Serie A
Udinese, Sottil: “Juve sempre molto pericolosa. Beto sta bene. Samardzic…”
Il tecnico dell’Udinese Andrea Sottil ha preso parte alla conferenza stampa di rito in vista del match d’esordio contro la Juventus, in programma domani sera alla Dacia Arena. Di seguito le sue parole.
Le parole di Sottil
Prima avversaria la Juventus.
“È da sempre una squadra molto competitiva in tutti i reparti, con un allenatore importante. Ha inserito un giocatore di gran passo come Timothy Weah e Andrea Cambiaso, che ha molta tecnica. Il resto è un impianto rodato, con giocatori di assoluto valore. Noi dobbiamo pensare alla nostra partita, ci siamo preparati bene e vogliamo iniziare bene. Dobbiamo dare continuità a questo percorso, ci sarà qualcosa da perfezionare ma la squadra arriva pronta per questa gara. Voglio un calcio sempre più veloce e aggressivo, non partita per partita, ma tempo per tempo: dobbiamo concentrarci sul primo tempo, poi sul secondo. Con le cinque sostituzioni possiamo cambiare la metà dei giocatori di movimento, i recuperi sono enormi e tante partite sono state vinte nei minuti finali.”
Il periodo di mercato non è mai facile.
“Siamo quasi alla fine, per fortuna. È stressante per un allenatore gestire tanti mesi così, distrae i giocatori e non hai mai la certezza di iniziare e finire la preparazione con la stessa rosa. Fortunatamente la proprietà è sempre puntale e precisa nel riempire le caselle che si svuotano.”
In attacco giocheranno Beto e Thauvin?
“La formazione per domani è già pronta, non ho dubbi. Beto è al suo primo vero ritiro fatto dall’inizio alla fine, l’anno scorso ha svolto lavori differenziati. È migliorato tantissimo, siamo di fronte a un ragazzo umile, che ha fame, ha ritrovato i suoi spunti e può crescere ancora. Lo stesso vale per Thauvin, che aveva perso intensità dopo due anni in Messico. Ha grande tecnica, i due si completano bene. Sono in grande condizione.”
Lazar Samardzic, almeno per il momento è rimasto.
“È un giocatore dell’Udinese che ha avuto questa vicissitudine, può capitare nel calcio. Ciò che mi interessa è che sia a disposizione, si è allenato regolarmente con la squadra.“
Serie A
Bologna, ZIrkzee lascia il campo in lacrime
Serie A
Roma: Dybala out contro l’Atalanta
Per la trasferta di Bergamo la Roma dovrà fare ancora a meno del fantasista argentino, che non ha ancora recuperato dai problemi fisici della scorsa settimana.
Dopo la dolorosa eliminazione in Europa League di giovedì scorso contro il Leverkusen la Roma si rituffa nel campionato. Domani sera i giallorossi affronteranno l’Atalanta al Gewiss Stadium, in uno scontro diretto decisivo per la corsa ad un piazzamento alla prossima Champions League.
Daniele De Rossi conta di recuperare energie mentali e fisiche tra i suoi ragazzi per queste ultime tre gare di Serie A. Il margine di errore sarà minimo, complice anche la discussa gara in meno dei nerazzurri contro la Fiorentina che sarà recuperata il 2 giugno.
Oltre a Spinazzola, per il quale molto probabilmente è finita la stagione, l’allenatore giallorosso dovrà fare ancora a meno di Paulo Dybala. Dopo aver svolto tutto il lavoro in gruppo nell’allenamento di ieri, la Joya non ha partecipato alla rifinitura con la squadra. Oggi la squadra è partita per Bergamo senza il n.21, che ancora non ha recuperato pienamente dalle noie fisiche accusate nell’ultimo match casalingo contro la Juventus.
De Rossi spera almeno di poter contare sul fuoriclasse albiceleste per le ultime due gare contro Genoa ed Empoli.
Serie A
Lazio, (ri)scoppia il caso Luis Alberto: non convocato per l’Empoli
Il caso Luis Alberto continua a tenere banco in casa Lazio, con il centrocampista spagnolo che non è stato convocato per l’Empoli.
Luis Alberto-Lazio, la situazione
Luis Alberto conserva una straordinaria capacità di creare casi mediatici e comportamentali dal nulla, che esplodono come fulmini a ciel sereno nonostante l’assenza di prodromi. Infatti, il centrocampista spagnolo non si è presentato all’allenamento di rifinitura ed è stato escluso dalla lista dei convocati.
Al momento le motivazioni dell’assenza non sono note, ma è probabile che la scelta di Tudor abbia una radice punitiva. Vedremo se nelle prossime ore la società fornirà una motivazione ufficiale. Magari additando l’assenza dello spagnolo a un non meglio specificato problema fisico, come fu ai tempi per Guendouzi.
Al netto della comprovata esuberanza caratteriale dell’iberico, che nelle scorse settimane si era contraddistinto per delle dichiarazioni assolutamente fuori luogo nell’immediato post-partita di Lazio-Salernitana, la latente sensazione è che Tudor sia entrato nello spogliatoio della Lazio come un elefante in una cristalleria.
Nel giro di poche settimane due dei giocatori più importanti della rosa bianco celeste (vale a dire Luis Alberto e Guendouzi) hanno manifestato il proprio dissenso nei confronti della scelta della società di affidare il nuovo corso al tecnico croato, e un terzo (Immobile) ha chiesto un confronto d’urgenza alla dirigenza.
Rientrato parzialmente il “caso” Romagnoli, non si può certo dire che l’era Tudor a Formello sia iniziata nel modo giusto. Sebbene una rivoluzione tecnica in estate fosse inevitabile, oltreché auspicata da buona parte della tifoseria, tirare per aria i cocci in questo modo potrebbe non essere una buona idea.
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