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Napoli in primavera c’è già un nuovo Insigne
Se in prima squadra nessuno è degno di indossare la 10 di Diego Armando Maradona, in primavera non c’è alcun dubbio che questo numero sia fatto su misura per Gianluca Gaetano. Il napoletano classe 2000 ha già stregato il tecnico Baronio con le sue giocate di pregevole fattura.
Ricalcando le orme del suo compatriota in prima squadra Lorenzo Insigne, spera di poter ripetere un percorso in maglia azzurra, simile a quello del piccoletto di Frattamaggiore. Le circostanze ci sono e anche la volontà della società è quella di poter, il prima possibile, poter costruire un percorso il più longevo possibile con il calciatore, magari osservando come potrebbe reagire il ragazzo agli stimoli di Ancelotti.
Tripletta in Youth League
Nella scorsa giornata di Youth League ha saputo lasciare il suo zampino, rendendosi il protagonista assoluto dell’impresa degli azzurrini contro i ragazzi della Stella Rossa. Il suo ingresso a partita in corso ha risollevato le sorti della squadra, che era passata in svantaggio per ben 3 volte ma ritrovando il pareggio per 2 volte.
Le due punizioni e il gol da classico numero 10 sono il biglietto da visita per Giuntoli e Ancelotti i quali se non lo avevano già fatto in precedenza stanno pensando seriamente un percorso di integrazione “specializzato” al fine di inserirlo il più presto possibile in prima squadra considerando anche l’ottima stagione scorsa nella quale da trequartista segnò la bellezza di 15 gol con alle spalle una squadra che non riusciva ad esprimersi al meglio.
Quest’anno invece venendo sfruttate maggiormente le sue doti di regista, vede difficilmente la porta ma riesce a regalare al suo allenatore Baronio l’equilibrio e la fluidità di gioco che vorrebbe.
Scarsa fiducia nei propri mezzi
Non è raro vedere all’estero debuttanti della primavera soffiare il posto a campioni di indubbia qualità. Basti vedere il caso di Marcus Rashford il quale debuttò contro l’Arsenal segnando una doppietta in Premier all’età di 18 anni. Magari il problema sono proprio i settori giovanili italiani, i quali difficilmente riescono a sfornare dei talenti di pregevole qualità.
Oppure la colpa è delle società che non hanno il coraggio di puntare sui giovani talenti italiani. Come ha anche ribadito più volte Mancini: “Sono convinto che molti italiani che sono in panchina sono molto più bravi degli stranieri che sono in campo”. E in fin dei conti non ha tutti i torti, considerando dei talenti del calibro di Donnarumma e Insigne fatti debuttare con i rispettivi club che li hanno scoperti.
Donnarumma considerato da molti il successore spirituale di Buffon, scavalcò nelle gerarchie un campione del calibro di Diego Lopez diventando oggi uno dei portieri più forti in circolazione. Il frattese Insigne dopo una stagione alla corte di Zeman, in seguito alla partenza di Lavezzi e all’arrivo di Benitez, viene schierato costantemente in attacco a fianco di Higuaìn, rubando il posto al nuovo arrivato Mertens. Oggi i due partenopei sono considerati i più forti talenti in circolazione del calcio italiano. Sarebbe quindi arrivato il momento per Gaetano di fare esperienze in campionati inferiori per velocizzare il processo di crescita del talento sfornato dalla società di De Laurentiis.
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Milan, distanze per Simic: non è un problema economico | La situazione
Milan, il rinnovo del giovane difensore è al momento in stand-by. Stando a quello che ci riferiscono, il suo non sarebbe un problema economico. Spieghiamo qui di seguito.
Distanze per il rinnovo di Jan-Carlo Simic. Il giovane difensore rossonero, in accordo con il suo entourage, ha preferito lasciare la situazione in stand-by, pronto a riprenderla tra alcune settimane.
Il motivo di questo stop non è prettamente economico. Ovvio, l’ingaggio verrà preso in considerazione, tuttavia il serbo vuole capire come si evolverà la situazione sulla panchina del Milan.
Sappiamo infatti che il giocatore non era troppo visto dal tecnico Pioli il quale lo ha utilizzato con il contagocce e solo in caso di forte emergenza in difesa. E, per dovere di cronaca, il ragazzo aveva risposto in maniera dignitosa sul campo, segnando pure una rete in campionato.
I discorsi siamo certi proseguiranno, ma come detto, Simic pretende garanzie soprattutto sul fatto di potere essere considerato una preziosa risorsa quale sulla carta è.
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Ranking UEFA, la Fiorentina sale di posizione: quattro italiane in Top20
Terminato il primo round delle semifinali delle coppe europee, la UEFA ha aggiornato il punteggio del ranking. Sale di una posizione la Viola.
La UEFA ha aggiornato il ranking dopo la tre giorni delle coppe europee. Ancora in corsa per un titolo 12 squadra di cui 3 italiane. Oltre all’Italia, anche la Germania ha tre squadre: Bayern Monaco, Borussia Dortmund e Bayer Leverkusen.
Conclusa l’andata delle semifinali, l’unica italiana ad avanzare di posizione solamente la Fiorentina, che è passato dalla 50° alla 49°. Ben quattro formazioni nostrane si trovano in top20.
Raking UEFA, la classifica aggiornata
1. Manchester City (Inghilterra) 148.000
2. Bayern Monaco (Germania) 144.000
3. Real Madrid (Spagna) 131.000
4. Paris Saint-Germain (Francia) 116.000
5. Liverpool (Inghilterra) 114.000
6. Inter (Italia) 101.000
7. Roma (Italia) 100.000
8. Lipsia (Germania) 97.000
9. Chelsea (Inghilterra) 96.000
10. Borussia Dortmund (Germania) 94.000
11. Manchester United (Inghilterra) 92.000
12. Barcellona (Spagna) 91.000
13. Atlético Madrid (Spagna) 89.000
14. Bayer Leverkusen (Germania) 88.000
15. Siviglia (Spagna) 84.000
16. Villarreal (Spagna) 82.000
17. Napoli (Italia) 80.000
18. Juventus (Italia) 80.000
19. Benfica (Portogallo) 79.000
20. Porto (Portogallo) 77.000
21. Atalanta (Italia) 76.000
48. Rennes (Francia) 43.000
49. Fiorentina (Italia) 40.000
50. Stella Rossa (Serbia) 40.000
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Guaio Juventus, Rugani a processo per guida in stato d’ebrezza
Il difensore della Juventus, Daniele Rugani, dovrà andare a processo per un’inconveniente successo in estate per guida in stato di ebrezza.
Daniele Rugani è attualmente coinvolto in un processo legale per guida in stato di ebbrezza.
L’episodio risale alla notte del 21 luglio 2023, quando Rugani fu fermato da una pattuglia della polizia locale a Torino, mentre era al volante della sua auto Maserati. Sottoposto all’alcoltest, risultò positivo per due volte con livelli pari al triplo del limite di legge per mettersi alla guida: prima 1,56 grammi di alcol per litro di sangue, poi 1,54. Di conseguenza, gli fu ritirata la patente e fu denunciato per guida in stato di ebbrezza.
La multa avrebbe potuto raggiungere i 9.000 euro, oltre ai due anni di sospensione dalla guida. Tuttavia, Rugani avrebbe potuto saldare il suo debito con la giustizia pagando 5.000 euro e, dopo due anni, la denuncia non sarebbe neanche comparsa sul suo certificato penale.
Invece, ha deciso di opporsi e il processo è iniziato il 2 maggio 2024 davanti al giudice Roberto Ruscello. Nonostante la richiesta dei legali del calciatore di scontare la pena con lavori di pubblica utilità, il giudice ha rigettato la richiesta di messa alla prova.
La prossima udienza è fissata per il 23 maggio 2024, e Rugani potrebbe intervenire in prima persona per fare valere le proprie ragioni.
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