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Spezia sempre più giù: scatta la contestazione | Semplici non ci sta

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semplici

Lo Spezia cade in casa nell’anticipo del venerdì della 32esima giornata contro il Monza e la classifica di fa dura. L’Hellas Verona ora può superarlo…

Pesante sconfitta interna dei liguri che domani potrebbero trovarsi in piena zona retrocessione se l’Hellas Verona coglierà i tre punti sul campo della Cremonese.

Come riporta il Secolo XIX, delusione e rabbia, alla fine della gara fra i tifosi che hanno anche contestato la squadra. Sono volate parole grosse fra Sala e qualche spettatore della gradinata, appostato dietro la panchina aquilotta. Alla fine però la Curva Ferrovia ha voluto richiamare i giocatori per spronarli.

Spezia, Semplici non ci sta

In conferenza stampa post gara il tecnico toscano ribatte seccato a chi gli chiede se sarà mai possibile risollevare una squadra che sembra sull’orlo di un fallimento tecnico, queste le dichiarazioni raccolte da tuttomercatoweb.com

Se la pensa così penso che per lei non ci sia niente da fare. Penso ci siano i mezzi per arrivare all’obiettivo, mi spiace per il risultato perché quando perdi devi stare zitto e non trovare scuse tra assenze e gol sbagliati. Dobbiamo prenderci le critiche e le prendiamo, come è successo con i tifosi con cui c’è stato un chiarimento positivo.

Nonostante ciò io differisco dal suo pensiero, perché secondo me abbiamo qualità e anche stasera l’abbiamo dimostrato. Dobbiamo continuare a giocare con questo modo di interpretare la gara, creando i presupposti per vincere. In questo momento non ci stiamo riuscendo e dobbiamo fare qualcosa di diverso”.

Come si riparte?

“Moralmente dobbiamo lavorare, e dobbiamo farlo anche fisicamente. Si è aggiunto il confronto con i tifosi, che magari i ragazzi non si aspettavano in questo momento. Dobbiamo essere bravi a ricevere le critiche, quando fai questo lavoro devi pensare che possa esserci un momento negativo. La gente, giustamente, ci è sempre stata vicino e oggi hanno avuto dubbi sul nostro operato.

Questo non toglie niente ai ragazzi, ma è chiaro che dobbiamo fare qualcosa in più e sta a noi cercare di recuperare le forze e poterci presentare mercoledì con qualcosa di diverso”.

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Fiorentina, Terracciano: “Abbiamo fatto una buona prestazione e su Kvara…”

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Il portiere della Fiorentina, Pietro Terracciano, ha parlato ai canali ufficiali del club gigliato in merito al match di ieri sera contro il Napoli.

Fiorentina, le parole di Terracciano

Terracciano

Di seguito le parole del portiere della Fiorentina Pietro Terracciano, rilasciate ai canali ufficiali del club viola dopo il pareggio arrivato nel match con il Napoli di ieri sera:

“Sapevamo che vincendo avevamo l’aritmetica qualificazione all’Europa ma di fronte avevamo la squadra campione d’Italia, ottima anche tra mille difficoltà.

Peccato non averla portata a casa, volevamo regalare una gioia ai tifosi per l’ultima in casa. Abbiamo sempre dimostrato di non mollare mai e di non arrenderci di fronte alle difficoltà.

Siamo stati bravissimi a ribaltarla, poi il gran gol loro, abbiamo spinto e creato e non è bastato ma la prestazione c’è stata”.

Cosa dire di fronte al gol di Kvara?

“C’è da fargli i complimenti, i campioni sono così. Una giocata importante, solo complimenti…”.

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Genoa, Gilardino: “Per fare bene con la Roma serve consapevolezza. La firma arriverà a breve”

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Genoa

Il mister del Genoa Alberto Gilardino ha parlato in conferenza stampa in vista del match con la Roma, in programma domani alle 20:45.

Genoa, le parole di Gilardino

Gilardino, Genoa

Di seguito le parole dell’allenatore del Genoa Alberto Gilardino, rilasciate in conferenza stampa in vista del match contro la Roma in programma domani alle 20:45 a Marassi:

Come stanno i quattro giocatori che venivano dati in miglioramento?

“Abbiamo recuperato in parte Bani, Vitinha e Malinovskyi. Per quanto riguarda Messias non sarà della gara. Dico in parte perché è poco che si allenano con la squadra, li porterò in panchina perché è giusto che stiano con la squadra.

Vediamo se uno dei tre, o due dei tre potranno entrare domani o nell’ultima gara della stagione. Speriamo che dalla prossima settimana possa rientrare Junior“.

Che partita sarà domani?

“Domani è una partita con un alto tasso di difficoltà perché incontriamo che si gioca la Champions, di dimensione europea con giocatori di qualità con spessore tecnico.

E’ quello che abbiamo preparato e detto alla squadra: ogni energia che abbiamo in questo momento la dobbiamo portare in campo per finire nel migliore dei modi perché i ragazzi lo meritano”.

 

Ritroverai in panchina De Rossi: ti aspettavi un impatto così alla Roma?

“Sono felice di incontrare Daniele. Sono felice per il percorso che sta facendo e non è mai scontato. Non è facile imporsi a livello tecnico e tattico, soprattutto a livello umano. Ha dato stimoli importanti. Sono felice del suo percorso e sarà contento di ritrovarlo”.

Cosa chiederai ai tuoi?

“C’è stato un grande percorso di maturità che settimana dopo settimana siamo riusciti a consolidarci in quello che vogliamo portare in ogni gara. Sappiamo le difficoltà che possiamo avere ma dobbiamo avere quella consapevolezza quando avremo il pallone fra i piedi per fare la partita”.

Strootman ha parlato molto bene di te. Hai parlato con lui?

Kevin domani gioca. Ho parlato con lui. Credo sia il giusto finale per un giocatore incredibile, per il professionista esemplare che è stato in tutta la sua carriera.

Sono difficili da ritrovare giocatori del genere. E’ giusto che domani si prenda la responsabilità di giocare nel suo vecchio stadio, contro la sua ex squadra e che faccia una grande partita”.

Sarà la settimana della firma fra Gilardino e il Genoa?

“Sì, state tranquilli. La firma arriva. Pensiamo alla partita di domani. Non mi tiro indietro, state tranquilli (ride ndr). A giorni, domani o lunedì, arriverà la firma”.

Ha già pensato alla squadra del futuro?

“Partiamo da una base, rispetto al ritiro della scorsa stagione, di un gruppo consolidato. Parlo con la società e il direttore sportivo, ci sarà da intervenire laddove ci saranno opportunità migliorative a livello tattico e tecnico ma soprattutto umano.

Dobbiamo pensare a ripartire dopo queste due partite portandoci tutto quello che di buono abbiamo fatto ma soprattutto ricordandoci cosa abbiamo fatto per raggiungere questi obiettivi.

Dobbiamo azzerare tutto il resto. Il bello è ripartire, avere stimoli, avere entusiasmo, avere un gruppo da allenare e allenare il Genoa“.

Quanto sarà importante avere uno zoccolo duro per la prossima stagione?

“Fondamentale. Per dare continuità di lavoro e miglioramenti”.

Gilardino ha avuto risposte anche da chi ha giocato meno?

Thorsby per esempio non è stata una sorpresa, è stata una stagione difficile per lui perché spesso non l’ho fatto giocare ma lui non ha mollato mai di un centimetro e ha dato risposte in campo.

Questo denota grande spessore umano. Ankeye è un ragazzo di prospettiva e ha bisogno di tempo. E’ un campionato nuovo ma ha grandissima potenzialità e prospettiva”.

La Roma ha mostrato anche difetti?

“Parliamo sempre di una squadra di grandissima qualità con interpreti che in ogni momento possono determinare. Sui calci piazzati sono la prima squadra in A perché hanno tiratori incredibili e giocatori che vanno dentro con fisicità e forza.

In campo aperto poi con De Rossi hanno cambiato modo di interpretare la partita. Sarà una partita in cui loro avranno tanti stimoli e noi dobbiamo essere bravi ad allinearci ai loro”.

Malinovskyi e Messias?

“Abbiamo avuto giocatori di qualità parzialmente per tutto il campionato. Per quanto riguarda Malinovskyi, ci auguriamo siano risolti tutti i suoi problemi. In questi giorni si è allenato bene.

Speriamo possa andare all’Europeo, farlo bene e che ritorni più carico che mai. Messias ha bisogno di star bene e la volontà da parte nostra sua e nostra è mantenere il suo livello fisico al top.

In questo momento non stiamo facendo quel tipo di valutazioni ma per inserire giocatori laddove servono”.

Sfruttare gli spazi in difesa?

“Non tutte le partite sono simili. Si può partire in un modo e cambiare in corsa. Ho ancora 24 ore per valutare certe situazioni, abbiamo lavorato su alcune situazioni e credo che l’importante sia l’atteggiamento.

Se uno pensa al primo tempo contro il Sassuolo, siamo andati in svantaggio e magari potevamo apparire che andavamo piano ma non è mai semplice.

Nel secondo tempo ha fatto la differenza l’atteggiamento, di ardore per andare a recuperare la partita. Il modulo tattico può influenzare ma la testa, le gambe e il cuore ti danno una spinta in più”.

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Lazio, Tudor: “Con l’Inter servirà la partita perfetta. Kamada è stata una scoperta”

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lazio

L’allenatore della Lazio Igor Tudor ha parlato in conferenza stampa in vista del match contro l’Inter, in programma domenica alle 18:00.

Lazio, le parole di Tudor

lazio Igor Tudor

Di seguito le parole dell’allenatore della Lazio Igor Tudor, rilasciate in conferenza stampa in vista del match contro l’Inter in programma domenica alle 18:00 allo stadio San Siro:

Che Lazio vorrà vedere domani a San Siro?

“Una Lazio perfetta, andiamo a casa della squadra più forte d’Italia che sta giocando un calcio bello e concreto. È la miglior squadra di questo anno, stanno facendo un grande lavoro nella programmazione e nella crescita.

Andiamo la per fare del nostro meglio, ci sono due gare da disputare e sei punti ancora in palio, bisogna stabilire la classifica nell’ottica europea e vedere a quale competizione partecipare”.

In che percentuale sta lavorando su fase difensiva e offensiva? Un pensiero su Inzaghi?

“Percentuali cambiano sempre, tu lavori su qualche aspetto dove la squadra non ti è piaciuto nella gara precedente. Su Simone ho già detto, stanno gestendo alla grande la crescita della squadra anche grazie alla scelta dei giocatori.

C’è però tanto merito di Inzaghi, qui c’è la moda di parlare di calcio europeo e di moduli, difesa a tre o a quattro, dicendo che la difesa a quattro è più europea. Simone invece ha dimostrato che il sistema di gioco non c’entra nulla con l’essere europei o meno.

Gioca con un 3-5-2 che però non è mai fisso, è un calcio assolutamente europeo, anche se non ho mai capito questo concetto di calcio europeo. Si può giocare in maniera molto moderna anche con la difesa a tre, questi sono concetti che si possono adattare perfettamente.

Poi bisogna scegliere bene i giocatori, a centrocampo hanno tre numeri 10 che corrono, difendono e fanno assist allo stesso modo.

Loro hanno sempre scelto giocatori giusti in quell’ottica, hanno saputo scegliere giocatori completi e Simone li sta facendo giocare bene”.

In cosa deve migliorare ancora questa squadra?

“Il top non c’è mai, un allenatore aspira sempre al massimo. Ci sono scelte dei giocatori importanti, le caratteristiche dei giocatori per un certo di calcio sono diverse da altre.

L’importante è avere giocatori forti, il calcio fatto qui negli ultimi tre anni è diverso da quello come lo vedo io il calcio.

Ci sono somiglianze, anche a me piace avere la palla, ma ci sono distanze decisamente diverse. Il calcio fatto da Sarri era comunque bello e ha ottenuto risultati, ma nel mio calcio ci sono distanze diverse e in questo calcio ci sono giocatori che si adattano meglio.

C’è questa diversità e questo non significa che questi elementi della rosa non possano far bene anche in questo calcio. Dobbiamo finire bene queste ultime due partite poi ci metteremo a programmare la prossima stagione, con calma e con lucidità facendo le scelte giuste. Prima però bisogna finire bene”.

Quanto pesa il derby perso nella classifica? Luis Alberto è convocato?

Luis Alberto è convocato, ha fatto una settimana normale ed è convocato. Ci sono 38 partite nel campionato, io credo che si tirano le somme alla fine e si vede dove si arriva”.

La Lazio è etichettata come squadra che vince solo con le piccole, la Lazio può far bene anche con un’avversaria come l’Inter?

“Dopo dieci giornate già si fanno etichette sbagliate, abbiamo fatto due gare con Juventus e Roma, poi in trasferta con Genoa e Monza poi tre squadre di medio-bassa classifica.

Questa analisi sulla difficoltà di partite affrontate è sbagliata, abbiamo giocato quattro partite con grandi squadre, due gare di medio livello e tre piccole.

Genoa e Monza fuori casa sono due partite sono super difficili e guardate i punti che hanno fatto le altre. Sono state partite abbastanza toste, per domani si prepara la partita allo stesso modo, sia se affronti Verona o Empoli in casa, sia se affronti Juventus o Inter fuori casa.

Non ci sono etichette, né pensieri o calcoli. Questo è il calcio vissuto, poi c’è il calcio di opinioni e chiacchiere”.

Che ruolo ha Isaksen nel presente e nel futuro della Lazio?

Isaksen ha avuto minutaggio all’inizio poi ha giocato poco. È un ragazzo che stimo tanto con doti importanti dal punto di vista fisico e di approccio, è da poco in Italia, in un campionato non semplice.

Io scelgo sempre il meglio per la squadra e per il club perché ci sono anche altri, tutti hanno possibilità di dimostrare domenica dopo domenica.

La stima c’è e in futuro lo vedremo insieme. Nel calcio cambia tutto in due gare, si sale e si scende”

Come gestirà la situazione portieri visto il valore di Provedel e Mandas?

“Qua c’è una gerarchia chiara. Provedel è il titolare e domani torna in campo. Mandas ha fatto molto bene in queste settimane, ma Provedel è il numero uno e domani torna in porta”.

Come può crescere ancora Kamada?

“Con lui parlo poco, non per la lingua perché parliamo in inglese e sta migliorando anche l’italiano. Parliamo poco perché sta facendo le cose giuste.

Si fa come con i bambini, se ne hai 4-5 a casa con chi fa le cose giuste ci parli meno. Kamada è una macchina nel senso positivo, non sbaglia niente, ha un cervello pazzesco collegato al talento calcistico.

Può giocare tutti i ruoli a centrocampo, ruba palla e porta avanti la squadra, lo stimo ed è una bella scoperta per me”.

Quanto è importante per il suo calcio incrementare la fisicità di questa Lazio?

“Non si tratta solo di centimetri, si parla di gamba e motore, di potenza e di accelerazione. Non sono solo i centimetri a fare la differenza, è una cosa naturale.

Basti vedere la Premier, se vai a vedere sembra che vanno a una velocità diversa, non è un discorso di altezza ma di potenza e di accelerazione. Il calcio va in questa direzione, quelli che sono bravi e veloci però costano tanto e per questo vanno tutti in Premier.

Se si vedono i dati sulla corsa, tra alta velocità e chilometri percorsi rispetto agli anni ’90 c’è stata una crescita pazzesca. Non è facile trovare questi giocatori, nessuno vuole un giocatore che va a due all’ora. Bisogna essere bravi a scegliere questi giocatori, il calcio sta andando in quella direzione”.

Come stanno Gila e Guendouzi?

“Stanno bene entrambi, Matteo ha avuto questa bellissima cosa che è diventato papà e si è allenato poco in settimana. Vediamo oggi di fare le scelte giuste, domani bisognerà fare le cose bene, avremo bisogno di 16 giocatori pronti a lasciare l’anima in campo per portare a casa punti”.

Come pensa sia stato gestito il calendario?

“Ne abbiamo già parlato, sicuramente non è una cosa normale. Dobbiamo aspettare una settimana per capire quello che succederà, non si tratta di avvantaggiare qualcuno ma di regolarità del campionato. Non è bello per nessuno e penso che bisogna migliorare su questo”.

Pellegrini può avere più spazio?

“Domani gioca, gioca anche Rovella. Vi ho dato due nomi così, altri non ne dò”.

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