/genoa-s…— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) Dec 10, 2025
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Siti non-AAMS: quali sono i rischi reali per i giocatori italiani
Scopri i rischi reali dei siti non-AAMS per i giocatori italiani: sicurezza, pagamenti, tutela, differenze con ADM e segnali per evitare piattaforme poco affidabili
I siti di gioco non-AAMS rappresentano un’alternativa sempre più esplorata dai giocatori italiani. La ricerca di bonus più elevati, limiti meno restrittivi e maggiore varietà di giochi spinge molti utenti verso piattaforme estere che non seguono le regole dell’ADM. Questa scelta, però, comporta differenze strutturali che incidono direttamente su tutela, sicurezza e stabilità operativa.
Una parte crescente del pubblico opta per un casino non aams per ottenere condizioni più flessibili rispetto ai portali regolati. L’assenza di controlli nazionali cambia però il livello di protezione del giocatore, soprattutto in ambito di pagamenti, gestione dei dati e responsabilità dell’operatore.
Differenze strutturali tra siti ADM e siti non-AAMS
La distanza tra i portali regolati dall’ADM e le piattaforme non-AAMS nasce da un’impostazione normativa completamente diversa. Nel sistema italiano ogni operatore è obbligato a rispettare standard tecnici unificati, limiti anti-abuso, verifiche periodiche e controlli sulla gestione finanziaria. Questo modello riduce il margine di discrezionalità dell’operatore e crea un ambiente più prevedibile per il giocatore.
Alt: Confronto tra siti ADM e siti non-AAMS con differenze su sicurezza, limiti e regolamentazione
Come operano i siti ADM nel mercato italiano
I siti ADM utilizzano software certificati, RNG verificati, protocolli di sicurezza aggiornati e un set rigido di regole che comprende limiti automatici al deposito, sistemi di autolimitazione, autoesclusione nazionale e monitoraggio del comportamento. Gli operatori devono mantenere sale finanziarie trasparenti, processare i pagamenti entro tempi definiti e rispettare normative sulla protezione dei dati conforme agli standard UE. Ogni irregolarità comporta sanzioni, sospensione o revoca della licenza.
Logiche operative dei siti non-AAMS
Le piattaforme non-AAMS seguono norme del Paese in cui sono registrate, spesso più flessibili e meno invasive. La licenza può derivare da Curacao, Anjouan, Malta o altre giurisdizioni che non applicano obblighi equivalenti a quelli italiani. Ogni aspetto — limiti, verifiche, gestione dei reclami, standard di sicurezza, modalità di prelievo — dipende dalla volontà dell’operatore e non da un quadro normativo unificato. La qualità varia enormemente: alcuni siti mantengono standard elevati, altri operano con strutture minime e controlli ridotti.
Differenze reali che influenzano direttamente il giocatore:
- Supervisione nazionale assente
- Livello di sicurezza non uniforme
- Limiti al gioco non obbligatori
- Meccanismi di autoesclusione non riconosciuti in Italia
- Procedure di reclamo gestite fuori dal sistema italiano
Questi elementi cambiano radicalmente la dinamica del gioco. Nel modello ADM il rischio operativo viene ridotto tramite controlli istituzionali; nei siti non-AAMS il rischio ricade interamente sul giocatore. Non esistono garanzie sulla stabilità dei pagamenti, sulla trasparenza del software, né sull’effettiva possibilità di risolvere un blocco del conto. Per questo motivo la scelta di una piattaforma estera richiede valutazioni più tecniche e un’attenzione maggiore alla licenza, alla struttura del sito e alla reputazione dell’operatore.
Rischi informatici e di sicurezza
I siti non-AAMS non seguono gli standard imposti dall’ADM. La protezione dei dati, la qualità del software e l’affidabilità dei server dipendono unicamente dall’operatore, senza verifiche italiane. Questo crea un ambiente più esposto a vulnerabilità tecniche e manipolazioni interne.

Alt: Rischi informatici nel gioco online con avviso di sicurezza e carte da gioco su laptop
Punti deboli tecnici rilevanti
Alcune piattaforme utilizzano protocolli HTTPS superati, hosting in Paesi senza norme severe sulla privacy e certificazioni non verificabili. In queste condizioni aumenta il rischio di intercettazione dei dati, copie non autorizzate dei documenti KYC e instabilità del sistema durante il gioco.
Software e RNG non garantiti
Nei siti ADM ogni gioco è certificato e controllato. Nei portali non-AAMS il software può essere privo di audit indipendenti, con possibili RTP modificati o RNG non testati. La trasparenza non è obbligatoria e la correttezza delle sessioni dipende dal singolo operatore.
Rischi di sicurezza più frequenti:
- Protezione dei dati non conforme agli standard UE
- RNG non verificati da enti terzi
- Software modificabile senza controlli esterni
- Documenti KYC conservati su server non sicuri
- Possibile manipolazione di quote o RTP
Rischi legati ai pagamenti e ai prelievi
I siti non-AAMS non offrono le stesse garanzie dei portali ADM nei movimenti finanziari. Ogni operatore gestisce pagamenti, verifiche e limiti secondo regolamenti propri, spesso poco trasparenti. Questo rende i processi di deposito e prelievo più esposti a blocchi improvvisi, richieste aggiuntive di documenti e tempistiche variabili.
Problemi frequenti nei prelievi
Molti operatori esteri introducono limiti nascosti, richiedono il KYC solo dopo una vincita significativa o allungano la verifica senza indicare scadenze precise. In assenza di un’autorità italiana che vigila, il giocatore non dispone di un canale ufficiale per contestare ritardi o sospensioni.
Motivi che aumentano il rischio finanziario
La regolamentazione estera consente politiche interne più rigide o meno chiare. Regole sui prelievi, soglie massime, documentazione richiesta e tempistiche possono cambiare in qualsiasi momento. Questo crea incertezza operativa e riduce la prevedibilità del flusso di cassa.
| Situazione critica | Motivo effettivo | Conseguenza per il giocatore |
| Prelievi molto lenti | Controlli manuali non standardizzati | Attese da giorni a settimane |
| KYC richiesto dopo una vincita | Politiche interne poco trasparenti | Blocco temporaneo del saldo |
| Limiti nascosti ai prelievi | Nessuna regolamentazione ADM | Pagamenti frazionati |
| Sospensione improvvisa dell’account | Clausole ambigue nei Termini | Accesso al saldo non garantito |
La gestione finanziaria rappresenta quindi uno dei punti più sensibili nei siti non-AAMS. Senza regole italiane, la tutela del giocatore dipende esclusivamente dall’affidabilità dell’operatore e dalla solidità della licenza estera.
Rischi comportamentali e psicologici
L’assenza di limiti obbligatori è uno dei fattori che rende i siti non-AAMS più rischiosi sotto il profilo del comportamento di gioco. Senza gli strumenti automatici imposti dall’ADM, il controllo rimane interamente nelle mani del giocatore, che può trovarsi esposto a sessioni prolungate, puntate eccessive o tentativi ripetuti di recuperare perdite.
Perché i siti non-AAMS aumentano l’esposizione al rischio
Le piattaforme estere non sono tenute a imporre limiti giornalieri al deposito, avvisi sul tempo di gioco o sistemi di autolimitazione. La libertà operativa, unita a bonus aggressivi, può favorire decisioni impulsive e un ritmo di gioco più intenso rispetto agli operatori ADM.
Elementi che rendono il gioco meno controllato
La mancanza di strumenti strutturati di gestione responsabile crea un ambiente in cui il giocatore deve monitorarsi da solo. In assenza di barriere automatiche, diventa più semplice superare soglie di spesa previste, prolungare le sessioni o continuare a giocare dopo perdite significative.
Segnali comportamentali da non ignorare:
- Depositi ripetuti senza limiti personalizzati
- Partite consecutive senza pause
- Incremento delle puntate dopo una perdita
- Difficoltà a interrompere la sessione
- Ricerca continua di bonus per compensare risultati negativi
Questi comportamenti sono più frequenti sui siti non-AAMS proprio perché mancano i vincoli tecnici che nei portali ADM intervengono automaticamente. Il rischio non riguarda solo il saldo, ma anche la capacità di mantenere il gioco entro una soglia controllata.
Differenze operative tra ADM e non-AAMS
Le differenze tra i due modelli non si limitano alla licenza. Cambiano le procedure interne, la gestione dei dati, i tempi di pagamento e la tutela in caso di problemi. Questi elementi incidono direttamente sull’esperienza di gioco e sulla sicurezza complessiva.
Aspetti che influenzano la sicurezza del giocatore
I siti ADM applicano standard uniformi su controlli tecnici, verifica dell’identità, limiti al gioco e protezione finanziaria. Nei portali non-AAMS ogni operatore stabilisce regole proprie, che possono essere trasparenti oppure costruite per ridurre la responsabilità della piattaforma.
Impatto pratico delle differenze regolatorie
La presenza o l’assenza di controllo istituzionale determina la stabilità dei pagamenti, la correttezza dei giochi e la possibilità di risolvere contestazioni. Nei siti ADM esiste un’autorità che interviene; nei siti non-AAMS la gestione ricade interamente sull’operatore.
| Aspetto | Siti ADM | Siti non-AAMS |
| Controllo istituzionale | Alto | Assente |
| Limiti di deposito | Obbligatori | Variabili |
| Autoesclusione riconosciuta | Sì | No |
| Audit software | Standardizzati | Non garantiti |
| Tempi medi di prelievo | 24–48 ore | Variabili |
| Protezione dei dati | Standard UE | Dipende dalla licenza |
| Canali ufficiali di reclamo | Disponibili | Limitati |
Le differenze non riguardano solo la licenza, ma l’intero modello operativo. Per il giocatore italiano questo significa affidarsi a sistemi con livelli di protezione molto distanti tra loro e con margini di rischio sensibilmente diversi.
Come ridurre concretamente i rischi sui siti non-AAMS
La scelta di una piattaforma estera richiede un approccio più tecnico rispetto ai siti ADM. Senza controlli italiani, la sicurezza dipende dalla capacità del giocatore di individuare segnali affidabili e riconoscere indicatori di rischio prima di depositare.
Verifiche minime da fare prima della registrazione
Una piattaforma non-AAMS può essere valutata rapidamente attraverso alcuni controlli fondamentali. Sono elementi che non garantiscono la totale sicurezza, ma permettono di filtrare operatori poco trasparenti.
Controlli essenziali:
- Licenza verificabile con numero e ente regolatore chiaro
- Presenza di provider riconosciuti nel settore
- Termini di prelievo dettagliati e non ambigui
- Sezione KYC trasparente e non contraddittoria
- Servizio clienti attivo e con tempi di risposta verificabili
Quando evitare una piattaforma estera
Un sito non-AAMS va scartato immediatamente se la licenza non è consultabile, se i Termini indicano clausole vaghe sui pagamenti o se il supporto non risponde. L’assenza di informazioni chiare è uno dei segnali di rischio più affidabili.
Un approccio basato su verifiche oggettive riduce l’esposizione ai problemi più comuni dei siti non-AAMS. Anche se non sostituisce la protezione garantita dagli operatori ADM, permette almeno di escludere piattaforme potenzialmente pericolose.
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Il ct dell’Albania Sylvinho : ‘Mancini? Unico come allenatore’
L’ex calciatore e ora allenatore Sylvinho ha raccontato la sua esperienza di vita e carriera in una recente intervista rilasciata a gianlucadimarzio.com, sottolineando come i viaggi e i rapporti umani l’abbiano arricchito.
Sylvinho, l’ex calciatore brasiliano, si definisce un “cittadino del mondo”. Dopo aver vissuto in Brasile fino a 23-24 anni, ha giocato in Inghilterra, in Spagna, al Celta Vigo e al Barcellona, oltre a fare il collaboratore di Mancini all’Inter e poi nella Selecao. “Ho vissuto di tutto”, ha raccontato a gianlucadimarzio.com.
L’approccio con il mondo albanese gli ha ricordato sfumature verdeoro. “Un ambiente quasi brasiliano. A un albanese piace fare due chiacchiere, passare del tempo insieme. Il contatto è parte fondamentale della comunicazione non verbale. Questo sicuramente mi ha facilitato l’inserimento dentro una cultura e un paese che non conoscevo. Anche in Italia è così”, ha raccontato.
“Tu diventerai un grande allenatore”
Lo spogliatoio è stata la casa di Sylvinho per 15 anni. Poi la nuova veste, spinto anche da un consiglio. “Ivan Carminati, un ex preparatore atletico di Mancini all’Inter, mi disse: ‘Silvio sarai un grande allenatore perché stai facendo un bel percorso’. Io sono un tipo di persone che custodisce queste frasi. Ognuno poi hai propri tempi, così è la vita”, ha raccontato.
Il rapporto con Mancini e l’Italia
Mancini e l’Italia. Due costanti nella vita di Sylvinho: “Ci sono alcuni allenatori che ti lasciano qualcosa: alla Pinetina, alla fine di ogni seduta d’allenamento, Mancini faceva 20 minuti di corsa. Io mi aggregavo e parlavamo di qualsiasi cosa, sia per quanto riguarda il calcio giocato – e quindi gli schemi, i posizionamenti – che la vita. Mancini l’ho vissuto sia da calciatore che da collega. Lui è diretto, se ti vuoi dire una cosa lo fa guardandoti negli occhi: è una persona pura. Ha molta personalità: non è mica semplice gestire le rose che ha allenato lui”, ha detto.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
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