Serie A
Roma, Mourinho: “La squadra ha lavorato bene. Paredes grande innesto. Sull’attaccante…”
L’allenatore della Roma José Mourinho ha parlato durante la conferenza stampa di presentazione del primo match di campionato contro la Salernitana. Di seguito le sue parole.
Le dichiarazioni di Mourinho
La Salernitana?
“Ha il potenziale per arrivare in Europa, hanno un ottimo allenatore. Mi aspetto una gara difficile, come tutte in Serie A, mai dirò che mi aspetto una partita semplice. Dire che mancheranno Pellegrini e Dybala è ridondante. Nel calcio siamo anni indietro: iniziare una competizione con delle squalifiche per accumulazione dei cartellini gialli della stagione passata è fuori moda. In caso di cartellino rosso lo accetto, ma lasciare i giocatori così alla prima partita è demodé.”
Renato Sanches e Paredes? Come cambia la Roma senza Matic? La sua?
“Del Sig. Matic deve parlare lui, se vuole. Sentire il direttore del Rennes mi è bastato: ha detto che parlava con Nemanja da più di un mese. Non c’è nulla da dire. Sono contento per Paredes, per non dire molto contento, mi piace da tempo. La scorsa stagione non è stata positiva, tolto il Mondiale. Non ha lavorato nella pre stagione, però è arrivato bene dal punto di vista mentale. Partirà dalla panchina, ma ci potrà dare una mano domani.”
Come arriva la squadra all’esordio?
“Abbiamo lavorato bene, molto bene. Arriviamo praticamente con 40 giorni di lavoro dove tutti i giocatori hanno fatto il 100% del lavoro o quasi. Abbiamo avuto pochissimi problemi, nemmeno quelli che di solito ci sono in pre season. Nessuno domani rimarrà fuori per infortunio. Abbiamo due giocatori importanti fuori per squalifica però arriviamo bene.
Ringrazio tutto lo staff e tutti i giocatori perché abbiamo lavorato molto bene in questo periodo. Siamo migliorati in diversi aspetti del nostro gioco. Paredes e Renato Sanches ci aiuteranno perché hanno qualità ma non sono preparati per giocare con noi conoscendo i nostri principi e dinamiche.
L’attaccante? Lo sappiamo. Venire qua a piangere non vale la pena. Sappiamo tutti che dal momento che abbiamo perso Abraham, non abbiamo fatto niente per compensare questa situazione. È una cosa che tutti noi sappiamo. La società fa il possibile per risolvere la questione ma io alleno i giocatori che sono a disposizione. Chiedo una volta in più ai nostri tifosi di giocare domani da attaccanti, abbiamo bisogno di loro.
Abbiamo anche due giocatori fondamentali per noi che sono fuori. Possiamo fare quello che abbiamo fatto questa settimana. I tifosi possono perfettamente aiutare. Lo stadio è pieno e ci sarà un caldo incredibile. C’è chi è arrabbiato per la questione della bandiere, ma io dico “andiamo” perché abbiamo bisogno di tutti dall’inizio. Mi fido dei ragazzi nonostante le difficoltà.“
Serie A
Inter, primo incontro tra Oaktree e Simone Inzaghi: i dettagli
Inter, nel pomeriggio di oggi c’è stato il primo incontro tra esponenti del fondo Oaktree e Simone Inzaghi.
Pomeriggio di presentazioni in casa Inter, con il fondo Oaktree che passa alla conoscenza del settore tecnico.
In Viale della Liberazione, infatti, e’ avvenuto un summit tra i rappresentanti del nuovo proprietario nerazzurro e l’allenatore Simone Inzaghi.
Nulla trapela in merito agli argomenti trattati, ma intanto c’è stato il primo incontro tra l’allenatore meneghino e coloro che sono subentrati a Steven Zhang come azionisti di maggioranza dell’Inter.
Calciomercato
Inter, arriva dalla Premier il sostituto di Dumfries
L’Inter sta già lavorando al futuro con un occhio al bilancio. Dumfries potrebbe essere sacrificato, e il suo sostituto potrebbe arrivare da Manchester.
Da poco si è conclusa una stagione fantastica per tutti i tifosi dell’Inter.
La squadra nerazzurra ha dominato il campionato vincendo il suo ventesimo scudetto, che significa seconda stella.
L’unico rammarico di quest’anno è stata l’eliminazione in Champions League ad opera dell’Atletico Madrid.
L’anno prossimo l’obiettivo sarà arrivare in fondo a ogni competizione, e per questo la società ha già iniziato a rinforzare l’organico.
Con gli arrivi a parametro zero di Taremi e Zielinski, l’Inter ha già acquistato pedine di altissimo livello in attacco e a centrocampo.
Il vero problema è che, anche quest’anno, i nerazzurri dovranno cedere un big per avere un po’ di respiro sul mercato.
Stavolta il giocatore sacrificato potrebbe essere Denzel Dumfries, per cui ci sono già diverse sirene dalla Premier.
Uno dei primi nomi per sostituirlo è quello del capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo.
Il presidente azzurro De Laurentiis però, forte del contratto lungo del giocatore, non sarebbe disposto ad ascoltare offerte inferiori ai 20 milioni di euro.
Cifre, queste, ritenute troppo elevate dalla società nerazzurra, che ha puntato altrove.
Inter, l’obiettivo è Wan-Bissaka
Proprio nel campionato inglese l’Inter ha individuato il sostituto ideale di Dumfries.
Si tratta di Aaron Wan-Bissaka, esterno inglese che dal 2019 milita tra le fila del Manchester United.
I Red Devils lo acquistarono dal Crystal Palace per circa 55 milioni, ma il suo rendimento in questi anni è stato molto altalenante, come praticamente quello di tutta la squadra.
Il classe’97 ha un contratto in scadenza nel 2025 e pare abbia intenzione di cambiare aria.
Il Manchester sarebbe disposto ad accettare offerte tra i 10 e i 15 milioni, cioè il minimo per evitare una minusvalenza.
La trattativa sembra ben avviata, con la squadra nerazzurra disposta a offrire al giocatore un contratto triennale a cifre di poco inferiori ai 3 milioni di euro a stagione. .
Serie A
Ranieri: “Per me il calcio è come una droga, al Cagliari ho fatto una promessa”
L’allenatore del Cagliari Claudio Ranieri ha parlato a “L’Unione Sarda” in merito al suo addio al calcio. Di seguito le sue parole.
Cagliari, le parole di Ranieri
Di seguito le parole dell’allenatore ex Roma Claudio Ranieri, rilasciate a L‘Unione Sarda, in vista del suo ritiro (ormai certo) dal mondo del calcio:
“Ripensarci? No, no, nessuno mi mette in difficoltà perché quando dico una cosa poi alla fine è quella. Io credo che sia la cosa più giusta perché voi non potete immaginare quanto io soffrissi ad ogni pareggio, ad ogni sconfitta e quest’anno sono state tante.
Io mi ero caricato di responsabilità, tutti voi. Io ci dovevo riuscire. Vedervi felici è la cosa più bella che ho provato. Smettere di allenare? Non so, per me il calcio è una droga, di sicuro Cagliari resterà la mia ultima società”.
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